Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
06-01-1963 - Giornata: 16 - Foggia - Pino Zaccheria


Foggia & Incedit US - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 78. Patino [Fo]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Gambarini Mario, Giacomazzi Giovanni, Bassi Giampiero, Migliavacca Giancarlo, Oldani (II) Tullio, Tenente Sergio, Taccola Giuliano, Cantone Bruno, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
FOGGIA & INCEDIT US: Ballarini, Corradi, Valadè, Bettoni, Rinaldi, Faleo, Oltramari, Gambino, Nocera, Lazzotti, Patino. All.: Pugliese.

Arbitro: Orlando Bruno (Bergamo)
Note
Rigore sbagliato 57. da Nocera [F] Inizio gara ore 14.30

Commento
In serie B, immeritata sconfitta dei piemontesi sul terreno pugliese ATTACCA L'ALESSANDRIA MA SEGNA IL FOGGIA: 1-0 Un tiro spettacoloso dell'ala sinistra foggiana Patino ha deciso il confronto al 32' della ripresa Grosse occasioni fallite dagli avanti alessandrini - Il portiere rossonero miglior uomo in campo Il Foggia ha vinto una partita che l'Alessandria ha dominatò come impostazione di gioco, condizione atletica e anche per le occasioni da rete che ha creato ma che ha banalmente mancato. I grigi hanno cosi bene imbrigliato il quadrilatero foggiano da costringere i mediani e le mezze ali rossonere ad attaccare con palloni alti, facile preda per i difensori alessandrini. Non c'è stata quindi difesa ad oltranza da parte piemontese come otto giorni fa a Bari: anzi, nel primo tempo i grigi hanno attaccato in prevalenza, mancando due facili occasioni con Tenente e Bettini. Il Foggia ha disputato la sua peggiore partita interna. Fermato il centravanti Nocera, che è stato in ombra, il resto dell'attacco pugliese è andato avanti alla rinfusa senza un'azione logica e ben congegnata. Il Foggia ha subito gli attacchi dei grigi per tutto il primo tempo e nella ripresa, grazie all'arretramento di Cantone, è riuscito ad essere qualche volta pericoloso, come in occasione di un fallo da rigore di Giacomazzi. Ed ha finito per vincere la gara grazie ad un tiro micidiale di Patino che se dovesse essere ripetuto altre cento volte diffìcilmente sortirebbe eguale effetto. I migliori in campo per l'Alessandria sono stati Cantone e Giacomazzi; per il Foggia Gambino, il portiere Ballarini. Qualche cenno di cronaca. Parte l'Alessandria che domina a metà campo e porta lo scompiglio nella difesa foggiana. Al 17' del primo tempo Tenente, ben lanciato da Migliavacca, giunge solo davanti al portiere ma calcia fuori. Al 33' Bettini, per un fortunato rimpallo, viene a trovarsi oltre i difensori rossoneri e calcia a rete a colpo sicuro. Ma il portiere Ballarini, con una spaccata, riesce ad intercettare fortunosamente la sfera e a deviarla oltre il fondo. Il Foggia nel primo tempo non ha fatto tiri in porta. Subito all'inizio della ripresa l'Alessandria si fa più guardinga e permette al Foggia di attaccare con una certa frequenza. Al 12' Gambino, in area, mentre effettua un palleggio, di spalle alla porta, viene trattenuto con un braccio da Giacomazzi. L'arbitro senza esitazione ordina il calcio di rigore che Nocera manda a lato. L'azione stagna poi a centro campo quando, improvvisamente, al 32', su un lancio di testa di Nocera verso sinistra si avventa Patino che da circa venti metri lascia partire un bolide che Nobili vede solo in fondo al sacco. I grigi cercano allora un disperato serrate ma i difensori foggiani spazzano ogni minaccia fino al termine. (La Stampa Sera Carmine Cellamare) DOPO LA SFORTUNATA PROVA DI FOGGIA Domani i grigi sul campo amico torneranno alla vittoria? A questo punto cosa dobbiamo dire? La scorsa settimana ci fu in noi una venatura polemica che ci portò più lontano di quelle che erano le nostre intenzioni: oggi ci troviamo come il navigante sperduto in un immenso mare che preferisce la quiete e la calma nella speranza forse assurda di ritrovare la buona strada. Se guardiamo alla classifica ci sentiamo perduti e ci pare impossibile che ci si possa trarre fuori da una situazione tanto imbarazzante. Se guardiamo invece alla nostra squadra continuiamo ad avvertire un poco di speranza, unico sentimento questo che pure giustifica ancora la ragione del nostro tifo e della nostra passione. Il girone di andata si avvicina al termine: dobbiamo ancora disputare due partite in casa ed una fuori, poi inizieremo con due partite esterne quello di ritorno. Quanta strada potremo ancora percorrere? Quanta forza alimenterà ancora la nostra squadra? Sono domande a cui nessuno può rispondere e che lasciano maggiormente sgomenti. Se c’era una partita nella quale, chissà perchè, eravamo certi di non perdere, era proprio questa di Foggia: i nostri ragazzi si erano preparati con particolare scrupolo per tutta la settimana ed avevano anche il morale caricato. Tutto era stato previsto e calcolato tanto che in campo avrebbe dovuto prevalere lo spirito agonistico e la forza di reazione che li animava. Tutto inutile. Anche a Foggia il solito uno a zero che ci ha rigettati nella disperazione. Pare assurdo ma fu una grande partita. Qualcuno ci ha mandato i giornali locali del Sud pieni di fuoco e di entusiasmo per le loro squadre: noi li osserviamo malinconicamente e ci consoliamo leggendo che ≪ a Bari la migliore squadra vista dopo il Brescia e stata l’Alessandria ≫ e che a Foggia ≪ l’A lessandria è stata degna del suo nome illustre di squadra di rango dispensando al disorientato Foggia una lezione di gioco in quello stupendo primo tempo ≫. Noi una affermazione del genere non l'avremmo certo potuta fare per non far sorridere il tifoso esasperato, ma ci è agevole riportare il commento di chi non è certo andato in campo a fare il tifo per noi. E a llora? E’ difficile sempre di più trovare una spiegazione ad una situazione del genere senza dover incomodare quella dea della sfortuna che già troppe volte abbiamo chiamato in causa fino ad esserne stufi. In verità avevamo già notato i primi sintomi di risveglio nella partita in casa contro l’Udinese, e poi un miglioramento di tutto il complesso a Bari per arrivare poi a vedere un a bella squadra a Foggia. Dobbiamo dunque circoscrivere il nostro discorso sulla prestazione dei nostr i ragazzi tralasciando completamente il risultato. Per intanto la nota più lieta che si deve trarre dalla gara di domenica scorsa e quella che si riferisce al tipo di gioco svolto dalla squadra. Non più catenaccio ad oltranza con rinuncia totale ad ogni velleità offensiva, ma gioco d’attacco condotto con saggia distribuzione dei compiti e tenuto in piedi per tutti i quarantacinque minuti del primo tempo. Il Foggia, se pure baldanzoso e sicuro non si aspettava tale tattica ed è stato così battuto sul passo. I due uomini della nostra squadra che hanno fornita una prestazione veramente maiuscola che non trova confronti in questa annata calcistica, sono stati quei due sconcertanti giocatori che si chiamano Oldani e Bettini. E’ difficile dire se si è trattato di una impennata di volontà o della vita di clausura condotta in ritiro a Trani: certo è che questi due ragazzi, che potrebbero costituire sempre una magnifica ed invidiabile coppia di ali per qualunque squadra, domenica si sono finalmente scatenati fornendo una prestazione maiuscola. La squadra ha subito risentito del benefico effetto e ha potuto cosi distendersi all’attacco dominando letteralmente il campo. Almeno tre reti sono venute a mancare un poco per errore un poco per il caso ed anche per abilità del portiere avversario, certo è che anche il pubblico si attendeva da un momento all'’altro di vedere capitolare la propria rete. Una parata di tacco su un violento tiro di Bettini, una miracolosa deviata su tiro di Taccola, un pallone che al momento di entrare in rete (fucilata di Tenente) deviò da solo la propria traiettoria, sono in sintesi le tappe del nostro mancato successo. Si sveglia la prima linea? Un gol avrebbe galvanizzato tutti ridando anche fiducia aquesta prima linea tanto disgraziata che pare aver perduto ogni speranza di ritrovare la via della rete. Ma noi siamo almeno lieti di poter registrare questo netto miglioramento. Anche Taccola ha fornito una buona prestazione specie nel primo tempo e fino a quando le forze lo hanno sostenuto: accanto a lui un Cantone tornato alla forma dei momenti migliori, caparbio e lucido nel suo gioco faticoso di centro campo. Tenente non ha certo il passo della mezz’ala, ma è stato prezioso per volontà ed impegno. Come si vede questi cinque uomini, confermati da Rava dopo la gara di domenica scorsa hanno avuto una parte molto importante nella economia del gioco, sollevando non poco la difesa dal solito estenuante lavoro di rottura. In attesa del ritorno di Padovani che ci pare imminente, e della possibilità di sfruttare ancora Gamberini all’attacco, la prima linea pare riprendere nuovamente fisionomia e personalità. Il risveglio della nostra squadra dipende unicamente dal ritrovato vigore degli uomini di attacco. Retrovie senza macchia La difesa, come sempre, ha giocato onestamente e senza colpe. Su tutti ha svettato Giacomazzi che torna dalla trasferta nel Sud dopo aver disputato due grandi incontri. Nel ruolo di libero egli ha potuto far leva sulla sua intramontabile classe per imporsi ancora una volta nella precisione degli interventi e negli allunghi sempre dosati e precisi. Accanto a lui un ottimo Melideo il cui campionato è un esempio di serietà ed abnegazione, un irriducibile Bassi, un bravo Migliavacca. Nobili, dopo alcuni interventi sicuri e coraggiosi, è stato beffato dal gol più imprevedibile e beffardo: un pallone calciato al volo da oltre venti metri che si è infilato sotto il palo quando il nostro bravo portiere non ci poteva fare più nulla. ≪ Se dovesse ripetere il tiro per altre cento volte non riuscirebbe più a segnare un gol del genere ≫ ha scritto un corrispondente da Foggia: è vero, ma intanto proprio contro di noi quel tiro è stato indovinato. (Il Piccolo, 12/01/1962, Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Como 3-1 Brescia – Cosenza rinv. Cagliari – Triestina 2-2 Catanzaro – Messina 1-1 Lazio – Padova 2-3 Lecco – Verona 2-1 Lucchese – Udinese 2-3 Pro Patria – Parma 5-0 Simmenthal – Sambenedettese 3-1 CLASSIFICA: Messina p. 24, Bari 21, Brescia. Foggia, Padova 20, Pro Patria, Lecco 18, Verona, Lazio 17, Cagliari 16, Simmenthal 15, Udinese, Cosenza, Triestina, Catanzaro 14, Como 13, Lucchese, Parma 12, Alessandria 10, Sambenedettese 9. Ogni * = una gara in meno. MARCATORI: MARCATORI 14 gol: Nocera (Foggia) 13 gol: Muzzio (Pro Patria) 11 gol: Calloni G. (Messina), Catalano (Bari), Koelbl (Padova) 9 gol: Calzolari (Messina) 8 gol: Cappellaro (Lecco), Ciccolo (Verona), Pagani Abb. (Brescia) 7 gol: Carminati (Como), Lenzi (Cosenza), Selmosson (Udinese) 6 gol: Pinti (Udinese), Rozzoni (Lazio) 5 gol: Andersson (Udinese), Arrigoni (Lucchese), Bagatti (Lecco), Depaoli (Brescia), Ferrario (Monza), Gambino (Foggia), Rizzo (Cagliari) Il punto sul campionato Il Catanzaro rallenta la corsa del Messina e le rivali si avvicinano. L'1-1 con cui i siciliani sono stati fermati in terra calabrese ha permesso al Bari (3-1 al Como), al Foggia (1-0 all'Alessandria) e al Padova 3-2 (a Roma con la Lazio) di recuperare un punto alla capolista. Il Brescia, che ha rinviato la gara con il Cosenza, ha la possibilità di dimezzare il suo attuale distacco. In coda nulla si muove: le ultime cinque hanno tutte perso e solo l'Udinese vincendo a Lucca una partita che vale doppio perchè contro una diretta concorrente si è momentaneamente allontanata dalla zona bollente.