Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
28-04-1963 - Giornata: 31 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Verona Hellas AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 80. Jaconissi [Ve]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Tenente Sergio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Franzosi

Formazione avversaria
VERONA HELLAS AC: Ciceri, Basiliani, Verdi, Pirovano, Peretta, Ciocchetti, Albrigi, Jaconissi, Fantini, Savoia, Ciccolo. All.: Facchini Carlo

Arbitro: D'Agostini Alessandro (Roma)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
DOMANI ALLE ORE 16 AL^MOCCAGATTA » Alessandria - Triestina un incontro decisivo per la salvezza dei grigi Anche a Verona i grigi non ce l’hanno fatta e quello che ha maggiormente preoccupato non è stata la sconfitta, perchè in fondo in fondo poteva anche essere scontata essendo cosa materialmente ed umanamente impossibile cambiare di colpo l’andamento delle cose di casa nostra, ma piuttosto il « raffare » delle altre squadre direttamente interessate alla retrocessione. La lotta sta diventando sempre più dura per una molteplicità di motivi che hanno sempre caratterizzato il finale dei campionati. Chi è al sicuro non ha più volontà di accanirsi per il conseguimento di risultati che non hanno più alcun valore e chi ha ancora qualche speranza di promozione nulla, cede a: poveretti che sono impegolati per non retrocedere. Contro i giallobleu la compagine alessandrina ha giocato con uno spirito ben diverso dalle altre occasioni, ma purtroppo come tante altre volte non è stata fortunata. Il goal subito è dovuto ad un susseguirsi di banali rimpalli che hanno tagliato un po’ fuori tutta l’estrema difesa senza che Nobili potesse giungere in tempo a fermare la « puntata » di Jaconissi. Al valoroso portiere grigio nulla si può comunque imputare: anzi giocare in condizioni così menomate è una prova di attaccamento ai colori sociali veramente ammirevole. Nel corso della partita ha dovuto inoltre intervenire un paio di volte da par suo. Ed allora? D etto che l’arbitro D’Agostini ha negato un rigore grosso come una casa, perchè è inconcepibile come certi intercettamenti a braccia le vate in piena area non vengano visti, dobbiamo far rilevare che i grigi hanno fornito una prestazione ben diversa dalle solite. E’ stato notato uno spirito di reazione e di combattività che lasciano ancora bene sperare per il prossimo avvenire. Certo che dopo il miglioramento che sia Franzosi che Sala sono riusciti ad imprimere al gioco di attacco e di difesa, non si dovrà dormire sugli allori. Le pedine nuove schierate a Verona sono state ben azzeccate: Giacomazzi, che da tempo aspettava il suo turno, ha dato più sicurezza e maggior tono a tutto il sistema difensivo ed a trarne giovamento sono stati un po’ tutti, a cominciare da Bassi (quanto indispensabile sarebbe in questo momento poter disporre di un Nobili n ella pienezza dei suoi mezzi!) che continua a giostrare a mille. Il rientro poi di V itali, B ettini e Soncini, senza alcun velo di polemica, h anno impresso all’attacco una maggior pericolosità e se non ne sono venuti fuori risultati positivi immediati si dovrebbe essere tuttavia sulla buona strada. Pestato e per dirla alla... Carosio, malmenato, è stato Oldani, sempre vivace, buon combattente e buon incassatore, considerato che l’arbitro di turno più che fischiare ha lasciato fare. Anche Vanara non si è comportato male se si tiene presente che è stato riportato a fare un gioco tutto diverso dal passato. Ritornare ala pura dopo tanti mandati di custodia non è cosa semplice. Il cerchio purtroppo si restringe sempre più e Franzosi è costretto a centuplicare i suoi sforzi (a proposito anche i suoi ragazzi della De Martino non hanno potuto entrare in finale nella Coppa della Fiera di Milano per i soliti calci di rigore), ma non mancano tuttavia le carte per salvarci, magari in extremis. Occorrerà però giocarle tutte e bene senza sprecarne nessuna. Nel corso dell’allenamento infrasetti anale abbiamo notato ancora vivacità in tutti ed anche coloro che hanno ceduto il posto ad altri, in questo momento stanno comportandosi veramente bene e senza alcun risentimento. L’Alessandria, pur essendo sfortunata per tante e tante altre peripezie ha però la fortuna di avere dei ragazzi d’oro: basta farsi comprendere e comprenderli nello stesso tempo. Molto, tutto dipenderà da domani. Diciamo anche noi che contro la Triestina si dovrà assolutamente vincere, ma la vittoria dovrà essere meritata, pulita e soprattutto ottenuta a nervi calmi, perchè il campionato non terminerà affatto domani. Ad Alessandria non si è mai trascesi (solo Lo Bello si è sentito in dovere di punire un po’ di tifo all’acqua di rose): si continui su questa strada, che è sempre la migliore, anche domani, ma i ragazzi in maglia grigia compiano sino in fondo il proprio dovere con quell’orgoglio che ciascuno dovrà sentire, e che li farà convincere che dietro di loro ci sarà posto anche per altri (Il Piccolo, 04/05/1963, Barbagrigia) Ancora sfortunati i grigi in lotta per la salvezza L'ALESSANDRIA SCONFITTA A VERONA: 0-1 AGGRAVA LA SUA POSIZIONE IN CLASSIFICA Una svista dell'arbitro ha danneggiato la squadra piemontese - I gialloblù, che mercoledì prossimo affronteranno il Torino in Coppa Italia, sono stati aiutati nell'azione del goal da una serie di circostanze favorevoli Ancora una giornata grama per l'Alessandria, sconfitta ieri a Verona per 1-0. La situazione per la squadra piemontese — visti anche i risultati delle dirette rivali nella lotta per la salvezza — si è ancor più aggravata. Non è servito ai grigi nemmeno il cambio di allenatore (Rava sostituito da Franzosi), una specie di tradizione taumaturgica cui ricorrono le compagini calcistiche di tanto In tanto per spezzare una serie negativa. Cambiati i tecnici, sostituiti tre giocatori, il «tono generale dell'undici alessandrino è, in un certo senso, migliorato, ma purtroppo la variazione si è fermata qui. Il risultato ha ricalcato pari pari quelli raccolti dai grigi nella maggior parte delle trasferte finora sostenute: un goal al passivo (incassato dopo 70 minuti di gioco) e nessuno all'attivo. E, ancora una volta, come è già successo in altre partite, la aorte non è stata amica dei grigi, aiutata anche nel suo compito negativo da una grossa svista arbitrale nel primo tempo. Il direttore di gara, il romano D'Agostini, ha infatti macchiato la sua ottima prestazione di ieri sorvolando con troppa, eccessiva disinvoltura su di un fallo nettissimo commesso dal veronese Ciocchetti su tiro parabolico di Vitali indirizzato verso la porta gialloblu, che il n. 1 veneto Ciceri aveva lasciato incustodita per una precedente uscita. A questa svista determinante, si è poi aggiunta nella ripresa — a danno sempre dell'Alessandria — una concatenazione avversa per questioni di centimetri in una concitata azione in area piemontese. Su un bel centro raso terra dello svelto Albrigi, il mediano Migliavacca ha mancato il rinvio di cinque centimetri; il suo compagno Sememi invece è arrivato sul pallone troppo in anticipo e l'ha respinto come ha potuto, molto corto. Sulla traiettoria si è trovato (ma non certo per caso, poiché in altre occasioni s'era già mostrato di fiuto buono) l'esordiente laconissi, che ha toccato di punta la sfera e l'ha infilata in rete. Ancora un particolare da segnalare per chiarire quanto sia nero il momento per l'Alessandria: il portiere Nobili, che, come già domenica scorsa, ha dovuto giocare zoppicando, era in quell'istante appoggiato proprio sulla gamba dolorante e — sia pure inconsciamente — ha avuto nel tuffarsi quell'attimo di esitazione che ha reso vano il suo intervento. Messi in evidenza i punti chiave della gara, eccone ora il resoconto cronologico. Giornata di tiepido sole con minaccia di temporale (che si scatenerà brevissimo nella ripresa) all'orizzonte. Settemila sugli spalti ad incitare il Verona, che ancora lotta per la promozione. La squadra gialloblu inoltre è sempre in lotta per la Coppa Italia: mercoledì prossimo si recherà a Torino per affrontare i granata in una delle due semifinali del torneo. L'Alessandria ha Giacomazzi battitore libero (trentacinque i suoi interventi, uno più nitido dell'altro, con un solo pallone spedito in fallo laterale), Tenente terzino sinistro e Soncini laterale. Subito al 2' Vanara manda oltre la traversa una punizione di Bettini. Il piccolo alessandrino fa il bis, sempre di testa, al 5', su centro di Migliavacca. Viene quindi di scena il Verona e all'8' Nobili sì stende in tuffo per fermare un pallonetto di Albrigi. Al 10', dopo una incertezza di Melideo, violento pallone di Ciecoio, che ancora Nobili devia e che, sul rimpallo, Albrigi spedisce alto. Splendida azione veronese al 21' con Pirovano — spettacoloso il vercellese, Ciccolo, Savoia e laconissi, il cui tiro è però fuori bersaglio. Due minuti appresso il giovane interno destro veronese, che esordisce in serie B azzecca giusto sul tocco di Savoia, devia di testa e centra in pieno il palo alla destra di Nobili. L'immediata reazione dell'Alessandria porta all'episodio (siamo al 24') del rigore non concesso. I grigi protestano, ma è flato sprecato. Il finale del primo tempo è tutto per il Verona, le cui offensive però vengono puntualmente bloccate dalla difesa alessandrina. Ripresa subito vivace per due o tre spunti offensivi del Verona vivacizzati da Albrigi. All'8', occasione per l'Alessandria: punizione dì Vitali respinta dalla barriera e ripresa da Migliavacca, che però conclude alto. Subito dopo, il Verona riprende a premere ed al 20', su cross teso di Basiliani, c'è un tocco di testa di laconissi su Albrigi e una stangata dell'ala sopra la traversa. Al 25' il goal Albrigi sfugge a Tenente con uno spunto veloce, poi centra teso. Parapiglia davanti a Nobili non giunge in tempo Migliavacca, respinge corto Soncini e laconissi può infilare da tre passi. Fino al termine dell'incontro c'è una disperata reazione dei grigi, Le cose migliori sono un tiro fortissimo di Tenente (30'), che sfiora l'incrocio dei pali, e una secca sventola raso terra (36') di Vitali, fuori di pochi centimetri. (La Stampa Giuseppe Barletti) RISULTATI: Bari-Foggia 2-1 Brescia-Monza 4-1 Cagliari-Pro Patria 0-0 Cosenza-Lucchese 1-1 Lazio-Udinese 2-0 Lecco-Padova 0-0 Messina-Parma 0-0 Sambenedettese-Catanzaro 0-0 Triestina-Como 1-1 Verona-Alessandria 1-0 CLASSIFICA: Messina p. 43; Lazio 40; Bari, Brescia 38; Verona 35; Cagliari 34; Foggia, Padova, 33; Lecco 32; Monza, Cosenza 31; Pro Patria 30; Catanzaro 29; Udinese, Triestina 28; Parma 26; Alessandria, Como Sambenedettese 24; Lucchese 19 MARCATORI 20 gol: Nocera (Foggia) 15 gol: Muzzio (Pro Patria) 14 gol: Cappellaro (Lecco), Catalano (Bari), Ferrario (Monza) 13 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como) 12 gol: Ciccolo (Verona), Koelbl (Padova) 11 gol: Calloni G. (Messina), Lenzi (Cosenza) 10 gol: Pagani Abb. (Brescia), Rozzoni (Lazio), Torriglia (Cagliari), Traspedini (Monza) Il punto sul campionato A sette giornate dal termine del campionato di serie B, il IHessina conduce la classifica con 43 punti: a due lunghezze lo segue la Lazio, a cinque, appaiati, il Bari ed il Brescia. Com'è noto, saranno promosse In serie A tre squadre: considerato ormai quasi fuori dalia lotta il Messina (che però ieri non è riuscito a superare il l'arma sul proprio terreno: 0- 9), restano liberi due posti, appunto da disputarsi tra Lazio, Bari e Brescia, ieri tutte e tre vittoriose, rispettivamente sull'Udinese (2-0), sul Foggia (2-1) e sul Simmenthal Monza (4-1). Non sembrano ancora però completamente esclusi dalla gara per la promozione neppure il Verona (SS punti) ed il Cagliari (34 punti). Nel settore di coda, ormai praticamente condannata la Lucchese (che però è riuscita a cogliere il pareggio per lai a Cosenza), le squadre maggiormente impegnate nella lotta per non retrocedere sono attualmente l'Alessandria (sconfitta a Verona: 0-1), il Como (che ha pareggiato a Trieste: 1- 1) e la Sambenedettese (0-0 in casa contro il Catanzaro), tutte e tre a quota 24. Pur essendo riusciti ad imporre il patteggia pila capolista, anche il Parma con soli due punti di vantaggio sul gruppo, delle pericolanti si trova in una situazione piuttosto gravosa (La Stampa Sera)