Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
26-05-1963 - Giornata: 35 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Foggia & Incedit US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 35. rig. Bettini S.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Giacomazzi Giovanni, Taccola Giuliano, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Bettini Sergio All.: Franzosi Angelo

Formazione avversaria
FOGGIA & INCEDIT US: Ballarini, De Pase, Valadè, Ghedini, Rinaldi, Bettoni, Lazzotti, Gambino, Nocera, Santopadre, Patino. All.: Pugliese Oronzo

Arbitro: Roversi Gastone (Bologna)
Note
Espulso 61. Taccola [A] Inizio gara ore 16.00

Commento
Sempre più emozionante in serie B la lotta per la salvezza L'ALESSANDRIA SUPERA IL FOGGIA CON UN RIGORE DI BETTINI: 1 a 0 I grigi, ridotti in dieci per l'espulsione di Taccola, hanno giocato una gagliarda partita - Scontri violenti sulle gradinate e brutti falli in campo - Eccellenti parate del portiere pugliese Se tutte le partite di calcio si disputassero nel clima in cui si è svolta quella di ieri tra Alessandria e Foggia, ben pochi atleti reggerebbero allo sforzo ed all'ingiuria dei «fallacci» più cattivi e assai pochi finirebbero per essere gli spettatori che si recherebbero a vedere le partite, per non correre il rischio di restare coinvolti in furiosi e quasi selvaggi pestaggi sulle gradinate. Fortunatamente, per gran parte del campionato i nervi dei giocatori restano al loro posto e così pure quelli degli appassionati che — tranne sporadici episodi — assistono alle vicende che accadono sul1 terreni di gioco con animo quieto e sereno. Bastano però pochi scalmanati, convinti magari di manifestare in così focosa ed ineducata misura il loro spirito sportivo, per far degenerare lo spettacolo. Ieri, sul campo Moccagatta di Alessandria, i pestaggi si sono succeduti a ritmo frequente, con i contendenti che a stento avevano il tempo di capire cosa avveniva in campo, intenti com'erano a meditare l'attimo propizio per recar danno ai sostenitori di parte avversa. Una faccenda davvero brutta. Ma ancor più incomprensibile è stato, sul terreno di gioco, l'atteggiamento dei calciatori del Foggia, che hanno iniziato le... ostilità tirando furibonde pedate agli avanti alessandrini. Il Foggia, dopo un più che discreto campionato, è ora su una posizione tranquilla: non ha più speranze di promozione ma nemmeno patemi di retrocessione. Per cui, pur restando nel suo pieno diritto il far buon gioco ed il battersi con lealtà e generosità, non si capisce perché abbia scelto contro la pericolante avversaria di ieri il sistema della battaglia meno ortodossa, senza esclusione di colpi. La partita, che si è conclusa con la vittoria dell'Alessandria per uno a zero, ha visto ancora una volta i grigi battersi in condizioni di inferiorità numerica, così com'era già capitato otto giorni fa contro il Bari. Stavolta, però, l'alessandrino che ha lasciato il terreno di gioco anzitempo (l'ala Taccola) lo ha fatto non per infortunio ma'perché espulso da Roversi dopo un fallo veniale. Taccola ha finito per pagare quasi ingiustamente, dato che Roversi fino a quel momento aveva tollerato (soprattutto da parte pugliese) parecchi interventi pericolosi per l'integrità fisica dei giocatori. L'inizio del match è stato parecchio confuso, con i grigi che giocavano con affanno, incapaci di manovrare con calma e criterio. Cionostante l'Alessandria ha subito impegnato la difesa rossonera, costringendo al 9' il portiere Ballarini ad un difficile intervento su fucilata bassa di Bettini. Un minuto appresso il portiere foggiano si è ripetuto compiendo un'autentica prodezza: è scattato come una molla, in tuffo a fior d'erba e con il braccio teso ha deviato in angolo un pallone insidiosissimo che Vitali, di testa, aveva indirizzato con estrema precisione nell'angolo più basso della rete. A seguito di questa manovra alessandrina si è avuta una sfuriata del Foggia, conclusa dal centravanti Nocera con uno spettacolare tiro al volo, in corsa, che ha mandato la palla a sbattere all'incrocio del pali è quindi a rimbalzare lontano. Dopo questa autentica prodezza (che a nulla sarebbe però servita in quanto l'arbitro aveva colto Nocera in fuori gioco, per pochi centimetri) il centravanti più «osservato» della Serie B — e per il quale ieri la Juventus aveva nuovamente mandato in missione Virginio Rosetta — non ha più combinato niente di buono. Si è mosso a disagio, spietatamente controllato dall'inesauribile Bassi, ha cercato il dialogo con i compagni, ma senza esito. Una esibizione decisamente negativa, la sua, che tuttavia non può far testo, avendo il ragazzo dato altre prove di valore durante il corso del campionato. Al 20' l'Alessandria — che ha preso ad attaccare con buon ritmo — costringe ancora Ballarini ad una difficoltosa parata su stangata di Bettini, messo in azione da un tocco di Vitali. Al 30' il goal sembra cosa fatta. Su punizione da venti metri, Vitali porge la palla a Bettini che fulmina a rete con eccezionale potenza: Ballarini scatta e con un colpo di reni prodigioso arriva sulla traiettoria deviando ancora una volta il bolide oltre il fondo. Il punto della vittoria arriva al 35', mentre sugli spalti è già scoppiata la gran baraonda dei pugni e degli sputi. Cantone lancia Vitali che « finta » e poi s'incunea in area. Mentre sta per puntare a rete il mediano Bettoni lo sgambetta netto mandandolo a terra. Rigore. Batte l'ala sinistra Bettini che infila con fortissimo tiro centrale. Due ottimi interventi di Bassi e Giacomazzi mettono freno ad altrettante incursioni del Foggia in apertura di ripresa. Poi Oldani ha un altro «scontro» con De Pese e ne esce ancora una volta battuto mentre Roversi osserva senza fiatare. La partita si scalda sempre più ed è quindi la volta di Tenente a far da giustiziere stendendo a sua volta De Fase per un paio di minuti. Serie di calci e di ripicchi al 14', poi è in azione Oldani che centra da sinistra: Taccola, in felice posizione, fallisce nettamente il bersaglio. Due minuti dopo l'ala destra grigia viene espulsa ed al suo rientro negli spogliatoi riceve un'ampia razione di rimbrotti dall'allenatore Franzosi. L'Alessandria ora è tutta in difesa (Vitali accusa un dolore all'inguine) ma il Foggia, dopo un paio di tentativi, accusa chiaramente la fatica e si va spegnendo. Così sono i piemontesi a farsi ancora vivi (30') con una azione Cantone-Vitali-Oldani che sguscia a De Pase e tira diagonalmente: la palla sfugge a Ballarini, saltella lungo tutta la linea del goal ma nessuno dei grigi arriva in tempo a metterla in rete. Al 40' l'ultimo brivido. Scende l'ala foggiana Patino e da sinistra «pesca» il mediano Ghedini con esatto tocco: Ghedini ha un attimo di esitazione e quando tira manda la sfera ad incocciare le gambe di Tenente giunto di volata a contrastare il tiro al mediano rossonero. (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Barletti) Entusiasmante vittoria dei "grigi,, sul duro Foggia DOMANI L’ALESSANDRIA GIOCA IN TRASFERTA A LUCCA A poco a poco, faticosamente, ci avviamo alla fine del campionato rimanendo a galla sull’onda dell’entusiasmo e della abnegazione. I giocatori che compongono oggi la nostra squadra e che si battono per la salvezza dell’Alessandria, dovranno essere ricordati per molto tempo dai tifosi. Qui non è più questione di valutazioni tecniche, di preziosismi o di differenze, ma soltanto questione di cuore. Modesti alfieri d’una Società senza mezzi e senza uomini, guidata dal sacrificio immane di pochi, spesso senza sapere se verrà il compenso immediato, si sono buttati con passione, nella lotta con l’unico scopo di salvare la Società. Noi li comprendiamo tutti in un unico elenco memorabile, come per abbracciare dei cari ragazzi: i difetti di ciascuno, il carattere scorbutico, la scappatella o le insofferenze, sono state dimenticate. Oggi sono tutti uguali, di fronte all’impellente dovere ed il pericolo attuale. L’ultima dimostrazione ci è stata offerta domenica contro il Foggia: un’altra vittoria della volontà, altri due punti che ci hanno portato a quota trenta a sfiorare già la possibilità di salvezza. “Rimangono tre partite: saranno le ultime tre imprese memorabili. Qualunque sia l’esito, siamo certi che i nostri ragazzi manterranno l’impegno fino in fondo che hanno assunto con se stessi, con la Società e con il pubblico. LA "CATTIVERIA" DEL FOGGIA Abbiamo constatato con piacere che i tifosi si sono resi conto di questo ed hanno con più calore partecipato a queste due ultime partite casalinghe. L'altra domenica contro il Bari, con un incitamento costante ed affettuoso che da molto tempo non si avvertiva più, domenica questa contro il Foggia, con la disperazione in corpo di vedersi invaso lo stadio da turbe di tifosi foggiani facili anche a menare le mani. Se il pubblico non avesse domenica reagito come si conviene, ci saremmo trovati nella situazione beffarda di dover giocare nel clima della partita esterna o meglio sul campo del Foggia stesso. Tra pubblico suo e giocatori suoi, il Foggia domenica ha tenuto, il più assurdo ed inspiegabile comportamento. Abbiamo assistito alla più dura e cattiva partita di tutto il campionato perchè abbiamo dovuto affrontare, in un momento particolarmente delicato, una squadra che era la meno disposta a subire la sconfitta ed anche la meno disposta a giocare sul piano normale del solo gioco del calcio. Tranquillo in classifica, senza più ambizioni di promozione o timori di eventuale retrocessione, il Foggia avrebbe dovuto scendere ad Alessandria con la sola ambizione di dimostrare la sua superiorità tecnica giustificando così l’ottimo campionato disputato, che almeno nel girone d’andata la affermò come la squadra sorpresa della serie B. Assistemmo invece sbalorditi ad una partita disputata da una squadra che pareva più disperata della nostra, pronta ad infierire contro chi osava crearle pericoli, capace anche di colpire l'avversario piuttosto che correre il rischio di subire un tiro a rete. Purtroppo l’arbitro, se pure riconosciuto come valoroso rappresentante della categoria, non è subito intervenuto con l’energia che il caso richiedeva: per tutto l’incontro si è svolto così una vera e propria lotta di uomo contro uomo, mentre sugli spalti la guerra infuriava. Qualche giornalista si è posto il quesito sulla durezza inspiegabile del Foggia ed ha chiaramente scritto che si poteva sospettare che il premio promesso da qualche nostro concorrente avesse esaltato il sacro furore degli avversari. Sono naturalmente supposizioni: certo è che un simile comportamento autorizza molte supposizioni. Ma se anche ciò fosse avvenuto, possiamo dire che la sorte ed il nostro coraggio sono stati premiati, a dispetto di chi ci voleva a terra pesti e sconfitti. LA GARA DI BETTINI Se pure abbiamo vinto per una sola rete segnata su rigore da una fucilata di Bettini, dobbiamo dire che abbiamo abbondantemente meritato di vincere e che, al di là dei meriti agonistici, stanno a testimoniarlo i tiri di Bettini ed il colpo di testa di Vitali che solo un portiere in grande giornata poteva salvare. Naturalmente, e per tradizione, tutti i portieri che vengono ad Alessandria si trasformano in questo giorno in fenomeni: e così è stato anche domenica. Abbiamo rivisto il Bettini migliore, quello che piace ai tifosi ed ai tecnici, padrone della palla, abile negli scambi, veloce nelle puntate a rete e soprattutto formidabile nel tiro: per tre volte sono partiti dal suo piede tiri fulminei diretti negli angoli della porta che per un attimo ci hanno esaltato per il gol che pareva fatto: ma il portiere ha sempre parato, completando la serie con una deviazione su colpo di testa di Vitali che fu un capolavoro di prontezza e precisione. Solo per questo motivo abbiamo vinto segnando unicamente su rigore. Ma la vittoria è stata ugualmente bella e completa. Un ottimo Oldani anche in questa partita, fresco di energie ed intelligente come sempre: nel secondo tempo compì una azione da solo che buttò in aria tutta la difesa avversaria esaltando il pubblico che da tempo non vedeva cose del genere. Positiva la partita di Vitali, laboriosa ed instancabile, quella di Cantone, meno persuasiva quella di Taccola che, malgrado l’impegno non ha certo ritrovato l'estro e la forma dei giorni memorabili. UN GRANDE BASSI. In tribuna gli osservatori, capeggiati da Rosetta, non sapevano se osservare Nocera od il suo custode Bassi. Un duello fra campioni, senza dubbio. Un centravanti mobilissimo e capace di inventare le cose più impensate oltre al tiro sempre pronto ed imprevedibile, con accanto il miglior Bassi che si possa immaginare. Quanti applausi per questo ragazzo tanto buono e modesto, simbolo della serietà e della tenacia legato alla sua maglia come un soldato alla sua bandiera! Mai una dimostrazione di errore di valutazione, mai libertà all’avversario per uno scatto mancato od un intervento impreciso. Pochi giocatori si trovano su questo livello. Accanto a lui la solita difesa di ferro: da Melideo a Tenente (commovente in modo particolare per l’animo con cui ha giocato e le lacrime di gioia che ha lasciato scorrere liberamente a fine gara), da Migliavacca a Giacomazzi ed a Nobili. Un abbraccio per tutti. (Il Piccolo - Barbagrigia) RISULTATI: Como – Bari 1-1 Cosenza – Brescia 1-1 Messina – Catanzaro 2-0 Padova – Lazio 0-3 Parma – Pro Patria 0-0 Sambenedettese – Simmenthal 2-0 Triestina – Cagliari 3-0 Udinese – Lucchese 2-1 Verona – Lecco 1-3 CLASSIFICA: Messina p. 47, Lazio, Bari 44, Brescia 42, Lecco 39, Foggia 38, Cagliari, Verona, Padova 37, Pro Patria 35, Simmenthal 34, Triestina 33, Udinese, Cosenza, Catanzaro 32, Parma 31, Alessandria 30, Sambenedettese 29, Como 28, Lucchese 19. Il punto sul campionato Il Messina, con 5 punti di vantaggio sulla quarta (il Brescia), è ormai in «A». Ma le altre promosse chi saranno? Bari e Lazio sono le squadre che hanno più probabilità di farcela, anche se il loro vantaggio sul solido Brescia è di soli 2 punti. Ieri, la Lazio è andata a infilare 3 palloni nella rete del Padova, mentre il Bari ha impattato a Como. Il Brescia, con il pareggio di Cosenza. ha evitato di perdere contatto. In coda, ancora nulla di definitivo, a parte la retrocessione (scontata da mesi) della Lucchese. Nei guai sono sempre: il Como (che ha pareggiato in casa col Bari), la Sambenedettese (2-0 col Simmenthal Monza). l'Alessandria (1-0 col Foggia) e il Parma (0-0 colla Pro Patria). Udinese, Cosenza e Catanzaro dovrebbero essere fuori pericolo. (L'Unità)