Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
10-03-1963 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Brescia AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Padovani Roberto, Gambarini Mario, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Moschioni, Fumagalli, Mangili, Rizzolini, Vasini, Dellagiovanna, Rambone, Favalli, Baffi, Favini, Recagno. All.: Bonizzoni Luigi

Arbitro: Genel Giorgio (Trieste)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
MAGNIFICA VITTORIA DEI GRIGI CONTRO IL LECCO L'Alessandria è partita per la duplice trasferta a Cosenza e Messina Per fortuna abbiamo atteso a scrivere queste note dopo la partita di mercoledì contro il Lecco, così che i nostri pensieri sono più sereni: se avessimo dovuto esprimere già lunedì l’amarezza che ci aveva colto dopo la partita col Brescia saremmo tornati ad essere afflitti da mille preoccupazioni. Ora l'orizzonte è un poco più sereno dal momento che abbiamo chiuso in bellezza il turno delle partite casalinghe. Già qualcuno ci chiede: « Ma allora ci salviamo? ». Risposta: « Noi l’abbiamo sempre creduto e se in qualche momento di sconforto ci veniva da dubitare, era indispensabile che ce lo tenessimo per noi ». La classifica è un poco più bella a vedersi: esprime qualche valore nuovo di questa povera squadra tartassata da sfortune ed eventi vari, premia sopratutto un atto di volontà dei nostri ragazzi. Sbalzi della prima linea Chiediamo a tutti coloro che hanno assistito alla gara di domenica contro il Brescia: vi era qualcuno che domenica sera si sarebbe sentito di affermare che tre giorni dopo la prima linea si sarebbe destata dal suo letargo e sarebbe tornata a segnare? Pensiamo di no. Purtroppo le difficoltà di mettere qualche pallone a segno era diventata una ossessione. La gioia dei tre pareggi fuori casa, era stata distrutta dalla desolante povertà dei nostri attaccanti che parevano aver perduto ogni possibilità di realizzare. Le condizioni precarie di Oldani che l'avevano ridotto ad un fantasma vagante sul campo, il calo di form a e di condizione di Bettini costretto a riposo, l'offuscamento di Gambarini estremamente impacciato, le prestazioni non sempre convincenti del pur volenteroso Padovani, erano motivi sufficienti per preoccupare chiunque avesse a cuore le sorti della nostra squadra. Purtroppo la partita di domenica contro il Brescia aveva avallato queste impressioni. Per di più la partita aveva espresso un altro punto fermo: in sostanza non ci sentivamo di rimproverare alcunché a nessuno perchè i nostri ragazzi si erano tutti impegnati fino allo spasimo dando a comprendere che ciò che non avevano fatto di positivo non era stato realizzato unicamente perchè non avevano avuta la capacità o la forza di farlo. D’accordo che l'avversario era di notevole levatura, m a non si poteva ugualmente giustificare l'accaduto. Al mercoledì ecco il miracolo : tre reti scaturite dalla geniale e pronta volontà di qualche nostro uomo. E così, tre reti una più bella dell'altra, sono state segnate da uomini che pareva temessero più di ogni cosa, di non superare il complesso che li sovrastava. Da tutto ciò una logica conseguenza si può trarre: che non abbiamo una prima linea incapace, ma piuttosto che abbiamo uomini che devono ritrovare convinzione e fiducia in se stessi. Padovani Soncini - Tenente Ecco a proposito di quanto andiamo dicendo, tre casi tipici. Diciamo subito che siamo lieti innanzi tutto per Padovani: scrivemmo tempo fa a proposito di questo lungo giovanotto che il pubblico doveva im porsi di incoraggiarlo. comprenderlo e sopratutto non crocifiggerlo nei momenti in cui avrebbe potuto deludere. Noi sapevamo personalmente come Padovani meritasse tutto questo riguardo per l'attaccamento commovente che lo lega alla nostra società, per la serietà con la quale gioca e la straordinaria volontà che lo anima. Non è giocatore di stile: la particolare conformazione fisica, la lunghezza delle gambe, la corsa ad ampie falcate, sono tutti elementi che possono far dubitare della sua tenuta e del rendimento. Ma in compenso è giocatore giudizioso ed altruista, pronto a portarsi nel vivo della lotta, capace di difendere il possesso della palla e di crossare palloni ad effetto sicuro. Domenica contro il Brescia non riuscì a fare molto e già raccogliemmo qualche voce discorde e pronta alla critica. Rava ha continuato a dargli fiducia ed ha fatto bene: contro il Lecco, Padovani ha mostrato in qual modo può ringraziare chi crede in lui ed ha, ciò che più conta, rotto l'incantesimo. Ha segnato due belle reti. Ne segnerà ancora ne siamo certi. Soncini ha già mostrato più volte il suo valore: ora ha solo bisogno di continuare a giocare. Sta crescendo e ritrovando tu tta l'autorità che gli viene da una classe limpida e da una visione di gioco non comune. Contro il Lecco, facendo seguito alla già bella partita disputata contro il Brescia, ha fornito una definitiva dimostrazione di quanto egli valga e come, con la sua presenza, il gioco possa salire di livello tecnico. Tenente è un ragazzo timido e sensibile: è rientrato in squadra giocando in sordina preoccupato di sbagliare, di essere giudicato negativamente. Contro il Lecco ha finalmente ritrovato se stesso, ha tirato fuori le unghie, si è imposto con autorità bruciando sullo scatto l’avversario. E' questa una nota positiva che ci fa piacere far rilevare perchè aumenta il potenziale delle nostre forze e conferma ancora una volta come sia pericoloso azzardare giudizi affrettati sulle capacità di un giocatore. Vittoria meritata La squadra ha meritato di vincere pienamente anche se nell'ultima parte della gara i nostri uomini hanno risentito dello sforzo e dello slancio sostenuti prima, e sono calati di tono tanto da far soffrire lo spettatore impaziente. Abbiamo rivisto con gioia il nostro Vanara in squadra, combattivo e giudizioso, soprattutto nello svolgere i compiti spesso difensivi e di marcatura che gli erano stati assegnati. Così pure abbiamo apprezzato il lavoro duro di Cantone che doveva contrastare un grande e classico Lindskok. Lodevoli le prestazioni degli altri. Uno spettacolo a sè il duello di Bassi con il suo amico Cappellani, entrambi decisi a non mollare, decisi negli scontri, caparbiamente protesi nella disputa e pronti subito dopo con un abbraccio affettuoso a rinsaldare i vincoli di una sicura amicizia. Nuove emozioni: Cosenza e Messina Ma già il calendario ci richiama all'attenzione per il vicino domani. I nostri ragazzi sono già in viaggio per la Calabria. Sono partiti sereni ed allegri, come si conviene a coloro che hanno rotto l'incantesimo. Non solo la difesa che sa tenere, m a anche l'attacco che è tornato a segnare. Dalle serpentine entusiasmanti di Taccola, segnalato ormai da vari osservatori come una grande promessa e, al ritorno di Vanara in efficienza, è in atto un fermento nuovo. Dovremmo entrare nel clima della risurrezione: domani ci attendono a Cosenza, armati di tifo rumoroso ed intransigente (speriamo non più di coltelli). Staremo a vedere come se la caverà la nostra squadra nell'ambiente infuocato di uno stadio ove si pretenderebbe di vincere a tutti i costi. Nel tepore della primavera incipiente rifioriscono le speranze. Speriamo che siano profumate come i fiori genuini della buona terra (Il Piccolo, 16/03/1963, Barbagrigia) Pericolose puntate in contropiede dei bresciani neutralizzate da Nobili ATTACCA MA NON RIESCE A SEGNARE L'ALESSANDRIA CONTRO IL BRESCIA 0-0 Brillante prova di Taccola che è stato il miglior uomo in campo, ma anche l'unico attaccante dei grigi; pericoloso - I lombardi hanno giocato senza forzare, e soltanto il centromediano Vasini ha contrastato efficacemente gli avversari Novanta minuti di costante pressione offensiva non sono bastati ai grigi per smuovere il punteggio dallo zero a zero iniziale, ed il risultato pub essere accettato senza troppe recriminazioni soltanto ricordando quelle due azioni in contropiede condotte dagli attaccanti bresciani fermate dai brillantissimi interventi di Nobili. Il Brescia non ha avuto mordente, limitandosi a controllare gli avanti avversari sul limite dell'area di rigore, dimenticando anche il marcamento stretto sul calci piazzati. Della Giovanna, Rizzolini, Favini, Favalli hanno giocato quasi con distacco, senza mai combattere per il possesso della palla, senza tentare il recupero quando venivano superati. Si è impegnato Vasini, un centromediano classico, tecnicamente perfetto, assieme ai due terzini e da soli sono riusciti a fermare l'attacco alessandrino formato da quattro ragazzi volenterosi e da un atleta pericoloso, Taccola. I grigi hanno palesato come sempre i propri limiti in fase offensiva. Sanno iniziato un po' incerti nella disposizione tattica, poiché si attendevano una partita d'attacco da parte dei bresciani, e questi fin dai primi minuti arretravano invece Favini sulla linea dei mediani e Rizzolini a fianco di Vasini; dopo una decina di minuti si sono adeguati allo schieramento degli avversari e a turno Migliavacca e Soncini si sono inseriti nelle azio ni offensive. Pur giocando con cinque uomini in prima linea è mancato come sempre un realizzatore, un uomo che concludesse le manovre portate avanti da Taccola, che riuscisse a sferrare un tiro da dentro l'area. Si è sbizzarrito invece lo stesso Taccola dopo aver constatato che né i tra versoni, né i passaggi in profondita erano utili, ed i suoi tiri sono risultati assai pericolosi anche se, scoccati dal limite, ed al termine di lunghe discese. Gli altri pericoli per Mosnhioni sono venuti dai colpi di testa di Padovani e Oldani, lasciati perfettamente liberi sui calci d'angolo e sulle punizioni dai loro avversari, e da qualche tiro, sempre da lontano, dei difensori. Questi si sono destreggiati abilmente anche nel lavoro di appoggio alla prima linea insolito per alcuni di essi, ma l'eccessivo avanzamento di qualche uomo ha finito per creare dei varchi nel reparto, ove Melideo ha mancato in due occasioni di controllare Recagno che ha potuto arrivare fin davanti a Nobili indisturbato. Fortunatamente Nobili non ha voluto smentirsi nella sua fama di salvatore delle partite dell'Alessandria e in entrambe le occasioni se l'è cavata da campione. La differenza fra l'Alessandria e il Brescia si è potuta soltanto intuire. Nelle file dei lombardi tutti sanno giocare con precisione, con finezze stilistiche, ognuno cerca di ap poggiare sul compagno e difficilmente i difensori si limitano a respingere pur di allontanare il pallone. Fra i grigi, invece ragazzi come Bassi Schiavoni, Tenente sono maestri delle respinte volanti ma non sanno scartare l'uomo: al tri come Padovani e Gambarini non fanno altro che correre, magari fuori tempo e senza un compito preciso, o come Soncini, vagano per tutta la partita senza inserirsi efficacemente nel gioco. Le doti tecniche però non bastano, e la volontà dei grigi ha colmato il divario Si cominciava con un tiro di Taccola dal limite che finiva sulla rete esterna, cui rispondeva immediatamente Rambone con una maldestra girata. Al 18' Oldani passa a Soncini che allxmga verso Taccola: tiro dal limite che finisce a lato. Al 20' fallo di Fumagalli su Oldani; Gambarini passa a Soncini, riceve di ritorno il pallone e lo spreca malamente. Quattro minuti dopo una discesa di Taccola sulla destra con traversone finale respinto da Moschioni su Gambarini che manda a lato. Dopo una punizione di Gambarini che frutta il primo calcio d'angolo alla mezz'ora, il gioco stagna a centro campo. Poi negli ultimi cinque minuti una serie di attacchi dei grigi conclusi prima da Gambarini e quindi da Padovani senza esito. Si riprende con una ennesima azione di Taccola, quindi al 3' il primo contropiede bresciano neutralizzato senza difficoltà da Nobili su Rambone. Al 6' un colpo di di Tenente si perde sul fondo. Al 20' Della Giovanna lancia Recagno che tenta il tiro a rete ma conclude su Nobili in uscita. Ancora Oldani e Taccola di testa al 21' e 22' e quindi al 24' l'uscita a valanga di Nobili sui piedi di Recagno completamente libero. Al 26' Moschioni para a terra un violento tiro di Tenente, e al 27' Taccola impegna tutta la difesa per concludere alto. Ancora una azione dell'ala destra al 37' e quindi una rovesciata volante di Gambarini che manca il pallone in posizione favorevole, chiudono il confronto. (La Stampa Sera g. vigl.) Recuperi: Alessandria-Lecco 3-2 Parma-Catanzaro 2-0 Brescia-Foggia 1-0 RISULTATI: Alessandria-Brescia 0-0 Bari-Udinese 1-0 Como Lazio 1-2 Cosenza-Verona 0-0 Lecco-Messina 0-3 Lucchese-Padova 0-0 Parma-Cagliari 0-0 Pro Patria-Foggia 1-1 Monza-Catanzaro 0 -0 Triestina -Sambenedettese 3-1 CLASSIFICA: Messina p. 37; Bari, Lazio, Brescia 31; Verona, Padova 29; Foggia, 28; Pro Patria, Lecco 26; Cagliari 25; Monza, Triestina, Cosenza 24; Udinese, Alessandria 21; Como, Catanzaro, Parma 20; Samebenedettese 17; Lucchese 16 MARCATORI 18 gol: Nocera (Foggia) 15 gol: Muzzio (Pro Patria) 12 gol: Cappellaro (Lecco), Catalano (Bari) 11 gol: Calloni G. (Messina), Calzolari (Messina), Koelbl (Padova) 10 gol: Carminati (Como), Ferrario (Monza), Lenzi (Cosenza), Rozzoni (Lazio) 9 gol: Ciccolo (Verona), Pagani Abb. (Brescia) 8 gol: Zavaglio (Catanzaro) 7 gol: Morelli P. (Como), Santelli (Triestina), Selmosson (Udinese), Torriglia (Cagliari), Traspedini (Monza) Il punto sul campionato Senza impegnarsi eccessivamente il Messina è uscito vittorioso dall'incontro con il Lecco: dopo un inizio equilibrato in cui i lombardi hanno fallito diverse occasioni da gol, i siciliani hanno siglato la prima rete. Nella ripresa i lombardi sono sono scoperti lasciando fianco a quelle che sono le offensive avversarie e sono stati puniti. La Lazio con un condotta di gara ordinata è riuscita a superare il Como. Con il minimo scarto il Bari ha vinto anche il secondo confronto casalingo consecutivo per non giocando una gara entusiasmante con l'Udinese. Tra Cosenza e Verona la gara non è stata entusiasmante ed è stato vissuto all'insegna della prudenza e del contropiede: gli ospiti sono apparsi più tecnici e meglio impostati, i locali hanno praticato invece un gioco confusionario. Con un pò di fortuna il Foggia ha agguantato negli ultimi secondi un pareggio nel quale non sperava più. Nessuna delle squadre che si stava battendo per la salvezza è riuscita a vincere: il risultato maggiormente positivo è stato del Catanzaro che è riuscito a chiudere a reti involate la gara con il Monza. Anche tra Parma-Cagliari e Lucchese-Padova è terminata a reti bianche