Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
10-09-1961 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Como AC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 41. Bettini S.[A] 31. Flaborea [Co]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Schiavoni Antonio, Bassi Giampiero, Soncini Antonio, Vitali Alessandro, De Angelis Benedetto , Cappellaro Renzo, Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
COMO AC: Geotti, Ballarini, Valpreda, Ghelfi, Colombo, Fontana, Nundini, Stefanini II Franco, Cavallito, Ponzoni, Flaborea. All.: Baldini Silvio

Arbitro: Trezza Walter (Verona)
Note
Note: rigore sbagliato al 48. da Ponzoni [C], rigore sbagliato al 58. da Bettini S. [A].

Commento
SFORTUNATO ESORDIO DEI GRIGI CON IL COMO Vitali infortunato — Un rigore sbagliato — Si avrà la riscossa dell’Alessandria domani a Novara? Malinconico inizio di campionato: dopo tanti sacrifici ed una preparazione seria e razionale avevamo ben motivo di sperare in qualche buon successo di una squadra la quale presentava tutti i titoli per ben figurare. Ma abbiamo visto l'Alessandria disputare due partite giocando sempre e soltanto con 10 uomini. Non vorremmo essere monotoni e ripeterci, ma crediamo con diritto di poter parlare di sfortuna. Nessuno ci potrebbe far credere con convinzione che a Lucca con la formazione al completo avremmo perduto o che domenica contro il Como con Vitali in efficienza non avremmo vinto. Nessuna squadra, per quanto ci risulti, ha ancora disputato due partite consecutive in questo campionato disponendo di un uomo in meno. E si noti come il destino avverso, quando si accanisce, sia raffinato: nella partita esterna che doveva evidentemente essere impostata su di un organizzato gioco difensivo, si è infortunato proprio uno dei più validi e funzionali difensori; nella partita casalinga dove spettava a noi l'iniziativa di condurre il gioco d'attacco, si è infortunato proprio un attaccante e per di più un organizzatore intelligente di tal genere di gioco. Non ci rimane altro che attendere miglior sorte. Dovrà pur venire il momento buono anche per la nostra Alessandria. Intanto osserviamo con rammarico quel punticino in classifica che ci pone, anche se è ancora prematuro parlarne, in una scomoda e troppo modesta posizione di classifica. Gli insegnamenti di domenica Eppure, confessiamolo apertamente, domenica nell'inaugurare questo nostro nuovo tappeto erboso che si presentava così accogliente e morbido, eravamo andati al campo sicuri di ritrovare una bella vittoria. Dopo poche battute si rafforzò la nostra convinzione nell'osservare il gioco del Como veramente modesto e non certo preoccupante. Il Como è squadra sicuramente modesta e di scarso respiro. Si comprendeva abbastanza bene la ragione della sua sconfitta casalinga della. domenica prima: i suoi giocatori affrontavano l’incontro con apparente timore e non certo galvanizzati da un alto livello agonistico. A questo punto intervennero alcuni fattori negativi che confermano con sicurezza che la buona stella non ci assiste: lo stupendo tiro di Soncini respinto dal palo, lo stiramento a Vitali che lo tolse dalla gara, la rete segnata dagli avversari in sospetto fuori gioco (lo hanno riconosciuto anche i quotidiani) che spostava i termini della gara creando l’affanno per la immediata ricerca dei pareggio. Eppure la partita ci ha insegnato che Rava aveva bene disposto i suoi uomini trovando la formazione più adatta di cui si potesse disporre: assente Pizzolito che è un poco l’angelo custode di Schiavoni, non si trovava un uomo adatto a sostituirlo in quel gioco particolare di difesa lasciando immutato il modulo di gioco. Vi era invece fra i rincalzi quel promettente Bassi centromediano di indubbie doti e dalla impostazione precisa per questo ruolo. La soluzione più ragionevole era quindi di immetterlo in squadra affidandogli tale compito e spostando Schiavoni a destra. Davanti era collocato De Angelis nella esatta posizione di centro campo col compito di stare alle spalle dei quattro uomini della prima linea, distribuendo loro il gioco, e collegandosi con il reparto difensivo. Migliavacca veniva esonerato dal massacrante gioco di spola dei tempi passati, che lo esauriva, fino a renderlo nervoso ed impreciso, ma doveva solo curare il servizio verso la propria ala ed il proprio centravanti. Solo per un quarto d’ora potemmo vedere la squadra girare su questo schema: anche se non tutti gli uomini rispondevano in modo soddisfacente al loro compito, si vedeva però che la squadra seguiva un suo metodo di gioco e non si abbandonava all'inventiva spesso sterile e scomposta dei suoi singoli. Il problema delle mezze ali De Angelis, è vero, si attardava alla ricerca di un gioco involuto rendendo le cose più complicate di quanto dovevano essere; Migliavacca non teneva il ritmo divenendo spesso impreciso, anche per la insufficiente preparazione che ha seguito: ma ci si consolava constatando che almeno costoro si impegnavano nel seguire le istruzioni ricevute. Con l'incidente sofferto da Vitali e la contemporanea necessità di mantenere vivo il gioco offensivo per il pareggio che si doveva ad ogni costo raggiungere, l’impostazione della squadra andò a farsi benedire. De Angelis dovette incunearsi nelle manovre della prima linea sostituendo l'ala destra nei cross e negli « a fondo », abbandonando così la sua posizione di centrocampo: Migliavacca dovette in parte sostituirlo arretrando affannosamente accentuando così ancora di più l'evidenza dei suoi errori, mentre per la dura fatica gli si annebbiavano le idee. Quando verso il termine della gara sbagliò la facile rete a porta vuota colpendo la schiena di un avversario, fu evidentemente vittima di una fatica di grati lunga superiore alla sua condizione fisica. Il centro campo divenne appannaggio del Como, il quale mai sarebbe stato in grado di conquistarlo se la nostra squadra avesse potuto conservare i suoi undici uomini validi e lo schema di gioco che aveva adottato. Rimane comunque attuale il problema delle mezze ali, di grande importanza per la nostra squadra. Noi non sapremmo pronunciarci in questo momento sulla miglior convenienza di vedere Vitali giocare all’ala o meno. In tale ruolo egli risolve certo l’altro problema del numero sette, ma ne riapre uno forse più grave. Il rientro di Oldani (che dovremmo vedere domenica a Novara) potrà forse portare al buon Rava (il quale tiene gelosamente custodite in tasca almeno cinque formazioni dell’Alessandria) nuovi lumi. Gli errori che non si devono commettere Malgrado tutte queste considerazioni, dobbiamo tener presente che domenica, dopo un palo ed un incontro disputato con un uomo in meno, avemmo ugualmente l’occasione di vincere la partita. Il rammarico è più vivo se si pensa che non conquistammo la vittoria per il più banale degli errori. Dopo il cervellotico rigore che uno stranissimo arbitro assegnò contro di noi e calciato alle stelle da un giocatore cui erano saltati i nervi, venne per noi quello buono. Bettini ha tirato con la stessa violenza con cui nel primo tempo aveva pareggiato su punizione in modo stupendo. Ma tanta forza in un calcio di rigore in cui il portiere avversario si mosse correndo verso di lui, non era necessaria, e ci fu fatale. Chissà perchè, ma ricordammo con nostalgia la calma olimpica che accompagnava l’impareggiabile finta di Albertelli. E così sfumò una vittoria che ci avrebbe galvanizzati ed avrebbe annientato il magico tocco della incombente sfortuna. Se una buona parola vogliamo aggiungere in piena coscienza, diremo che abbiamo comunque visto la squadra in netto miglioramento rispetto alla disordinata prestazione di otto giorni prima a Lucca. Domani a Novara Ora partiamo per Novara. E’ il nostro derby, e come tale ci preoccupa. Dovremo affrontare una squadra disperata e senza punti che si presenta al suo pubblico in un momento delicato per tutti. Una sua vittoria riaprirebbe molte speranze, ma una nostra sconfitta ci porterebbe sul piano dell’affanno e della paura. Speriamo sinceramente di portare a casa almeno un punto. Se la nostra difesa terrà duro, ce la faremo. Confidiamo che Arbizzani conservi il suo ottimo grado di forma e che Giacomazzi continui a sfidare il tempo come sta facendo ora: commozione ed ammirazione continua a suscitare in casa e fuori questo uomo d’antica scuola, questa nostra bandiera. Accanto a lui Melideo deve ancora ritrovare se stesso. Anche domenica lo vedemmo incerto ed impreciso: purtroppo quest’anno il forte terzino non riesce, malgrado l'impegno che ci mette fino allo spasimo, a trovare la sua forma. Davanti, Soncini è tornato il bravo Soncini di un anno fa. Da costoro dipenderà l’esito della partita di domani a Novara. Ci auguriamo di vedere molti alessandrini al seguito della squadra: se verranno, anche da loro dipenderà l’esito dell’incontro (Il Piccolo, 16/09/1961 Barbagrigia) Amara disavventura per la compagine grigia L'ALESSANDRIA CON VITALI INFORTUNATO NON RIESCE A BATTERE IL COMO L'attaccante fermato da uno strappo dopo venti minuti - Rete di Flaborea per gli ospiti e pareggio di Bettini Decisamente questo campionato di Serio B non ha in simpatia l'Alessandria. Nella giornata inaugurale i grigi sono stati sconfitti a Lucca ed hanno perso nelle battute iniziali di gioco il laterale Pizzolito, vittima di una grave distorsione; ieri, dopo una ventina di minuti, è venuto a mancare l'apporto dell'ala destra Vitali, cui un muscolo della coscia destra si è improvvisamente e dolorosamente strappato. Se la serie nera degli alessandrini continua di questo passo, la squadra si troverà ben presto a mal partito. L'Alessandria sta facendo davvero incetta di disavventure. Oltre ai giocatori infortunati, anche le vicende di gara le si rivoltano contro. Ieri, ad esempio, ha chiuso in parità (uno a uno) la partita con il Como che, senza l'intervento leggermente beffardo di due traverse , avrebbe finito per concludere vittoriosamente. Il primo palo l'ha trovato sulla sua strada (al 9' del primo tempo) il laterale grigio Soncini; il secondo lo ha colpito Bettini su rigore (al 13' della ripresa) dopoché il comasco Ronzoni aveva per parte sua calciato alto un altro penalty dieci minuti prima. Il confronto è stato vivace, acceso ed anche veloce, per quanto ha permesso il nuovo fondo dello stadio alessandrino, un prato completamente rifatto, strati inferiori di pietrisco e terra compresi. A lungo andare, infatti, il terreno soffice e cedevole ha tradito i muscoli degli atleti, stroncando loro le gambe prima della fine. L'Alessandria, finché Vitali è stato utile, ha mostrato un più che discreto «tono» di manovra, specie a centro campo, dove il trio Soncini-De Angelis-Migliavacca è un efficace baluardo alle offensive avversarie e un bel trampolino di lancio per le puntate d'attacco grigie. Venuto a mancare Vitali, si è reso necessario l'inserimento a turno di Migliavacca e De Angelis nell'azione offensiva alessandrina, a tutto scapito del gioco d'assieme. Seimila sulle gradinate quando si comincia. Attacca l'Alessandria ed una girata di testa di Vitali (3') è deviata in angolo da! mediano Ghelfi. Due tiri di De Angelis, da lontano, sfiorano la traversa della rete comasca mentre al 9' Soncini, ben servito da Miglavacca, scarica una cannonata da 30 metri contro la sbarra superiore. Spinge l'Alessandria ed 11 Como si difende con vivacità. Cappellaro si merita grossi applausi al 17', tirando rasoterra da posi zione difficile e costringendo Geotti a un abile intervento. Al 25' ancora Cappellani di scena, con un gran tiro di punizione che sfugge alla presa di Geotti ma che viene allontanato da Ghelfl, molto attento. Il portiere lombardo lavora bene anche al 30' parando in tuffo, con bello stile, un violentissimo pallone di Bettini. Al 32', nella seconda manovra d'attacco lariana a largo respiro, gli ospiti segnano. L'azione è di Cavallito che scarta in rapido dribbling due difensori grigi e lancia a Stefanini: dalla mezzala, rapido passaggio a Flaborea che scatta, si porta a pochi passi da Arbizzani e lo supera con un secco rasoterra. Tre minuti dopo (i grigi, evidentemente, sono disorientati) è ancora il Como sul punto di segnare, ma Nundini manca da pochi passi la palla, solo davanti al portiere. Pareggia l'Alessandria al 40'. Ghelfi arresta fallosamente Migliavacca a 3 metri dal limite: tira Bettini, una staffilata tesa e violenta che si infila sotto la traversa. Nella ripresa, con Vitali a far da comparsa all'ala, i piemontesi tentano subito di forzare la difesa lombarda. Al 3' però Schiavoni mette nettamente a terra, in area, con uno sgambetto Flaborea e l'arbitro accorda il rigore. Calcia oltre la traversa Ponzoni. I grigi riprendono animo e serrano sotto. Al 10' Geotti vola per deviare in angolo un bel tiro di Bettini, poi al 13' Cappellaro subisce ad opera \|di Valpreda lo stesso fallo che dieci minuti prima era toccato a Flaborea. Rigore anche stavolta: tira Bettini, fortissimo, e la traversa rimanda la sfera quasi a metà campo. Il caldo, il campo troppo soffice, ed una certa prudenza da parte di entrambe le compagini, mettono poi un freno alle azioni. La gara vive ancora un paio di episodi notevoli (34', tiro da lontano di Nundini che Arbizzani, steso in tuffo, devia con la punta delle dita; 39' azione tra Vitali e Cappellaro che Migliavacca, a porta vuota, conclude malamente mandando con il piatto del piede la palla sulla schiena di Colombo) poi si spegne. (La Stampa Sera - Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Como 1-1 Bari-Pro Patria 1-1 Brescia-Novara, 2-0 Lazio-Lucchese 1-1 Messina-Genoa 2-1 Modena-Napoli 0-0 Prato-S. Monza 3-1 Reggiana-Cosenza 1-0 Sambenedettese-Parma 0-0 Verona-Catanzaro 1-0 CLASSIFICA: Reggiana p. 4; Modena, Napoli, Lucchese, Prato, Messina 3; Brescia. S. Monza. Catanzaro, Genoa, Lazio, Parma, Verona 2; Cosenza, Alessandria, Pro Patria, Como, Sambenedettese 1; Novara 0; Bari —8 Penalizzato di 10 punti MARCATORI: 3 gol: Ciccolo (Messina), Pagliari (Modena) 2 gol: Bonacchi (Bari), Campanini (Prato), Catalani (Reggiana), Firmani (Genoa), Rambone (Catanzaro), Taccola (Prato) 1 gol: Ardit (Cosenza), Bernini (Messina), Bersellini (Monza), Bettini S. (Alessandria), Bettoni F. (Brescia), Bravi (Prato), Costa V. (Cosenza), Crespi (Pro Patria), Dal Molin (Monza), Depaoli (Brescia), Flaborea (Como), Fongaro (Genoa), Fontanot (Monza), Francescon (Lucchese), Fraschini (Napoli), Ghiadoni (Lucchese), Longoni (Lazio), Melonari (Monza), Meregalli (Parma), Merlo P. (Reggiana), Morrone (Lazio), Pinti (Lazio), Postiglione (Verona), Recagno (Brescia), Venturelli (Modena), Volpi C. (Reggiana), Zavaglio (Verona) Il punto sul campionato A punteggio pieno, dopo due giornate di campionato, soltanto la Reggiana che ha sconfitto, di misura, il Cosenza: decisivo Catalani al 69'. Senza reti la sfida tra Modena e Napoli, entrambe a quota tre punti. Battuta d'arresto per il Genoa sul campo del Messina: i siciliani, nel complesso, hanno meritato la vittoria, la prima stagionale. Con due reti nel primo tempo il Brescia ha avuto la meglio sul Novara in una gara dai modesti risvolti tecnico/tattici: i piemontesi sono fermi a quota zero punti.