Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
03-12-1961 - Giornata: 12 - Catanzaro - Comunale


Catanzaro US - Alessandria US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 48. Rambone [Ca] , 69. Rambone [Ca]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
CATANZARO US: Masci, Errichello, Raise, Frontali, Bigagnoli, Guglielmoni, Rambone, Florio, Mascalaito, Maccaccaro, Susano. All.: Arcari.

Arbitro: Annoscia Florenzo (Bari)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
Trasferta del Sud iniziata nel peggiore dei modi mentre invece molte erano le speranze che hanno seguito la squadra dopo la magnifica vittoria casalinga con il Messina. La nostra compagine pareva rinata, aver trovato il suo modulo di gioco, un quadrilatero funzionante, e di conseguenza una manovra di attacco più sicura e costante. Rava infatti aveva ritenuto opportuno lasciare immutata la formazione anche se uomini come Pizzolito, come Rizzo avevano dimostrato di essere a punto come condizione. Ed in verità i calcoli di Rava non si erano mostrati del tutto errati, se si considera che il gioco si è ancora mostrato nitido e promettente anche in questa difficile partita esterna: solo la estrema aridità dell’attacco che non è riuscito a tirare a rete e la condizione negativa di qualche uomo hanno fatto si che la partita prendesse una piega decisamente sfavorevole. Siamo piombati così a metà classifica in una posizione di tutta tranquillità, senza più però, poter tenere quella più ambita alle spalle delle « grandi » Genoa e Lazio. 11 lettore avrà notato come tutti i resoconti di lunedì telefonati da Catanzaro hanno parlato di una Alessandria applaudita per il bel gioco messo in mostra. Vi è stato chi ha parlato della migliore squadra vista quest'anno su quel campo. Purtroppo tutto ciò, se anche e spiegabile, sol che si ricordi come ha giocato la nostra formazione domenica in casa, non ci consola e per i due punti totalmente perduti e per i problemi che nuovamente si sono palesati in relazione alla efficienza dell'attacco. Quel primo tempo L'incontro ha avuto due volti ben distinti che coincidono con i due tempi della gara. I nostri ragazzi hanno disputato uno splendido primo tempo. Il gioco fluiva genuino, spinto da una inventiva spontanea, gli uomini si trovavano ad occhi chiusi con passaggi esatti, rapidi cambiamenti di fronte, repentini capovolgimenti che mettevano in serio imbarazzo gli avversari veramente surclassati dalla prestazione dei nostri. Maturarono in quei quarantacinque minuti numerosissime le occasioni di segnare. Ma la rete dei passaggi e delle manovre, si spegneva ai limiti dell'area. In tutto il primo tempo solo un tiro folgorante e pressoché imparabile partì dalla nostra prima linea, e fu di Vitali. Fu un miracolo quello che compì il portiere salvando la sua squadra da una rete che avrebbe potuto significare la sconfitta. Ma fu anche il tramonto di un sogno per noi che venivamo ad affidare in quell'unico episodio tutte le concrete possibilità, troppo poco in verità: quando la nostra squadra riapparve in campo per iniziare la ripresa fra gli applausi di un pubblico compiaciuto di quanto visto, si manifestò subito il secondo volto dell'incontro. L'Alessandria prese a giocare in sordina, palesò un annebbiamento di idee preoccupante, i salvataggi si fecero più affannosi, molti uomini presero ad arrancare come soggiogati da un avversario che trovava finalmente il modo di slogare l'umiliazione di essere stato fino a quel momento dominalo. Giacomazzi saltando alto su di una palla che gli veniva sulla destra sentì un vivo dolore alla gamba sinistra. Da quel momento fu azzoppato e non poté più tenere il suo posto: Vitali, spompatosi nel primo tempo in un gioco di spola esagerato che lo portava fino ai limiti della nostra area (e non ha certo doti di fondo da vendere), era diventato più pasticcione e confusionario, oltre che impreciso e fermo. Schiavoni doveva rincorrere con l'aiuto di Bassi, l'ala destra galvanizzata dall'incidente sofferto da Giacomazzi. Per forza di cose, subentrò il disordine nelle nostre file: il panico fece il resto. Lo scatenato Maccacaro (naturalmente quando gioca contro di noi si galvanizza) creò le premesse per un gol imparabile. E quello fu il definitivo colpo di grazia per i nervi dei nostri ragazzi. Ogni residua riserva di energia venne distrutta da quella rete che veniva a consacrare una sicura sconfitta. Il secondo volto dell'incontro aveva preso il sopravvento sul primo. Gli applausi per un bel gioco sterile si mutarono in frenetico urlante battimani per il gioco meno tecnico ma più redditizio dei padroni di casa. Uomini fuori forma Purtroppo i sintomi di qualche scadimento di form a già riscontrati in precedenza, si sono mostrati ancora più palesi nell'incontro di domenica. Alcuni uomini-chiave della squadra, e cioè. fra quelli più difficili da sostituire, hanno perduto la buona condizione che in principio di campionato avevano palesato e che si era dimostrata tanto importante in tutti i risultati attivi conquistati. Già nelle nostre precedenti cronache sportive abbiamo accennato al disagio che si prova nel constatare come Melideo, malgrado l'impegno con cui si prodiga, non riesca più a tenere il campo con quella autorità con cui lo scorso anno si impose alla attenzione di tutti gli osservatori. E ' una situazione piuttosto scabrosa perchè di difficile soluzione. Anche domenica è stato osservato che Melideo ha alternato momenti buoni con altri di incertezza in cui i riflessi e l'intuizione non sempre sono andati d'accordo. Lo stesso discorso vale per Bettini. La nostra ala sinistra domenica è stata nettamente inferiore agli altri compagni della prima linea. Questo giocatore non riesce più ad avere le idee chiare, il che fa perdere il senso della rete. La lucidità di concezione, permette sempre di prepararsi il momento buono per scoccare il tiro a rete. E' sempre questione di attimi, di frazioni di secondo. Ed è solo in condizioni di form a, direi psichica oltre che fisica, che si può arrivare alla conclusione di una azione. Purtroppo Bettini annaspa correndo molto con disordine ed affanno. Già ci siamo chiesti quando ritornerà per lui la vena dei momenti buoni. Ad oggi tale vena non c e e bisogna rassegnarsi ad attendere. D'altro canto il suo temperamaento di combattente, la sua personalità di giocatore di punta dotato di tiro potente e micidiale, non consentono il lusso di toglierlo di squadra. Terzo uomo di questa serie negativa è purtroppo Cappellaro, altro caposaldo insostituibile della nostra squadra. Domenica abbiamo avuto la conferma di quanto si temeva e non avevamo ancora voluto dire. Il bravo e generoso nostro centravanti si è inceppato. Il sintomo più evidente di questo suo regresso di condizione, viene proprio dalla frequenza sbalorditiva dei suoi mancati gol. In queste due ultime partite un Cappellaro in condizioni normali avrebbe rafforzato la sua posizione di capocannoniere con tale vantaggio da non dover temere più nessuno. Egli ha fallito le occasioni più facili che gli si siano presentate in tutto il campionato. Domenica a Catanzaro ha avuto a disposizione un pallone magnifico a pochi metri dalla porta (sei o sette?) che bastava toccare giusto per inviarlo a rete. E' successo quanto vedemmo in casa otto giorni prima: mancando la forma, manca la freddezza e quindi la precisione. E così avvenne la stessa cosa del rigore sbagliato contro il Messina. Noi sappiamo che Cappellaro si dispera e soffre anche leggendo queste nostre osservazioni. E' un ragazzo serio e buono, affezionato ormai alla squadra ed ai colori come un tifoso sincero : ciò malgrado queste cose diciamo per doveroso debito di coscienza ed anche per necessario compito critico. Sappiamo benissimo che egli non è responsabile sotto nessun aspetto di questa nuova situazione, dovuta unicamente a fattori fisici momentanei: e sappiamo anche che il nostro centravanti saprà superare il momento negativo con volontà caparbia, la stessa che lo ha portato in breve alla ribalta degli ottimi centravanti di questa tormentata annata calcistica. Degli altri non abbiamo molto da dire. Le due reti segnate dal Catanzaro sono state imparabili per il portiere (forse però qualcosa di più poteva fare sul secondo gol); la mediana è stata ancora una volta il reparto migliore. Migliavacca con la maglia numero quattro sta finalmente ripagando tutti i suoi amici delle amarezze e dei dubbi che in tre anni hanno nutrito. Bassi è... stato il migliore, Schiavoni subito dopo di lui, nella graduatoria dei valori. Il primo tempo di Vanara è stato esemplare: il ragazzo ha fatto alcune cose veramente superbe e tali da mozzare il fiato al pubblico; nella ripresa ha risentito del calo generale. Sala ha confermato di essere in ottima forma, con una prestazione di gran rilievo per continuità e precisione. Vitali, che da \|u n po' di tempo si è fissato nel voler dimostrare la sua buona volontà e le sue attitudini di uomo da centro campo, si è prodigato anche troppo nelle azioni di difesa fino alla nostra area così da mettersi in condizione di arrivare, nelle fasi di attacco, stremato e senza forze nell'area avversaria. Non abbiamo altre notizie particolari da fornire al lettore sulla gara di domenica: d'altro canto già la prossima partita con il Cosenza urge alle porte e sentiamo il bisogno di dire qualcosa anche per domani allo sportivo annoiato che si accinge ad un altro pomeriggio sportivo accanto alla solita radio avara di notizie ed alla TV che, chissà perchè ha preso il malvezzo di trasmettere i risultati non secondo il calendario, ma unicamente secondo la schedina Sisal, cosi chè le partite che non sono comprese in tale schedina non vengono nemmeno prese in considerazione dagli ineffabili cronisti di tanta organizzazione. Così domani a Cosenza A proposito di malvezzo: voglia lo sportivo sfogliare il celebre settimanale « Calcio e ciclismo illustrato » di questa settimana: vedrà con stupore ed amarezza come ci trattano questi giornali sudisti. In una striminzita fotografia (unico commento alla nostra partita a Catanzaro) si legge: « Parata di Arbizzani »: senonchè, osservando la fotografia stessa si vede che accanto al nostro portiere vi è Sniderò e Nardi! Senza commenti. Martedì abbiamo trovato Giacomazzi di ritorno da Catanzaro che si recava a Milano per curarsi la gamba infortunata. E così il nostro capitano sarà assente. In suo luogo è partito Sperati che giocherà a fianco di Melideo. La mediana sarà invariata, mentre grosse novità sono annunciate in prima linea. Tenendo conto delle necessità di combattimento che la partita presenta, Rava sostituirà Vitali e Sala con Rizzo e Pizzolito. Grossa incognita quindi questa prima linea assolutamente inedita nella quale rientra Pizzolito in un ruolo assolutamente nuovo per lui, anche se è facile pensare che egli giocherà praticamente da mediano. Da Rizzo ci aspettiamo molte cose buone in quanto, innestato fra Vanara e Cappellaro dovrebbe far girare bene entrambi con il suo gioco nervoso di mezzala di punta scattante e precisa. E ora... attendiamo. Siamo certi che la prestazione sarà migliore di quella di domenica. L'impegno di portare a casa qualche punto scade domani. Non si può pronosticare oltre dopo la delusione della partita di Catanzaro. Grigi, tocca a voi! Amico lettore speriamo di poter fare discorsi più allegri sabato prossimo. Sulle montagne riarse di Calabria, nella solitudine d'un mondo lontano, fra un pubblico eccitato e non amico, i grigi devono ritrovare se stessi. Nessuno li incita, è vero, ma nessuno li critica aspramente. Anche questo ha la sua importanza. (Il Piccolo, 09/12/1961, Barbagrigia) Gli alessandrini hanno praticamente perduto la generosa gara disputata a Catanzaro a 25 minuti dal via, allorché Vitali (che è stato con Vanara e Cappellaro tra i migliori in campo) al è visto neutralizzare; dalla consumatissima esperienza del vecchio ma sempre in gamba portiere Masci una staffilata pressoché Imparabile. Invece il guardiano giallo-rosso, lanciatosi disperatamente in tuffo, ha compiuto non si sa come l'insperato miracolo; e da allora per l'Alessandria non c'è stato più verso per venire a capo della contesa. La gara condotta dai piemontesi, comunque, è stata brillante e più volte i <grigi» hanno strappato l'applauso al cinquemila catanzaresi che affollavano le tribune. Il primo goal calabrese è venuto al 3' della ripresa; una palla di Maccaccaro, spostatosi sulla sinistra, giungeva a Rambone e l'estroso attaccante, sgusciando tra i difensori, sorprendeva con un tiro imparabile Arbizzanl. Diciotto minuti dopo, lo stesso Rambone raddoppiava su calcio d'angolo, con un tiro ad effetto che 11 vento si incaricava di tramutare in rete. Arrivati a questo punto, qualsiasi squadra si sarebbe forse rassegnata, rinunciando ad ogni ulteriore velleità. I grigi invece, ripresisi con coraggio, sono passati al contrattacco ed hanno premuto a lungo in area calabrese. La difesa del Catanzaro però (e Masci in particolare) non si è lasciata sorprendere. (La Stampa Sera E.G.) RISULTATI: Bari-Prato 4-0 Catanzaro-Alessandria 2-0 Genoa-Napoli 3-1 Lucchese-Reggiana 3-1 Parma-Lazio 0-0 Sambenedettese-Pro Patria 1-2 Simm. Monza-Messina 1-1 Verona-Novara 1-2 Cosenza-Como 3-0 Modena-Brescia 1-0 CLASSIFICA: Genoa p. 20; Lazio 16; Modena 15; Messina 14; Verona, Reggiana, Parma, Catanzaro 13; Pro Patria, Alessandria, Brescia 12; Napoli, Prato, S. Monza 11; Cosenza, Como 10; Novara, Lucchese, 9; Sambenedettese 6; Bari 0 Penalizzato 10 punti MARCATORI 7 gol: Firmani (Genoa) 6 gol: Cappellaro (Alessandria), Morrone (Lazio), Rambone (Catanzaro) 5 gol: Ciccolo (Messina), Gratton E. (Lucchese), Greatti (Reggiana), Muzzio (Pro Patria) 4 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Catalano (Bari), Corelli (Napoli), Facchin (Monza), Francescon (Lucchese), Mentani (Novara), Pagliari (Modena), Taccola (Prato), Vanara (Alessandria), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato In una gara accesa, gagliarda e combattuta il Genoa ha avuto ragione del Napoli grazie ad un migliore impianto di gioco e ad una rapida esecuzione di temi manovrati: reti liguri di Giacomini, Bean e Firmani. Sfruttando abilmente le occasioni favorevoli il Novara ha sconfitto il Verona in una gara molto maschia terminata con due espulsioni per entrambe le formazioni. Parma e Lazio hanno portato a termine un incontro senza particolari emozioni, dominato dalle difesa opposte terminato in parità.