Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
09-06-1963 - Giornata: 37 - Catanzaro - Comunale


Catanzaro US - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 61. Ghersetich [Ca]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Giacomazzi Giovanni, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Bettini Sergio All.: Franzosi Angelo

Formazione avversaria
CATANZARO US: Bertossi, Bonari, Nardin, Bagnoli, Bigagnoli, Micelli, Susan, Raise, Galli, Ghersetich, Vanini. All.: Dolfin Enzo

Arbitro: Francescon Francesco (Padova)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
CON L'INCONTRO DI DOMANI CON IL MONZA I GRIGI SI ACCOMIATANO DAL LORO PUBBLICO La permanenza dell’Alessandria in B è ormai assicurata Furono le radio a diffondere la notizia: i nostri ragazzi stavano per lasciare gli spogliatoi del campo, quando di colpo si seppe che eravamo matematicamente salvi. Fu un urlo solo. Si diffuse la gioia frenetica in tutti come la pioggia ristoratrice sulle terre riarse dal sole. Era finita: c’era nel pianto la ritrovata tranquillità, la sofferenza trepidanti mesi, la in certezza che si trasformava in certezza. Sono questi i momenti più belli della, vita del calcio che fanno facilmente dimenticare tribolazioni e delusioni, sono queste le gioie che, uniche, spiegano il perchè di tanti sacrifici sopportati con ostinata rassegnazione. Ora la classifica è il nostro conforto e la nostra certezza. Nessuno avrebbe immaginato che ad una domenica dal termine del campionato avremmo già raggiunto la salvezza senza più condizioni o probabilità. Dobbiamo riconoscere che a questo ha contribuito anche la scarsa vena dei nostri diretti avversari che non hanno avuto la fede e la resistenza che abbiamo avuto noi. Ora possiamo guardare al domani con altro sguardo e cercare attorno a noi le forze nuove che potranno recare la linfa per le nuove battaglie. I due volti della partita di Catanzaro Quando subimmo quel gol, riprovammo un altro terribile momento dei tanti vissuti in questo travagliato campionato. Non sapevamo infatti cosa sarebbe avvenuto nella classifica e quindi quali conseguenze la sconfitta averebbe portato Per la verità è stata una strana partita giocata alla solita insegna del timore. I nostri avversrai non erano scesi in campo con particolari velleità di vittoria, ma mostravano di essere più stanchi di noi di questo campionato che ha logorato i nervi un poco a tutti. Lo stesso pubblico non era particolarmente « caldo » tenendo conto che eravamo nella calda terra di Calabria. Ma i nostri ragazzi disputarono un primo tempo assolutamente guardinghi, ben chiusi in difesa, nella speranza di portare a casa almeno un pareggio. L’idea tattica non era sbagliata, ma, col passare dei minuti, constatando come i nostri avversari giocavano senza mordente, in modo caotico e privo di volontà , si poteva benissimo cambiare registro e tentare il colpo gobbo. Il primo tempo trascorse invece sul monotono tema della nostra difesa ad oltranza mentre il Catanzaro era costretto ad attaccare più di quanto ne avesse voglia. Subito il gol, la nostra squadra prese ad attaccare disperatamente. Fu la seconda faccia della partita: il Catanzaro che difendeva come poteva la sua vittoria e l’Alessandria che cercava il pareggio che su l piano tecnico si era certamente meritato. Vedemmo tutti all’attacco, compresi i terzini che rifornivano continuativamente palloni agli avanti, non disdegnando l’occasione di qualche tiro a rete. Col senno del di poi, possiamo dire che se questa tattica fosse stata usata fin dal primo momento non avremmo sicuramente perduta la partita. Ma non ci sentiamo certo di buttare la croce addosso a i nostri tecnici ed a i giocatori, anche perchè era facile pensare che il Catanzaro, sicuramente, più stanco di noi, si sarebbe accontentato di un punto che per la sua classifica era sufficiente ammetterlo tranquillo da ogni sorpresa. Peccato una sconfitta del genere non dispiace tanto per la mancata realizzazione di punti quanto invece per aver conservato la infausta tradizione delle sconfitte fuori casa per uno a zero che costituiscono certo un p rimato negativo per la n o stra squadra. La partita di Oldani Prescindiamo dall’esame dei singoli ripromettendo ci di fare una completa analisi alla fine della prossima settimana a conclusione del Campionato. Vogliamo soltanto dire che questa p stata la partita di Oldani: già l’amico lettore è informato dai quotidiani di quanto ha fatto il nostro centravanti. Vogliamo soltanto aggiungere che il nostro Tullio ha dato la dimostrazione al pubblico, a noi ed agli incaricati d’altre società che lo « osservano », della esatta misura della sua classe. La partita ha avuto un protagonista, un uomo che ha svettato su tutti: O ldani. Tutto questo affermiamo con gioia e con legittimo orgoglio perchè conferma quanto di lui abbiamo sempre detto e cioè che è giocatore capace di qualunque impresa e degno di militare in qualunque squadra. Sovente solo, nelle azioni di contropiede, ha seminato gli avversari come ha voluto, con la leggerezza di una gazzella. Accanto a lui hanno collaborato con il cuore in mano Cantone e Bettin i, e così tutti gli altri. Sono stati mancati due gol fatti perché il destino non fu a noi favorevole. Ma abbiamo per sempre il ricordo della volontà e della abnegazione dei nostri ragazzi. Domani tutti al Moccagatta: vogliamo vedere tutti i tifosi, tutti coloro che hanno sofferto con noi, quelli che non hanno mai avuto dubbi e quelli che hanno tentennato. Vogliamo vedere un pubblico numeroso e disteso non più nervoso per il timore ne severo: il pubblico dei giorni sereni. Scende il Simm.Monza, squadra che gode di una terribile e favorevole tradizione: quanti dispiaceri ci ha già dato! Sarà la partita dell’orgoglio e della rivincita, non dei due punti che non servono più. Finire il campionato in bellezza è ambizione di tutti ed in particolare per noi, proprio per la qualità dell’avversario che ci troviamo davanti. Sarà certamente una bella partita perchè giocata senza incubi e senza paure. Sarà però una gara da vedere: poi saluteremo i nostri ragazzi con l’applauso della gratitudine, con l’abbraccio affettuoso che si meritano. Intanto qualcosa bolle in pentola: la form azione d i un nuovo consiglio è prossima e probabile. Nuove forze si aggiungono alle vecchie, nuove speranze, nuove energie. Il tutto è necessario per il domani dell’Alessandria. Sul pennone sventolerà ancora un vessillo grigio cucito di fede (Il Piccolo, 15/06/1963, Barbagrigia) La mezz'ala Ghersetich ha segnato il goal decisivo I GRIGI BATTUTI A CATANZARO Con una rete reaìieeita da Ghersetich al 10' della ripresa il Catanzaro si è assicurato la definitiva permanenza in serie B, una permanenza che era tuttavia largamente scontata dopo il lusinghiero pareggio di Cagliari. Eguale garanzia hanno ottenuto, pur risultando battuti, i grigi piemontesi che, conservando i loro tre punti di vantaggio sulla Sambenedettese, sono ormai matematicamente in salvo. I giallorossi calabresi si sono comunque battuti con grande ardore volendo con il successo sull'Alessandria ripagare i tifosi per le amarezze del girone di andata. Non è stato una bella partita dal punto di vista tecnico, anche perché, i giocatori delle due squadre cominciano a risentire la stanchezza di un campionato lungo, logorante e ricco di difficoltà. Comunque il Catanzaro di ieri, anche se scombussolato nella sua struttura offensiva e piuttosto disarticolato al centro campo, con numerosi rincalzi inseriti nello schieramento, è riuscito egualmente ad imporsi su un avversario che di buono ha presentato solo molta buona volontà. C'erano numerose novità nello schieramento locale e anche numerosi mutamenti di ruolo. Il terzino Raise, ad esempio, è stato schierato a interno destro, il centro avanti Susan ad ala destra, l'attaccante aliceli! a mediano laterale. Si è notata — in un campo e nell'altro — l'assenza di un regista, di un coordinatore, di uno cioè che riuscisse a dare un po' di ordine ai vari reparti, a creare cioè i presupposti di un accordo fra settore e settore. Si è pertanto assistito, sia fra i grigi alessandrini che fra i giallorossi catanzaresi, ad esibizioni isolate, ad acuti improvvisi ora di questo ora di quell'atleta. Naturalmente in tali circostanze sono emersi in ambedue i settori gli atleti più dotati sia tecnicamente che fisicamente. In campo catanzarese: Bagnoli, che ha cercato sia in veste di laterale che di attaccante di dare un po' di incisività al reparto offensivo, Ghersetioh, che è stato, senza dubbio l'atleta più pericoloso, dal cui piede sono partiti palloni più insidiosi, uno dei quali ha scavalcato il guardiano piemontese. Nel campo opposto si sono distinti, col portiere Nobili, che soprattutto nel primo tempo è stato protagonista di numerosi applauditi, il terzino Tenente, il centrosostegno Bassi, e il centravanti Oldani, quest'ultimo soprattutto nella ripresa, quando l'Alessandria si è proiettata in avanti per cercare il pareggio. L'Alessandria, al cospetto di una squadra mosaico (come giustamente si poteva definire il Catanzaro, dove tutti i pezzi, eccezion fatta per qualcuno, sembravano essere fuori posto fin dall'inizio) pur avendo lottato con molto impegno non è riuscita a dividere il bottino. L'unica rete della giornata si è avuta al 10° della ripresa, quando, su azione confusa in area, si è fatto luce l'interno Ghersetich, che ha saettato sulla destra del coperto guardiano piemontese. Tutta qui la partita, nonostante il generoso prodigarsi di Giacomazzi e dei suoi compagni alla ricerca del gol del pareggio. (La Stampa Gerardo Gambardella) RISULTATI: Bari-Lazio 4-1 Cagliari-Simm. Monza 1-5 Catanzaro-Alessandria 1-0 Foggia-Sambenedettese 5-0 Lecco-Parma 2-0 Lucchese-Verona 2-1 Messina-Cosenza 1-1 Padova-Pro Patria 1-1 Triestina-Brescia 0-1 Udinese-Como 0-0 CLASSIFICA: Messina p. 49 Bari 47; Lazio 46; Brescia 45; Foggia 42; Lecco 41; Verona 39; Pro Patria, Simm. Monza, Cagliari, Padova 38; Catanzaro 35; Udinese 34; Triestina, Cosenza, Parma, 33; Alessandria, 32; Como, Sambenedettese 29; Lucchese 21 MARCATORI 23 gol: Nocera (Foggia) 18 gol: Ferrario (Monza), Muzzio (Pro Patria) 17 gol: Catalano (Bari) 16 gol: Ciccolo (Verona), Koelbl (Padova) 15 gol: Cappellaro (Lecco) 14 gol: Traspedini (Monza) 13 gol: Calzolari (Messina), Carminati (Como) 12 gol: Pagani Abb. (Brescia) 11 gol: Calloni G. (Messina), Depaoli (Brescia), Lenzi (Cosenza), Morelli P. (Como) Il punto sul campionato E' stata una giornata di verdetti in Serie B con le promozioni in Serie A di Messina, nonostante il pareggio casalingo contro il Cosenza e del Bari che ha travolto la Lazio tradita dalla sua stessa tattica di gioco volta a cercare il pareggio. I biancocelesti, terzi, avevano un punto di vantaggio sul Brescia, quarto in graduatoria vittorioso sul campo della Triestina con una rete realizzata da Rizzolini: tutto rinviato all'ultima giornata per decidere la terza squadra che salirà in Serie A. L'Udinese è rimasto in Serie B mentre il Como è retrocesso: questo ha sancito il match giocato al Moretti al termine di una prestazione deludente delle due formazioni. Anche la Sambenedettese, nettamente battuta a Foggia, ha detto addio alla Serie B.