Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
20-02-1963 - Giornata: 20 - Roma - Olimpico


Lazio SS - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Cantone Bruno, Padovani Roberto, Vitali Alessandro, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
LAZIO SS: Cei, Zanetti, Garbuglia, Landoni, Pagni, Gasperi, Bizzarri, Moschino, Rozzoni, Morrone, Maraschi. All.: Lovati Roberto - D.T.: Lorenzo Juan Carlos

Arbitro: Roversi Gastone (Bologna)
Note
Recupero della gara sopsesa il 03.02.1963 Angoli: 14-0.

Commento
DECISIVE LE PARATE DI NOBILI IN LAZIO-ALESSANDRIA: 0-0 Il portiere piemontese, autore di alcuni brillanti interventi, è stalo applaudito al termine dell'incontro - La difesa dei grigi ha contenuto l'ininterrotta offensiva dei laziali Natale Nobili, il portiere dell'Alessandria, ha conosciuto oggi i suoi cinque minuti di popolarità. Al fischio finale del signor Roversi la maggior parte degli spettatori presenti all'Olimpico gli ha dedicato un caldo applauso; meritatissimo, in quanto proprio a lui va il merito del prezioso pareggio conquistato dalla squadra piemontese nella partita di recu-insomma, la difesa, grigia; ma pero di serie B con la Lazio. Il ventottenne difensore è stato bravissimo soprattutto negli ultimi minuti di gioco, quando ha salvato due goals che parevano già fatti. Al termine dell'incontro tutti i compagni si sono stretti attorno a lui e quasi lo hanno soffocato in un abbraccio riconoscente. Se Nobili ha fatto spicco, tutta la difesa alessandrina va elogiata per il suo comportamento. La tattica adottata dai grigi, i quali avevano come obiettivo il pareggio è facile da definire: catenaccio puro con Taccola, Bettini e Padovano punte avanzate e Schiavone battitore libero. L'apporto di quest'ultimo è stato prezioso come quello del terzino Giacomazzi, sempre sicuro e deciso negli interventi. Oggi la Lazio ha denunciato ancora una volta i propri limiti, tanto da far seriamente dubitare sulle sue effettive possibilità di ritorno in serie A. La partita si è svolta all'insegna di una continua offensiva da parte della Lazio, come dimostrano ampiamente i quattordici calci d'angolo (sette per tempo) in favore della squadra romana, mentre i grigi non ne hanno ottenuto neppure uno. Al 6' punizione in favore dell'Alessandria: tira \|Bettini e segna, ma l'arbitro annulla poiché aveva concesso una punizione di seconda. Nobili- era chiamato in causa la prima volta al 16' quando deviava in corner un -forte tiro di Morrone da tre quarti campo; al SS' Rozzoni sprecava la migliore occasione della giornata sbagliando un pallone sicuro ad un metro dalla rete, rivelandosi ancora una volta impreciso nelle conclusioni nove minuti più tardi \|quando spediva alto sulla traversa, dopo aver esitato a tu per tu con Nobili. Nella ripresa le punitile dei grigi in area laziale si facevano sempre più rare, mentre aumentava il volume di giuoco jdei biancazzurri, alla ricerca affannosa e disordinata due punti, preziosi per la clas tifica. Al 21' inesplicabile decisione di Roversi che assegnava luna punizione di seconda in area grigia per un presunto [follo su Razzoni; sette alessandrini in porrà a sostegno idi Nobili e nulla di fritto. Al 39' Nobili cominciava la Iserie delle sue provvidenziali parate fermando un tiro di teista di Landoni; poi, al J,',' e lai 45' i due veri e propri salvataggi in extremis. Una prima volta il portiere alessandrino respingeva con un guizzo all'indietro una girata di {Bizzarri, che aveva raccolto, 'addirittura sulla linea bianca, un passaggio di testa di Monchino su rimessa di Maraschi da fondo campo; quindi, con ! un tuffo acrobatico, deviai-a un altro tiro di testa di Morrone (La Stampa - Ed. Sport - G.N.) UTILE PAREGGIO DELL'ALESSANDRIA A ROMA Rinviata la partita col Lecco (sarà ricuperata mercoledì 6 marzo) — Domani i «grigi» in trasferta a Padova Un momento veramente felice, amico lettore, che ci rammarichiamo solo di non poter convenientemente commentare per la fretta che ci assilla. Buttiamo giù poche affrettate note il mercoledì sera da Roma prima di tornare a casa con i nostri ragazzi. Vuol dire che le conclusioni potremo trarle la settimana prossima al termine di questi 8 giorni infernali. Un punto conquistato a Roma ali’Olimpico è una ventata di ossigeno che scalda il sangue e ridona fiducia. Confessiamolo : nessuno se lo aspettava, anche se una vaga speranza albergava in fondo al cuore. Un punto prezioso conquistato in una partita che è stata un collaudo generale delle forze della nostra squadra. La classifica è ancora brutta, ma non fa più quella paura che viene dalla desolazione della solitudine. E’ una montagna ardua da scalare ma con qualche scalino sicuro e qualche anfratto in cui rifugiarsi nelle ore di tormenta. Torniamo a casa ora per rifare le valigie e visitare il nostro campo. La neve copiosa sta andandosene lentamente, pare che spunti un pallido sole ad asciugarla. Nobili ed il pubblico di Roma Ancora lui, il protagonista dell’incontro. Accanto a noi un corrispondente romano sta dettando al suo stenografo queste parole che noi golosamente gli rubiamo fremendo di legittimo orgoglio: «Natale Nobili, il portiere dell’Alessandria, ha conosciuto oggi i suoi cinque minuti di popolarità. Al fischio finale del sig. Roversi la maggior parte degli spettatori presenti all’Olimpico gli ha dedicato un caldo applauso; me- citatissimo, in quanto proprio a lui va il merito del prezioso pareggio conquistato dalla squadra piemontese nella partita di ricupero di serie B con la Lazio. Il ventottenne (ne ha di meno anni!) difensore è stato bravissimo soprattutto negli ultimi minuti di gioco, quando ha salvato due gol che parevano già fatti. Al termine dell’incontro tutti i compagni si sono stretti attorno a lui e quasi lo hanno soffocato in un abbraccio riconoscente. Noi preferiamo che queste cose le dicano gli altri prima ancora di noi, perchè il lettore abbia la giusta misura dei fatti e dei meriti. Richiamiamo soltanto quanto abbiamo scritto la settimana scorsa di Nobili e concludiamo dicendo: la classe è una grande cosa, ma prestazioni del genere vengono solo se alla classe si unisce un profondo attaccamento alla maglia, bandiera della città in cui si vive e si nutrono gli affetti. Ricordiamo per la cronaca che le eccezionali parate del nostro portiere, si verificavano proprio negli ultimi minuti, quando pareva che la difesa, come in altre occasioni, dovesse crollare: al 44’ minuto respingeva, con uno scatto di reni che lo faceva guizzare ali’in- dietro, una girata di Bizzarri che il pubblico già applaudiva come rete fatta: già, perchè lo stesso Bizzarri aveva raccolto addirittura sulla linea bianca un passaggio di testa di Mo- schino su rimessa di Maraschi da fondo campo; al 45’ mentre il tempo stava per scadere, in tuffo acrobatico deviava un tiro di testa veramente imprendibile di Morrone. Tutti bravi Il comportamento della difesa alessandrina richiede però un elogio per tutti. E’ vero che i laziali attaccando di continuo e rabbiosamente finivano per smarrirsi senza riuscire a trovare lo spiraglio decisivo, sprecando nel primo tempo due autentiche occasioni da rete, ma è anche vero che i nostri uomini li hanno irretiti chiudendo ogni sbocco. Dopo aver tentato in apertura del secondo tempo il colpo a sorpresa con una offensiva durata pochi minuti, la nostra squadra ha poi infittito ancora di più le maglie della difesa, richiamando indietro l’inesauribile motorino Cantone e badando a salvare lo zero a zero. E cosi è venuta fuori una eccellente prestazione di Bassi, che da due domeniche torniamo a rivedere come deve essere, scattante, preciso ed autoritario, uno Schiavoni in palla lucido e calmo anche nei momenti di panico, uno stupendo Giacomazzi per nulla in difficoltà, ma anzi acrobatico negli interventi e classico sempre. Faticosa la partita di Melideo che non ci ha però offerto lo smalto delle partite migliori, tanto che qualche volta l’abbiamo visto in difficoltà con Ma- raschi. Buona e puntigliosa la partita di Migliavacca, anche se non da catalogarsi fra le superlative. Per quanto si riferisce agli uomini della prima linea crediamo di dover riconoscere il maggior merito a Cantone e poi a Vitali perchè, tenendo conto della qualità della partita tipicamente difensiva, hanno svolto un lavoro veramente massacrante. Il breve riposo ha indubbiamente giovato ad entrambi : più di una volta abbiamo raccomandato ai nostri ragazzi di non fare drammi e di non sentirsi vittime incomprese per qualche esclusione che è dovuta soltanto a necessarie ragioni di avvicendamento. I risultati ora si vedono. Bettini ha mantenuto fede alle previsioni : ha ritrovato se stesso e potrà fare ancora meglio se nutrirà di volontà e serietà la sua preparazione. Taccola è veramente un’ ala destra: ha avuto alcuni spunti vivaci, benché fosse solo ed isolato con Padovani a curare il contropiede, che hanno creato situazioni veramente pericolose. Merito di Rava che lo ha visto e voluto cosi dandogli quella fiducia che egli aveva perduta. Padovani era felice: ha superato se stesso in abnegazione e continuità. Sarà una delle pedine più utili per questa ultima parte di un campionato terribile. Si riparte subito per Padova Altra grande preoccupazione, altra durissima partita. Il Padova mercoledì ha dimostrato che a casa sua è sempre possente: ha piegato il Parma in due minuti e poi ha giocato tranquillamente fino alla fine. Domani saremo noi protagonisti all’Appiani di un duro scontro: ce la faremo? Non ci possono essere molte speranze, ma qualcuna rimane. Intanto pare che sia stato ricuperato Gambarini. Non conosciamo le intenzioni di Rava che deciderà probabilmente all’ultimo. Ma questo conta poco: gli undici in campo saranno tutti disposti a combattere fino allo strenuo. Questo ci dicono i nostri ragazzi, e questo deve sapere il pubblico che li attenderà poi domenica prossima. Siamo certi che gli sportivi hanno provato oggi una notevole gioia per questo- pareggio di Roma. Ci auguriamo che si preparino ad accogliere con calore la nostra squadra al suo ritorno suj campo amico. Anche il pubblico è protagonista di queste battaglie, perchè i giocatori hanno bisogno di lui. Non li abbandoni e ne sarà ricompensato (Il Piccolo - Barbagrigia) CLASSIFICA — Messina p. 32; Lecco, Foggia, Bari e Brescia, 26; Padova, Verona e Lazio, 25; Pro Patria, Cagliari, Simm. Monza e Cosenza, 22; Triestina, 21; Udinese, 19; Catanzaro e Como, 17; Alessandria, 16; Parma, 15; Lucchese e Sambenedettese, 14. Lecco, Foggia, Brescia, Pro Patria, Udinese, Catanzaro, e Parma hanno disputato una partita in meno. MARCATORI: 17 gol: Nocera (Foggia) 14 gol: Muzzio (Pro Patria) 11 gol: Calloni (Messina), Cappellaro (Lecco), Catalano (Bari), Koelb (Padova) 10 gol: Ferrario (Monza), Lenzi (Cosenza) 9 gol: Calzolari (Messina), Pagani Abb. (Brescia), Rozzoni (Lazio) 8 gol: Ciccolo (Verona), Zavaglio (Catanzaro)