Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
10-02-1963 - Giornata: 21 - San Benedetto del Tronto - Aldo e Dino Ballarin


Sambenedettese US - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Oldani (II) Tullio, Padovani Roberto, Vitali Alessandro, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
SAMBENEDETTESE US: Bandini, Beni, Ruffinoni, Nicchi, Napoleoni, Pagani, Raimondi, Grabesu, Sestili, Buratti, Merlo. All.: Pasinati Pietro.

Arbitro: Carminati Ettore (Milano)
Note
Alessandria in dieci uomini dal 17. per l’uscita di Oldani a causa di una lussazione al braccio sinistro. Inizio gara ore 14,30

Commento
I piemontesi privi della mezzala Oldani dal 17' L'ALESSANDRIA RIDOTTA IN DIECI PAREGGIA A SAN BENEDETTO: 0 a 0 Strenua difesa dei grigi - Il portiere Nobili autore di ottime parate - Taccola, nella ripresa, ha sfiorato in contropiede il successo La Sambenedettese ha terminato ieri il ciclo delle partite interne, tre per la precisione, racimolando a malapena tre punti e, se si considera poi che le due ultime gare erano confronti diretti con squadre pericolanti, bisogna dedurre che la situazione per la «Samb» si è fatta disastrosa. Ieri la squadra marchigiana non è riuscita a superare un’Alessandria chiusa in difesa e fin dal 17' del primo tempo con dieci uomini in campo per un infortunio occorso ad Oldani. Il gioco della «Samb» è parso slegato e vano è stato il prodigarsi della mediana e di Buratti. L'Alessandria ha retto bene per tutti i 90' di gioco, con un «catenaccio» ben registrato dall'anziano ma sempre valido Giacomazzi. Al 4' Sestili, dopo aver superato il terzino Melideo, centra la palla; Merlo ben appostato tira al volo. Ma Nobili para con altrettanta bravura. Al 17' Vitali - retrocesso in difesa - devia in angolo una punizione di Buratti. Sul calcio dalla bandierina si crea una mischia nella quale si infortuna Oldani Al 20' Grabesu dal limite dell'area di rigore centra: Sestili stoppa la palla col petto e va a rete, ma Nobili devia in angolo con la gamba. Nel secondo tempo, al 3' Pagani toglie la palla a Schiavoni e passa a Raimondi che traversa al centro: irrompe di testa Buratti che manda la palla a sfiorare il montante. Al 9', su punizione battuta a centro-campo da Migliavacca, fugge in contropiede Taccola che evita il terzino Beni e tira da pochi passi; Bandini respinge benissimo di pugno. Al 20'. rimessa laterale di Merlo su Raimondi; si crea una mischia nell'area alessandrina e l'ala destra Sambenedettese passa a Buratti che da fuori area tira a rete: Nobili, con un magnifico volo, riesce ancora un'ultima volta a salvare il risultato di parità. I migliori in campo sono stati: per la «Samb» Pagani, Buratti e Napoleoni; per l'Alessandria: Giacomazzi, Migliavacca e Bassi, oltre al già citato portiere Nobili. Sull'infortunio subito dalla mezz'ala Oldani si è in seguito appreso che al giocatore alessandrino, trasportato in ospedale, è stata riscontrata una lussazione al braccio sinistro. (Stampa Sera - G.B.M.) DOMANI AL MOCCAGATTA IL LECCO Ritorno da S. Benedetto un poco più sereno con le forze dell'agonismo e della fede rinforzate, le speranze rinnovate. Un pareggio in casa dell'ultima classificata non costituisce certo un miracolo, ma nelle condizioni di gente disabituata ormai ai successi, e dopo avere perduto tante partite strenuamente combattute per una rete a zero, costituisce, in questo particolare momento, un successo, un sintomo di un possibile risveglio. Siamo costretti a gioire anche delle piccole cose, a cercare in queste un significato anche maggiore di quanto possano esprimere. D'altro canto un pareggio era nei voti di tutti, anche se l'incontro ha finalmente ed effettivamente dimostrato che si poteva raggiungere la vittoria. Questa volta non siamo noi per primi a chiamare in causa la solita sfortuna, ma già tanti giornali lo hanno detto: dopo 17' di gioco la squadra ha dovuto adattarsi a giocare in dieci uomini per un infortunio di Oldani. Esiste infatti un destino beffardo che pare coincidere in determinate ricorrenze: l'anno scorso proprio a S.Benedetto si infortunò molto seriamente Vanara che ancora ad oggi non è riuscito a rimettersi completamente in sesto. Quest’anno, se pure in tono minore sullo stesso campo si è infortunato Oldani che per almeno un mese dovrà essere assente dai campi di gioco. La classifica, osservata in questo momento, non esprime nulla perché dieci squadre su diciotto, e tra queste noi, hanno disputato una partita in meno: è invece il morale che esprime qualcosa e ci mette in condizioni di affrontare le prossime durissime gare con una maggior fiducia. La sorpresa di Padovani. Per il noto infortunio di Gambarini ed il grave lutto che ha colpito Soncini, la prima linea che pareva avviata su un buon rendimento, ha dovuto ancora una volta essere modificata nella sua formazione. E così è rientrato al centro dell’attacco Padovani il quale è riuscito per la prima volta a disputare un'intera partita di campionato: domenica scorsa a Roma con la Lazio aveva mostrato buoni sintomi di efficienza, oggi nell'intero incontro di S. Benedetto ha potuto dimostrare che è giocatore di valore e di rendimento. Gli uomini di Rava, per l'importanza della posta in palio sono scesi in campo con il compito precipuo di non perdere ed hanno adottato pertanto una tattica guardinga lasciando l’azione offensiva a soli tre uomini: Taccola, Padovani e Bettini. Sono bastati questi tre a creare scompiglio nelle retrovie avversarie tanto che, se pure inferiori di numero hanno creato le azioni da rete più pericolose con un contropiede ben congegnato che era assai più efficace della continua pressione che la S. Benedettese svolgeva nella nostra area manovrando con azioni slegate prive di intesa ed affidate per lo più a qualche spunto personale, Padovani è tornato a casa segnato di colpi da tutte le parti, ma ha dimostrato di essere fra i più attivi e generosi nel prodigarsi specialmente per colmare il vuoto lasciato dallo sfortunato Oldani. Se la fortuna lo assisterà, in questa seconda parte del campionato potrà essere un elemento utile per la combattività e la resistenza che mostra di possedere. Molto bene la prestazione di Taccola che è ormai diventato una vera e propria ala destra con i suoi scatti e le sue impennate che dimostrano come il ragazzo possegga tecnica ed intuizione: è riuscito in molte circostanze a mandare traversoni dal fondo verso il centro che hanno creato le situazioni più pericolose per la porta della Sambenedeltese. Un elogio ha meritato anche Bettini che è ormai avviato decisamente ad un rendimento che non speravamo più di vedergli fornire. Come già domenica a Roma ha saputo creare azioni veramente efficaci e con tiri la cui potenza tutti conoscono. Vitali è riuscito a tenere bene per tutta la partita svolgendo quel lavoro che di solito Cantone e Soncini sono ritenuti più adatti a svolgere. Ha saputo anche retrocedere in difesa, difendendo la propria area come un mediano salvandosi ad dirittura in corner nei momenti in cui la pressione si faceva estenuante. E’ stata impressione di tutti che se il quintetto ci attacco fosse rimasto al completo con le azioni che sono state create avremmo potuto segnate. Naturalmente era necessaria quella fortuna che quest’anno noi non conosciamo. Basta ricordare che al 26' del secondo tempo un brivido ha scosso i locali: Taccola dalla destra effettuava uno dei suoi perfetti traversoni, accorreva Bettini che tirava fortissimo ma il pallone usciva sfiorando la traversa. Difesa rinfrancata. Se è vero che i Marchigiani hanno troppo insistito nel gioco alto, oltre a manovrare sempre con idee quanto mai annebbiate, vi è anche da dire che la nostra difesa li ha sempre controllati in ogni occasione stroncando sul nascere ogni pericolo. Giacomazzi e compagni hanno il merito di aver portato in salvo quel nulla di fatto, che, considerata anche la inferiorità numerica poteva costituire il massimo delle loro aspirazioni. Ancora una volta per primo di tutti dev'essere citato l'ottimo Nobili che sta vivendo una grande annata, paragonabile a quelle dei suoi anni giovanili che lo videro esplodere ed imporsi all'attenzione dei tecnici come uno dei migliori portieri italiani. Ci voleva la maglia grigia e questo suo profondo attaccamento alla nostra città per vederlo tornare il portiere di rango che è stato: fra l'altro ha il merito di aver salvato il pareggio con un prodigioso intervento su tiro folgorante di Buratti nella ripresa. Efficace e giudiziosa la partita di Giacomazzi, impetuosa e ben controllata la gara di Melideo, rinfrancato e sicuro come nei momenti migliori Bassi, migliorato Schiavoni specie nel gioco di testa. Su tu tti forse per continuità e mobilità è emerso Migliavacca. Queste nostre considerazioni non sono frutto di entusiasmo, ma doverose specie dopo gli appunti che am aram ente avevamo mosso al termine dell'incontro di Monza. (Il Piccolo, 16 febbraio 1963 - Barbagrigia) RISULTATI: Brescia – Bari 1-1 Como – Lucchese 2-2 Cosenza – Cagliari 2-0 Foggia – Padova 2-1 Lecco – Catanzaro 3-1 Monza – Lazio 2-1 Pro Patria – Triestina 1-1 Udinese – Messina 0-1 Verona – Parma 0-0 CLASSIFICA: Messina p. 32, Foggia, Lecco 26, Brescia, Verona 25, Bari 24, Padova, Cosenza* 23, Lazio, Pro Patria 22, Cagliari, Monza 20, Catanzaro 18, Udinese, Triestina 17, Alessandria, Parma 15, Sambenedettese 14, Lucchese, Como 13. = una gara in meno. MARCATORI: 17 reti: Nocera (Foggia), 14 reti: Muzzio (Pro Patria), 11 reti: Catalano (Bari), Calloni (Messina), Koelbl (Padova), 10 reti: Lenzi (Cosenza), Cappellaro (Lecco), 9 reti: Rozzoni (Lazio), Calzolari (Messina). Il punto sul campionato il Messina vince anche ad Udine ed incrementa il vantaggio. In teoria sarebbe rimasto tutto o quasi immutato, nei fatti il Brescia, primo inseguitore per effetto della partita da recuperare, è l’unica delle “grandi” ad aver soltanto pareggiato la gara di giornata, oltretutto in casa con il Bari. La classifica è ovviamente bugiarda essendoci metà delle squadre con un match in meno, ma in questo momento dietro al Messina Foggia e Lecco occupano le posizioni di rincalzo. La caduta del Padova in Puglia allontana, almeno momentaneamente i biancoscudati dalle posizioni di vertice, così sembra decisamente attardata la Lazio battuta a Monza. In coda il 2-2 verificatosi tra Lucchese e Como rischia di essere un risultato inutile per entrambe le squadre; fortuna loro anche tutte le altre hanno pareggiato.