Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
01-10-1961 - Giornata: 5 - Prato - Lungobisenzio


Prato AC - Alessandria US 0 - 4 (0 - 3)
RETI: 11. Vanara E.[A], 20. Oldani (II) T.[A], 38. Cappellaro R.[A], 54. Cappellaro R.[A]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Schiavoni Antonio, Bassi Giampiero, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio, Migliavacca Giancarlo, Cappellaro Renzo, Bettini Sergio, Vanara Elio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PRATO AC: Conti, De Dura, Vannelli, Rossi, Rizza, Magli, Bravi, Taccola, Campanini, Ruggiero, Galtarossa. All.: Meucci Cesare

Arbitro: Monti Fabio (Ancona)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
STUPENDA VITTORIA DEI GRIGI A PRATO L’ostico Modena domani allo Stadio «Moccagatta» Amico lettore, ci rammarichiamo di una cosa sola: che tu non abbia avuto il piacere e la fortuna di assistere alla partita di Prato così come vi abbiamo assistito noi. Ora è assai arduo il compito nostro di darti una precisa idea di quanto abbiamo visto. I quotidiani del lunedì hanno fornito un commento succinto pur usando aggettivi inusitati (stupenda partita; prestazione eccellente; gara disputata con superiorità incontrastata; squadra dalla tecnica sobria che non ha voluto infierire sul povero Prato, ecc. ecc.), ma tutto ciò, se pure fa molto piacere, rimane freddo e distaccato perchè scritto da chi non vive la passione e Vansia delle nostre partite, da chi non conosce fin nelle più riposte pieghe i nostri problemi, le nostre difficoltà, Vincerlo destino del cammino di una povera società di provincia. Ebbene confessiamo che durante il secondo tempo dell’incontro di domenica, qualche lacrima di commossa gioia ci spuntò e si mantenne fino al termine. Tutte le delusioni di due annate venivano di colpo cancellate da quella grande gioia, tutti i tristi ritorni della domenica sera, venivano di colpo dimenticati. Ogni tanto, mentre l’azione si sviluppava fluida da parte dei nostri ragazzi, un diffuso battimani si alzava dal pubblico ed accompagnava, a lungo, il loro muoversi, la loro manovra, riconoscimento incondizionato di una superiorità troppo chiara per essere discussa. E così, abbiamo assistito alla più bella e completa vittoria esterna che l'Alessandria potesse cogliere, vittoria che l’ha collocata in cima alla classifica insieme alle tre grandi: Genoa, Lazio, Napoli. Classifica ed equilibrio Un record è stato battuto: su tre partite, di cui due esterne, abbiamo conquistati i sei punti, segnate sette reti, incassata nessuna. Questa circostanza deve forse essere più sintomatica che non il primo posto in classifica conquistato. Sintomatica di una buona condizione di forma che la squadra ha certamente raggiunto ed anche delle buone condizioni che sono state trovate per ovviare ai successivi, colpi della sfortuna che ci ha tolto alcuni uomini essenziali. Tutto il resto non deve trarre in inganno: la posizione in classifica costituisce il miglior premio ai sacrifici di tutti, ma non si deve nè gridare al miracolo e neanche far già progetti su di un avvenire che è assolutamente incerto e lontano. Se si dovesse, come abbiamo sentito da qualcuno troppo facile agli entusiasmi, già pensare con fondate speranze, alla serie A, si commetterebbe il peggiore degli errori. Non si dimentichi che la squadra, se pure composta da ragazzi seri ed affezionatissimi alla maglia grigia, se pure bene allenati da un maestro quale il buon Rava, vive unicamente sulle possibilità e sulle prestazioni di un esiguo gruppo di titolari con pochissime riserve: a costoro è affidato, fino in fondo, la sorte e la classifica dell’Alessandria. Ma il campionato è lungo ed estenuante; non possiamo quindi, almeno per ora, fare progetti od affermazioni che possono costituire un impegno per tutti noi. Oggi ci deve bastare la soddisfazione di vedere una squadra rendere al massimo, giocare con un affiatamento ed una intesa che sono veramente rari, accumulare preziosi punti ed accantonarli per quei momenti di difficoltà che, nel lungo cammino, potranno verificarsi. Il ritorno di Oldani Eravamo scesi a Prato con tante preoccupazioni e pochi uomini. Si sperava nell’arrivo di Oldani che avrebbe dovuto fruire di un permesso militare. E così è stato: Rava aveva studiato una prima linea nuova, che potesse supplire anche alla mancanza di De Angelis. Senza mezze ali, si doveva sfruttare di ogni uomo le doti migliori. E così venne spostato Bettini a mezz'ala, mentre il suo posto veniva preso da Vanara che in questi ultimi tempi aveva dato segni di vitalità e di volontà nuova. A destra rientrava Oldani a fianco di Migliavacca. Questa prima linea costituiva indubbiamente una incognita: ma non vi erano altre soluzioni e su questa formazione vennero puntate le carte. Abbiamo visto giocare veramente bene. La più lieta sorpresa ci è stata offerta da Oldani. Quella di domenica è stata forse la più bella partita che Oldani abbia disputato in maglia grigia. Finalmente abbiamo visto esaltate da lui quelle belle doti che la natura gli ha fornito e delle quali egli non sempre aveva fatto buon uso. Trovando subito una perfetta intesa con i compagni, Oldani ha creato le azioni più pericolose, ha fatto spiovere al centro i palloni più belli, ha tagliato in velocità e con rapido dribbling gli uomini che dovevano contrastargli il passo, ha sferrato alcuni tiri in porta di notevole precisione: nel secondo tempo, scambiandosi sovente di posto con Vanara, ha sconvolto la già disordinata difesa del Prato, ha sfoggiato una serie di passaggi di prima che rendevano velocissimo il gioco ed anche entusiasmante dal lato spettacolare. La sua rete è stata fra le più belle, in quanto veniva a coronare una travolgente azione, che lo stesso Oldani concludeva con un tiro secco e preciso a mezza altezza. Il nostro Oldani quest’anno ha seguito una preparazione assai approssimativa, in quanto, essendo militare, non ha potuto partecipare al ritiro di Cuneo nè alle successive sedute: comunque ha dimostrato che la vita del fante bene si addice a lui in quanto lo ha irrobustito e gli ha conferito il sano colorito che viene dalla vita metodica. Prima linea di lusso Accanto ad Oldani, i compagni della prima linea sono stati tutti assai bravi: Vanara che ha segnato una rete frutto di una volontà caparbia che lo vede muovere continuamente per portarsi nella zona in cui si sposta il pallone: se domenica non avesse corso continuamente senza soste, Vanara non avrebbe segnato quella rete da pochi passi, quando l'azione sembrava ormai terminata. Il centro di Oldani era stato sfiorato dal terzino, e pareva che dovesse finire in mano al portiere. Vanara si mosse ugualmente e giunse così a segnare mentre il portiere sbagliava l’uscita. Per il resto il ragazzo ha combattuto fino allo spasimo, arretrando a dar man forte, scattando sempre quando gli era consentito, resistendo alle cariche ed anche abituandosi a passare la palla subito, senza più insistere in inutili dribbling. Migliavacca ha ripetuto la portata difensiva di domenica scorsa rivelandosi un ottimo mediano: a centro campo ha svolto un lavoro intenso e continuo veramente meritevole. Peccato che la sua preziosa opera non sia stata premiata da una rete che doveva concludere una delle azioni più belle ed anche più applaudite dal pubblico di Prato. Mancavano quattro minuti al termine. Soncini venne fuori da una delle tante azioni avversarie ed allungò ad Oldani spostato sulla sinistra. Fuga a fondo campo e centro; raccoglie Cappellaro che gira di testa indietro a Bettini: questi avanza ed improvvisamente taglia una palla sulla destra rasoterra verso l’accorrente Migliavacca. Il passaggio pare un poco lungo tanto che il portiere esce e si precipita sulla palla, ma Migliavacca lo precede ed allunga un preciso pallonetto alto che va diritto verso la porta incustodita. E’ la quinta rete? No, perchè il pallone batte sul palo ed esce fuori. Magnifica partita di Bettini il quale si disimpegna in modo esemplare anche da mezz'ala, stupendo Cappellaro che sta creando un gioco d'intesa con Bettini veramente notevole. Le due reti da lui segnate sono il frutto della sua generosità e della precisione dei suoi tiri. Verso la fine mentre stava andando via di forza tagliando via gli avversari in velocità, venne afferrato alle spalle ed al collo e buttato a terra: chi commise quel fallo, era un uomo disperato, già sconfitto da quattro reti, cui erano saltati i nervi. L’arbitro comprese e fece cenno di continuare: Cappellaro si rialzò e strinse la mano al suo.... aggressore. Bassi e Giacomazzi: due epoche Del sestetto difensivo, dovremmo dire le solite cose. Il meccanismo di copertura oggi funziona alla perfezione per questo nuovo elemento che si è imposto con semplicità, direi commovente, alla attenzione di tutti. Mi riferisco al nostro Bassi. Domenica è stato un gigante soprattutto per due motivi: per la straordinaria mobilità che gli consente con relativa facilità di portarsi da un canto all’altro tenendo sempre la sua zona, ed ancora per impareggiabile capacità di marcatura che lo stesso manifesta di continuo verso l’uomo che gli è stato assegnato. Domenica Bassi ha dato tutto il meglio di se stesso: e, si noti che al terzo minuto aveva iniziato male tanto da poter fare capovolgere le sorti dell’incontro. Era scivolalo sull’erba bagnata lasciando via libera al centravanti avversario, il quale, da circa otto metri calciò rasoterra sulla sinistra di Arbizzani: scatto del portiere e palla deviata di pugno. Dopo quel primo sfortunato momento Bassi si impose all’attenzione di tutti, meritandosi anche la stima incondizionata dei compagni tutti lieti di averlo in mezzo a manovrare da par suo. In realtà Bassi offre solo grandi soddisfazioni, sul campo, in quanto subito dopo la partita diventa taciturno e non partecipa ad alcuna discussione. E’ il ragazzo più buono e modesto del mondo. Dovrà per forza diventare un grande giocatore. Magnifica partita di Soncini padrone assoluto del centro campo, ispiratore di tutte le azioni offensive; dall’altro lato altrettanto bella la partita di Schiavoni naturalmente sul piano soltanto difensivo, risolutore di tutte le situazioni più pericolose, padrone di tutti i palloni alti. Indietro, i terzini hanno sfoggiato tutta la loro miglior condizione. Da Melideo, tornato finalmente in perfetta forma, a Giacomazzi che ora si miete i migliori applausi in tutti i campi d’Italia. In ogni angolo della penisola, egli venne chiamato « Giacomo » col nome familiare con cui si chiama un amico intimo. Egli è certamente una delle figure più note e, diremo, più tradizionali del calcio italiano, legate ad un’epoca felice ed ancora romantica che forse con questi uomini scomparirà. Domenica egli calciava al volo, stoppava, fermava, rimandava, e poi si voltava a sorridere al pubblico che lo applaudiva, che lo chiamava, come il pubblico di Milano di ieri, come il pubblico di Alessandria oggi, come il pubblico d’Italia sempre. Sono questi gli ultimi sprazzi di un sentimento che supera il tempo, i confini ed i campanilismi: che importa se chi lo applaude è di Alessandria, di Milano o di Prato? è italiano e questo basta. Di Arbizzani confermiamo il giudizio più positivo. Attento sempre e prontissimo nello scatto. Forse migliore nelle partite esterne che in quelle casalinghe nelle quali l’eco di qualche tifoso non certo amico giunge fino a lui portandogli il ricordo di qualche amarezza. Domani gran tifo: il Modena Questa la squadra che abbiamo seguito domenica, che abbiamo accompagnato a casa, che abbiamo lasciato mercoledì dopo un allenamento prudente condotto dal buon Rava. Forse sarà la squadra che scenderà in campo domani contro il Modena, in quanto non ci risulta che vengano apportate sostanziali modifiche. Che sarà domani? Dopo le clamorose e belle vittorie si diventa timorosi che qualche cosa, anche la più sciocca, possa rompere l’incanto e rovinare la via preziosamente ricca che si sta percorrendo. Noi sappiamo quanto sia pericolosa la squadra del Modena che viaggia ad un solo punto da noi, fortissima in difesa e spesso ben lanciata all’attacco. L’incontro sarà tiratissimo fino allo spasimo. Siamo certi che un gran pubblico affluirà domani ad incoraggiare la squadra, a sostenere a gran voce i suoi beniamini. Dopo la esaltante vittoria di domenica, avvenuta in un impressionante silenzio senza incoraggiamento e palpiti, rotta soltanto dall’applauso compassato di gente che pareva a teatro compiaciuto per la riuscita di un balletto, sarebbe tanto bello vedere i nostri raggiungere la vittoria accompagnati dal festoso « forza grigi », unico, inconfondibile incoraggiamento che i tempi e la civiltà non possono modificare (Il Piccolo, 7/10/1961, Barbagrigia) Vistoso successo dei grigi in Toscana BEL GIOCO E QUATTRO RETI DELL'ALESSANDRIA A PRATO (4 A 0) Il giovane Vanara ha aperto la serie dei goals, seguito da Oldani e Cappellaro (due) - Fermato fallosamente in alcune occasioni il centravanti dei piemontesi - Nella ripresa, ormai in vantaggio, gli ospiti non hanno spinto a fondo Nessuna attenuante per il Prato, battuto ieri sui proprio rampo dall'Alessandria per 4 a 0 di fronte a circa cinquemila spettatori. Un risultato giustissimo questo, che poteva essere ancor più vistoso se l'arbitro Monti con fare paternalistico non avesse sorvolato su due marchiani falli compiuti in area pratese a danno del centravanti dei grigi Cappellaro, atterrato quando era già lanciato verso il goal. L'Alessandria, squadra tecnicamente ben impostata con una difesa magistralmente diretta da un vecchio ed astuto giocatore quale è Giacomazzi non ha dovuto certo faticare troppo per assicurarsi il dominio del centro campo, la conduzione del gioco e con questo il successo pieno. Infatti i grigi, anche quando dovevano subire l'affannosa e sconclusionata reazione dei pratesi, non hanno ceduto la padronanza del centro campo, pronti sempre ad incunearsi nella slegata difesa biancoazzurra. All'11 di gioco Campanini sbagliava la più bella occasione capitata al Prato e,tre minuti dopo gli ospiti andavano in vantaggio: un lungo rinvio di' Bassi faceva supporre che la palla sarebbe andata a spengersi sul fondo campo e tutti restavano fermi mentre la sfera si fermava a pochi centimetri dalla linea del fallo dove Cappellaro era pronto a sfruttare l'occasione traversando sul centro a Vanara che non aveva difficoltà a battere Conti. Reazione vana e sconclusionata del Prato; tanto sconclusionata che erano ancora gli ospiti a segnare al 19'. Migliavacca faceva tutto da solo e si portava in area pratese porgendo la palla a Oldani pronto e smarcato. Bellissimo tiro dell'ala destra che mandava ad insaccarsi nel sette alla sinistra di Conti rimasto fermo. I grigi segnavano con Cappellaro, su azione di Vanara che superato De Dura scendeva velocissimo a fondo campo e rimetteva di precisione al centro dove il centravanti, al volo, scaraventava in rete. Nella ripresa si giocava al rallentatore. L'Alessandria, giustamente, viveva sul grosso margine acquisito nel primo tempo, controllando senza difficoltà gli avversari. Al 9' erano ancora i piemontesi a segnare con Cappellaro che raccoglieva un passaggio di Bettini (La Stampa Sera E.O.) RISULTATI: Messina-Lucchese 3-2 Modena-Novara 1-0 Parma-Genoa 0-0 Prato-Alessandria 0-4 S. Monza-Pro Patria 0-4 Bari-Verona 0-0 Brescia-Napoli 1-1 Corno-Reggiana 1-0 Cosenza-Catanzaro 0-0 Lazio-Sambenedettese 3-0 CLASSIFICA: Napoli, Alessandria, Lazio, Genoa, p.7; Modena, Parma, Reggiana, Pro Patria, Messina, Como 6; Verona, Catanzaro 5; Brescia, Simmenthal Monza, Prato, Cosenza 4; Lucchese, Sambenedettese 3; Novara 1; Bari —7 Penalizzato di 10 punti MARCATORI 4 gol: Cappellaro (Alessandria), Ciccolo (Messina) 3 gol: Campanini (Prato), Catalani (Reggiana), Muzzio (Pro Patria), Pagliari (Modena), Taccola (Prato) 2 gol: Ardit (Cosenza), Bernini (Messina), Bettini S. (Alessandria), Bizzarri (Lazio), Bonacchi (Bari), Calloni G. (Messina), Crespi (Pro Patria), Dal Molin (Monza), Depaoli (Brescia), Facchin (Monza), Firmani (Genoa), Flaborea (Como), Francescon (Lucchese), Fraschini (Napoli), Morrone (Lazio), Pinti (Lazio), Postiglione (Verona), Rambone (Catanzaro), Volpi C. (Reggiana), Zavaglio (Verona) Il punto sul campionato Un quartetto di squadre al comando del campionato di Serie B dopo cinque giornate: grazie alle vittorie di Alessandria e Lazio che hanno agganciato il Napoli e il Genoa, nella trasferta di Parma i liguri hanno opposto una accorta difesa e pericolosi contropiedi alla vivacità degli emiliani, stoppate rispettivamente da Brescia e Parma. E' caduta la Reggiana sul campo del Como: a segno Flaborea. Il Novara è stato battuto di stretta misura allo stadio Braglia a conclusione di una partita che è andata via via impoverendosi di tecnica.