Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
06-10-1963 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Cagliari US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Vanara Elio, Verga Adelio, Tenente Sergio, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio, Fara Mario, Bettini Lorenzo, Vitali Alessandro, Bettini Sergio All.: Franzosi Angelo. D.T.: Sala Valentino

Formazione avversaria
CAGLIARI US: Colombo, Martiradonna, Tiddia, Mazzucchi, Spinosi, Longo, Torriglia, Greatti, Cappellaro, Rizzo, Riva. All.: Silvestri Arturo

Arbitro: Sebastio Giovanni (Taranto)
Note
Espulsi 53. Spinosi [C], Vitali Alessandro [A], 64. Bettini Lorenzo [A]. Ammonito: Rizzo [C]. Angoli: 8-4. Spettatori: 5.000 circa (3.250 paganti, incasso L. 2.244.050) Inizio gara ore 15,00

Commento
Varese. Lecco. Cagliari e Pro Patria in testa alla classifica TRE ESPULSIONI MA NESSUNA RETE IN ALESSANDRIA - CAGLIARI: 0-0 L'arbitro Sebastio ha allontanato dal campo i due capitani, Vitali e Spinosi, assolutamente innocenti, e poco dopo il centravanti dei grigi Bettini - Netto predominio dei piemontesi apparsi in notevole miglioramento rispetto alle ultime prove «Non riusciamo a vincere quest'anno» commentava Tenente al termine dell'incontro fra Alessandria e Cagliari, e girava sconsolato negli spogliatoi, convinto di aver fallito, lui e i suoi compagni, un obbiettivo, limitandosi ad ottenere un pareggio anziché una vittoria. Impressione errata per eccesso di pessimismo poiché veramente i grigi non potevano fare di più nella gara di ieri sfavoriti come sono stati da una serie di decisioni arbitrali ingiustificate. Il signor Sebastio di Taranto si è infatti esibito in una serie di errori clamorosi che hanno rischiato di rovinare completamente la gara. Ha espulso tre giocatori, Vitali, Spinosi e Renzo Bettini e veramente erano i meno colpevoli delle molte scorrettezze verificatesi in campo fino a quel momento, inasprendo così i contrasti fra i rimasti e mettendo ingiustamente l'Alessandria in posizione di inferiorità numerica. I giocatori hanno avuto l'intelligenza di non seguitare a scambiarsi botte. I grigi nel primo tempo avevano nettamente dominato. Fara e Soncini a centro campo avevano finalmente trovato la giusta intesa e davanti Vitali, Oldani e Renzo Bettini si muovevano con intelligenza creando una serie di situazioni abbastanza pericolose per i sardi. Rispetto a domenica scorsa tutta la prima linea girava a pieno ritmo, e persino Sergio Bettini azzeccava qualche intervento buono. In difesa, eccettuato Tenente che per controllare Cappellaro ricorreva spesso a falli più o meno gravi, tutti annullavano i rispettivi avversari con facilità. Poi nella ripresa, all'ottavo, avvenivano le due prime espulsioni che scombussolavano un poco il meccanismo di tutta la compagine, e al 26' quella del centravanti che annullava definitivamente una vera e propria manovra organizzata da parte dei grigi. Per quel primo tempo in cui lo si è potuto vedere, il gioco dell'Alessandria è apparso assai bene impostato, e finalmente continuo. A queste manovre ben congegnate, il Cagliari non ha saputo opporre altro che una approssimativa difesa; l'assenza di Vescovi ha un peso notevolissimo sul rendimento di tutto il reparto, non tanto per una effettiva inferiorità del suo sostituto, Longo, quanto per la scarsa attitudine al ruolo di quest'ultimo. Le manovre della prima linea sono solitamente impostate .da Rizzo ma ieri Fara lo ha annullato completamente, e quindi Torriglia, Greatti e Riva si sono trovati isolati dalla manovra. Cappellaro dal canto suo non ha avuto nemmeno modo di accorgersi della mancanza di un appoggio alle spalle poiché preoccupato com'era di far bella figura di fronte ai suoi ex compagni ha finito per toccare ben poche volte la palla. Il pareggio ottenuto ieri è servito al Cagliari per raggiungere a quota sei, il primo posto in classifica, seppure alla pari con Lecco, Pro Patria e Varese La prima grossa occasione per i grigi si aveva al primo minuto: Sergio Bettini operava un lungo traversone (uno dei pochi finiti davanti alla porta) e Vitali solo a due passi dalla porta mancava l'intervento di testa. Un colpo di testa di Renzo Bettini al 22' e un tiro alle stelle di Sergio al 27’ precedevano una lunga mischia in area cagliaritana con un batti e ribatti durato esattamente un minuto. Al 41’ Fara faceva un vero capolavoro: ricevuto un cross da Soncini lo fermava con il petto, e mantenendo la palla in equilibrio superava un avversario, la faceva cadere poi sul piede destro saltando un altro difensore e dopo due passi di corsa lasciava partire un gran tiro che passava pochi centimetri sopra la traversa. Si riprendeva con il Cagliari un poco migliorato, ma all'ottavo su un attacco dei grigi Oldani si portava molto vicino a Colombo; respingeva il portiere e Longo quando la palla era ormai lontana dava una gran testata a Oldani mettendolo fuori combattimento. L'arbitro non vedeva nulla e i giocatori delle due parti si precipitavano gli uni contro gli altri. Sebastio allora pescava i primi due che gli capitavano a tiro e li spediva fuori: erano i due capitani Spinosi e Vitali. Al 21' Renzo Bettini mancava clamorosamente l'intervento su passaggio di Fara, ma poco dopo centrava in pieno con un calcio la gamba di Mazzucchi. Espulsione anche per lui. Al 21’ e 36' le due più belle parate della giornata, l'una ad opera di Colombo su un pericoloso cross e l'altra di Nobili che deviava in angolo un gran tiro di Cappellaro. Confermavano di essere i due migliori portieri del torneo ma per poco Nobili nonostante le sue doti rischiava di subire il goal proprio allo scadere; fiondava Cappellaro con il portiere fuori dei pali ma Tenente allungava a tempo la gamba: pallone e scarpa volavano lontano e il risultato era salvo. (Stampa Sera - Giorgio Viglino) ALESSANDRIA – CAGLIARI 0-0 Ormai le angustie ci hanno avvolti nell’abbondante loro manto di perplessità ed incertezze. Il campionato non è agli inizi e non è più consentito parlare di fase di assestamento: siamo alla vigilia della 5. giornata, ormai in pieno clima di lotta e nulla di promettente e sicuro si profila all’orizzonte. Dopo quattro giornate di campionato abbiamo raccolto tre punti derivanti da tre pareggi: ma questo non sarebbe ancora preoccupante se non si considerasse che abbiamo giocato tre partite in casa ed una sola fuori, che non abbiamo vinto neanche un incontro e abbiamo segnato due sole reti. Alla considerazione della solidità della difesa si oppone quella della sterilità del nostro attacco. Ed esperienza insegna che è assai difficile rimanere a galla unicamente sul presupposto del sapersi difendere perché è umano che ogni tanto anche i difensori debbano capitolare ed in quel caso è certa la sconfitta. Non è ancora pesante la situazione, ma certo non consente di dormire sugli allori. Dal primo al secondo tempo. Anche domenica scorsa si è posto in evidenza il solito difetto già da noi denunciato in precedenza: da una buona prestazione iniziale, la nostra squadra passa ad un calo notevole nella ripresa fino ad arrancare. Questo avvenne domenica scorsa a Lecco e si è ripetuto ora con il Cagliari. Il primo tempo fu notevole e ben giocato. Quale è la causa della mancanza di tenuta? Abbiamo già tentato di rispondere la settimana scorsa a questa domanda e non lo rifaremo oggi. Diciamo soltanto che la squadra potrebbe rendere di più: se gioca bene per un tempo, gli è perché qualcosa di buono nella compagine c’è. Bisogna trovare il modo di farla rendere per tutta la partita tenendo una stessa media. Vi sono stati, è vero, altri motivi che hanno impedito domenica di raggiungere la vittoria e di poter giudicare il rendimento della squadra nell’ultima parte dell’incontro. Primo di tutti l’arbitraggio del sig. Sebastio costellato di errori clamorosi che hanno seriamente compromessa la partita. Due giocatori nostri sono stati espulsi contro uno del Cagliari, riducendo così la nostra squadra a nove uomini. L’aver tolto Vitali nel momento più delicato, significa aver distrutta la parte più viva, la fonte del nostro gioco. Fino a quel momento avevamo in fa tti apprezzato le buone trame organizzative del nostro Sandrino. Ma al disopra di tutti è da ricordare il primo tempo di Fara: questo ragazzo non è più una promessa, ma una realtà. Il suo stile e la padronanza del gioco sono elementi determinanti per un giudizio sulle sue possibilità. Quando parte - palla al piede – domina il campo. Ma - insistiamo - deve essere aiutato, altrimenti lo troveremo troppo sovente boccheggiante a fine gara e con le idee annebbiate. Vanara e Soncini. Avevamo scritto, quindici giorni fa, ricordando un certo Cantone che l ’unico uomo in grado di sostituirlo era Soncini. Siamo lieti di averlo visto in campo la domenica seguente, crescendo di rendimento a vista d’occhio. La partita di Soncini di domenica è stata un capolavoro. Finalmente abbiamo un uomo da centrocampo in grado di capire il gioco e di distribuirlo. Se le forze lo sosterranno, farà un bel campionato e tornerà ad essere l’uomo dei giorni migliori. Vanara ha finalmente dimostrato quanto vale: nato terzino, si è rivelato... terzino. Non possiamo dimenticare la partita del tutto positiva giocata domenica. Sicuro nella posizione, mai arruffone, autoritario sull’ uomo, Vanara esprime il meglio di se stesso in quella posizione di terzino avanzato pronto al contropiede. Possiamo ancora aggiungere la buona prestazione di Oldani che all’ala destra, checché se ne dica, è sempre più a suo agio. Per il resto nulla di eccezionale: Renzo Bettini vaga a cercare la propria ombra, Sergio Bettini non è mai a posto. Quando ci faranno vedere costoro quanto valgono? Dobbiamo evidentemente attendere che trovino l’ispirazione come avviene per i poeti. Molto encomiabile invece il resuscitato Verga che si rivela uomo di combattimento volonteroso e preciso, mai domo, costante dal primo all’ultimo minuto. (Il Piccolo, 12 ottobre 1963 - Filade) RISULTATI: Foggia – Lecco 2-1 Napoli – Verona 1-1 Parma – Pro Patria 0-2 Potenza – Brescia 0-0 Prato – Cosenza 2-0 Simmenthal Monza – Catanzaro 2-4 Triestina – Padova 0-0 Varese – Udinese 1-0 Venezia – Palermo 1-1 CLASSIFICA: Varese, Pro Patria, Lecco, Cagliari p. 6, Napoli, Catanzaro 5, Palermo, Foggia, Padova, Verona, Prato 4, Venezia, Alessandria, Triestina, Simmenthal Monza, Potenza, Udinese 3, Cosenza 2, Parma 1, Brescia (-7) -2. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 4 reti: Taccola Romano (Prato), 3 reti: Riva Luigi (Cagliari), Nocera (Foggia), Bagatti (Lecco), Loiodice (Monza), Gilardoni (Napoli), Spelta (Varese) Il punto sul campionato Nella giornata in cui avrebbe la possibilità di spiccare il volo, il Lecco cade a Foggia e viene raggiunto non solo dal Cagliari che ha pareggiato 0-0 ad Alessandria, ma anche dalla Pro Patria (perentorio 2-0 a Parma) e dal Varese vincitore senza troppo forzare dell’Udinese. Altra squadra delusa della giornata è il Napoli che con il Verona in casa non va oltre l’1-1. Nelle posizioni di centro gruppo va a collocarsi il Prato che approfitta egregiamente del doppio turno casalingo offertogli dal calendario vincendo entrambe le partite: dopo il 2-1 al Palermo è arrivato questo secco 2-0 al Cosenza. Proprio il Cosenza rimane in coda al gruppo con 2 punti, seguito dal solo Parma fermo a 1 e dal Brescia, ancora sotto zero ma in decisa rimonta.