Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
20-01-1963 - Giornata: 18 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Catanzaro US 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 65. Oldani (II) T.[A], 70. Gambarini M.[A] 8. Zavaglio [Ca] , 39. aut. Bagnoli [Ca]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Oldani (II) Tullio, Gambarini Mario, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
CATANZARO US: Innocenti, Micelli, Raise, Bagnoli, Bigagnoli, Mecozzi, Vanini, Maccaccaro, Zavaglio, Sardei, Ghersetich. All.: Dolfin Enzo

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
NETTO E CONFORTANTE SUCCESSO DEI GRIGI SUL CATANZARO (3-1) Tre trasferte consecutive attendono ora l’Alessandria : Monza, Roma (Lazio) e S. Benedetto del Tronto - Ansia fiduciosa dei tifosi Proprio nel momento in cui credemmo che crollassero tutte le nostre speranze, è venuta la resurrezione e con essa la gioia benefica e ristoratrice di tante delusioni. Non eravamo in verità preparati a soffrire tanto: quasi come se per una beffa atro ce fosse stato stabilito di farci assaporare ancora l’amarezza della sconfitta , per due volte consecutive nelle due partite casalinghe, abbiamo subito in poco tempo la prima rete della giornata e ci siamo trovati poi costretti a risalire contro corrente. Ma questa volta la squadra è veramente rinata , ha ritrovato se stessa, ha espresso una sua personalità, ha posto le basi per comportarsi ben diversamente nel prossimo futuro. Se guardiamo la classifica, se pure dobbiamo tener conto che non siamo ancora fuori pericolo, possiamo almeno constatare che non teniamo più quella posizione umiliante che faceva pensare all'irreparabile. Se guardiamo a i nostri ragazzi, vediamo un senso nuovo di fiducia in se stessi e nella squadra come chi si sente premiato per non aver mai ceduto all'avverso destino, esaltando la propria volontà fino al massimo della abnegazione. Il cammino è ancora lungo e difficile: potremo almeno dire di poterlo percorrere con intatte speranze. La giornata di Taccola Non possiamo parlare di questa partita senza parlare subito di questo ragazzo: martedì sera, nella consueta galleria del « tipo della settimana», Barletti (che aveva assistito alla partita ) lo presentò su « Stampa Sera » con parole commoventi che suonavano a l ritornello di lacrime, rabbia e gioia. Nessuno, e nemmeno lui, poteva immaginare di raggiungere la alta vetta della notorietà e della fiducia in una sola partita. Noi affermammo la settimana scorsa che no n intendevamo essere severi con Taccola perchè si tratta di un bravo giovane serio e volenteroso, ma quando sapemmo che veniva rimesso in squadra nel ruolo di ala destra non nascondemmo le perplessità che la decisione di Rava comportava e dubbiosi attendemmo il ragazzo all’opera. Ma Rava e Taccola hanno vinto la loro battaglia. Ciò che ci fece vedere questo giovanotto non ancora ventenne (e già quasi padre) domenica specie nel secondo tempo, è stato talmente bello e con vincente, che non può essere ritenuto occasionale o frutto di una giornata particolarmente felice, ma costituisce garanzia di un nuovo indirizzo di gioco per lui e per tutta la prima linea. Si trattava evidentemente di trovargli la giusta posizione, lo spazio per manovrare, per buttarsi in avanti, sfruttando velocità e finte congeniali del suo gioco. E Taccola ha risposto in modo mirabile al giudizio di Rava che caparbiamente (qualità essenziale del nostro tecnico ) l’aveva provato in settimana all'ala destra. Come galvanizzati da lui i compagni di linea hanno a loro volta giocato all'insegna della velocità aggressiva ed organizzata che da tempo non vedevamo in campo. Il secondo esperimento felice è sta to quello di collocare Oldani a mezzala di punta: intelligente e tecnico com’è questo estroso giocatore ha fornito la misura di quanto può fare. Per intanto è fastidioso quanto mai con l’avversario, classica spina nel fianco, pronto su tutte le palle in area, capace al tiro e forte anche in elevazione. Altro punto ormai fermo è Gamberini n e l ruolo di centro - attacco : il suo gol è sta to degno del miglior Altafini e ci pare anche migliorato nel palleggio e nel passaggio. C’è solo da augurarsi che non debba più essere retrocesso a terzino: a questo proposito rimane aperta la lacuna dal momento che l’allenatore vede il possibile impiego di Tenente solo nel ruolo di terzino destro. Bettini ha giocato bene ancora una volta: lo possiamo considerare definitivamente recuperato, il che non è poco se si tiene conto della penuria che v’è in giro di ale sinistre. Soncini ha disputato una buona partita anche se è sempre preferibile vederlo nel ruolo di mediano nel quale spazia come vuole e sa piazzarsi dove è giusto. Peccato che al termine abbia riportato uno stiramento che forse gli impedirà la bella serie di partite che sta disputando. Ma se ciò spiace per lui, per l’economia della squadra è danno rimediabile dal momento che è pronto Cantone arzillo quanto mai. I gol degli altri (ed i nostri) E’ già la seconda volta che la nostra difesa subisce un gol a freddo e per di più nel momento meno prevedibile. Le cause? Non vogliamo troppo approfondire. Certo è che mentre Nobili e Melideo ci paiono fuori discussione perchè sempre in perfetta forma, qualche preoccupazione può destare il bravo e generoso Giacomazzi, an cora in possesso di tutte le sue doti tecniche ma non più di certo di quelle della velocità e dello scatto. Le due superbe partite da lui disputate a Bari e Foggia in qualità di battitore libero, stanno a dimostrare come sia ancora utile il suo apporto alla squadra, ma non più per molto tempo nella più veloce parte di terzino. Forse un più diretto controllo sull’uomo avrebbe impedito la realizzazione di quel gol che domenica è sembrato troppo facile d a segnare. Ma vogliamo aggiungere che anche Bassi e Schiavoni devono raggiungere un perfetto grado di forma che in questo momento non ci pare essi posseggano. Subire una rete al primo capovolgimento di fronte è troppo pericoloso: anche perché non è detto che la squadra riesca sem¬pre a rimontare. Noi siamo abituati ad un Bassi superbo e dominatore della sua area, preciso puntiglioso e soprattutto sicuro più di ogni altro . Non vogliamo dire che oggi egli non sia così, ma precisiamo soltanto che in questo momento non vediamo il B assi superlativo : siamo certi che, continuando la squadra sulla strada di domenica, anche il nostro « pezzo migliore » ritornerà all'altezza dei momenti migliori. Il gioco di Migliavacca è sempre uguale: lavoro oscuro ma continuo, redditizio, efficace, insostituibile. Abbiamo di fronte ormai un veterano dell’Alessandria, una figura particolarmente cara agli sportivi che quasi non concepiscono più la squadra senza di lui. Anche questo è destinato a diventare alessandrino di adozione come tanti altri. Perchè? E’ facile rispondere: si sposerà qui. Ed ora a Monza Finisce il girone di andata con domenica: ultima partita a Monza. Comincia la serie terribile. Cosa avverrà domenica? Nessuno può prevederlo. Il M onza è la squadra più strana e scorbutica di questo campionato: capace delle più assurde sconfitte e delle più imprevedibili vittorie. Noi diciamo una cosa sola: gli ultimi tre incontri disputati fuori casa (a Trieste, Bari e Foggia) sono stati perduti per una rete a zero: nessun crollo, ma anche nessuna soddisfazione. Può durare così, specie ora che abbiam o ritrovata una prima linea tanto efficiente, composta di uomini disposti al tiro? Basta che solo la sorte si giri un poco a nostro favore perché tutto cambi e possano cambiare anche i risulta ti. Per questo andiamo a M onza con una certa speranza: non solo di poterci difendere, come abbiamo detto tante altre volte, ma di poter anche segnare. Se la nostra prima linea manterrà le promesse che ci ha fatto vedere domenica, potremo offrire qualche amara sorpresa anche fuori casa. Gli eroi della nostra domenica ci attendono a Monza: non sappiamo resistere al loro richiamo. Ci mettiamo in viaggio per soffrire o gioire con loro. Intanto una preoccupazione assilla tutti: il problema economico che grava sulle sorti del nostro Sodalizio. I due incontri disputati in casa hanno portato un incasso lordo di circa settecento - mila lire per gara. Il che significa aver battuto tutti i record negativi della sto ria dell’Alessandria. Se l’affluenza del pubblico dovesse continuare solo su questo metro, si dovrebbe prevedere ad un certo momento l’impossibilità della società di continuare nel suo duro cammino. V’è da sperare quindi che il miglioramento della classifica e della conseguente passione sportiva porti più gente sugli spalti. V’è d a sperare insomma che il vessillo grigio, intriso di fede e cucito di speranze, continui a sventolare (Il Piccolo, 26/01/1963, Barbagrigia) UNA PREZIOSA VITTORIA DELL'ALESSANDRIA SUL CATANZARO: 3-1 Gli indovinati spostamenti di Taccola all'ala e di Oldani a mezz'ala di punta hanno ravvivato la manovra offensiva dei piemontesi L'indovinatissimo spostamento del giovane Taccola all'ala destra, l'inserimento di Oldani nel vivo dell'azione di attacco come uomo di punta e la ritrovata vena agonistica di tutti i suoi giocatori hanno portato l'Alessandria ad un metto successo contro il Catanzaro. Tre a uno a favore dei grigi, ma le reti avrebbero potuto essere ancora più numerose se il palo non avesse respinto una autentica cannonata di Gambarini, sferrata da non più di sette metri, un tiro spiovente di Melideo non fosse Caduto giusto giusto sulla traversa ed Oldani non avesse fallito pochi istanti prima una vistosissima occasione. Giustizia vuole però si dica che anche il Catanzaro ha avuto la palla buona per mettere la gara su di un determinato binario, e precisamente al 2' della ripresa quando Sardei si è trovato tutto solo davanti a Nobili ed ha indugiato tanto da permettere al portiere gridio di tentare in qualche modo l'uscita e di deviare con il corpo il debole tiro dell'attaccante giallorosso. La vittoria dell'Alessandria reca stavolta a tutte lettere il nome di Taccola. Il giovanotto genovese, schierato in un ruolo che gli è decisamente congeniale, quello di ala destra, è stato il miglior atleta in campo. Vinto un primo momento di sconforto (nei 10' iniziali non aveva toccato un solo pallone utile), Taccola ha giocato in crescendo Scattando a ripetizione sulla linea dell'out la nuova ala destra grigia ha porto ai compagni preziosissimi suggerimenti; filtrando intelligentemente nei vuoti della difesa calabrese ha più volte messo lo scompiglio sotto la porta di Innocenti ed ha trovato sovente, specie nella ripresa, l'attimo favorevole per il tiro, piazzando a bersaglio tiri forti e ben diretti, uno dei quali — non trattenuto dal portiere — ha permesso a Gambarini di cogliere un palo sensazionale. Una prova ben riuscita, quella dell'Alessandria: ora l'undici di Rava può pensare con un po' più di tranquillità alla serie delle tre transferte consecutive che l'attèndono. Cronaca schematica per raccontare le molte vivaci vicende del confronto. Dopo un inizio a forte andatura dei grigi, al primo affondo va in goal il Catanzaro, complice la crosta di ghiaccio che funge da terreno. Ottavo minuto, Mecozzi lancia Sardei sulla sinistra, questi libera Ghersetic dalla parte opposta e l'ala tira in corsa: ne nasce un passaggio molto secco verso il centro dell'area dove lo scatto di Zavaglio sorprende la difesa grigia che naviga sul ghiaccio. Zavaglio, da tre passi, tocca dolcemente ed infila. Rabbiosa ed immediata reazione dell'Alessandria. Nono minuto, azione Solicini-Taccola che entra in area e stanga in diagonale: il tiro supera il portiere e sta per entrare in rete quando spunta sulla linea bianca Miceli e ribatte lontano. Tira forte da venti metri Soncini al 17' e Innocenti para in due tempi; tira alto Gambarini al 18'; Taccola spinto alle spalle, non può raccogliere al 25' un centro di Giacomazzi. Al 39' il pareggio: Taccola serve Gambarini che dal limite spara in corsa. La palle rimbalza su Micelli e si alza a candela. Riprende sulla destra Oldani e di testa rimanda verso rete. La sfera batte sulla coscia di Bagnoli e infila la porta, raggiunta nell'ultimo tratto (ma già oltre la linea del goal) dal piede di Taccola. Subito all'inizio della ripresa il Catanzaro fallisce la più grossa occasione della partita. Sardei giunge solo davanti a Nobili dopo uno spunto di Ghersetic e sbaglia nel modo già descritto. L'Alessandria — che non vuole più correre rischi — si getta nella lotta con ogni energia. Al 4' una fiondata di sinistro di Taccola esce di poco a lato. Al 15' è ancora di scena l'ala destra piemontese Taccola riceve da Migliavacca e va via ondeggiando sulla destra, saltando due difensori uno dopo l'altro. L'ex genoano si porta al limite dell'area e tira fortissimo: Innocenti para in tuffo ma la sfera gli sfugge, sopraggiunge di volata Gambarini che in corsa, stanga fortissimo. Il pallone schizza sul palo rimbalza molto lontano. Al 21' i grigi sono in vantaggio. Migliavacca mette in azione a metà campo Taccola il cui suggerimento giunge tempestivo a Gambarini sulla destra. Il centravanti scatta resiste alle cariche, si porta a fondo campo poi traversa con decisione: la sfera scavalca Innocenti che si è tuffato ed arriva giusta giusta sui piedi di Oldani che da un metro segna. Ora la squadra di Rava galoppa padrona della gara. Il Catanzaro (che molto aveva speso nel primo tempo) è praticamente scomparso. Al 26' il terzo punto alessandrino. E' ancora Taccola ad iniziare l'azione (la più bella della partita). Con un dosatissimo passaggio verso Bottini. L'ala sinistra (pressato da due avversari) si disimpegna servendo Gamberini il quale compie tre passi di corsr quindi, da oltre venti metri, scaraventa in fondo al sacco di Innocenti un tiro davvero micidiale, con palla che s'incastra tra ferro di sostegno e rete. Oldani manca al 38' un goal quasi fatto alzando oltre i pali un centro di Taccola e Melideo conclude le fasi importanti della contesa mandando al 44' un lungo spiovente a spegnersi contro la traversa. (La Stampa Sera - Giuseppe Barletti) Recuperi: Brescia-Cosenza 1-2 Lecco-Pro Patria 0-0 RISULTATI: Alessandria-Catanzaro 3-1 Brescia-Triestina 1-0 Como-Udinese 0-0 Cosenza-Messina 0-0 Lazio-Bari 1-0 Parma-Lecco 2-3 Pro Patria -Padova 1-1 Sambenedettese-Foggia 0-0 Simm. Monza-Cagliari 1-3 Verona-Lucchese 1-0 CLASSIFICA: Messina p. 27; Brescia 23; Padova, Foggia 22; Lecco, B ari, Verona, Lazio 21; Pro Patria 20; Cagliari, Cosenza 18; Udinese, Simm . Monza, Catanzaro 16; Triestina, Como, Alessandria 14; Lucchese, Sambenedettese, Parma 12 MARCATORI 15 gol: Nocera (Foggia) 13 gol: Muzzio (Pro Patria) 11 gol: Calloni G. (Messina), Catalano (Bari), Koelbl (Padova) 9 gol: Calzolari (Messina), Cappellaro (Lecco) 8 gol: Ciccolo (Verona), Pagani Abb. (Brescia), Rozzoni (Lazio) 7 gol: Carminati (Como), Lenzi (Cosenza), Selmosson (Udinese), Zavaglio (Catanzaro) 6 gol: Bagatti (Lecco), Pinti (Udinese) Il punto sul campionato La capolista Messina è stata bloccata sul pari, senza gol, a Cosenza. Ne ha approfittato il Brescia, ora staccato di quattro lunghezze, che ha sconfitto la Triestina: match winner Favalli. Giusto risultato di parità tra Pro Patria e Padova: i lombardi hanno messo in vetrina un gioco pregevole dal lato tecnico, veloce, ricco di spunti vivaci ma hanno cozzato contro la massiccia difesa patavina. Superando con molta fatica, molto impegno, e un pò di fortuna un Bari ben impostato in ogni reparto la Lazio è riuscita a superare il Bari, di misura: gol della vittoria di Rozzoni. Il Cagliari ha espugnato Monza mettendo in mostra una salda difesa: per gli isolani in gol Martiradonna, Torriglia e Morelli.