Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
26-11-1961 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Messina ACR 3 - 2 (2 - 1)
RETI: 27. Vanara E.[A], 39. Vanara E.[A], 70. Vanara E.[A] 42. Spagni [Me] , 90. Ciccolo I N. [Me]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
MESSINA ACR: Rossi, Dotti, Stucchi, Radaelli, Bosco, Spagni, Carminati, Lanzotti, Calloni Giampiero, Bernini, Ciccolo I Nicola. All.: Mannocci Umberto

Arbitro: Gambarotta Carlo (Genova)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
ENTUSIASMANTE VITTORIA DEI GRIGI SUL MESSINA La superba prestazione di Vanara — La squadra è partita ieri sera per la doppia trasferta nel Sud E’ tornato il sereno, non in cielo ma sul campo dell’Alessandria: da qualche settimana registravamo note poco liete, un regresso di forma, un acuirsi della sfortuna che costringeva la squadra a scendere in campo nelle formazioni più strane. Intorno ai nostri ragazzi s’era creata la solita gelida atmosfera che in modo incomparabile sanno creare i nostri tifosi. Invece oggi la nostra squadra, che in precedenza aveva sempre poco soddisfatto il pubblico amico, tanto che su cinque partite interne aveva dovuto cedere la metà del bottino in palio alle squadre ospitate, ha offerto al Moccagatta la sua miglior prestazione di questo scorcio del torneo vincendo in bellezza — più di quanto non indichi il punteggio di 3 a 2 — il confronto con il Messina. Il risultato infatti in se stesso non è sincero, perchè i grigi meritavano di siglare la loro vittoria con almeno tre gol di scarto. « Si è trattato infatti di una Alessandria — scrive Tavecchia sul « Corriere di Informazione», che, se giocasse sempre sullo stesso ritmo e con la stessa volontà, potrebbe aspirare a qualcosa di più di una posizione di rincalzo nella graduatoria » . Si è così verificato quanto era nei nostri voti: poter affrontare la tremenda trasferta nel sud con una posizione in classifica di tutto riposo. La gioia che abbiamo provata domenica non sarà facilmente dimenticata: è stata una linfa per tutti, come una ondata sana di giovinezza che ci ha fatto nuovamente sperare nelle nostre forze e nella volontà dei nostri uomini. Vanara tre volte Seguendo una tradizione ormai consacrata nella nostra rubrica, consentiteci di parlare anzitutto dell’uomo che ha legato il suo nome alla storia di questa partita in modo indimenticabile: Elio Vanara. Voi comprenderete con quale orgoglio si possa parlare di lui che non è l’acquisto più o meno indovinato di qualche dirigente nei confronti di qualche squadra, ma è il prodotto autentico del nostro vivaio allievo di quel taciturno filosofo del calcio che è Giuseppe Cornara, taciturno uomo dal lavoro oscuro, ma dal cuore grande così e dalle idee soprattutto molto chiare. Giustamente affermava Borletti su « Stampa Sera » che il diciassettenne ha finalmente disputato una gara irreprensibile sotto il profilo tecnico e sotto quello della correttezza. Subendo senza isterismi le cariche più dure, sveltendo la sua manovra e correndo senza posa per tutto il confronto, Vanara ha ritrovato nel pubblico tutti gli amici che aveva perso con precedenti prestazioni abuliche od indisciplinate. Già da qualche settimana dal canto nostro andavamo indicando la giovane ala destra come il migliore in campo della prima linea e così la grande giornata è immancabilmente venuta. Le reti che ha segnato sono il corollario necessario per consacrare le sue indubbie doti di classe e per indicarlo come grande promessa. Certo la seconda è stata un capolavoro addirittura meritevole di passare nella storia del calcio. Inutilmente i maligni possono affermare che è stato un caso o che non riuscirà più a segnare altre simili reti: la verità è che egli ha effettivamente tirato per segnare in quel modo e che una certa dose di fortuna deve pure aiutare chi ha l’audacia di tentare simile impresa. Auguriamoci che questa magnifica gara sia di sprone per lui ed anche di augurio per un costante sicuro rendimento. Fra i tanti resoconti entusiasti degli inviati di tutti i giornali, scegliamo quello di Alberto Fasano che ci descrive in modo fotografico l’indimenticabile momento, sulla « Gazzetta del Popolo » : « E’ ancora Cappellaro in azione, questa volta sulla destra, mentre il piccolo Vanara si è infilato al centro. Sul traversone di Cappellaro si vede Vanara proiettarsi in aria, schiena alla porta avversaria: perfetta, acrobatica sforbiciata e rete irresistibile a filo di traversa. Entusiastiche acclamazioni della folla per la autentica prodezza del ragazzo. Una sola volta, in venticinque anni abbiamo visto qualcosa di simile: un gol-acrobatico realizzato dal granata Guaraldo sul terreno di via Filadelfia al portiere genoano Sain nel corso di una gara vinta; dal Torino sul Genova per 6 a 0 ». Sala e Migliavacca Un’altra grande prestazione è venuta dal giovane, esile Sala che già nello scorso campionato aveva fatto vedere qualcosa di buono e che ora aveva denunciato, nelle gare dei cadetti, una condizione veramente eccezionale. Costretto a ricorrere a lui per mancanza di uomini, Rava giocò una difficile carta, anche perchè fu costretto a retrocedere Migliavacca nel ruolo di mediano non essendo ancora a punto Pizzolito ed essendo risultata insufficiente la prestazione di Verga. Sala è stato invece una grande rivelazione. Mobilissimo ed attento, presente sempre in fase difensiva ed immediatamente in quella offensiva, il ragazzo ha veramente sbalordito per la continuità della sua prestazione e l’intelligenza del suo gioco. Il pubblico ha preso subito ad applaudirlo, lieto di tanta sorpresa. Migliavacca ha dimostrato, se purè ve ne fosse bisogno, di essere un ottimo mediano. Non soltanto ha tenuto per tutto l’incontro uscendo continuamente dall’area palla al piede interrompendo decine di attacchi, ma ha tenuto il centro campo con autorità e disinvoltura veramente encomiabili. Vicino a lui un Bassi magnifico e generoso sempre (la più grande rivelazione dell’Alessandria ’61-62) ed uno Schiavoni attento e preciso, se pure ancora una volta sfortunato nella deviazione che ci è costata la prima rete. Con la mediana così impostata era più agevole tenere il centro campo e far funzionare il quadrilatero che da tempo non vedevamo più in azione. Infatti Vitali in gran vena ha girato per tutto l’incontro con un gioco giudizioso che era un invito a manovrare. E quando Vitali trova estro e resistenza tutto il meccanismo offensivo della squadra funziona. La terza rete segnata da Vanara è nata da un ottimo gioco di Vitali che ha rivelato inconfondibile classe: palla agganciata al volo di sinistro e girata sull’ala di destra con un allungo stupendo. Questi momenti inebriano anche il povero tifoso da tempo deluso. I guai di Cappellaro (con Bettini e Melideo) La giornata è stata decisamente negativa per il nostro valoroso centravanti. Malgrado il suo intenso prodigarsi, Cappellaro non è riuscito mettere a segno una rete: almeno quattro occasioni gli sono state favorevoli ed egli le ha fallite in modo clamoroso, senza contare il rigore sbagliato in modo veramente puerile. Pazienza: queste giornate vengono purtroppo per tutti e bisogna avere lo spirito di saperle superare. Accanto a lui Bettini ha lavorato parecchio senza trovare ritmo: aveva iniziato bene, ma si è spento in un gioco oscuro e senza fortuna. Noi continuiamo ad attendere che il ragazzo si riprenda (e ciò deve immancabilmente venire) con maggior disciplina e volontà. E poiché Bettini è uno dei giocatori dal morale certamente più fragile, gli raccomandiamo di imporsi seriamente un metodo di preparazione più adatto ai suoi mezzi. Con Bettini vogliamo unire Melideo ancora una volta risultato inferiore alle sue capacità. Troppe ingenuità nel suo gioco, specie nell’affrontare l’avversario: egli « beve » le sane di Cappellaro, si vede finte con costanza ed indifferenza senza porre rimedio a situazioni che si protraggono per tutto l’incontro. Riusciremo un giorno a rivedere il magnifico promettente terzino dello scorso campionato? Da molto tempo ormai ce lo andiamo chiedendo senza che ciò si voglia avverare. Eppure tutto dipende da lui, dalla sua volontà di sapersi correggere e di sapersi imporre un gioco diverso. Queste le più importanti impressioni di una indimenticabile partita che ci ha dato tanta gioia ed anche nuove speranze. Ed ora un saluto a tutti Questa speranza non ci lascierà allorché attenderemo l’esito delle gare di Catanzaro e di Cosenza che i nostri ragazzi si accingono ad affrontare. La squadra è partita ieri, venerdì, per la lunga trasferta che la terrà lontana da casa per dieci giorni. Per la prima volta abbiamo rinunciato a seguirla (ma non è ancora detta l’ultima parola) . Sono partiti pieni di fiducia e di buona volontà e siamo certi che qualche buon punto ce lo portano a casa. Intanto la Società ha concluso il contratto per il prestito del diciottenne Rizzo dal Milan: si tratta di una buona mezz’ala che dovrebbe risolvere molti problemi. Rava, che bene lo conosce per averlo avuto nella nazionale giovanile, fonda molte speranze su di lui. Rizzo è partito con i compagni per la trasferta nel sud e quindi non è escluso che venga impiegato in almeno una partita. Per due domeniche il nostro campo rimarrà muto: il tifoso si accontenterà di attendere con ansia il risultato avaro di notizie e di particolari. E noi faremo come il tifoso: ma nel profondo del cuore vive, silenziosa, quella speranza di cui abbiamo detto. Non possiamo infatti dimenticare quanto ci hanno detto i nostri ragazzi salendo in treno. Non potevano essere solo promesse vaghe, dovevano per forza essere sincere parole di un fermo proposito. (Il Piccolo, 02/12/1961 Barbagrigia) L'ala tra i migliori Insieme a Bassi (22 anni) ed al diciottenne Sala CON TRE RETI DEL GIOVANE VANARA L'ALESSANDRIA SUPERA IL MESSINA: 3-2 In giornata negativa il centravanti grigio Cappellaro che ha sbagliato anche un rigore - Per la squadra siciliana, reti di Spagni e Ciccolo Tre a due per l'Alessandria al termine di una vivacissima ed emozionante partita con i Messina, e tanti, tantissimi elogi a Vanara, Bassi e Sala, artefici principali del prezioso successo dei grigi. I tre ragazzi dell'Alessandria hanno trovato tutti assieme, quasi per incanto, il momento felice e dall'unlone dei loro sforzi (insieme, non dimentichiamolo, alla positiva prova di Giacomazzi, Schlavoni, Bettini e finché gli ha retto il flato di Vitali) è nato il risultato che solo numericamente appare di misura in quanto, con una prestazione appena appena sufficiente di Cappellaro, la sconfitta del Messina avrebbe potuto raggiungere vistose proporzioni. Ieri, per sfortuna dei piemontesi, Cappellaro ha rimediato la sua giornata balorda ed ha sbagliato tutto quello che era umanamente possibile sbagliare, fianco un calcio di rigore. Nonostante ciò l'attacco grigio ha superato tre volte la retroguardia siciliana con altrettante bellissime reti di Vanara, il diciassettenne giocatore di Fubine ha ieri finalmente disputato un match irreprensibile sotto il profilo tecnico e sotto quello della correttezza. Subendo senza isterismi le cariche più dure, sveltendo la sua manovra e correndo senza posa da un capo all'altro del confronto, Vanara ha ritrovato nel pubblico tutti gli amici che aveva perso in questo inizio di torneo con prestazioni abuliche o indisciplinate. Sullo stesso piano di Vanara, anche se in modo completamente diverso, ha giocato ieri al suo esordio stagionale il diciottenne interno Sala. L'allenatore Rava gli aveva affidato un compito pesante ed impegnativo, fare la mezzala arretrata, con l'incarico di controllare strettamente il messinese Lazzotti e di rifornire di palloni Bettini, Vanara e Cappellaro. Sala, Piccolino, ancora in fase di sviluppo atletico, ha disputato un incontro di alto rilievo, senza uno sbaglio, senza un'esitazione. Il ventiduenne centromediano Bassi ha completato il trio in gran vena annullando quasi totalmente il centravanti messinese (ma nato a Milano) Giampiero Calloni, un atleta pericoloso per abilità di manovra e fiuto del goal. Il Messina si è battuto gagliardamente, con trame di gioco a volte piacevoli, sospinto senza posa dall'azione precisa e potente di Radaelli, Spagni, Bernini e Lazzotti. Ma contro la fresca Alessandria di ieri c'era davvero poco da fare. Si comincia sotto un cielo scuro, con pioggia fredda, insistente. Il Messina arretra Spagni a fianco del medio centro, l'Alessandria schiera Schiavoni alle spalle di Bassi e Sala vero e proprio mediano. Al 3'' Cappellaro perde la prima occasione non controllando un ottimo allungo di Vitali; al 6' Vanara farebbe goal (di testa) se non fosse in chiaro fuorigioco. Il Messina si fa vivo al 10' con un gran tiro trasversale di Bernini. Cappellaro riprova al 16' e si comincia a capire che la fortuna non è dalla sua: un tiro-cross del «9» grigio batte sopra la traversa e va sul fondo. Un minuto dopo c'è la conferma: azione Vanara-Vitali-Bettini-Cappellaro: nel tirare, i centravanti pianta la scarpa nel fango e manca la conclusione. I siciliani sembrano reggere bene alla pressione grigia ed anzi si mettono in mostra con manovre sicure a metà cara-' po dove il loro predominio è netto. Al 27' i piemontesi passano in vantaggio. Allungo dosato di Sala a Cappellaro, cross radente dalla sinistra, palla che sfugge al controllo di Stucchi, ne approfitta Vanara per sgusciare solo davanti a Rossi e batterlo con una secca puntata rasoterra» a fil di montante. Il Messina «blocca il '« catenaccio i è si proietta in avanti. L'Alessandria manovra con criterio in contropiede ma perde il raddoppio con Cappellaro, che s'intestardisce nell'azione personale anziché servire i compagni meglio piazzati (sarà il miraggio della classifica cannonieri?). Occasionissima per i siculi al 38' ma Ciccolo, a difesa piemontese sguernita e sorpresa, sballa la cannonata di almeno cinque metri. Passano sessanta secondi ed i grigi fanno il bis. Cappellaro (che quando non s'incaponisce sa fare cose egregie ed utili) centra a parabola, Vanara un metro fuori dell'area scatta In un'acrobatica rovesciata, coglie la sfera al punto giusto e la infila al millimetro sotto la traversa, tra le mani protese di Rossi. Sul 2-0 i grigi rallentano. E fanno male perché il Messina riduce lo svantaggio, Corner per i siculi al 42', batte Carminati, un difensore respinge corto, raccoglie Spagni che dal limite infila: il suo tiro, però, pare sia stato corretto da una gamba di Schlavoni. Fine del primo tempo. Il Messina mette alle corde l'Alessandria partendo a razzo nella ripresa. La difesa alessandrina, con Bassi e Giacomazzi in evidenza e Sala prontissimo nei ricuperi, non cede. Si va avanti a botta e risposta sino al 25' poi i grigi segnano ancora. Fallo di Stucchi su Vanara, quasi a metà campo, tocca Bettini a Vitali, che lancia a parabola verso Vanara. Il terzino sinistro messinese sfiora la palla con le mani ma non l'arresta, Gambarotta mette in pratica le norme sulla regola del vantaggio e fa proseguire il gioco, Vanara aggancia la palla, entra in area e scaraventa in goal. Al 87' Gambarotta accorda un rigore pressoché inesistente al grigi per uno scontro a tre Stucchi-Rossi-Vanara. Lo calcia Cappellaro e manda a lato. Riprendono slancio i messinesi e accorciano ancora una volta le distanze al 45' con un goal di Ciccolo che riprende la sfera deviata male e di poco da Orbizzani su calcio d'angolo. Ma stavolta non c'è più tempo per altre sorprese. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Messina 3-2 Brescia-Parma 1-0 Catanzaro-Como 2-1 Lazio-Bari 5-0 Novara-Lucchese 3-0 Prato-Genoa 0-1 Pro Patria-Verona 0-1 Reggiana-Napoli 2-1 Sambenedettese-Modena 2-0 Simmenthal Monza-Cosenza 0-0 CLASSIFICA: Genoa p. 18; Lazio 15; Verona, Reggiana, Modena e Messina 13; Alessandria, Parma e Brescia 12; Prato, Catanzaro, Napoli 11; Pro Patria, Como, Simm. Monza 10; Cosenza 8; Novara e Lucchese 7; Sambenedettese 6;Bari —2 Penalizzato 10 punti MARCATORI 6 gol: Cappellaro (Alessandria), Firmani (Genoa), Morrone (Lazio) 5 gol: Ciccolo (Messina), Gratton E. (Lucchese), Greatti (Reggiana) 4 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Corelli (Napoli), Facchin (Monza), Muzzio (Pro Patria), Pagliari (Modena), Rambone (Catanzaro), Taccola (Prato), Vanara (Alessandria), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato Il Genoa è riuscito ad avere ragione del Prato dopo aver respinto una lunga serie di attacchi: la rete decisiva è stata siglata da Firmani in apertura di secondo tempo, il toscano Targioni ha fallito un calcio di rigore a quattro minuti dalla fine. Successo limpido e di larghe proporzioni quello ottenuto dalla Lazio ai danni del Bari. Netta vittoria del Novara sulla Lucchese, successo ottenuto ai danni di un avversario dominato dall'inizio alla fine della sfida. Una Reggiana volitiva ha vinto meritatamente contro il Napoli più di quanto non dica il punteggio finale. Seconda sconfitta interna consecutiva per la Pro Patria sconfitta dal Verona: match winner Maschietto al 14' del primo tempo.