Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
27-01-1963 - Giornata: 19 - Monza - Città di Monza


Simmenthal-Monza - Alessandria US 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 56. Tiburzio [Si] , 82. Ferrario [Si] , 89. Traspedini [Si]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Oldani (II) Tullio, Gambarini Mario, Cantone Bruno, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
SIMMENTHAL-MONZA: Rigamonti, Racis, Gianesello, Gotti, Ghioni, Stefanini, Tribulzio, Mosca, Traspedini, Ferrario, Vivarelli. All.: Lamanna Hugo.

Arbitro: De Robbio Francesco (Torre Annunziata)
Note
Ammoniti: 68. Gamberini [A], 71. Traspedini [M]. Terreno ghiacciato. Inizio gara ore 14,30

Commento
I «grigi» concludono il girone d'andata con una dura sconfitta ALLA VANA PRESSIONE DELL'ALESSANDRIA RISPONDE IL MONZA IN CONTROPIEDE: 0-3 I piemontesi attaccano a lungo nel primo tempo, senza riuscire a battere Rigamonti, per cedere poi nella ripresa - Ammoniti Gambarini e Traspedini La secca sconfitta dell'Alessandria a Monza non rispecchia affatto l'andamento della partita. Al di là della vittoria dei biancorossi, che nel secondo tempo hanno saputo dare al loro gioco d'attacco un maggior mordente e una maggiore grinta, bisogna considerare che dopo l'uno a zero i locali han no avuto il compito facilitato dal fatto che i grigi si spingevano all'attacco nell'intento di cogliere il pareggio. Nel primo tempo erano gli uomini di Rava a prevalere come gioco, senza però riuscire a battere Rigamonti, apparso alquanto calmo e sicuro anche se il fondo del terreno era ghiacciato e costituiva una grave insidia. Nella ripresa, dopo un inizio che sembrava preludere al rinnovarsi della superiorità dei piemontesi, l’attacco del Simmcnthal si scuoteva di dosso l'apatia fino allora dimostrata e all'11’ segnava con Tribuzio, il quale raccogliendo un pallone crossato dalla sinistra da Vivarelli e carambolato sui piedi di Ferrario, lo metteva facilmente nel sacco. Gli alessandrini reagivano e, forse convinti di non avere di fronte un avversario molto temibile anche se in vantaggio di una rete, si portavano all'attacco scoprendo troppo le linee arretrate. A questo punto la difesa brianzola, apparsa ben centrata e sicura, emergeva dominando e stroncando sul nascere le azioni dei «grigi». Rigamonti non ha avuto interventi difficili e l'attacco aveva così la possibilità di lanciarsi in ripetuti e pericolosi contropiede. Al 15’ era Nobili, con un brillantissimo intervento, a parare un insidioso tiro di Traspedini, che concludeva una azione imbastita da Ferrario e Vivarelli. Al 23' e al 27’ venivano ammoniti per proteste rispettivamente Gamberini dell'Alessandria e Traspedini del Simmenthal Monza. Al 33’ Ferrario, dopo una veloce fuga, effettuava un violentissimo tiro ma il montante atta destra di Nobili respingeva: raccoglieva Tribuzio che tirava ancora ma la difesa alessandrina riusciva a liberare. Al 38' giungeva la seconda rete monzese. Classico contro piede: fuga velocissima di Vivarelli che sulla sinistra passava a Ferrario, il quale in piena corsa effettuava il tiro; Nobili intercettava ma non poteva impedire al pallone di entrare in rete. Il risultato sembrava ormai fermo sul due a zero, senonché a un minuto dal termine Stefanini allungava a Ferrario; veloce fuga della mezzala e passaggio a Traspedini il quale al volo insaccava. Tra gli alessandrini sono emersi Cantone, Gamberini e Bettini all'attacco, Giacomazzi in difesa. Del Simmenthal Monza è apparsa finalmente risolutiva l'immissione di Tribuzio e Vivarelli alle ali. Questo attacco ha però necessità di giocare molto insieme, per potersi amalgamare (StampaSera - Alfonso Scotti ) SONORAMENTE SCONFITTI I GRIGI A MONZA (3-0) Un risultato imprevedibile, dopo la buona prova contro il Catanzaro E così, eccoci daccapo dopo una parentesi euforica, con i nostri fastidi e le nostre delusioni. Qualunque cosa si poteva prevedere, ma non certo quanto è accaduto a Monza: anzi, si può dire che la delusione più cocente sia stata provata da quel gruppetto di accaniti tifosi che ha seguito la squadra. Bisogna infatti aver visto la partita per comprendere cosa significa una sconfitta del genere. Fu già dolorosa quella di Foggia, dove una squadra si era difesa bene e con ordine per minuti e minuti, subendo poi un unico gol che le troncò le speranze, così come fu cocente quella di Trieste: ma questa di Monza è troppo umiliante per consentire un qualsiasi confronto con altre gare. Qui non si può certo imputare alla sfortuna, all’arbitro, all’avversario o ad altri la causa della sconfitta. La causa è da ricercare unicamente nella assurda, incomprensibile condotta della nostra squadra. Proprio nel momento in cui stavamo con sicurezza sollevandoci verso posizioni più tranquille in classifica, siamo ripiombati nel gruppo delle pericolanti e per di più con il fiato mozzo (novità questa veramente paurosa). Assurda partita ed assurda sconfitta. Nel nostro ricordo ormai antico di tante gare vinte, non ne troviamo una da paragonare a questa: vi è forse una memorabile gara casalinga contro il Como finita al primo tempo con tre reti a zero per noi e poi in un pareggio (tre a tre) al termine: ma in quel caso fummo soltanto, se pure imprevedibilmente, raggiunti dopo che la prima linea aveva segnato tre reti. Nel caso di domenica la situazione è ben più grave. La nostra squadra ha dominato il campo come gioco, come azioni, come tecnica: ha sbagliato nel più incredibile dei modi le reti più semplici, ma è riuscita almeno a tenere in pugno la partita. Subito il primo gol, è crollata moralmente e fisicamente trascinandosi fino al termine come una barca alla deriva. Ciò che fa maggiormente rabbia, a nostro avviso, non sono tanto le reti sbagliate, ma è invece quella incomprensibile perdita di ogni facoltà di reazione che si è impadronita della squadra dopo il primo gol subito. L’avere infatti sbagliato tanto banalmente, poteva fare dispiacere per la possibilità di vittoria che sfumava, ma nel contempo offriva garanzia di gioco tenuto saldamente in pugno da parte della nostra squadra con la conseguente ragionevole probabilità di segnare da un momento all’altro. Quel crollo venuto invece così inaspettato ed in netta contraddizione con l’autorevole dominio notato fino a quel momento, ci ha lasciati sgomenti ed anche preoccupati per un problema che fino ad oggi non avevamo in programma: quello della tenuta. Abbiamo visto uomini come Melideo, Bassi, Cantone e Schiavoni travolti nel finale da azioni veloci condotte da uomini che fino a quel momento non erano stati in grado di provocare il minimo fastidio alla nostra squadra. Le vere cause di questo improvviso mutamento nel rendimento della nostra squadra sono difficili da individuare: se si dice che sono puramente morali, ci sentiamo dubbiosi perché è inspiegabile che una rete possa buttare a terra una squadra che è padrona del campo: se anche fosse non vi sono attenuanti. Se si dice che la squadra si è troppo scoperta per buttarsi all’arrembaggio alla ricerca del pareggio, affermiamo che non ci crediamo: vedemmo solo Schiavoni portarsi avanti e Bassi, tutto lì. E non è Schiavoni uomo determinante per provocare capovolgimenti del genere. Vediamo in seguito: per ora la nostra impressione è ferma ad una ipotesi di calo nella tenuta, il che può essere messo in relazione con la preparazione di queste due ultime settimane. Il problema non sta solo nell’attacco. Potremmo affermare addirittura che se Gamberini non si fosse infortunato al punto di non poter scendere in campo a Roma contro la Lazio, il problema sta unicamente nella difesa: noi sappiamo di dissentire (una volta tanto ce lo conceda) dal punto di vista di Rava ancorato al punto fisso di Schiavoni libero. Noi pensiamo invece che dopo una prova come quella di domenica non sia possibile tenere ferma la difesa in una formazione che è sicuramente in questo momento scricchiolante. Non si dimentichi che questa stessa difesa nelle due partite casalinghe con la Lucchese ed il Catanzaro ha subito in apertura due gol che ci hanno lasciati di stucco e che ricordano molto e da vicino quelli subiti domenica a Monza. Continuiamo a pensare che non sia conveniente lasciar fuori « a priori » un elemento come Tenente: è pur vero che non è giocatore di sicure doti tecniche, ma è altrettanto vero che non tutti coloro che giocano in squadra sono tecnicamente a lui superiori. A Bari e Foggia è poi stato apprezzato un grande Giacomazzi come battitore libero: ma da allora il buon Giacomo si arrabatta ancora in veste di terzino salvandosi il più delle volte (ma non sempre) con il suo repertorio tecnico che non è certo da poco. Questi problemi ci assillano da qualche tempo e domenica si sono presentati in tutta la loro cruda realtà. Per la prima linea poco vi è da dire: sciuponi tutti ma perlomeno vivaci e dotati di un certo mordente. Non in grande giornata Oldani, buono ancora una volta Taccola se pure poco impegnato dai compagni di squadra i quali continuano a servirlo molto poco Unica osservazione da fare su questo giovane promettente è questa: ci pare ancora non solo insofferente del contatto con l’avversario, ma addirittura timoroso. Deve assolutamente superare questa paura altrimenti sarà notevolmente handicappato per la riuscita. Buona la prova di Bettini molto volonteroso, discreto Gambarini non buono come in altre occasioni, superbo Cantone nella prima fase, scomparso nel secondo tempo. Il più continuo di tutti? il solito bravo Migliavacca (Il Piccolo, 2 febbraio 1963 - Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Cosenza 1-1 Cagliari – Como 2-1 Foggia – Messina 1-1 Lecco – Sambenedettese 1-0 Lucchese – Parma 0-2 Padova – Brescia 0-0 Pro Patria – Lazio 0-0 Triestina – Catanzaro 2-1 Udiense – Verona 1-1 CLASSIFICA: Messina p. 28, Brescia 24, Padova, Foggia, Lecco 23, Bari, Verona, Lazio 22, Pro Patria, Cosenza 21, Cagliari 20, Monza 18, Udinese, Catanzaro 17, Triestina 16, Alessandria, Parma 14, Lucchese, Sambenedettese 12, Como 11. MARCATORI: 15 reti: Nocera (Foggia), 13 reti: Muzzio (Pro Patria), 11 reti: Catalano (Bari), Calloni (Messina), Koelbl (Padova), 10 reti: Cappellaro (Lecco), 9 reti: Calzolari (Messina). Il punto sul campionato Soltanto il Parma passa in trasferta Il Messina pareggia a Foggia ed è campione d'inverno Oltre al Simmenthal Monza, vittorioso per 3 a 0 sull'Alessandria, soltanto tre formazioni sono riuscite ad imporsi sul campo di casa nella diciannovesima giornata (ultima del girone d'andata) nel campionato di serie B: il Cagliari (2 a 1 al Como), il Lecco (successo di misura per 1 a 0 sulla Sambenedettese) e la Triestina (2 a 1 contro il Catanzaro). Tutti gli altri incontri in programma si sono chiusi in parità ad eccezione di Lucchese-Parma, dove gli emiliani — unico successo esterno — si sono imposti con il secco punteggio di 2 a 0. Per effetto di questi risultati, la classifica non ha subito mutamenti di rilievo. Al comando, il Messina ha mantenuto le quattro lunghezze di vantaggio sul Brescia pareggiando a Foggia, ed ha quindi vinto il titolo — sia pare soltanto simbolico — di campione d'interno. La partita fra la capolista ed i pugliesi è stata fra le più emozionanti della giornata, ed il Foggia ha forse mancato di sicurezza nel suoi mezzi, chiudendosi in difesa dopo il goal realizzato con Gambino allo scadere del primo tempo. Il Messina ha cosi potuto gettarsi all'attacco per tutta la ripresa; la rete del pareggio è giunta da una punizione calciata dal mediano Radaelli. La capolista non ha comunque demeritato il pareggio, dimostrando una solida intelaiatura ed ottime individualità. Gli sportivi di Foggia hanno applaudito gli ospiti all'uscita dal campo. Sul fondo della classifica, hanno colto successi di grande valore — contro avversari anch'essi impegnati a sfuggire alla retrocessione — Triestina e Parma. Gli emiliani hanno vinto a Lucca lasciando i rossoneri a dodici punti, a reggere con la Samhenedettese il fanalino di coda. Altrettanto prezioso il successo della Triestina sul Catanzaro; i giuliani sono a quota 16, alla pari con i rivali di ieri a Valmaura. Notevole l'affluenza di spettatori su atcuni campi: 15 mila spettatori a Cagliari-Como, 12 mila a Foggia-Messina, 12 mila s Bari-Cosenza. (StampaSera)