Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
19-05-1963 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Bari US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Giacomazzi Giovanni, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Franzosi Angelo

Formazione avversaria
BARI US: Ghizzardi, Baccari, Panara, Mazzoni, Buccione, Carrano, Sacchella, Catalano, Postiglione, Visentini, Cicogna. All.: Magni Alfredo

Arbitro: De Marchi Bruno (Pordenone)
Note
Vanara, infortunato, esce definitivamente dal campo al 58. Ammonito Panara [B]. Angoli 5-5. Spettatori: 8.000 Inizio gara ore 16.00

Commento
SUPERBA PRESTAZIONE DEI GRIGI NELL'INCONTRO CON IL BARI (0-0) Domani il Foggia al “Moccagatta,,: occorre vincere Un passo avanti od un passo indietro? E' questa la domanda che domenica sera si ponevano gli sportivi. B eh, per il conto nostro è stato decisamente un passo avanti, se si tien conto del valore dell’avversario e della solita sfortuna che ci ha fatto disputare circa mezza gara con dieci uomini. Pareggiare con il Bari, e per di più quello di domenica, non è impresa facile per alcune squadre. Per questo noi dobbiamo ritenerci paghi di un risultato che aggiunge un altro punticino alla fiera delle nostre speranze che rimane sempre aperta. Per ora la nostra squadra si è sganciata, sia pure di poco, dal gruppetto delle tre squadre di coda. Dobbiamo inoltre ammettere con Franzosi e con Sala, che puntavamo al successo pieno, ma che ci saremmo ovviamente accontentati del pareggio, mentre invece il Bari voleva assolutamente vincere tanto che ha subito e vistosamente impostato la sua partita in chiave offensiva. Di fronte ad un ammirevole avversario (è la migliore squadra vista quest’anno al Moccagatta) che aveva dalla sua la perfezione di un meccanismo quasi implacabile, sorretta per di più da una legione vociante di baresi convenuti da ogni parte del Nord Italia, possiamo dire con l’amico Ardemagni, un’Alessandria ammirevole e testarda, ma anche saggia e conscia della propria dignità e possibilità, capace di resistere all’uzzo lo pazzo di contrastare l’avversario con le su e stesse armi. LE OCCASIONI MANCATE Certo che, esaminando il problema sotto l’aspetto delle possibilità di vittoria che la partita e l’estro dei nostri attaccanti ci hanno offerto, possiamo anche rammaricarci di non aver vinto. Soltanto noi abbiamo sfiorato la vittoria mancando occasioni d’oro un poco per precipitazione ed anche per la straordinaria condizione in cui s’è venuto a trovare il portiere Ghizzardi degno veramente del suo nome. Peccato che l’onore della ribalta televisiva riservato domenica a questo incontro non abbiamo strato le fasi di gioco del primo temo indubbiamente più bello ed avvincente: si sarebbero potute rivedere quelle stupende occasioni mancate. Per un quarto d’ora dall’inizio il Bari giostrò con eleganza, imponendo il suo gioco a largo respiro, piacevole ed anche intessuto di tecnica. Ma non vedemmo per la verità mai l’Alessandria difendersi con affanno o mostrare idee annebbiate: tutti giocarono subito con idee chiare al servizio del risultato che doveva contare più di ogni cosa. Parrà strano, ma dopo la sfuriata iniziale fu proprio l’Alessandria che si portava con maggior frequenza verso la rete avversaria malgrado un notevole schieramento difensivo. Era Vitali adestreggiarsi con accortezza e vigilanza sorniona, che allungava preziosi palloni ora ad Oldani ora a Bettini. Ma a l 23’ al 35’ ed a l 41’ del primo tempo e poi al 24’ del secondo tempo si verificarono le grandi occasioni per noi che ci avrebbero portati alla più bella e meritata delle vittorie e che invece vennero mancate. Al 23’ avanzava Bettini e serviva Oldani a sinistra: con versione al centro, finta di passaggio a Vanara e tiro improvviso e basso che Ghizzardi neutralizza con una prodezza e con le punta delle dita; al 35’ Migliavacca ferma Catalano ed allun ga un pallonetto spiovente ad Oldani: scatta Buccione ma sbaglia l’intervento e perde la palla che spiove sul nostro centravanti. Questi controlla di testa e fila via, ma appena entrato in area tira con una certa fretta se pure bene: Ghizzardi intuisce la traiettoria e para miracolosamente. Al 41’ il capolavoro di Oldani. Lanciato da Vanara sulla destra, taglia via Buccione e spara improvvisamente un tiro inaspettato che fila verso l’incrocio dei pali. Ghizzardi si inarca e riesce a fermare, poi un difensore libera. Ecco perchè molti si sono rammaricati per una mancata vittoria che avrebbe potuto effettivamente essere nostra. FINALMENTE UNA PRIMA LINEA Dobbiamo proprio riconoscerlo: finalmente l’Alessandria ha una prima linea che gioca al calcio, che sa muoversi con dignità e che sa rendersi pericolosa. Non si tratta certo di aver risolto la quadratura del cerchio ma di aver valorizzato e dato fiducia a giocatori che hanno classe sufficiente per meritarsela a anche se a volte possono lasciare a desiderare per carattere, disciplina, volontà o quanto altro. Un esempio? Bettini. Nessuno può discutere le sue capacità ed attitudini. Ma bisogna convincersi che quando attraversa periodi di scarsa vena (qualunque sia la causa) è indispensabile curarne il morale e la preparazione con riguardo ancora maggiore. Se ne ricavano i frutti: domenica dopo l’uscita dal campo di Vanara, chiamato a spostarsi al centro per dare manforte, ha fornito una chiara prova di abnegazione oltre che di capacità dimostrando il meglio del suo repertorio non certo scarso. Altro esempio? Vitali. Sono ormai anni che il pubblico lo discute ma anche che lo riconosce cervello del gioco, capace in un quarto d’ora di bel gioco di risolvere la partita C’era da fare solo ciò che Franzosi e Sala hanno fatto: sfruttando le sue doti tecniche, le sue idee chiare, ma anche tenendo conto delle scarse sue condizioni di fondo, invece di spremerlo a centrocampo, collocarlo come mezz’ala di punta a fianco del centravanti. Così è stato fatto ed ottimamente Vitali ha reso: dal suo piede parte sempre il pallone pulito ed invitante alla segnatura. Non parliamo poi di Oldani che è la vera rivelazione di questa prima linea alla quale ha dato estro e vivacità. Il nostro Tullio ha finalmente trovato la buona strada. Noi siam o certi che continuerà. Soncini si è battuto da par suo senza però fornire una eccelsa prestazione (aveva però compiti di marcatura non indifferenti) così che le discussioni fra i tifosi sulla opportunità di non lasciar fuori il buon Cantone si sono accese vivacemente con il pro ed il contro. Vanara è sempre un generoso combattente che lotta ovunque con slancio fino a farsi male sovente, ma non è ancora l’ala a punto che un giorno mostrò di poter diventare. Il suo peso in squadra è però notevole: basti considerare che fino a quando fu in campo disturbò e centrò quel terribile e grande mediano che è Carrano il quale, quando ebbe via libera divenne un castigo per tutti. LA PARTITA DI DOMANI Il discorso ci ha portato lontano facendoci quasi dimenticare le splendide parate di Nobili che sprizza personalità e freschezza da tutti i pori, il massacrante lavoro di Migliavacca, il baluardo creato da Giacomazzi vecchio signore del calcio italiano, la abnegazione di Melideo e di Bassi, il secondo tempo stupendo di Tenente (un poco distratto nel primo), ma di questi ragazzi abbiamo già detto tutto, ne d’altro canto ci tradiscono. Domani li rivedremo all'opera contro il Foggia. Forse rientreranno Cantone e Taccola essendo una partita da giocare tutto all'attacco. Un’altra emozione un’altra speranza. La classifica attende inesorabile il risultato per indicarci la sorte che ci attende. Stiamo vicini alla squadra con la fiducia ed il sorriso di chi crede in loro e nella dignità del nostro buon nome. La vittoria è premio per tutti (Il Piccolo, 25/05/1963, Barbagrigia) Un prezioso punto per i grigi in lotta per la salvezza L'ALESSANDRIA IN DIECI UOMINI COSTRINGE IL BARI AL PAREGGIO Il piemontese Vanara si scontra con Catalano ed esce dal campo al 13' della ripresa - Malgrado il vantaggio numerico la squadra pugliese non riesce a superare l'attenta difesa alessandrina - Gioco vivace soprattutto nel primo tempo Non tragga in inganno lo zero a zero con cui si è concluso Alessandria-Bari. La gara — che ha permesso ai grigi di compiere un gran passo avanti verso la salvezza — è stata vivacissima, disputata con impegno notevole da ambo le parti e specie nel primo tempo ha avuto un risalto tecnico di ottimo livello. In questa prima fase dell'Incontro il Bari è prevalso per varietà di temi, potenza di impianto ed eleganza di costruzione, ma è stata l'Alessandria a sfiorare due volte il goal con Oldani che ha impegnato al 29' e al 84' il portiere barese Ghizzardi in altrettanti interventi di altissima classe. Nella ripresa, poi, il gioco ha perso la sua patina più. bella, si è fatto arido, spigoloso, accanito. I grigi hanno fatto le spese di questo mutamento perdendo Vanara al 14' (scontro con Catalano in cui l'alessandrino si è buscato un brutto colpo alla tibia destra) e ricuperandolo — ma talmente zoppo da non poter assolutamente figurare — a cinque minuti dalla fine. Per quasi tutto il secondo tempo, quindi, il Bari ha potuto tenere in mano le redini della- gara, ma ha avuto paura di rischiare e non ha attaccato la difesa grigia come avrebbe dovuto trovandosi in vantaggio numerico. I bianco-rossi hanno esercitato una discreta pressione nella metà campo alessandrina, ma non hanno quasi mai sguarnito la propria area mantenendo sempre quattro uomini a controllare i due soli attaccanti, Vitali e Oldani, Il Bari, quindi, ha finito quasi per deludere gli oltre mille suoi sostenitori calati ad Alessandria dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Lombardia, gente che s'era fatta sentire sugli spalti con il grido "Bari Bari" e che aveva sventolato per un'ora e mezzo una ventina di enormi bandiere bianco-rosse. Contro una squadra come quella pugliese, che, pure preferendo una tattica prudente, ha mostrato di essere completa in ogni reparto e di non avere nulla da invidiare al Messina capolista, l'Alessandria ha fatto degnissima figura. Bloccato il cannoniere barese Catalano con la spietata (e corretta) guardia di Migliavacca, marcato a vista da Soncini l'altro interno Visentin, autentico polmone dell'undici pugliese, i grigi con Melldeo (ottima partita la sua), Giacomazzi, Tenente e con il brillantissimo Bassi, hanno fatto buona custodia all'area di Nobili, il quale, per parte sua, si è prodotto in tre o quattro interventi di assoluta sicurezza. La partita si era appena iniziata che il Bari scattava con veemenza all'assalto. Tre tocchi consecutivi liberavano Catalano che da una Ghizzardi riesce a deviare con un difficile intervento un tiro di Oldani trentina di metri stangava in corsa obbligando Nobili a un primo difficile intervento. Seguiva immediatamente un'altra azione barese con tiro finale di Cicogna, parato ancora da Nobili, e quindi si faceva luce l'Alessandria (14) con un tiro di punizione di Bettini allungato verso rete da Vitali ma sul quale interveniva rapido Buccione anticipando Oldani. Mentre il Bari continuava a ordire trame nitide e calibrate, l'Alessandria lanciava in contropiede i suoi uomini. Tre, quattro volte i grigi facevano incursione in area pugliese, e al 29' Bettini faceva scattare Oldani che fingeva il passaggio verso Vanara sfondando invece al centro. Dal limite Oldani tirava rasoterra un pallone pericolosissimo che Ghizzardi, guizzando lungo a terra, deviava in angolo a-pugno teso. Cinque minuti appresso ancora l'Alessandria pareva sul punto di segnare. Migliavacca piazzava un giusto passaggio verso Oldani che approfittava di un errore vistoso di Buccione per filare a rete. A un passo dal limite il centravanti si assestava la sfera con la testa poi calciava a mezza altezza: Ghizzardi, con una spettacolosa parata in uscita, deviava da campione il tiro spegnendo l'urlo del goal che stava per esplodere sulle gradinate. La terza occasione per i grigi giungeva al 42'; Vitali a Oldani sulla destra, tiro al volo del n.9 grigio, palla deviata a stento da' Ghizzardi e allontanata poi da Mazzoni. Il Bari replicava a questo scampato pericolo un minuto dopo. Punizione di Mazzoni, testa di Catalano, testa di Visentin e infine stangata di Postiglione che Giacomazzi spediva in angolo. Equilibrio in campo nei primi dieci minuti della ripresa, poi l'infortunio di Vanara che obbligava l'Alessandria a richiamare Bettini nella zona di centrocampo. Il Bari tentava di cogliere l'attimo favorevole, ma le sue azioni di attacco mancavano di quel pizzico di grinta necessario per superare la solidissima barriera difensiva dei grigi. Tirava fuori, da lontano, Visentin al 16' e lo imitava (ma questa volta da non più di 8 metri) Catalano (26') dopo avere raccolto uno spiovente di Baccari sul quale Migliavacca non aveva potuto arrivare. L'Alessandria tornava animosamente all'offensiva al 28' quando Buccione stendeva Oldani una quindicina di metri fuori area. Bettini calciava la punizione con tiro violentissimo che sfiorava la base del palo alla destra del sorpresissimo Ghizzardi. Di scena il portiere alessandrino al 32' per fermare a terra un diagonale insidioso di Visentin, e poi ancora al 44' quando (per fallo su Catalano) volava da un palo all'altro per bloccare una stupenda punizione di Cicogna (La Stampa Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Bari 0-0 Brescia-Sambenedettese 5-0 Cagliari-Lazio 1-0 Catanzaro-Udinese 2-1 Como -Messina 2-0 Foggia-Parma 3-0 Lecco-Triestina 0-0 Padova-Verona 4-2 Pro Patria-Lucchese 4-0 Simm. Monza-Cosenza 1-0 CLASSIFICA: Messina p. 45; Bari, 43; Lazio 42; Brescia 41; Foggia 38; Cagliari, Verona, Lecco, Padova 37; Pro Patria, Monza 34; Catanzaro 32; Cosenza, Triestina 31; Udinese, Parma 30; Alessandria 28; Como, Sambenedettese 27; Lucchese 19 MARCATORI 21 gol: Nocera (Foggia) 17 gol: Muzzio (Pro Patria) 16 gol: Catalano (Bari) 15 gol: Cappellaro (Lecco), Ferrario (Monza), Koelbl (Padova) 14 gol: Ciccolo (Verona) 13 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como) 12 gol: Pagani Abb. (Brescia) 11 gol: Calloni G. (Messina), Lenzi (Cosenza) 10 gol: Depaoli (Brescia), Morelli P. (Como), Rozzoni (Lazio), Torriglia (Cagliari), Traspedini (Monza) Il punto sul campionato Nella trentaquattresima giornata del campionato nessuna delle prime in classifica ha ottenuto la vittoria. La capolista Messina è stata sconfitta sul campo del Como, vittorioso grazie alle reti di Morelli e Francesconi. Il Bari, secondo è stato fermato sul pari ad Alessandria mentre la Lazio, terza, è uscita sconfitta dal match di Cagliari: match winner Santon. Il brescia ha rifilato cinque reti alla malcapitata Sambenedettese. Ampia vittoria anche del Foggia contro il Parma