Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
07-04-1963 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pro Patria et Libertate Calcio 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 9. Gambarini M.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Soncini Antonio, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Cantone Bruno, Gambarini Mario, Padovani Roberto, Vanara Elio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Provasi, Amedeo, Taglioretti, Crespi, Signorelli, Rondanini, Regalia, Calloni Vittorino, Muzzio, Bersellini, Biffi. All.: Pedroni Franco

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
SCONFITTA LA PRO PATRIA (1-0): DOMANI I GRIGI A CAGLIARI Domenica di passione e di emozioni: vittoria sudata ma meritata, leggero miglioramento in classifica, ma la bocca sempre amara per l’incertezza sulla nostra sorte e sulla efficienza della squadra. Questa in sintesi la situazione dopo l’uno a zero contro il Pro Patria intanto è giunta la notizia della condanna del Como che, per il principio del « mors tua, vita mea » ha colmato di disperazione i tifo si comaschi ed ha acceso le nostre speranze come di tutti coloro che si trovano nella nostra situazione. La lotta per la retrocessione si concluderà quindi nelle ultime giornate di campionato così che tutti noi dovremo stare in ansia fino in fondo. Se questa splendida incertezza esalta il gioco del calcio, distrugge però il sistema nervoso dei tifo si ed anche dei giocatori i quali sentono il peso della responsabilità più di quanto si possa immaginare. Ma questa è la sorte e non la si può cambiare se non lottando con disperazione. 11 primo tempo di domenica Nel ripensare alla partita contro il Pro Patria non si può non fissare la nostra particolare attenzione su quel primo tempo che ha visto una indiscussa supremazia della nostra squadra la quale, se pure ha attaccato in m odo disordinato ed impreciso, ha però tenuto sempre le redini in mano del gioco. Ed è stato un vero peccato che la squadra non sia riuscita a concretare buone azioni con delle reti che parevano già fatte. P oche volte abbiamo visto profilarsi, come nell’incontro con il Pro Patria, la facilità di creare occasioni da gol: la prima linea, che giostrava unicamente sulla destra, per merito, a turno di Taccola, Gambarini e Vanara, forni palloni al centro che creavano lo scompiglio nella difesa avversaria. Solo una volta, in seguito a cross di Vanara, i nostri ragazzi riuscirono a sfondare per merito di Gambarini. Fu una rete bellissima in verità che trovò il centravanti proiettato con magnifica scelta di tempo sul pallone deviato di testa sulla destra del portiere fermo ed impossibilitato ad accennare anche solo ad una parata. Dopo quel goal parve che tutto dovesse essere facile. La squadra ospite, frastornata non riusciva a riprendersi e noi dominavamo in lungo ed in largo. Ma è venuta a mancare la punta realizzatrice che per un complesso di ragion i si era concretata in Padovani. Noi assistevamo al piccolo dramma di questo bravo ragazzo con una malinconia profonda perchè comprendevamo il suo sforzo ed il suo atto di volontà non corrisposto da una prestazione altrettanto efficiente. Giocando sulla sinistra (Vanara era quasi sempre arretrato con compiti di copertura) Padovani si veniva a trovare puntualmente sui palloni che venivano messi al centro dalla destra, ma al momento utile gli mancava il guizzo o la padronanza di palla per poter girare il pallone verso la rete. Questo giocatore è indubbiamente un volonteroso lavoratore, ma non può se non in casi particolari essere considerato l’uomo del gol. Il pubblico si è anche indispettito e qualcuno è andato oltre nei suoi giudizi. Noi osserviamo soltanto che non gli si possono muovere addebiti perchè egli dà tutto quanto può e spesso riesce anche a dare aiuto ai compagni fornendo palloni utili perchè possiede visione di gioco anche se tecnicamente sfornito per poter lui stesso concretare. Magnifica la partita di Vanara che ha finalmente ritrovato grinta ed estro. I compiti assegnatigli da Rava sono stati adempiuti con uno scrupolo che 10 ha portato addirittura a tenere tutto il campo giostrando con autorità e sicurezza in difesa ed all’attacco. Era indispensabile per il nostro Elio questo ritorno alla form a ed alla fiducia in se stesso perchè Vanara è e continua ad essere una autentica promessa. Lodevole la partita di Cantone che ha un solo problem a: quello di poter resistere fin o in fondo a causa del lavoro estenuante che egli compie a centrocampo, costretto a tenere un uomo, e dare manforte alla difesa, ed avere sempre le idee lucide nell'impostazione del gioco e ad essere preciso nei passaggi. Tacco la è ormai un’ala di sicuro avvenire e di classe autentica . Il Genova si troverà a fine campionato un giocatore ormai fatto per le future battaglie. Tenuta e classe Uomini di classe nella nostra squadra ce ne sono ed è per questo che noi speriamo nella salvezza finale. Il bollettino settimanale della « Gazzetta dello Sport » di martedì che pubblica l’elenco dei migliori elementi della serie B, pone Nobili al secondo posto nei portieri, Bassi al primo nei mediocentri, Melideo al quarto nei terzini, Schiavoni al quinto negli stopper. Tacco la al quinto fra le ali destre. Si potrebbero aggiungere elementi come Soncini, Oldani e Bettini se avessero potuto giocare con maggior continuità. Ma a noi basta già questo riconoscimento. Avrebbe dovuto poi essere la annata di un grande Salvemini se la disgrazia del suo male non lo avesse tolto di squadra. Abbiamo visto tutti domenica come un centravanti notevole (Muzzio) sia stato annullato letteralmente da un magnifico Bassi, come Nobili conservi una autorità ed uno scatto ammirevoli, come Melideo, abbandonato ormai il gioco soltanto grintoso, sia divenuto classico e sicuro, come Soncini non tema concorrenti nel gioco di centrocampo. Peccato che la squadra sia calata di tono nel secondo tempo, m a vi sono pure delle attenuanti. Troppo importante era il ruolo di Tenente, diventato ormai una sicurezza in difesa, perchè si potesse continuare sullo stesso piano, allorché si è infortunato. Tutta la squadra ne ha infatti risentito e la preoccupazione di sostituire il buon Tenente ha p rtato all’arretramento di Vanara e poi di Gamberini con il conseguente isolamento degli uomini in prima linea che non avevano certo bisogno di questo. Ma la partita è giunta felicemente in porto e questo ci basta. Per noi la vittoria è stata ampiamente meritata anche se il risultato è stato minimo. L’incontro di Cagliari La squadra parte oggi in aereo per Cagliari. Trasferta dfficile e t muta indubbiamente. Ma noi siamo certi che non si ripeterà quanto avvenne in quel brutto momento allorché giocammo in casa e fummo dal Cagliari umiliati. C’è uno spirito di maggiore sacrificio e di più salda convinzione, c’è l’ansia di toglierci al più presto da questa situazione difficile. Il Cagliari gioca solo per orgoglio avendo una classifica di riposo senza più ambizioni e senza più timori. E’ possibile il rientro di Migliavacca e quello di Oldani. Non abbiamo altre notizie precise, ma pensiamo che Rava decida per il meglio impegnato com’è stato questa settimana ad esaminare le condizioni di tutti gli uomini. Un punto a Cagliari non è impossibile e si aggiungerebbe alla collana delle nostre speranze. C’è fra i tifosi una trepidazione amorevole perchè s’è diffusa in tutti la convinzione che i n ostri ragazzi fan n o sul serio. E questo è il fatto re più importante. Per chi si sacrifica v’è consenso e comprensione, per chi si batte v’è riconoscenza ed affetto (Il Piccolo, 13/04/1963, Barbagrigia) L'ALESSANDRIA DI MISURA SUPERA LA PRO PATRIA: 1-0 Confronto duro ed a tratti scorretto - Nervosismo tra gli atleti alessandrini - Decisivo il gol segnato di testa al 10' del primo tempo da Gambarini Dire che l'Alessandria abbia del tutto meritato ieri il successo per 1 a 0 sulla Pro Patria, sarebbe cambiare faccia alla verità. Per giustificare la vittoria dei grigi infatti non bastano i pochi sprazzi di azioni manovrate messi in mostra nel primo tempo e la rabbiosa per quanto disordinata ed a tratti scorretta difesa con cui hanno salvaguardato il punto di vantaggio per quasi tutta la ripresa, in parte aiutati (ma è la prima volta che succede in questo campionato) dal... disattento, per non dire altro, arbitraggio di Angonese che ha evitato ai grigi almeno un palo di meritatissime espulsioni. La compagine piemontese era scesa in campo con i nervi a fior di pelle, consapevole che la sua quasi disastrosa classifica non permetteva passi falsi. Aveva però iniziato la gara in tono spigliato ed abbastanza lucido, cogliendo uno splendido goal al 10° minuto, a coronamento di una ficcante azione manovrata da Soncini, Taccola, Vanara e conclusa, con un guizzo in tuffo ed un azzeccato colpo di testa, dal centravanti Gambarini. In questo scorcio di partita la Pro Patria aveva giocherellato senza soverchio impegno, quasi si sentisse già al sicuro per quanto riguarda ia lotta per la retrocessione, affare che riguardava (e riguarda tuttora) strettamente da vicino i piemontesi. Poi, quasi insensibilmente, la contesa si è accesa. Sono cominciati gli scontri vivaci prima Taccola con Taglioretti (gomitata del grigio allo sto maco del terzino), poi Bassi con Regalia (pugno del bustocco al centrosostegno grigio che lo aveva contrato con energia ma senza truculenza), quindi ancora Taccola con Taglioretti, a botta e risposta. I grigi avevano condotto ancora altre azioni di una certa consistenza ma non le avevano concluse perché al momento cruciale era sempre venuto a mancare l'uomo al quale passare la palla per il tiro decisivo. Così, a partire dal 25', la Pro Patria cominciò a farsi viva a centro campo con una certa aria sicura da incutere rispetto. Ed i ragazzi di Rava, che non si sentivano interamente a loro agio, presero a retrocedere, concedendo agli avversari sempre maggiore spazio per condurre le loro trame offensive. Giostrando con l'animo affannato, i grigi tentarono di porre rimedio alla loro inferiorità tecnico-tattica (che diveniva più evidente con il passare dei minuti) con interventi parecchio decisi. E quando gli avversari cercarono di replicare con lo stesso metro. Qualcuno dei piemontesi perse la testa, abbandonandosi ad entrate più cattive che scorrette. Soncini venne ammonito al 36' per aver reagito con un calcione in una gamba ad una spinta di Regalia e l'arbitro Angonese, limitandosi ad annotarne il nome sul taccuino, si mostrò davvero generoso. Vogliamo però precisare che Soncini per tutto il resto dell'incontro figurò tra i migliori, senza più cadere in atti violenti o volutamente fallosi. Nel secondo tempo l'Alessandria tentò di riprendere le redini della manovra e minacciò la rete bustocca tre volte di fila. Al 4' il portiere Provasi anticipò Padovani (che stava spegnendosi); al 9' uno spettacoloso lancio di Soncini a Vanara fu seguito da un « cross > teso dell'ala che Provasi agganciò in due tempi; al 10' una stangata, violentissima di Taccola venne deviata in angolo ancora dal portiere della Pro Patria con uno splendido balzo. Poi la compagine lombarda prese a dominare senza risparmio infittendo le sue manovre e rendendole sempre più pericolose. Al 14° si ebbe uno scontro assolutamente fortuito tra Bersellini e Tenente (ed il grigio zoppicò sino al termine per la botta presa alla caviglia). Il monologo della Pro Patria raggiunse il culmine al 27' quando, dopo una magistrale deviazione in angolo di Nobili su tiro di Cationi, il corner calciato da Bersellini venne deviato di testa da Muzzio, con palla giusta giusta contro la base del palo e susseguente manata liberatrice di Nobili. Cinque minuti appresso, altro episodio riprovevole in campo, autore il piccolo Vanara che a volte sfoga la propria intraprendenza ed il proprio ardore combattivo con fallace; assolutamente ingiustificabili. Si era appena sedato uno scambio una pericolosa pedata a tergo. Angonese — e non lo si può assolutamente assolvere — si limitò ad ammonire l'attaccante alessandrino invece di comminargli una giustificatissima espulsione. Si andò cosi sino alla fine, con l'Alessandria tutta chiusa nella propria metà campo, incapace di costruire una sola offensiva degna di tal nome. Uno spettacolo, desolante e niente affatto confortante, pensando alla durezza del finale di campionato che attende i grigi. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Pro Patria 1-0 Brescia-Lazio 0-2 Cosenza-Catanzaro 1-1 Foggia-Verona 1-0 Lecco-Cagliari 1-1 Messina-Lucchese 1-0 Parma-Como 1-1 Sambenedettese-Padova 2-1 Monza-Udinese 1-1 Triestina-Bari 2-1 CLASSIFICA: Messina p. 41; Lazio 36; Brescia 35; Bari 33; Foggia 32; Verona, Lecco 31; Cosenza, Cagliari 30; Monza, Padova 29; Pro Patria, Triestina 26; Udinese, Catanzaro 24; Alessandria, Parma 23; Sambenedettese 21; Como* 20; Lucchese 16 *Il Como è stato penalizzato di tre punti — due dei quali sono andati a beneficio del Cosenza ed uno a favore del Catanzaro — per aver fatto disputare alcune partite ad un giocatore non in regola con le norme federali) MARCATORI 20 gol: Nocera (Foggia) 15 gol: Muzzio (Pro Patria) 14 gol: Cappellaro (Lecco), Ferrario (Monza) 12 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como), Catalano (Bari), Ciccolo (Verona), Koelbl (Padova) 11 gol: Calloni G. (Messina), Lenzi (Cosenza) 10 gol: Rozzoni (Lazio) 9 gol: Pagani Abb. (Brescia), Torriglia (Cagliari), Zavaglio (Catanzaro) Il punto sul campionato Il Messina ha consolidato il primo posto in classifica grazie al successo, di misura, ottenuto contro la Lucchese: decisivo Radaelli. In seconda posizione si è portata la Lazio, vittoriosa al Rigamonti di Brescia che è scivolato in terza piazza: Moschino e autorete di Rizzolini i marcatori per i lombardi. E' caduto il Bari, quarto in graduatoria, in casa della Triestina. In virtù di questo stop si è avvicinato il Foggia, battuto dal Verona: match winner Nocera; questa sconfitta ha fato scivolare i veneti in sesta posizione a pari punti con il Lecco che è stato fermato sul pari dal Cagliari.