Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
17-12-1961 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Parma AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Arbizzani Luciano, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Pizzolitto Radames, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vitali Alessandro, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PARMA AS: Recchia, Panara, Polli, Neri, Sentimenti, Tomassoni, Moriggi, Vicino, Ruggeri, Spanio, Meregalli. All.: Genta Mario

Arbitro: D'Agostini Alessandro (Roma)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
SCONFORTANTE PAREGGIO CASALINGO CON IL PARMA (0-0) Domani a Napoli si avrà una confortante prestazione dei grigi Al ritorno dalla « crociata nel Sud » un incontro casalingo ci attendeva assai importante e terribile. Si trattava di affrontare il Parma squadra-rivelazione di quest'anno, che è riuscita ad incassare soltanto 8 reti in questo scorcio di campionato. Malgrado le difficoltà dell'incontro, tutti confidavano però in una prestazione superiore della nostra squadra che, per il solo fatto di tornare a casa dopo tante amarezze, e di ripresentarsi al pubblico amico, avrebbe certamente « voluto » dimostrare che le sue migliori doti non erano riuscite a venire fuori nei climi impossibili delle gare esterne, ma che invece una convincente prestazione casalinga sarebbe servita a risolvere ogni dubbio. Purtroppo le speranze sono andate deluse: la volontà non è invero mancata, perchè non si può dire che i nostri ragazzi non abbiano profuso ogni loro energia per la riuscita del loro intento, ma è mancata quella freschezza di idee che rende spontaneo il gioco, genuina l'inventiva, risolutiva la iniziativa del gioco. Le cause sono varie e complesse, ma la realtà è una sola: che abbiamo raccolto un solo punto in tre partite, così che, trovandoci ora a quota tredici (alla pari della Lucchese!) siamo appena in zona di centro classifica, mentre però sentiamo già alle nostre spalle il respiro affannoso delle inseguitrici pericolanti che con molta facilità potrebbero raggiungerci. Per ora quindi la classifica offre una certa tranquillità, ma non possiamo escludere che il pericolo possa verificarsi da un momento all’altro. Cause antiche e recenti Ricorderà senza dubbio il lettore i momenti di grande gioia ed anche di speranza che avevano accompagnato i primi successi della nostra squadra, la quale aveva raggiunto le primissime posizioni in classifica. Molte cose sono però da tempo cambiate. Ebbene, diremo subito che le varie cause che hanno contribuito alla deludente nostra prestazione di domenica, vanno ricercate, a nostro avviso, nella mancata rispondenza di alcuni uomini alle necessità della gara. Il discorso si riferisce innanzi tutto alla prima linea: diciamo subito che l'assenza di Vanara, squalificato per una domenica, si è fatta parecchio sentire. E tale considerazione valga per quella parte del pubblico che ancora oggi lo discute, dimostrandosi avversa alle sue prestazioni. Il ragazzo sta invece attraversando un periodo di form a così spettacolare, che tutte le sue doti denotano una notevole dose di classe. La maglia numero sette era stata affidata da Rava a Vitali: e fin qui, a nostro avviso, tutto logico e normale. Vitali si presentava infatti come il più adatto ad ereditare il gioco di Vanara, dal momento che la sua classe e l'intelligenza sono ben superiori ad ogni dubbio. Purtroppo la prestazione di Vitali è stata invece negativa, malgrado ogni sua buona volontà. Quella insistenza nel dribbling non fece altro che attardare lo svolgimento dell'azione senza contare che furono ben tre i suoi traversoni verso il centro mentre se bene dosati, avrebbero potuto offrire ai compagni il pallone della vittoria. E così, malgrado l'impegno con cui Vitali si buttò nella lotta, rimase pur sempre l'amara constatazione del suo appena mediocre stato di preparazione. L'altra dolente nota, che è ormai remota, perchè da qualche settimana andiamo segnalandola, è fornita dal nostro Cappellaro. A nostro avviso il centravanti sta attraversando un periodo in cui all'evidenza si nota come la sua mobilità, la sua caparbia ricerca del pallone buono siano soltanto espressioni di una volontà indomabile ed anche commovente, ma nulla più. Il Cappellaro anche sicuro di se stesso, e pronto al tiro a rete anche da posizione difficile, per ora è un caro ricordo di un tempo vicino ma pressoché irraggiungibile. Siamo certi che il nostro valoroso centravanti, saprà ritrovare la buona condizione di un tempo, ma la realtà è ancora e sempre quella che indichiamo, abbastanza sintomatica di come sia fragile e varia la sorte dei nostri giocatori che spesso non sanno nemmeno con le migliori intenzioni spiegarci questi cambiamenti di forma. Lo stesso discorso vale per Bettini: da alcune domeniche, questo nostro giocatore, che pure costituisce un punto fisso della formazione, è fermo: non ricordiamo un suo tiro che si approssimi a quelli d'un tempo, una sua puntata da brivido nell'area avversaria con il sicuro e spavaldo destreggiarsi di chi sa cosa vuole e cosa può fare. Domenica Bettini ha navigato al centro campo in posizione marginale un poco lasciato a se stesso, senza appoggio e senza costrutto, in condizioni di dover scambiare subito il pallone al compagno più vicino così come se il suo compito dovesse esaurirsi in quel semplice passaggio liberandosi di ogni responsabilità. Come si vede, la prima linea venne a trovarsi senza l’uomo capace di risolvere la partita, con un gruppo di elementi nettamente dominati da una difesa arcigna e nettamente superiore, quale quella del Parma: come si sarebbe potuto segnare, se non sfruttando un momento particolarmente favorevole? La risposta è ovvia: infatti non segnammo, conquistando quel punticino del pareggio che, unico, ha salvato tutti dalle più amare considerazioni. Il diciottenne Rizzo Unica nota abbastanza positiva per la prima linea, ci è stata offerta dal giovane Rizzo, innestato alla mezz'ala destra: malgrado il terreno nuovamente infame del centro campo che gli ha tagliato le gambe, impedendogli di fornire la misura precisa del suo valore, Rizzo ci ha mostrato d'essere una bella promessa ed anche l'uomo su cui si possano fondere molte speranze. Palleggiatore sicuro e sempre nella posizione ideale rispetto alla azione che si sta svolgendo intorno a lui, Rizzo possiede la innegabile dote della rapidità di concezione ed il senso sbrigativo della mezz'ala moderna. L'abbiamo visto sempre, appena in possesso della palla cercare subito l'uomo libero e scagliare palloni lunghi con cambiamenti di fronte veramente notevoli. Il ragazzo è anche dotato di magnifico tiro di destro. Domenica ha tentato di sorprendere il portiere avversario con tiri improvvisi da lontano, che non hanno avuto fortuna, ma c ’è bastato osservare con quanta rapidità congegnasse l'azione o sferrasse il tiro, perchè ci si sia persuasi che questo prestito del Milan, condotto a tamburo battente, può costituire veramente una utile soluzione per le nostre scarse possibilità. Per completare il giudizio sul comportamento della prima linea, dovremmo ancora una volta parlare del buon Migliavacca, contro il quale abbiamo sentito domenica aspre rampogne. Diremo subito che il ragazzo domenica ha giocato in condizioni di inferiorità perchè ancora sofferente del colpo ricevuto a Cosenza; inoltre che il medesimo è un buon mediano, mentre non è una mezz'ala, che in tale ruolo ha giocato unicamente perchè nessuno in quel momento era in condizioni di vestire la maglia numero dieci (anche se molti tifosi hanno rinfacciato a Rava di non aver messo in squadra il giovane Sala). Su queste premesse diciamo che, se pure è doveroso riconoscere che il buon Migliavacca non ha disputato una buona partita, assai difficile è gettare croce addosso all'allenatore che lo ha messo in squadra. Non dimentichiamo infatti (e questa è invece la cosa che tutti dimenticano) che da alcune settimane Migliavacca si era dimostrato in ottima forma. Abbiamo i nostri dubbi che il giovane Sala avrebbe reso di più su quel terreno e contro quella difesa arcigna e chiusa in una preordinata ed ermetica guardia. Il problem a del centro campo Rimane aperto per sempre il problema fondamentale per il funzionamento di tutto il gioco di squadra, problema che si riferisce al centrocampo. Solo il ritorno di Soncini porterà forse un raggio di luce alle tenebre che sovrastano in questo momento il meccanismo funzionante dell'Alessandria. Rava ha immesso in squadra, libero da preoccupazioni di copertura, Pìzzolito notoriamente dotato per il gioco di difesa, in considerazione della buona prestazione dallo stesso fornita a Cosenza. Purtroppo, malgrado tutta la buona volontà con la quale Pizzolito si è prodigato, il compito a lui assegnato, e che era dei più difficili, non è stato espletato in modo soddisfacente. Ciò ha contribuito a rendere lenta ed approssimativa tutta la manovra di preparazione del gioco di attacco che doveva invece essere rapida, chiara, autoritaria e soprattutto costante perchè, se si voleva vincere, l'iniziativa dell'attacco doveva spettare a noi. La morale è questa: che ancora una volta abbiamo constatato che gli attuali nostri mediani (e fra essi enumeriamo anche Migliavacca) hanno l’attitudine di svolgere tutti lo stesso gioco che svolge Schiavoni: quello di difendersi ad oltranza in un gioco di copertura e quindi di rottura bene organizzato ma assolutamente avulso dal gioco di attacco di alcuni uomini avanzati abbandonati a se stessi. Qui sta forse la nostra maggiore deficenza. Noi ricordiamo il gioco del bravo Ochetta nel Genoa o dell’indimenticabile Menegatti nell'Udinese di qualche anno fa: quel tipo di gioco non è svolto da nessuno: chi avrebbe dovuto distinguersi nello svolgerlo (De Angelis) è purtroppo afflitto da un male che non sappiamo quando gli consentirà di entrare in campo. E' difficile, in tali condizioni piegare squadre come il Parma attualmente alla ribalta del campionato per la velocità del suo gioco spigliato e la copertura bene organizzata svolta da una difesa sicura e mobilissima. Buon per noi che la difesa ha tenuto, salvandosi dal contropiede avversario spesso pericoloso, mettendo in evidenza un Bassi sempre superlativo, ed un Giacomazzi bravo ed esperto oltre misura, oltre che il solito Schiavoni pedina utilissima per la nostra difesa. Ad essi si deve aggiungere un Arbizzani in splendida form a (la parata su punizione a pochi minuti dal termine lo dimostra), ed un Melideo che nel secondo tempo è riuscito a farsi perdonare le ingenuità e le incertezze mostrate nel primo. Natale napoletano Ora, amico lettore, salutiamoci un poco commossi: mentre ti auguriamo un buon Natale di tutto cuore, partiamo con i nostri ragazzi per Napoli, dove vorremo assistere alla partita onde poterti narrare tutto quanto rimarrà nella nostra memoria. Quando leggerai queste nostre note, noi saremo già a Napoli a vivere le ore della vigilia di un Natale lontano dalle nostre case e dalle nostre tradizioni. Sarà anche la vigilia di una emozionante partita nella quale non nascondiamo la intenzione di portare a casa qualche cosa di buono mentre la squadra nostra avversaria ci attende per cogliere a sua volta una vittoria che da tempo le manca. Sappiamo che rientrerà Vanara ed anche Soncini: la squadra dovrebbe, almeno sulla carta essere più forte di quella di domenica. Ce la faremo? Domani, nella febbre della vigilia natalizia, dedica qualche minuto, col tuo pensiero, ai tuoi grigi che giocano anche per te. Torneranno il giorno di Natale ad Alessandria: come i pastori che recavano i doni semplici, raccolti dal loro lavoro, forse porteranno il punticino da offrirti. Nella quiete tradizionale della casa serena, accanto al tuo focolare, amico lettore, non dimenticherai di certo che anche in questo giorno il tuo sport preferito è vivo più che mai con le sue ansie e le sue gioie, e dirai: oggi è un giorno ancora più lieto. (Il Piccolo, 23/12/1961, Barbagrigia) Troppo lenta e confusa la manovra dei piemontesi TRA ALESSANDFRIA E PARMA UNO SCILABO: 0-0 La squadra emiliana ha ottenuto il nono risultato di parità - In evidenza i giovani alessandrini Rizzo e Bassi - Prossimo rientro nella formazione grigia del mediano Soncini Zero a zero tra Alessandria e Parma al termine di una gara che di vivace e di interessante ha avuto ben poco. Il gran freddo sceso all'improvviso e l'ingannevole stato del terreno hanno per parte loro contribuito non poco a conferire fisionomia stracca alla contesa, che si è trascinata per tre quarti del ' tempo su temi monotoni. Ha forzato l'andatura la compagine grigia sul finire dell'incontro, quando gli emiliani hanno accusato l'infortunio subito dal loro interno sinistro Spanto, ma è stata una ventata condotta con il fiato grosso e nelle gambe la stanchezza dì tanti scialbi minuti precedenti. Inutile fare un processo al mezzo insuccesso dei grigi. Ieri il Parma aveva un netto predominio a metà campo, possedendo uomini validi per una manovra attenta e puntigliosa nella zona centrale. L'Alessandria, di contro, era priva dell'ala destra Vanara (messosi in evidenza nelle ultime partite) e presentava Migliavacca in condizioni niente affatto ideali per i postumi della ferita riportata alla gamba destra nell'incontro di Cosenza. Inoltre l'uomo su cui Rava aveva affidato (insieme a Migliavacca) il compito di presidiare la metà campo, Pizzolito, si è rivelato lento, impacciato, impreparato ad inserirsi con la necessaria autorità nel vivo della manovra ed ha finite col ricorrere sovente all'appoggio del giovane Rizzo. Il diciottenne cosentino avuto in prestito dal Milan è stato uno dei pochi atleti alessandrini, insieme a Bassi e Giacomazzi, a fare buona figura. Pur sfiancandosi in un lavoro di spola quasi ininterrotto, Rizzo ha contribuito a sveltire le poche trame d'attacco dei grigi ed è stato in pratica l'unico a creare, od a tentare di farlo, pericoli per la rete parmense. Se Rizzo avesse avuto alle spalle una fonte di propulsione meno mediocre, avrebbe certo potuto sbizzarrirsi in azioni offensive di spicco, collaborando più frequentemente con Cappellaro' e con Bettini. Per le prossime gare, comunque, l'Alessandria potrà quasi certamente contare sul rientro del laterale Soncini (che Rava pensa di avere in squadra fin da domenica prossima: l'apporto di questo giocatore, veloce, combattivo e tecnicamente a posto, dovrebbe migliorare — e non di poco — la spinta offensiva della compagine piemontese. Il Parma ha ottenuto il nono pareggio di questo torneo, il quarto fuori casa. La formazione emiliana ha ancora messo in luce il suo solido apparato difensivo (otto reti incassate finora) e, finché ha potuto usufruire di Spanio per intero, si è mossa benino anche all'attacco. Particolarmente brillante è stata la prova dei laterali Neri e Tomassonì, mentre il portiere Recchia (da due stagioni in evidenza in serie B) ha sbrigato con tanta sicurezza 11 poco lavoro procuratogli dall'attacco alessandrino. Cinquemila presenti quando comincia la contesa. Un paio di svarioni difensivi di Schiavoni fe Melideo trovano pronti a rimediare il centromediano Bassi ed Arbizzani. Al 10" un'incertezza di Melideo mette bene in corsa Meregalli che evita l'intervento di Schiavoni e staffila radente il palo opposto, una spanna fuori, però. L'Alessandria manovra in modo blando, ed il Parma si distingue a centro campo. I grigi portano poi avanti Giacomazzi (il suo diretto avversario gioca praticamente come mezz'aia, mentre l'interno Vicino fa il mediano) e dal piede del terzino partono precisi suggerimenti agli avanti. Al 31' Giacomazzi centra teso, Cappellaro appoggia indietro, di testa, verso Migliavacca il cui tiro rasoterra è parato in tuffo da Recchia. Trenta secondi dopo risponde Sparilo che conclude una veloce puntata con un tiro alto. Il finire del tempo è tutto a favore del Parma che si scioglie in ripetute manovre di attacco. Al 38' Arbizzani para con brivido (la palla quasi gli sfugge) un corner di Meregalli ed al 40' si riabilita con una sicurissima bloccata in presa. Una veloce scorribanda di Spanio apre il secondo tempo, poi i grigi sembrano risvegliarsi. Al 6' una rapida intesa tra Rizzo, Pizzolito, Bettini e Cappellaro si spegne per fuori gioco del centrattacco. Al 12' Rizzo calcia un angolo, tocca di testa Vitali ma troppo debolmente per impensierire Recchia. Tre minuti dopo Spanio scivola e si fa male alla schiena. Esce per i massaggi e rientrerà al 19' in condizioni menomate. L'Alessandria continua a premere ma nessuno degli avanti grigi ha lo scatto felice o il tiro pronto. Al 25' i piemontesi sfondano sulla sinistra con il tandem Giacomazzi-Bettini: l'ala centra teso, Cappellaio (in fuori gioco) raccoglie al volo daldalla parte opposta e scaraventa a rete ma Recchia, bravissimo, s'innalza a pugni chiusi e devia. E' il momento migliore per i ragazzi di Rava. Al 27' Cappellaro manda la palla in rete durante una mischia ma si aiuta visibilmente con le mani. Il Parma alleggerisce la pressione con una testarda manovra di Tomassoni che Schiavoni ferma con un fallo: tira la punizione (ad una ventina di metri dalla rete alessandrina) Spanio e costringe Arbiazani ad un bellissimo volo per deviare in angolo. Riprende l'azione grigia ma la difesa emiliana è molto attenta e non si lascia sorprendere. Al 40' Schiavoni spara fortissimo su punizione e Recchia, allungandosi fulmineo in avanti, toglie la sfera dal piede di Rizzo. Ad un minuto dal termine una delle poche emozioni del match: Bettini calcia una punizione dal limite, respinge Polli con la schiena, Melideo replica con una secca puntata e Recchia, puntuale e disinvolto, blocca saltando altissimo. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Parma 0-0 Bari-Como rinv. Genoa-Catanzaro 1-1 Lucchese-Cosenza 3-0 Messina-Lazio 1-2 Modena-Verona 1-0 Prato-Sambenedettese 2-0 Pro Patria-Napoli 2-1 Reggiana-Novara 2-1 Brescia-Simmenthal Monza 2-3 CLASSIFICA: Genoa p. 21; Lazio, Modena, 18; Messina, Pro Patria, Brescia, 16; Verona, Reggiana, Parma, Prato 15; Catanzaro 14; Alessandria, Lucchese 13; Napoli, Simm. Monza, Cosenza 12; Como** 10; Novara 9 Sambenedettese 8; Bari* 4 Penalizzato 6 punti *una partita in meno MARCATORI 7 gol: Ciccolo (Messina), Firmani (Genoa), Rambone (Catanzaro) 6 gol: Cappellaro (Alessandria), Greatti (Reggiana), Morrone (Lazio), Muzzio (Pro Patria) 5 gol: Bonacchi (Bari), Corelli (Napoli), Gratton E. (Lucchese), Mentani (Novara) 4 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Catalano (Bari), Facchin (Monza), Francescon (Lucchese), Lazzotti (Messina), Lenzi (Cosenza), Loiodice (Brescia), Pagliari (Modena), Recagno (Brescia), Taccola (Prato), Vanara (Alessandria), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato Stop casalingo per la capolista Genoa fermato dal Catanzaro: padroni di casa avanti con Bagnasco, pareggio di Maccacaro per gli ospiti nella ripresa. Ne ha approfittato la Lazio che ha ridotto lo svantaggio a te punti grazie al successo sul terreno del Messina: Gasperi e Ferrario i marcatori per i biancocelesti. La Pro Patria ha confermato di attraversare un ottimo periodo di forma grazie anche alla vittoria contro il Napoli: partita combattuta ed equilibrata decisa dalla rete di Calloni a quattordici minuti dalla fine.