Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
19-11-1961 - Giornata: 10 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Verona Hellas AC - Alessandria US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 75. Cera [Ve] , 83. Zamperlini [Ve]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Schiavoni Antonio, Bassi Giampiero, Verga Adelio, Vanara Elio, Migliavacca Giancarlo, Cappellaro Renzo, Vitali Alessandro, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
VERONA HELLAS AC: Ciceri, Grava, Fassetta, Zamperlini, Pirovano, Morin, Maschietto, Cera, Postiglione, Maioli, Fontanesi. All.: Biagini Bruno Vittorio

Arbitro: Righi Raul (Milano)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
I «GRIGI» ATTRAVERSANO UN PERIODO DIFFICILE La secca sconfitta di Verona e la partita di domani con il Messina Decisamente il periodo difficile è cominciato. Il lungo campionato con le fatiche e gli imprevisti che comporta, brucia le forze, consuma gli uomini, distrugge le compagini. Oggi è il nostro momento: questa povera Alessandria, scarsa di uomini e di mezzi, è chiamata ad affrontare e possibilmente a superare questo scorcio di campionato veramente preoccupante. A quota 10 dopo 10 partite disputate, è per ora in zona tranquilla, ma è necessario superare i prossimi incontri altrimenti può trovarsi in breve tempo nella morsa pericolosa di una terribile lotta per salvarsi. r Naturalmente, come sempre avviene in simili momenti, la malasorte si accanisce contro chi è più debole. E così è stato domenica. Dopo sessantacinque minuti di gioco, nei quali la squadra si batté strenuamente per salvare il pareggio, compressa da ogni parte dagli attacchi di una squadra baldanzosa e sicura dei suoi mezzi, la più beffarda delle autoreti ha aperto la via della sconfitta irrimediabile. D’accordo: la nostra squadra non stava disputando una bella partita. Troppi uomini fornivano una prestazione di gran lunga inferiore alle loro possibilità, il dominio del centro campo non solo non era nostro, ma non eravamo neanche in grado di disputarlo contro l’avversario, gli uomini della prima linea non riuscivano a manovrare, ed impostare azioni, così che tutto l’urto si riversava contro le nostre retrovie: ciò malgrado la difesa reggeva bene e nulla faceva presagire la finale sconfitta se non fosse intervenuto quel fatale autogol. Pazienza: questo è il destino di tante partite. Basta soltanto aver la forza e la tenacia che deriva dal convincimento che fatti sfortunati come questo non si possono verificare di sovente. Gli insegnamenti di domenica Ripensando ' all’incontro ed al comportamento dei nostri uomini, possiamo dire che la partita è servita da serio banco di prova per tutti i nostri ragazzi in essa impegnati, tanto che possiamo trarre conclusioni abbastanza indicative per il lettore che si appresta ad assistere all’incontro di domani. Venendo subito ad esaminare il reparto più preoccupante per tutti, l’attacco, dobbiamo affermare che ancora una volta la prestazione complessiva del quintetto di punta è stato insufficiente oltre che deludente. Bettini continua ad attraversare un oscuro periodo di forma. Nel primo tempo è riuscito solo una volta a sferrare un bel tiro senza fortuna. Per di più è stato duramente colpito ad un ginocchio tanto che ha zoppicato per tutta la partita lasciando in ansia tutti anche nell’allenamento settimanale. Bettini è sicuramente un giocatore , estroso dotato di buone doti di forza, di tecnica e di personalità. Ma quando incoccia in questi stranissimi momenti di calo di forma, perde mordente e vitalità ed allora sono dolori. Eppure è essenziale per noi che troppe) importante il suo apporto per la squadra. Egli è l’unico in grado di tirare a rete insieme a Cappellaro. A proposito di Cappellaro dobbiamo dire che il bravo centravanti rimane troppo sacrificato in questo nostro gioco difensivo di completo abbandono del centro campo. Domenica ha vagato avanti e indietro per lungo e per largo alla ricerca di un pallone utile, solo sempre ed alle prese con due o tre avversari. Il suo apporto si è andato evidentemente spegnendo fino ad esaurirsi con il passare dei minuti in un inutile logorante sforzo. Già abbiamo in altre occasioni osservato come Cappellaro sia un centravanti di manovra e quindi con le attitudini di un giocatore dotato di ampie possibilità di aiutare con utili passaggi e con le necessità di essere aiutato. Nelle partite tipicamente difensive come quella di domenica è fatale che egli non possa fornire il meglio di se stesso. Accanto a lui le mezze ali non sono mai state tali. Vitali ha fornito una buona prova di volontà correndo più del solito e prodigandosi anche in difesa, ma tutto ciò non è stato pari al suo gioco nel quale hanno abbondato troppi errori di passaggio e di impostazione. Migliavacca ha fatto purtroppo dimenticare le ottime prestazioni delle ultime partite. E' ridiventato impreciso ed incerto. Speriamo che si tratti semplicemente di una giornata nera. Vanara è stato certamente il migliore dell’attacco: si è prodigato con volontà ed ha anche svolto buone azioni sapendosi rendere pericoloso. Il ragazzo merita di essere seguito ed incoraggiato. Se continua così, questa dovrebbe essere per lui l’annata buona. L’ora dei terzini Purtroppo le manchevolezze della prima linea finiscono per produrre i loro effetti anche sui reparti arretrati. Abbiamo elogiato per molte settimane i nostri terzini, ma ora dobbiamo fare qualche riserva. Soprattutto per Melideo: non riusciamo più a vedere quel bravo terzino dello scorso campionato, sicuro ed intelligente. Oggi purtroppo denota incertezze veramente preoccupanti. Giacomazzi continua a fare miracoli, ma è certo che si impone sovente una solerte copertura alle sue spalle. La mediana ha avuto un punto negativo in Verga. Questo ragazzo prometteva assai all’inizio, ma dalla sua entrata in squadra non ha ancora fornito una prestazione degna di quanto aveva fatto vede. E’ stranamente lento ed impacciato: speriamo che torni presto Soncini e che il buon Verga possa intanto ritrovare la giusta via. Bravi come sempre Schiavoni e Bassi vere colonne della nostra squadra. Schiavoni non meritava di essere punito da quell’autorete beffa: egli ha deviato involontariamente un pallone per nulla pericoloso che il portiere stava per parare, mandandolo nell'altro angolo della porta. Alla fine il bravo Schiavoni aveva gli occhi lucidi di pianto e di disperazione. Di Arbizzani possiamo dire che è stato il migliore in campo: si riprenda presto, essendo tento, sempre ben piazzato, sicuro ha salvato tutto il salvabile. Il secondo gol venne da un tiro assolutamente imparabile all’incrocio dei pali. Quando ci farà assistere ad una uguale partita in casa? Attendiamo veramente con ansia quel momento per vedere tutti più tranquilli. Questa in sintesi la partita di domenica. Non ci dilunghiamo nella cronaca perché da lunedì è stato narrato con abbondanza di particolari. Diciamo soltanto che la squadra non ha complessivamente soddisfatto: non abbiamo visto gioco, né azioni manovrate e neanche impostate. E’ nostra convinzione che quando la squadra gioca arretrata come domenica ai limiti dell’area, gli è che così tiene disposti i suoi uomini, non tanto perché così è stata predisposta la partita da giocare, ma perché gli uomini di centro campo non hanno sufficiente autorità di portarsi avanti di prendere almeno a tratti la padronanza di quella zona vitale da cui debbono partire tutte le offensive. Purtroppo questo problema sarà di difficilissima soluzione per il buon Rava proprio per la mancanza di uomini autorevoli per quel gioco. Soncini e De Angelis, sulla carta avrebbero dovuto essere i motori propulsori di tutte le manovre d’attacco. Ma entrambi non sono utilizzabili, specialmente il secondo non sappiamo come e quando potrà giocare. Arriva il Messina E proprio in questo particolare momento, arriva il Messina con i suoi tredici punti e le sue ambizioni. Siamo in un momento veramente cruciale per le sorti della nostra squadra ed un incontro casalingo come questo forse domani non ci voleva. Ma il calendario è fatale nelle sue sequenze: non guarda in faccia a nessuno e si presenta con le sue crude esigenze. Il Messina è squadra forte ed orgogliosa. Non dimentichiamo però che fino ad oggi è stata favorita dal calendario in quanto ha disputato sei partite in casa e solo quattro fuori. Tutto ciò può essere determinante, ed ha certo influito nelle sue possibilità realizzatrici che la vedono come la squadra di serie B che ad oggi ha segnato più reti. Di fronte a simile avversaria, i grigi devono battersi per vincere ad ogni costo. Se riusciremo a salire a quota 12 prima di iniziare la tremenda trasferta del sud che ci porterà a Catanzaro e Cosenza, potremo vedere il domani con maggiore tranquillità. Ma la vittoria deve essere conquistata con un incontro giocato senza timori e senza soste. Domani vivremo così un’altra memorabile giornata di tifo. Poco sappiamo della formazione; invariato il trio difensivo (pare che Giacomazzi migliori rapidamente della dura botta subita a Verona all’inguine), la mediana dovrebbe contare su Migliavacca, Bassi e Schiavoni. In prima linea gli uomini sicuri sono soltanto Vanara e Cappellaro Vitali è solo probabile e con lui Bettini che si cura la gamba sinistra duramente toccata a Verona. Non sappiamo quali saranno gli altri convocati. Forse il giovane Sala che da qualche tempo fa scintille nel campionato riserve e nel torneo De Martino. Forse Cantoni od Oldani? Di questi ultimi due non abbiamo notizie precise perché sono militari. Vedremo domani in campo. Non conta molto sapere tutto prima. Ciò che conta è poter vincere, e sentir vibrare intorno a noi il tifo dei bei giorni. Noi come sempre staremo a guardare: nella giornata grigia di novembre, solo il nostro colore dovrà prevalere. (Il Piccolo, 25/11/1961,Barbagrigia) Autorete di Schiavone e gol di Zamperini L'ALESSANDRIA CEDE NELLA RIPRESA: 0-2 I grigi hanno resistito fino a un quarto d'ora dal termine Il catenaccio dell'Alessandria ha resistito per 75' prima di saltare per un'autorete. Ma non è stata tutto merito dei grigi tanta resistenza. I due fulcri su cui l'attacco veronese avrebbe dovuto insistere per scardinare lo sbarramento degli avversari, e cioè la due mezze ali, hanno girato a vuoto per tutto l'incontro: Cera confuso e impastoiato, Maioli fragile e timido. Si aggiunga che Fontanesi ha cominciato a zoppicare dopo un quarto d'ora di gioco e si capirà come i veloci scambi, le puntate di Maschietto e Postiglione fossero insufficienti a superare, dopo la stretta marcatura di Giacomazzi e Bassi, anche la zona minata dove Schiavoni e Melideo troncavano i disegni offensivi dei gialloblù. Per oltre un tempo e mezzo i grigi sono stati difatti schierati tutti a difesa nella loro area. Teoricamente avrebbero dovuto restare disponibili per il contropiede Cappellaro, Vanara e Vitali; ma In realtà anche questi erano più in difesa che all'attacco. La rete che ha fatto crollare la difesa piemontese è venuta al 30' della ripresa, quando il clima di gioco, corretto e cavalleresco nel primo tempo, era andato arroventandosi (ed è merito del preciso arbitraggio di Righi se non si sono avuti incidenti). Foco prima, al 25', Maioli era stato falciato sul limite dell'area e nell'azione scaturita dal calcio di punizione il centro attacco Postiglione si era scontrato duramente con Arbizzani ed era stato portato fuori a. braccia tramortito Al 29' Fontanesi veniva ostacolato irregolarmente sotto porta e l'arbitro concedeva la punizione. Batteva Maioli, pallonetto a Cera, che scoccava un tiro non certo irresistibile, raso a terra. Arbizzani era pronto alla parata, ma un piede, quello di Schiavoni, è spuntato all'improvviso ed ha deviato la traiettoria, non di molto, ma abbastanza per spiazzare il portiere grigio. L'ultimo quarto d'ora è stato di gioco aperto, con i grigi protesi ella riscossa ma validamente contrastati dalla squadra veronese, pur menomata in Postiglione e Fontanesi. Al 38' Maschietto ha servito Maioli, che ha tirato sul braccio di un difensore. Per il fallo, punizione dal limite: ha battuto Zamperlini, con una violenta cannonata contro la faccia inferiore della traversa. Il pallone è rimbalzato alle spalle di Arbizzani e la partita si è praticamente conclusa. (La Stampa Sera G.M.) Recuperi: Sambenedettese-Reggiana 2-2 RISULTATI: Bari-Brescia 0-1 Como-S. Monza 0-0 Genoa-Novara 2-0 Messina-Sambenedettese 2-1 Napoli-Catanzaro 3-1 Parma-Cosenza 2-0 Prato-Lucchese 2-0 Modena-Pro Patria 1-0 Reggiana-Lazio 0-0 Verona-Alessandria 2-0 CLASSIFICA: Genoa 16; Lazio, Messina 13; Modena, Parma 12; Verona, Reggiana, Napoli, Prato 11; Alessandria, Pro Patria, Brescia, Como, 10; Catanzaro, S. Monza 9; Lucchese, Cosenza 7; Novara Sambenedettese 5; Bari —2 Penalizzato 10 punti MARCATORI 6 gol: Cappellaro (Alessandria) 5 gol: Firmani (Genoa), Gratton E. (Lucchese), Morrone (Lazio) 4 gol: Campanini (Prato), Ciccolo (Messina), Corelli (Napoli), Facchin (Monza), Greatti (Reggiana), Muzzio (Pro Patria), Pagliari (Modena), Rambone (Catanzaro), Taccola (Prato) 3 gol: Bolzoni (Genoa), Catalani (Reggiana), Catalano (Bari), Depaoli (Brescia), Francescon (Lucchese), Lazzotti (Messina), Mentani (Novara), Pinti (Lazio), Postiglione (Verona), Radaelli (Messina), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato E'continuata la marcia del Genoa che ha avuto la meglio sul Novara che è stata liquidata per 2-0: reti di Fongaro e Bean, entrambe le marcature sono giunte nel primo tempo. Il Messina, approfittando del pareggio della Lazio in casa della Reggiana, ha agganciato i bianco celesti al secondo posto in graduatoria, grazie al successo di misura contro la Sambenedettese: Lazzotti e Radaelli i giocatori che hanno realizzato i gol. La Pro Patria è stata sconfitta, sul proprio campo, dal Modena che ha avuto il proprio compito facilitato dalla giornata opaca capitata ai lombardi. La superiorità è stata netta e il Napoli ha meritatamente sconfitto il Catanzaro.