Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
02-06-1963 - Giornata: 36 - Lucca - Porta Elisa


Lucchese Libertas AS - Alessandria US 1 - 2 (0 - 1)
RETI: 59. Castano II G. [Lu] 55. Vanara E.[A], 75. Cantone B.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Giacomazzi Giovanni, Vanara Elio, Cantone Bruno, Oldani (II) Tullio, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Franzosi Angelo

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS US; Persico, Conti, Cappellino, Fiaschi, Pedretti, Pacini, Bianchi, Castano II Giuseppe, Gratton, Bonfada, Arrigoni. All.: Amadei Amedeo

Arbitro: Di Tonno Antonio (Lecce)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
CON LA VITTORIA DI LUCCA QUASI SALVI I GRIGI Con rinnovato morale l’Alessandria gioca domani a Catanzaro Una lacrima di gioia scorreva liberamente dal più buono dei giocatori che abbiamo mai conosciuti: era l'occhio nero e lucido di Tenente. Negli spogliatoi di Lucca i nostri ragazzi si guardavano attoniti, stravolti dallo sforzo, sorridenti per la gioia fino a quel momento contenuta, esplosa fragorosamente dalla bocca di Franzosi e moderatamente dai cenni di Sala composto sempre sotto il velo di una apparente timidezza. In quel momento la storia affannosa delle nostre angoscie, aveva preso una svolta decisiva: il Campionato si indirizzava dopo l'ultima curva, sul rettilineo di arrivo. In quel momento era scoccata l’ora della nostra quasi probabile salvezza. E noi siamo lieti di essere stati presenti alla vicenda tutta, di aver provato la commozione dei nostri ragazzi, dopo una annata di sacrifici e spesso di cocenti delusioni. Ora la classifica, con le contemporanee sconfitte del Como e della Sambenedettese, ci pare in una situazione di maggior fiducia: raggiunto il Cosenza, ad una sola lunghezza di distacco il Catanzaro, a tre e quattro punti di distacco dietro di noi Sambenedettese e Como. Se proprio il diavolo non ci mette la coda, potremo presto festeggiare questa meritatissima permanenza in serie B, salvando, noi soli, un poco il prestigio delle squadre piemontesi. Si rammaricava infatti in questi giorni ’’Tuttosport” che questa annata era stata talmente deludente per le squadre piemontesi, mentre le lombarde hanno colto tutti gli allori: l’elenco è infatti impressionante: lo Scudetto all’Inter, la Coppa dei campioni al Milan, la Coppa Italia all’Atalanta, il Varese promosso in serie B; mentre invece il Casale piomba in IV serie. Speriamo almeno noi di mantenere la posizione con il nome e l’etichetta grigia che nulla hanno da invidiare a nessuno. Si é detto da più parti che la nostra squadra non ha disputato una bella partita: dobbiamo ammetterlo. Molte altre, che sono state perdute per il solito uno a zero, sono state giocate meglio. Valga per tutte, ad esempio, quella giocata a Verona. Ma più che di brutto gioco, se si vuol sottilizzare, mentre invece qui contano soltanto i due punti, si deve parlare di strana partita. All’inizio la nostra squadra prese a giocare per una decina di minuti con tale autorità di gioco da far pensare ad una superiorità tecnica che non ammetteva possibilità di dubbio. Al termine di detto periodo segnammo un bel gol con Vanara: calcio d’angolo dal piede di Bettini, Oldani di testa verso Vanara e questi che di sinistro insacca rasoterra con facilità. Parve che la partita dovesse essere un monologo per noi. Ma il morale abbattuto dei nostri avversari senza speranze, ebbe una impennata d’orgoglio. La Lucchese si risvegliò e prese ad attaccare se pure disordinatamente: la nostra squadra denunciò da quel momento e fino al 12’ del secondo tempo di indubbio scadimento di gioco. A centrocampo Cantone e Soncini (in modo particolare) non trovavano la giusta posizione e si attardavano in giochetti lenti e privi di mordenti, le ali invertivano il posto senza motivo palese e sostavano in attesa di palloni che non venivano serviti opportunamente, Oldani si aggirava fra i difensori con aria sperduta dimostrando di non essere in buona giornata. La difesa fu chiamata a sostenere un peso notevole per gli attacchi violenti che gli avversari portavano. Buon per noi che in un paio di occasioni Nobili compì due parate miracolose, altrimenti le sorti della partita avrebbero potuto essere ben diverse. Al termine del primo tempo, benché la squadra avesse mantenuto il vantaggio, si avvertiva nell’aria il pericolo dell’imminente pareggio che venne purtroppo al 12’ del secondo tempo a conclusione di un batti e ribatti che solo particolari circostanze avrebbero potuto salvare. Ma fu a questo punto che i grigi (applauditi da una parte dello scarsissimo pubblico) ripresero le fila della partita e si guadagnarono la vittoria. Un uomo su tutti prese a giostrare d par suo, ad orchestrare le azioni, a trovarsi presente ovunque: Cantone. L’ultima mezz'ora di gioco, lo vide protagonista della vicenda al disopra di tutti. Ad un certo momento si levò dalla tribuna un applauso con un incoraggiamento significativo: « Forza Sani, evviva Dino Sani»: si era creato un parallelo fra il grande brasiliano ed il nostro modesto Bruno, somiglianti nel fìsico (e nella calvizie) e nel gioco intelligente ed in esauribile di centrocampo. Cantone è stato premiato per questo suo gioco ad alto livello: ha segnato uno stupendo gol, preciso ed astuto, il gol della vittoria. Con lui un bravissimo Migliavacca, commovente per volontà ed abnegazione, un grande Tenente, uno stupendo Bassi. Peccato che, sull’onda dell’entusiasmo non si sia potuto raggiungere un risultato più clamoroso: abbiamo rivisto Oldani lanciato tagliar via l’avversario ed affacciarsi solo davanti all’area: ma anche questa volta non è riuscito a battere il portiere. Così pure abbiamo visto Vanara e Bettini mancare per poco occasioni d’oro: ma già si è d etto: non era una giornata di vena particolare per i nostri uomini. Era una giornata nella quale si festeggiava più che altro le doti di cuore e volontà: e queste per la verità non sono mancate. (Il Piccolo - Barbagrigia) Un turno favorevole ai grigi a duo giornate dal termine L'ALESSANDRIA VINCE (2-1) A LUCCA: PRATICAMENTE SALVA I piemontesi hanno tre punti di vantaggio sulla Sambenedettese e quattro sul Como, anch'essi in lotta per non retrocedere - La Lucchese, ormai condannata, si è battuta con impegno ma ha dovuto cedere di ironie alla superiorità degli avversari - Alcune favorevoli occasioni fallite dai grigi - Goals di Vanara e Cantone per gli alessandrini, di Castano II per i toscani L'Alessandria ha saputo sfruttare la magnifica occasione che il calendario le offriva per mettere praticamente la parola fine alla sua dura battaglia per la salvezza. Ci voleva questa vittoria esterna, al termine di un ciclo di partite tirate dai grigi col cuore fra i denti, per allontanare, se non al cento per cento, almeno al novanta per cento il pericolo della retrocessione. Liquidati col punteggio di 2 a 1 i rossoneri toscani, la squadra di Sala e Franzosi deve ora concludere il campionato giocando ancora in trasferta a Catanzaro e ospitando poi il Simmenthal Monza. Sambenedettese e Como, le altre due squadre ancora in lizza per garantirsi la salvezza, hanno calendari press'a poco uguali, una partita fuori e una in casa, ma accusano dai grigi uno svantaggio estremamente difficile da colmare, rispettivamente tre e quattro punti. Tutto lascia pensare, insomma, che se la sfortuna non giocherà in extremis qualche brutto scherzo all'Alessandria, la squadra piemontese abbia conquistato proprio a Lucca i due punti indispensabili per rimanere in serie B. Quella di vincere contro i rossoneri toscani non è stata, per la verità, un'impresa trascendentale: una trasferta sul campo dell'undici di Amadei, ultimo in classifica' e ormai da tempo rassegnato al suo destino, non costituisce più un'incognita per nessuno. Intendiamoci, non si vuole discutere la correttezza sportiva dei toscani, che si impegnano a fondo contro ogni avversario per cercare di non influire troppo con la loro pochezza sulle altre vicende del campionato. E' evidente però che la Lucchese, come squadra, non esiste più, tira avanti alla meno peggio, attendendo solo la fine di questa stagione tanto disgraziata. Le poche cose belle che vengono fuori dall'impegno generale appartengono soltanto al repertorio personale di questo o quel giocatore — in specie Pedretti e il torinese Cappellino, già della Biellese, in difesa, nonché l'ex-juventino Castano e la giovane ala destra Bianchi; in attacco —, e non certo ad una idea collettiva di gioco, che non esiste più da tempo. Malgrado l'estrema mediocrità degli avversari, l'Alessandria ha faticato assai per vincere, il logorio fisico e nervoso, provocato nei giocatori dall'ultima serie di partite giocate allo spasimo, ha annebbiato le idee degli attaccanti in maglia grigia che, risentendo, oltre tutto, dell'assenza del regista Vitali, ben raramente si sono mostrati in grado di sfruttare le molte occasioni da rete offerte loro dall'insicurezza difensiva dei toscani. Portatisi in vantaggio dopo nove minuti appena di gioco grazie ad un calcio d'angolo di Bettini con pallone corretto di testa da Oldani e scaraventato in rete di sinistro da Vanara, gli alessandrini hanno avuto prima del riposo altre occasioni per ribadire la loro superiorità e mettere definitivamente al sicuro il risultato. Poco autoritari nel takle, indecisi e quasi poco fiduciosi in se stessi nelle puntate in contropiede, i grigi si sono lasciati invece stringere d'assedio dalla disordinata offensiva della Lucchese. Si sono visti perdonare in un paio d'occasioni dalla imprecisione del centrattacco toscano Gratton, hanno dovuto salvarsi a porta vuota con Melideo dopo una mischia provocata da Gratton al 32', hanno avuto, infine, nel portiere Nobili, ad un minuto dal riposo, un risolutivo protagonista per una superba deviazione in angolo su tiro bruciante di Bonfada. Continuando anche nella ripresa il loro giocherellare senza nerbo e senza idee, difendendo l'esiguo vantaggio anziché impegnarsi a fondo per sfruttare le evidenti possibilità di accrescerlo, gli alessandrini sono andati fatalmente incontro alla disavventura del pareggio. Il fatto è avvenuto al 14', in seguito ad un fallo di Tenente su Arrigoni. Il terzino Conti batteva la punizione, intervento del portiere alessandrino Nobili, anche ieri a Lucca uno dei migliori punizione quasi da metà campo, azzeccando un preciso spiovente che è finito a Castano II, completamente smarcato in area a pochi metri dal portiere. Nobili nulla ha potuto fare contro il violento tiro dal basso in alto dell'interno destro lucchese, che ha mandato il pallone a rimbalzare contro la faccia interna della traversa. Bianchi, intervenendo di testa sulla palla tornata in campo, l'ha ribadita in rete, ma non ce n'era assolutamente bisogno. Il goal ha agito come una benefica scossa per l'Alessandria che, sentendosi sfuggire una vittoria di estrema importanza per il suo immediato avvenire, sì è proiettata all'attacco usando finalmente la necessaria decisione. Al 19', col portiere Persico a terra dopo un intervento su Vanara, Cantone è intervenuto in corsa mandando il pallone oltre la traversa. Al 25', Fiaschi ha dovuto arrangiarsi con una entrata violenta per fermare Vanara lanciato a rete. Al 30', finalmente, Oldani, in posizione di ala sinistra, ha liberato sul centro Cantone e Vanara: entrambi sono stati puntuali nel lanciarsi sul traversone del centravanti, ma Vanara ha lasciato la conclusione al più esperto e più freddo compagno che, con un tocco di testa ha scavalcato Persico in uscita. 2 a 1, e vittoria al sicuro. Per non correre altri rischi, tuttavia, i grigi hanno insistito ancora all'attacco nel quarto d'ora finale della partita, ma prima Vanara, al 40', ha tirato debolmente in bocca al portiere, poi Oldani, al 42', si è fatto incantare dall'abile uscita dell'esperto Persico, dopo essere irresistibilmente sfuggito in dribbling a Pedretti, ed ha sprecato il pallone di un più che legittimo 3 a 1. (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Barletti) RISULTATI Bari - Messina 0-0 Brescia - Udinese 0-0 Cagliari - Catanzaro 2-2 Foggia - Cosenza 1-0 Lazio - Triestina 2-1 Parma - Sambenedettese 1-0 Pro Patria - Lecco 1-0 Simm. Monza - Padova 4-1 Verona - Como 1-0 CLASSIFICA: Messina p. 48; Lazio, 46; Bari, 45; Brescia, 43; Foggia, 40; Lecco e Verona, 39; Cagliari, 38; Pro Patria e Padova, 37; S. Monza, 36; Udinese, Triestina, Catanzaro e Parma 33; Cosenza e Alessandria 32; Sambenedettese 29; Como 28; Lucchese 19 MARCATORI 22 gol: Nocera (Foggia) 17 gol: Muzzio (Pro Patria) 16 gol: Catalano (Bari), Ciccolo (Verona), Ferrario (Monza) 15 gol: Cappellaro (Lecco), Koelbl (Padova) 13 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como) 12 gol: Pagani Abb. (Brescia), Traspedini (Monza) 11 gol: Calloni G. (Messina), Depaoli (Brescia), Lenzi (Cosenza), Morelli P. (Como) Il punto sul campionato Si è fatta sempre più serrata la lotta per la promozione in Serie A: in big match del San Nicola è terminato a reti inviolate, con il Messina che ha mantenuto il primo posto ma si è visto ridotto il vantaggio a soli due punti in più sulla Lazio vittoriosa di misura contro la Triestina: di Morrone e Moschino le reti dei padroni di casa mentre Porro è andato in gol per gli alabardati. Senza gol il match tra Brescia e Udinese. Successo di misura del Foggia che ha consolidato il quinto posto sconfiggendo il Cosenza: match winner Nocera su rigore.