Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
14-04-1963 - Giornata: 29 - Cagliari - Amsicora


Cagliari US - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 50. Torriglia [Ca]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Taccola Giuliano, Soncini Antonio, Gambarini Mario, Oldani (II) Tullio, Vanara Elio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
CAGLIARI US: Bogazzi, Martiradonna, Tiddia, Mazzucchi, Vescovi, Spinosi, Torriglia, Rizzo, Ronconi, Gagliardi, Congiu. All.: Silvestri Arturo

Arbitro: Palazzo Giuseppe (Palermo)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
OMANI ALLE ORE 15,30 AL « MOCCAGATTA » Alessandria - Como: partita determinante per la salvezza! Questa volta però la sfortuna non c'entra. Domenica abbiamo toccato il fondo contro una squadra che aveva più paura e che poteva contare su due uomini di un certo spessore. Ci siamo presa una lezione di gioco e di tenuta, abbiamo corso il rischio di perdere ed abbiamo dimostrato di non essere a posto per l’ultima parte del torneo che ci vuole tanto duramente impegnati. Non è più questione di sola volontà, ma è indispensabile che la squadra ritrovi la condizione, che gli uomini riprendano forza e chiarezza di idee. E questo è un compito non facile se si tien conto che si gioca con l’affanno e la paura , che la prima linea inizia la partita con l’ossessione di non saper segnare. Ora la classifica dice chiaramentte quanto sia delicata la situazione. La vittoria della Sambenedettese sul Messina ha costituito per noi una dura sorpresa perchè rimette in lizza una squadra che pareva già per la metà perduta. Non ci resta con pazienza che attendere il verificarsi di tempi migliori. Nobili: un simbolo Bisogna subito dire che se domenica non abbiamo perduto, lo dobbiamo per gran parte al buon Nobili. Dopo aver trepidato per tutta la settimana , lo vedemmo entrare in campo nascondendo una smorfia di dolore, tutto teso al compimento di un dovere che si era imposto. Abbiamo tutti visto cosa ha fatto nel primo tempo. Due palle-gol sono state tenute con una prontezza ed una esperienza che ci hanno lasciati stupefatti. In quel momento si decideva la sorte della partita. Egli ha infuso coraggio nei compagni ed ha stabilito un modello di passione e dedizione sportiva non facilmente imitabile. Sullo slancio del suo entusiasmo i compagni a lui più vicini si sono buttati nella lotta regalandoci le mille soddisfazioni che la gara ci potesse offrire: e così Melideo, Bassi e Tenente, su tutti, hanno giocato all’altezza dei momenti migliori, preoccupati anche di far dare il minor disturbo possibile al loro portiere. La partita è vissuta unicamente su questi spunti di calore e di abnegazione. A fianco di costoro un discreto Migliavacca non in grande giornata ed un volonteroso Schiavoni non sempre lucido e qualche volta anche azzardato in certe soluzioni. Prima linea senza nerbo sempre, a guardare la prima linea svolgere un gioco tanto caotico e senza costrutto. Domenica si è salvato il nostro Vanara pieno di ardore sempre ed in ottima condizione di forma. Sacrificato spesso in un gioco di interdizione, si può dire che non abbia sprecato una palla. E con lui possiamo annoverare una discreta prestazione di Oldani discretamente mobile. La partita di Taccola è stata purtroppo completamente negativa. Era già da un paio di domeniche che il ragazzo denunciava uno scadimento di forma preoccupante: nella partita col Como è stato talmente in sufficiente da provocare anche momenti di risentimento nel pubblico. Cantone è parso stanco e piuttosto annebbiato, Gamberini spento negli spunti ed impreciso. Il secondo tempo è stato addirittura penoso per gli sbandamenti ed i vuoti che ha denunciato. Se il Como fosse passato non avremmo certo potuto accusarlo di avere rubato qualcosa. Per fortuna ci è stata risparmiata questa estrema amarezza. Il saluto di Rava Non possiamo naturalmente tacere la decisione che è stata presa dalla Società lasciando a riposo il buon Rava. E’ sempre triste parlare di queste cose, perchè sarebbe augurabile che non avvenissero mai. Rava è un galantuomo, leale ed aperto, convinto delle sue idee, non propenso a modificarle facilmente. Per questo godeva la stima di tutti e gli stessi giocatori gli volevano bene. Quando li ha salutati, gli brillava una lacrima negli occhi, e più di uno si è commosso. Ciò malgrado, si deve dire che il provvedimento è stato opportuno, più che altro per motivi psicologici. Quando le cose vanno male, non si può restare fino in fondo ancorati ad un’impostazione di gioco ed a un criterio di scelta dei giocatori coerente ma sempre uguale. Bisogna tentare, bisogna cercare qualcosa di nuovo anche se non si può dire che il nuovo sarà migliore. Franzosi ha assunto la guida della squadra con l’entusiasmo tipico del suo temperamento e l’imbarazzo di sostituire un amico. Ha voluto con se come aiuto e consulente un uomo di esperienza, Valentino Sala, ex giocatore dell’Inter e del Genoa, già direttore tecnico di queste soci auguriamo che ne esca qualcosa di buono per queste ultime otto durissime partite. I due tecnici sono al lavoro da martedì e non si può dire che non si prodighino. Domani a Verona Si p arte per una trasferta delicata: la squadra avrà notevoli varianti. A riposo Taccola, dovrebbe entrare Vanara all’ala destra e forse Bettini all’ala sinistra. C’è Vitali che attende il suo turno c'è Giacomazzi che questa settimana ha provato a lungo, v'è soprattutto Soncini che riprenderà le redini del centrocampo. Speriamo che Nobili possa giocare altrimenti ci parrà vano ogni sforzo. Ogni partita si presenta come una battaglia, ogni punto da conquistare è come una nuova trincea da lasciare alle nostre spalle. A Verona i nostri ragazzi saranno soli e senza pubblico. Giocheranno però con calma e senza ossessioni: non dovranno piacere a nessuno, dovranno solo tener duro, contro il tempo e contro la classifica inesorabile. II Verona non ha più speranze, ma è squadra di orgoglio e capace di grandi imprese. Orgoglio e disperazione saranno i due motivi di battaglia. Per noi c’è solo un motivo scarno ed in colore: l’attesa. (Il Piccolo, 20/04/1963, Barbagrigia) Serie B: ancora una sconfitta immeritata per i piemontesi (0-1) NOBILI FERITO, SONCINI ESPULSO: l'ALESSANDRIA PERDE A CAGLIARI Il portiere, sostituito dal terzino Melideo dopo l'incidente, è rientrato in campo dolorante ed ha portato a termine l'incontro - Annullato nel finale il goal del pareggio realizzato da Vanara Tra Cagliari e Alessandria un pareggio avrebbe meglio rispecchiato la fisionomia della gara: un primo tempo senza emozioni ed una ripresa che ha avuto alcune fasi vivaci, che hanno praticamente determinato il risultato. Ecco gli episodi decisivi. Al 5' della ripresa, su un'azione offensiva del Cagliari la difesa alessandrina ripara in angolo. Batte dalla sinistra Congiu; 11 terzino del grigi Melideo intercetta e respinge corto; raccoglie Gagliardi che rilancia sulla destra: qui TorrigUa è pronto ad intervenire di Unta, il portiere Nobili sbilanciato non può evitare Q goaL Trascorrono quattro minuti e il Cagliari è di nuovo all'attacco. Lancio di Congiu a Ronconi e uscita disperata di Nobili sui piedi del centroavanti rossoblu, il quale per non travolgere l'avversario spicca un salto; ma l'urto non può essere evitato e Nobili, colpito alla tosta, rimane a terra esanime. Lo soccorrono: il portiere grigio deve essere portato a braccia fuori campo. Per cinque minuti Io sostituisce tra i pali il terzino Melideo. Poi rientra, ma da alcune incertezze si capisce che risente ancora gli effetti del colpo subito. Tra i grigi serpeggia ormai il nervosismo. Per tutta la prima parte dell'incontro avevano retto con vigoria allo sterile assalto dei sardi e ora la prospettiva di una sconfitta non meritata mette orgasmo nelle loro manovre. Al 14' nuovo colpo di sfortuna per i grigi. L'arbitro, Palazzo di Palermo, invia negli spogliatoi l'interno destro piemontese Soncini, autore di un fallo di reazione su Ronconi. Con il portiere menomato e con un uomo in meno all'attacco sembrerebbe ormai per l'Alessandria partita chiusa. Invece, agli uomini di Rava dalle disavventure traggono incentivo per insidiare la rete difesa da Bott azzi. Non si chiudono in difesa, non applicano particolari espedienti ostruzionistici, e con agilità, grazie soprattutto alla giornata di vena di Taccola, si spingono all'attacco. Al 22° un difensore rossoblu commette fallo al limite dell'area. S'incarica del tiro Schiavoni: breve parabola smorzata, Oldani raccoglie e con una stupenda rovesciata indirizza a rete. Bogazzi, sbilanciato, è fuori causa. Ma la traversa respinge. Raccoglie ancora un attaccante alessandrino, Vanara, che di teste insacca con decisione. Ora è l'arbitro a dire di no ai grigi, sostenendo che qualcuno ha caricato il portiere. Palazzo resiste all'assedio degli alessandrini e il goal viene annullato. (La Stampa - Giuseppe Fiori) Risultati: Bari-Sambenedettose 3-0 Cagliari-Alessandria 1-0 Catanzaro-Lucchese 1-0 Como-Brescia 1-0 Lazio-Parma 0-1 Padova-Messina 1-1 Pro Patria-Cosenza 2-0 Triestina-Foggia 1-1 Udinese-Lecco 1-0 Verona-Simmenthal 2-1 CLASSIFICA: Messina p.42; Lazio 36; Bari, Brescia 35; Verona, Foggia 33; Cagliari 32; Lecco 31; Padova, Cosenza 30; Simmenthal Monza 29; Pro Patria 28; Triestina 27; Udinese, Catanzaro 26; Parma 25; Alessandria 23; Como 22; Sambenedettese 21; Lucchese 16 MARCATORI 20 gol: Nocera (Foggia) 15 gol: Muzzio (Pro Patria) 14 gol: Cappellaro (Lecco), Ferrario (Monza) 13 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como) 12 gol: Catalano (Bari), Ciccolo (Verona), Koelbl (Padova) 11 gol: Calloni G. (Messina), Lenzi (Cosenza) 10 gol: Rozzoni (Lazio), Torriglia (Cagliari) 9 gol: Pagani Abb. (Brescia), Traspedini (Monza), Zavaglio (Catanzaro) Il punto sul campionato La capolista Messina si è fermata sul campo del Padova: i padroni di casa sono passati in vantaggio con Barbolini, pareggio dei siciliani ad opera di Calzolari. Non ne ha approfittato la Lazio che è stata sconfitta, tra le mura amiche, dal Parma: decisiva la rete di Corradi. Ha steccato il Brescia sconfitto a Como ed agganciato, in terza posizione, dal Bari che ha meritatamente superato la Sambenedettese: di doppietta di Sacchella e rete di Visentin. Il Verona ha avuto la meglio sul Monza consolidando il quinto posto a pari merito con il Foggia fermato sul pari a Trieste.