Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
19-01-1964 - Giornata: 18 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Triestina US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 19. Vitali A.[A], 82. Fara M.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Carlini Rino, Vanara Elio, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Verga Adelio, Vitali Alessandro, Fara Mario, Cesana Angelo, Bettini Lorenzo, Bettini Sergio All.: Vitto Luigi

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Miniussi, Cattonar, Vitali Giampiero, Pez, Greco Elia, Sadar, Vit, Dalio, Orlando, Rancati, Porro. All.: Montanari Serafino

Arbitro: Acernese Giuliano (Roma) [Masoni, Sani]
Note
Ammonito: 68. Vitali Alessandro [A]. Infortunato Carlini [A] uscito dal 30. al 45. ed in campo nel secondo tempo con il braccio sinistro al collo. Angoli: 7-1. Spettatori: 3.500 circa (1.387 paganti, incasso L. 1.053.000). Giornata fredda. Terreno gelato, sdrucciolevole e coperto in molte zone di segatura. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE B - Il Foggia è rimasto solo al comando della classifica LA TRIESTINA NON RESISTE (0-2) AGLI ATTACCHI DELL’ALESSANDRIA Una rete per tempo, sette calci d'angolo a favore e uno salo contro, un gioco veloce di discreta, levatura tecnica e, purtroppo, il salito infortunio che settimanalmente viene ad angustiare l’allenatore Vitto, sono il bilancio dell’Alessandria nella gara dì ieri con la Triestina. Era una di quelle partite per le quali si usa dire, che bisogna assolutamente vincere. Reduci da uno 0-4 suli terreno del Foggia, i grigi avevano visto interrompere otto giorni prima la loro bella marcia ascensionale verso posizioni dì classifica, più tranquille, si presentava loro l'occasione per riprendere il cammino bruscamente interrotto a Foggia, ed era un'occasione da non lasciarsi sfuggire a nessun costo. .Non per nulla, l'allenatore Vitto diceva, prima della partita: « L'importante per noi è fare quattro punti in queste due gare. I giocatori non devono pensare ad altro che ad incamerare l'intera posta. Al gioco, alla manovra, ci si penserà dopo, quando la classifica, non ci assillerà più con le sue preoccupazioni, quando l'orgasmo sarà sparito. Se poi, naturalmente, assieme alla vittoria, viene anche il bel gioco, non sarà certo io a rammaricarmene ». Bene, Vitto pub essere soddisfatto. Ieri l'Alessandria ha linfa, e in certi momenti s'è permessa, anche, il lusso di mettere in mostra belle trame di gioco, dando vita, a. manovre di buona fattura tecnica. Costretto a modificare lo schieramento per la squalifica di Melideo e l'indisposizione, di Soncini, l'allenatore grigio poteva contare sul rientro di Vitali assente da lungo tempo dai campi di gioco. Il mezzo rivoluzionamento dei ranghi non ha. inciso minimamente, sul rendimento della compagine. Di fronte ad una Triestina, che aveva, subito fatto capire le sue intenzioni difensive spostando l'interno Dolio a far la guardia a Fara, il laterale Pez su Cesana e lo stoppar Greco in qualità di battitore libero, l'Alessandria si e spinta subito all'attacco dando respiro alla manovra, cercando aggirare, i difensori ospiti con azioni a largo raggio sulle ali. Il rientrante Vitali si prodigava con assennatezza e continuità, Sergio Bettini era più sbrigativo del solito. Cesana si muoveva con disinvoltura in tutti i settori, mentre Fara e Renzo Bettini si incaricavano di iniziare lo azioni a centro campo e di portarle avanti. La. Triestina che si distingueva unicamente per l'insolita vigoria atletica, fu ben presto in balia dei grigi, e al 18' era costretta a capitolare. Fara si era spinto avanti sulla sinistra, e. smistava poi la. palla a Vitali, il quale vinceva il duello con Fez, si spostava leggermente sulla sinistra e prevenendo il tuffo di Miniussi insaccava raso terra. L'Alessandria, che si distingueva per l'anticipo con cui sistematicamente preveniva gli avversari su ogni palla, costruiva azioni su azioni, e la Triestina non poteva far altro che cercare di arginare in qualche modo gli attaccanti locali. Al 22 Miniussi parava senza trattenere un tiro di Renzo Bettini, cinque minuti dopo Cesana non sfruttava una magnifica occasione per raddoppiare il vantaggio, e poco dopo Carlini, scontratosi con Cattonar, cadeva malamente a terra rialzandosi dolorante alla spalla sinistra per una lussazione. Dopo l'intervallo il difensore rientrava con un bendaggio rigido e. il braccio al collo spostandosi all'ala destra, mentre Migliavacca retrocedeva a terzino. Fara a laterale e Sergio Bettini passava alla mezzala.. Nella ripresa, il ritmo dell'Alessandria calava un po' di tono, forse anche per il rimaneggiamento dei reparti in conseguenza dell'infortunio di Carlini, e. la Triestina poteva affacciarsi più sovente nell'area di Nobili. Alla, mezz'ora, Renzo Bettini con un'azione travolgente partiva da metà campo e si affacciava in area triestina: Greco non trovava di meglio clic allungare una manina verso la palla che l'attaccante aveva all'altezza del petto. Il pallone carambolava su un braccio ili Bettini e l'arbitro - tra un subisso di fischi - assegnava una punizione in favore degli ospiti. Ma al 17', comunque, il raddoppio era cosa fatta. Fara partiva da centro campo, smistava a Cesana che gli restituiva prontamente la palla in profondità: tiro in diagonale da destra a sinistra e niente da fare per Miniussi. La Triestina, ormai rassegnata, rischiava di incassare altre reti. Al 24' Miniussi usciva alla disperata su Cesena imbeccato da Renzo Bettini, e al 37’ un tiro di Sergio Bettini mandava la palla a battere sulla faccia interna del palo della porta avversaria: la sfera ritornava in campo attraversando tutto lo specchio della porta, e Vitali arrivato in corsa mandava a lato (Stampa Sera – Vittorio Preve) VITALI ROMPE IL GHIACCIO L’Alessandria è tornata alla vittoria battendo con un secco punteggio – indice della sua inconfondibile supremazia – la Triestina. Un gol per tempo, autori rispettivamente Vitali tornato in squadra dopo lunga assenza ed il giovane Fara, hanno caratterizzato l’incontro disputato alla garibaldina da entrambe le compagini, ma specialmente dai padroni di casa che hanno nettamente riscattato la deludente prova di domenica scorsa a Foggia. Veloci e scattanti, i grigi hanno dominato per quasi tutto l’incontro e sol oa tratti gli alabardati sono riusciti ad imbastire azioni pericolose. La prontezza e la bravura dello schieramento difensivo triestino hanno inoltre impedito una maggiore segnatura da parte dei grigi, che si sono visti più volte annullare da Miniussi palloni precisi e pericolosi. Già al 3’, su punizione calciata da Bettini II, la mezz’ala Fara di testa indirizza a rete un preciso pallone parato da Miniussi. Due minuti dopo tiro saetta di Rancati, ma l’azione non sortisce buoni risultati. Al 6’ Miniussi si scontra con un compagno di squadra e resta a terra dolorante. Al 19’ azione confusa in area alabardata. Vitali, dopo aver raccolto un lancio di Fara segna tra il tripudio del pubblico invero non troppo numeroso. Al 24’ centro dalla sinistra di Vitali; raccoglie Bettini I quasi sul fondo, ma il portiere neutralizza sia pure con difficoltà. Al 39’ bella azione di Cesana sulla sinistra. Centro verso Bettini I, il quale lascia partire un preciso tiro: Miniussi para con un bellissimo intervento all’angolo sinistro della porta. All’inizio della ripresa Cesana si produce in una bella azione sulla destra: la palla appoggiata a Carlini finisce sui piedi di Vitali il quale banalmente mette fuori di un metro. Al 15’ Vit colpisce un palo ed è questa una delle poche belle azioni degli avversari che si sono peraltro lasciata imporre la supremazia tattica e territoriale dei padroni di casa. Al 30’ un grosso fallo di mano in area di Greco non è punito dall’arbitro. Al 37’ perfetto scambio Fara-Cesana il che mette lo stesso Fara in condizioni di segnare con un bellissimo tiro. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) NETTA VITTORIA DEI “GRIGI” SULLA TRIESTINA (2-0) Per fortuna siamo stati salvati dall’incubo. E l’incubo consisteva nel dover necessariamente temere, dopo la secca sconfitta di Foggia, di essere nuovamente da capo con una squadra senza mordente e senza carattere. E’ venuta invece la bella e convincente vittoria sulla Triestina che ha ristabilito le posizioni buone conquistate, ed i rapporti cordiali ed affettuosi fra giocatori e pubblico. Confessiamo di essere andati al campo domenica con una particolare apprensione: il che avviene sempre quando si deve vincere a tutti i costi. Se infatti la prova fosse stata negativa e la squadra si fosse mostrata abulica, le preoccupazioni sarebbero evidentemente riaffiorate senza certezza di una rapida soluzione. Invece fino dalle prime battute si ebbe netta la sensazione che eravamo nella giornata buona e che i sintomi di risveglio delle passate domeniche non erano stati soltanto una illusione. L’occasione per riprendere il cammino bruscamente interrotti era buona e la squadra non se la lasciava sfuggire. Gioco vistoso e pulito. Non solo, ma la nostra squadra in certi momenti si è anche concessa il lusso di sfoggiare belle trame di gioco, dando luogo a manovre ben costruite su una intelaiatura tecnica notevole. Anche questa settimana Vitto aveva dovuto modificare la formazione a causa di una indisponibilità di Soncini e della squalifica del buon Melideo che dopo tante e tante domeniche ha fruito, se pure non gradito, di un turno di riposo. Ma la modifica apportata ai ranghi non ha certo inciso sul rendimento della compagine, anche se un nuovo grave infortunio è giunto ad angustiare un po’ tutti. Carlini scontrandosi con un avversario cadeva malamente, riportando una lussazione alla spalla sinistra tanto che doveva finire l’incontro con una ampia fasciatura che gli impediva i movimenti e lo costringeva all’ala. Retrocedeva Migliavacca a terzino e Fara mediano, mentre Sergio Bettini passava alla mezz’ala. Ciò malgrado il gioco era sempre bello e piacevole oltre che abbastanza incisivo. E qui vogliamo una volta tanto elogiare i nostri avanti per la gara disputata. Vitali è rientrato evidentemente smanioso di giocare e di far vedere che non ha perduto l’antico smalto. Egli ha sempre giocato con continuità e con criterio, fornendo più volte ai compagni palloni preziosi e resistendo anche alla vigoria fisica ed anche esuberante degli avversari. La sua rete, segnata al 18’ del primo tempo, è stata un vero capolavoro, di quelli che Vitali, quando è in vena, sa offrire ai suoi tifosi. Ricevuta una bella palla sulla sinistra da Fara, egli fece tutto da solo: vinceva il duello con abili finte con Pez, si spostava ancora leggermente sulla sinistra, ed ingannava il portiere, facendolo prima uscire e poi prevenendolo in tuffo, così che indisturbato insaccava rasoterra. Anche Sergio Bettini, costretto a disputare buona parte della partita alla mezz’ala, giocava in modo più sbrigativo e concreto, fornendo quindi a tutto il reparto una maggiore incisività ed anche l’apporto del suo tiro sempre violento e pericoloso. Non è dispiaciuto Cesana assai più disinvolto e sulla strada ormai di acclimatarsi alla difficile lotta delle gare di serie B. Il quintetto di attacco riceveva poi continuo impulso dal lavoro di centrocampo di un grande Fara e di un intelligente Renzo Bettini che con la sua calma e la sua esperienza sapeva impostare le migliori azioni. Anche il gol di Fara segnato al 37’ del secondo tempo è stato un capolavoro. Egli partiva da centro campo, lasciava con un preciso tocco la palla a Cesana e continuava nella sua corsa in avanti di smarcamento, fino a ricevere nuovamente la palla dallo stesso Cesana: senza esitazione faceva partire subito un tiro in diagonale da destra rendendo inutile ogni tentativo del portiere Miniussi. Poco prima Renzo Bettini aveva già entusiasmato tutti partendo da metà campo con azione travolgente che in area avversaria veniva fermata soltanto da un vistoso fallo di Greco: la punizione comunque veniva assegnata contro di noi e chiudeva la più bella azione della partita. Difesa tranquilla. I nostri difensori hanno disputato una partita non certo preoccupante, ma hanno comunque confermato di essere in perfetta efficienza in ogni loro reparto, e di aver mantenuto quella media che soltanto la partita di domenica scorsa a Foggia ha purtroppo abbassata. La classifica attuale non è delle migliori: a due punti da noi si trovano Cosenza e Prato, a quattro in coda Monza e Parma. Il pericolo di dover lottare per salvarsi è quindi sempre incombente ed attuale. Bisogna quindi continuare sulla strada intrapresa e migliorare anche il quoziente reti che porta dieci gol all’attivo e 19 al passivo, tenendo conto che il recupero casalingo con il Brescia si presenta almeno in questo momento particolarmente difficile per la natura e la condizione dell’avversario che in questo momento ha una forza almeno travolgente. (Il Piccolo, 25 gennaio 1964 - Filade) RISULTATI: Cagliari – Udinese 0-0 Cosenza – Palermo 1-0 Foggia – Varese 1-0 Lecco – Parma 2-0 Napoli – Brescia 1-4 Simmenthal Monza – Padova 0-0 Prato – Potenza 0-0 Venezia – Catanzaro 3-1 Verona – Pro Patria 1-1 CLASSIFICA: Foggia p. 23, Varese, Cagliari, Napoli 21, Brescia* (-7), Pro Patria 20, Lecco* 19, Padova*, Udinese 18, Catanzaro, Triestina, Potenza, Venezia 17, Verona*, Palermo 16, Alessandria 14, Cosenza, Prato 12, Simmenthal Monza*, Parma 10. Ogni = una gara in meno. Brescia 7 p. di penalizzazione MARCATORI: 10 reti: Muzzio (Pro Patria), 8 reti: Raffin (Brescia), Nocera (Foggia), 7 reti: De Paoli (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Gilardoni (Napoli), Maestri (Palermo), Porro (Triestina). Il punto sul campionato Anche il Varese è caduto sotto le mazzate del gagliardo Foggia. Gli uomini di Pugliese, così hanno continuato nel loro impressionante crescendo ed ora comandano solitari la classifica. Un gol del ritrovato Nocera ha spianato ai rossoneri la via verso la conquista del titolo d’inverno, anche se Varese e Cagliari hanno una gara da recuperare (entrambe in trasferta). Nell’altro big-match della giornata il San Paolo ha dovuto ammainare clamorosamente (1-4) bandiera. Il Brescia, capolista fantasma del campionato, ha travolto il Napoli, prima superandoli di forza, poi infilzandolo altre due volte i ncontropiede. La splendida squadra di Gei, con sette punti di penalizzazione ed una gara in meno del Napoli, è ora ad un solo punto dalla squadra di Lerici, favoritissima all’inizio del campionato! Delle altre grandi il Cagliari ha dovuto segnare il passo, avendo vanamente e inutilmente caricato a testa bassa il bunker innalzato dall’Udinese. Pareggio anche peri l Verona, che ha sprecato ben due calci di rigore (e nell’incontro con la Pro Patria è stata assegnata un’altra massima punizione che Muzzio, però, ha trasformato). Incontro caldo anche tra Venezia e Catanzaro, con tre espulsi e due rigori! Preziosa vittoria per il malconcio Cosenza, grazie ad un gol del purosangue Gramoglia, che ha beffato Postiglione ed il Palermo. Nettissimi, invece, i successi id Alessandria e Lecco, rispettivamente su Triestina e Parma. La matricola Potenza ha colto un altro prezioso punto in casa del Prato, resistendo gagliardamente alle offensive dei toscani. Una mezza beffa, invece, il nulla di fatto per il Monza, che ha ancora denunciato mancanza di incisività nella prima linea. (Corriere dello Sport)