Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
17-09-1961 - Giornata: 3 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria US 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 9. Cappellaro R.[A], 84. Cappellaro R.[A]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Schiavoni Antonio, Bassi Giampiero, Soncini Antonio, Vanara Elio, Migliavacca Giancarlo, Cappellaro Renzo, De Angelis Benedetto , Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
NOVARA AC: Fornasaro, Lomazzi, Miazza, Molinari, Udovicich, Fumagalli, Piccioni, Sanna, Mentani, Canto, Mattei. All.: Facchini Carlo

Arbitro: Varazzani Priamo (Parma)
Note
Note: espulso 60. Sanna [N]. Inizio gara ore 15.00

Commento
CON DUE RETI DI CAPPELLARO Netta vittoria dei grigi a Novara Domani al “Moccagatta,, il Brescia Vittoria piena e sonante quella di Novara che non è divenuta addirittura clamorosa un poco per i pali che hanno respinto due volte i tiri di Bettini e Cappellaro ed un poco per le distrazioni dei nostri uomini. Vittoria comunque indispensabile per i due punti da incasellare ed anche per motivi morali: la squadra non aveva ancora conosciuto il successo e per di più aveva lasciato domenica scorsa, dopo rincontro casalingo con il Como, un certo senso di insoddisfazione nel pubblico ed anche nei critici i quali avevano messo in evidenza certi squilibra di rendimento nei singoli uomini che lasciavano veramente perplessi. Ricaricata pazientemente dal buon Rava il quale conosceva bene il lavoro compiuto e non si era quindi perduto d'animo, la squadra ha presentato a Novara un nuovo volto ed una organizzazione di gioco ben diversa e più consistente. Ci eravamo augurati che buon numero di tifosi seguisse la compagine nella trasferta a Novara in quanto anche dalla loro presenza poteva dipendere l’esito dell’incontro. Siamo stati esauditi: molti alessandrini occupavano gli spalti ed incitavano con il fervore dei bei tempi. I nostri giocatori affrontarono l’incontro avvolti dal 'calore di un incoraggiamento costante che influì favorevolmente su di loro e mantenendoli sempre su di un piano agonistico indispensabile per conquistare vittorie fuori casa. Tre piacevoli incontri Il povero Novara ha fatto le spese di questa nostra giornata di grazia: in verità la squadra azzurra non aveva molte carte da spendere. Si può ritenere, almeno per quanto si è visto, che il Novara avrà la vita dura per tutto il corso del campionato, non disponendo a sufficienza di uomini in grado di affrontare un torneo tanto impegnativo. Ma tutto questo serve soltanto in parte a spiegare la nostra vittoria di domenica. In verità l’Alessandria presentò un gioco notevole, bene impostato e veloce, tale da poter infastidire seriamente qualunque avversario. Su tutti in primo luogo merita un cenno quel magnifico trio che abbiano incontrato in grande giornata: Bettini, Cappellaro e Vanara. Era da tempo che attendevamo di vedere in prima linea uomini a giocare come questi nostri tre moschettieri. Il ritorno di Vanara è stato veramente commovente anche perché ha coinciso con un momento particolare per l’Alessandria e per lui. Infortunato Vitali che pareva aver trovato nel ruolo di ala destra finalmente la sua vera destinazione, la squadra si trovava con un nuovo problema assai grave da risolvere. Fu scelto Vanara, e questi ha risposto molto bene alla fiducia che gli è stata accordata. Finalmente dotato di quel mordente che da tempo più non mostrava, combattivo e veloce, bene impostato sulla posizione da tenere, il nostro giovane Vanara ha fornito una utilissima prestazione. Se avesse avuto più fortuna e precisione avrebbe potuto segnare un paio di reti in quanto per intuizione si era sempre portato nella esatta posizione che l’azione in corso richiedeva mancando invece il tiro finale per precipitazione. Bettini ha confermato di essere un ottimo giocatore, quando riesce a trovare la forma attuale. Il ragazzo in condizioni perfette, diventa più scattante, penetra con decisione nelle maglie difensive e con bella facilità riesce a crearsi l’attimo favorevole per sferrare il tiro. Peccato che nel secondo tempo non abbia più potuto correre a causa di un colpo ricevuto alla caviglia, altrimenti ci avrebbe ancora offerto qualche bellissima azione. Abbiamo sempre sostenuto con convinzione il nostro Bettini, anche nei periodi di gioco oscuro e di scarsa vena, e siamo quindi lieti di poter sottolineare prestazioni come questa di Novara che sono indicative anche d ’una certa dose di classe. Cappellaro: pregiudizio ed orgoglio Su tutti, si impone la personalità nuova (e simpatica) di questo nostro centravanti: Cappellaro. Il pubblico lo conoscerà sempre meglio con le prossime partite casalinghe, e, ne siamo certi, gli vorrà bene, come si vuol bene a quei giocatori che meritano stima e fiducia. Non era certamente facile, per qualunque atleta, vestire quest’anno la maglia numero nove nell'Alessandria. Vi era una legittima diffidenza verso chiunque perchè il ricordo di Fanello era ed è incancellabile. Cappellaro era consapevole di tutto questo e ce lo disse subito. Ma Scorgemmo nel suo viso aperto, sereno e buono, i segni di una precisa volontà. E’ un ragazzo modesto che non pretende fare miracoli: vuol soltanto giocare onorevolmente e fare in modo che il pubblico si accorga anche di lui, sappia che l’eredità di Fanello è in buone mani. E Cappellaro è sulla buona via: i suoi spunti entusiasmano, la sua volontà, il suo gioco, i suoi tiri improvvisi sono eloquenti. Per questo, nel vederlo domenica a Novara disputare la magnifica partita che ha disputato, abbiamo gioito ed abbiamo cominciato a sperare. Osserviamo ancora che il suo gioco si rivela particolarmente utile per la squadra in quanto il ragazzo gioca anche per gli altri, distribuisce ed imposta il gioco, si smarca, ritorna, ed aiuta i compagni. Per questo abbiamo notato come abbia trovato immediatamente l’affiatamento con tutti, non solo sul terreno di gioco, ma nello spirito e nell'amicizia che devono esistere sempre in una squadra. Due reti hanno suggellato il suo gioco, altre avrebbe potuto segnarne, ma ' certamente ancora ne segnerà. E noi tutti lo attendiamo con fiducia nelle prossime prove. Bassi e Migliavacca Due altri uomini meritano una particolare citazione in questa no' stra settimanale rassegna. Noterà il lettore che, nei momenti di gioia, ci abbandoniamo ad esami più particolareggiati sulle figure di alcuni giocatori, anche perchè ci pare giusto farne conoscere meglio quelle caratteristiche che rendono tipico il gioco o la loro personalità. E tutto ciò diciamo con particolare soddisfazione allorché dobbiamo parlare di qualche nuovo elemento. E così, dopo Cappellaro, viene necessariamente il turno di Bassi. Già domenica nell'incontro con il Como avevamo notato come questo silenzioso e modesto ragazzo venuto all'ultimo momento dal Fanfulla di Lodi, avesse messo in bella mostra doti di precisione, di ottima posizione e visione di gioco in un ruolo tanto delicato quale quello di centrosostegno. Domenica a Novara queste doti sono state addirittura riaffermate in modo clamoroso. Non un errore, non un intervento sbagliato, nonun passaggio errato. Scoperta veramente lieta questa per l’Alessandria che era andata alla ricerca affannosa di un centro sostegno trovandosi di fronte a richieste esose ed intrattabili. Accanto a lui Schiavoni svolge un più agevole gioco di copertura e Pizzolito, al suo rientro potrà trovare un più facile compito. Encomiabile veramente la partita di Migliavacca. Sappiamo ormai che non è una mezzala di punta, che non è adatto ad entrare in profondità in una azione da gol, che non svolge un grande gioco da regista. Ma quanta abnegazione nel suo gioco d’interdizione ai limiti della propria area! Ci piace riportare in proposito quanto Lelio Antoniotti ha scritto su « Calcio illustrato » di questa settimana: « A centro campo i grigi hanno dominato e fraseggiato quanto e come hanno voluto: tanto per esemplificare diremo che Migliavacca ha corso e si è reso utile da solo più di tutti e quattro gli nomini del quadrilatero azzurro messi assieme. Abilmente tenuto a metà campo il gioco dei grigi si sviluppava poi in intelligenti e rapidi contropiede cui la disorganizzata e tecnicamente limitata retroguardia azzurra non riusciva validamente ad opporsi ». Questo il quadro: per completare diremo che attendiamo una miglior prova da Melideo anche se ci è parso in netto miglioramento, che vogliamo da De Angelis prestazioni ben superiori in nome della sua esperienza e della sua classe, in quanto non ci ha ancora del tutto convinti sull’utilità delle sue manovre involute e lente ed anche in certe ingenuità che si spiegano soltanto per mancanza di condizione. Ottimi sempre Soncini, Giacomazzi ed Arbizzani. Torniamo a casa: il Brescia Il campionato continua, impassibile, di fronte all’euforia ed alla tristezza delle domeniche precedenti. Passano i giorni, e le gare settimanali si susseguono con un ritorno fatalmente preciso^, senza lasciare tempo ai rammarichi od alle felicitazioni. E così, eccoci a pensare nuovamente alla dura partita di domani. Diciamo dura perchè consideriamo il Brescia una delle più severe e caparbie compagini di questo torneo. Basta leggere i nomi della prima linea per convincersi di quanto andiamo affermando. Quel centravanti Depaoli che conoscemmo a tememmo a Venezia nello scorso campionato, si presenta come uomo assai duro e difficile da tenere. Ma siamo abbastanza tranquilli: pensiamo che i nostri ragazzi, sul proprio campo, vogliono ben figurare impostando una partita in cui l’iniziativa del gioco sia sempre di loro pertinenza, chiudendo le retrovie nei momenti difficili e rinnovando gli attacchi in continuazione. Non conosciamo la formazione che scenderà in campo: ma nutriamo fiducia in Rava che saprà scegliere di sicuro gli undici più efficienti. Domani riprenderemo a soffrire sul verde, morbido tappeto del Moccagatta. Migliaia di persone dovrebbero urlare di gioia ed incoraggiare la vecchia Alessandria. E’ una bandiera che non si logora, una fede che non muore, una serenità che non scolora. (Il Piccolo, 23/09/1961, Barbagrigia) Il calciatore novarese, vittima di un colpo di sole, nettamente migliorato in serata FUMAGALLI ALL'OSPEDALE E SANNA ESPULSO NEL CONFRONTO TRA GRIGI E AZZURRI Il centravanti Cappellaro autore dei due goals - Anche due pali colpiti dagli alessandrini La prima sfida stagionale tra le due squadre piemontesi di serie B è finita con la vittoria dell'Alessandria per 2 a 0, ma avrebbe anche potuto concludersi con un risultato ben più disastroso ai danni del Novara. Ieri tutto è andato a sghimbescio per gli azzurri. Hanno giocato in dieci dall'inizio della ripresa (Fumagalli era stato trasportato all'ospedale per un colpo di sole) ed a mezz'ora dalla fine sono rimasti in nove per l'espulsione di Sanna (calcione a tradimento negli Btinchi di Soncini); hanno risentito più che gli alessandrini dell'infuocato clima (in senso atmosferico) della giornata e si sono visti negare dall'arbitro, quando la gara era ancora sull'altalena dello 0-1, un evidentissimo rigore, fatto questo che ha finito con il fiaccarli anche moralmente, mettendo loro addosso orgasmo e nervosismo. Una giornata balorda, quella di ieri per il Novara, una partita che farà riflettere un po' tutti, giocatori e dirigenti: tre turni di campionato sono già trascorsi e la squadra è ancora a quota zero. Fortunatamente il periodo nero pare volgere alla fine: domenica prossima dovrebbero essere recuperati tre punti di forza della compagine, il portiere Lena, il mediano Zeno ed il giovanissimo terzino Ranghino. Inoltre, vista la scarsa vena di qualche attaccante su cui contava molto, l'allenatore Facchini (che ha buoni occhi per vedere) effettuerà probabilmente qualche ritocco alla prima linea, nell'intento di vivificarla e renderla attiva. L'Alessandria si è trovata di fronte ad un compito decisamente più facile di quanto pensasse. Non che la partita sia stata per i grigi uno zuccherino da succhiare, ma indubbiamente i ragazzi di Rava hanno potuto portare la gara su piani a loro maggiormente congeniali, grazie alla lentezza delle manovre avversarie e alla scarsità di intesa tra i vari reparti novaresi. A merito degli alessandrini, l'aver saputo cogliere le occasioni favorevoli, la buona prova collettiva fornita (specie nel primo tempo), il lodevole impegno con il quale si sono prodigati. A Fiero Rava un plauso per aver reso scarno e redditizio il gioco di parecchi dei suoi uomini prima abituati a cincischiare oltre misura avanti di piazzare un passaggio o di tentare una conclusione. Un rigore negato anche all'Alessandria e due pali clamorosamente centrati da Cappellani e da Bettini testimoniano che lo 0-2 sotto cui è crollato il Novara ha avuto logiche premesse e solide fondamenta. Si comincia con una temperatura da piena estate, nel riverbero di un sole cocente mascherato da un velo di vapore che ne accresce la vampa. Dopo nove minuti l'Alessandria (che utilizza Schiavoni — bravissimo — come battitore libero) è in vantaggio. Scambio a metà campo tra De Angelis e Soncini (uno dei migliori, ieri). Dal laterale parte un preciso pallone per Bettini che sguscia in velocità dietro Lomazzi, stringe a rete e spara: Fornasaro devia in tuffo, con la mano aperta e Cappellaro, in agguato, realizza con facile tiro. La difesa azzurra, ma forse è solo un'impressione, è parsa statica, quasi sopra pensiero. Al 17' Mentani fallisce la conclusione (l'idea era di Mattei) tirando precipitoso a lato, da dieci metri. La... cortesia gli è restituita da Bettini un minuto dopo, nell'altra area. Gli schemi dei grigi sono ora molto nitidi, quasi veloci, mentre tutto nella manovra del Novara pare incerto e costruito su abbozzi incompleti Al 25' ammonizione ufficiale a Vanara, che carica a tergo — l'arbitro è a due passi Sanna. Tre minuti dopo, un forte tiro di Canto è parato con... brivido da Arbizzani che prima si lascia sfuggire la sfera e poi la riagguanta. Al 30' il Novara cambia di posto ai due terzini, dato che Bettini sta superando con troppa facilità Lomazzi, in scarsa vena. L'Alessandria continua, a tenere in mano la gara ed al 33' Fornasaro si stende quante lungo per deviare un bolide di Bettini. Passano sessanta secondi ed i novaresi sono di nuovo alle strette: azione Vanara-De Angelis-Bettini (di testa), con palla a Cappellaro che la scaraventa contro un palo. Al 36' è invece la traversa a respingere un violentissimo tiro di Bettini lanciato in corsa da un preciso allungo di Cappellaro, molto mobile ed intraprendente. Il Novara reagisce stancamente, con troppi cross in area, quasi avesse la possibilità di sfruttare l'abilità di Charles nel colpire di testa o il senso del goal di un Raffili. Nell'intervallo Fumagalli, già in difficoltà nel primo tempo, sviene ed è trasportato all'ospedale. Colpo di sole, dice il medico. In serata l'atleta è migliorato e domani dovrebbe essere dimesso. Gli azzurri, in dieci, tentano un paio di azioni all'avvio della ripresa. Poi l'Alessandria spinge l'acceleratore e impegna la difesa azzurra. Al 10' Fornasaro vola a deviare un pallone parabolico di Soncini. Sulla rimessa, scappa Piccioni: i difensori grigi s'impaperano e Bassi ferma l'ala con un intervento arcigno. Si grida al rigore da tutte le parti ma l'arbitro tace. Buriana per un minuto che si risolve con l'ammonizione di qualche atleta. Ripicchi in campo, pugilato sulle gradinate. Soncini e Sanna si cercano con aria battagliera e l'arbitro li avverte. Al 15' Sanna scalcia Soncini — senza pallone — e Varazzani lo espelle. In nove, il Novara si getta all'arrembaggio e l'Alessandria si rannicchia, un po' timorosa. I grigi operano ora in contropiede e due tiri (Bettini e Cappellaro) escono di poco a lato della rete di Fornasaro. AI 21' Vanara è atterrato in area ma (figuriamoci, con il precedente di Piccioni...) l'arbitro non interviene. Sfiora il pareggio Canto al 24' con un gran colpo di testa e Bettini il raddoppio con un tiracelo maldestro, a dieci metri dalla porta azzurra. Belle manovre di Soncini e Cappellaro, assalti sfuocati dei novaresi. Al 38' la rete che inchioda il risultato. Viene avanti Giacomazzi (che bella gara la sua), offre a Bettini che vede Cappellaro: il tiro del centravanti è inesorabile. Alessandria 2 Novara 0. E' finita. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Bari-Genoa 0-1 Catanzaro-Pro Patria 1-1 Como-Sambenedettese 2-0 Lazio-Brescia 0-0 Napoli-Parma 0-0 Novara-Alessandria 0-2 Prato-Modena 1-1 Reggiana-Messina 3-0 S. Monza-Lucchese 3-1 Verona-Cosenza 3-0 CLASSIFICA: Reggiana p. 6; Napoli, Modena, Verona, S. Monza, Prato, Genoa 4; Brescia, Alessandria, Catanzaro, Lucchese, Parma, Lazio, Messina, Como 3; Pro Patria 2; Cosenza, Sambenedettese 1; Novara 0; Bari —8 *Penalizzato di 10 punti MARCATORI: 3 gol: Campanini (Prato), Catalani (Reggiana), Ciccolo (Messina), Pagliari (Modena) 2 gol: Bonacchi (Bari), Cappellaro (Alessandria), Dal Molin (Monza), Facchin (Monza), Firmani (Genoa), Postiglione (Verona), Rambone (Catanzaro), Taccola (Prato), Volpi C. (Reggiana), Zavaglio (Verona) 1 gol: Ardit (Cosenza), Bagnoli (Catanzaro), Ballarini (Como), Bernini (Messina), Bersellini (Monza), Bettini S. (Alessandria), Bettoni F. (Brescia), Bolzoni (Genoa), Bravi (Prato), Cera (Verona), Costa V. (Cosenza), Crespi (Pro Patria), Cuttica (Modena), Depaoli (Brescia), Flaborea (Como), Fongaro (Genoa), Fontanot (Monza), Francescon (Lucchese), Fraschini (Napoli), Ghiadoni (Lucchese), Gratton E. (Lucchese), Greatti (Reggiana), Longoni (Lazio), Melonari (Monza), Meregalli (Parma), Merlo P. (Reggiana), Morrone (Lazio), Muzzio (Pro Patria), Pinti (Lazio), Recagno (Brescia), Stefanini F. (Como), Venturelli (Modena) Il punto sul campionato E' continuato il buon momento della Reggiana, capolista, alla terza vittoria consecutiva. A farne le spese è stato il Messina: sono andati in gol Volpi, Catalani e Greatti. Il Napoli, secondo in classifica, è stato fermato sul pari, senza reti, dal Parma. Cosi come per il Modena, in casa del Prato: Cuttica in gol per gli ospiti, Campanini per i padroni di casa. Ha raggiunto quota quattro il Verona che ha superato il Cosenza con le reti di Postiglione, Cera e Zavaglio.