Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
16-02-1964 - Giornata: 21 - Potenza - Alfredo Viviani


Potenza SC - Alessandria US 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 39. Carrera [Po] , 50. Vaini [Po] , 77. Lodi [Po] 14. Cesana A.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Vanara Elio, Cesana Angelo, Tenente Sergio, Verga Adelio, Sogliano Riccardo, Fara Mario, Zucchi Giampiero, Bettini Lorenzo, Bettini Sergio All.: Vitto Luigi

Formazione avversaria
POTENZA SC: Ducati, Casati, Vaini, Dellagiovanna, Merkuza, De Grassi, Gareffa, Carrera, Viacava, Lodi, Rosito. All.: Rubino Egizio

Arbitro: Rancher Marcello (Roma) [Feri, Romagnoli]
Note
Infortunato Vanara uscito tra il 59. e il 63. poi rientrato e rimasto inutilizzato all'ala. Angoli: 11-2. spettatori: 4.500 circa. Terreno in ottime condizioni. Inizio gara ore 15.00 Nota: secondo il tabellino pubblicato su “La Stampa” nel Potenza con il n. 11 avrebbe giocato Ferulli.

Commento
In B: i grigi cedono nella ripresa: 1-3 L’ALESSANDRIA SCONFITTA SUL CAMPO DEL POTENZA Brillante inizio dei piemontesi che passano in vantaggio con Cesana - Un infortunio a Migliavacca facilita il successo dei rossoblu L'Alessandria ha resistito quaranta minuti sul terreno del Potenza, poi è crollata d'improvviso, dopo il goal della mezz'ala Carrera, finendo nella ripresa in piena balìa dei locali che si sono imposti per 3 a 1. I grigi avevano iniziato benissimo: il Potenza balbettava, mentre l'Alessandria si rendeva pericolosissima in prima linea, specialmente per merito di Bettini I, riuscendo nello stesso tempo a frenare tutte le iniziative dei locali. Al 15' del I tempo la supremazia dei grigi si concretizzava con un goal di Cesana, che raccoglieva un passaggio di Bettini 1 e batteva imparabilmente Ducati. Poteva essere l'inizio di una vittoria nettissima, invece gli alessandrini rallentavano notevolmente il ritmo e al 40' l'assedio del Potenza veniva premiato da un goal della mezz'ala Carrera, che sfruttava un corto rinvio di Melideo. Nella ripresa la partita cambiava completamente volto. L'Alessandria cedeva inspiegabilmente di schianto, ed il Potenza assumeva l'iniziativa dell'incontro. Al 5' i locali passavano con Vaini, che dopo uno scambio con Lodi batteva Nobili con un tiro dal basso in alto. Sul 2 a 1 ci sarebbe stata per l'Alessandria ancora qualche possibilità di portarsi in pareggio. Ma purtroppo al 15' Vanara, colpito involontariamente da Merkuza, si infortunava e questo dava ai piemontesi il colpo di grazia. Iniziava allora la supremazia, del Potenza, che al 32' aumentava ancora il suo vantaggio per merito di Lodi (uno dei migliori in campo). La mezz'ala rossoblu dopo aver dribblato due avversari, batteva per la terza volta Nobili. Dal 32' in poi era un monologo del Potenza, che, sia detto senza esagerazione, avrebbe potuto mettere a segno almeno altre due reti, che venivano evitate soltanto un po' per la bravura di Nobili e un po' per l'imprecisione degli avanti locali. Del Potenza sono particolarmente piaciuti il portiere Ducati, il centravanti Viacava, oltre a Lodi, che, come si è detto, è risultato uno dei migliori in campo in senso assoluto. Dell'Alessandria, ottimo Nobili e buono Bettini I. La difesa in blocco, comunque, è piaciuta nei primi quarantacinque minuti, vale a dire fin quando ha retto con bravura agli assalti della prima linea potentina; poi nella ripresa, il sestetto difensivo è crollato. La prima linea, dal canto suo, è riuscita a rendersi pericolosa soltanto a sprazzi. (La Stampa - I.U.) Rimonta sull’Alessandria (3-1) POTENZA 40 MINUTI DI PAURA La ruggine accumulata sui muscoli dei rosso-blu nel periodo di vacanza concesso per la sosta del campionato ed una ingiustificata intolleranza iniziale del pubblico stavano oggi per fare un autentico sgambetto al Potenza, che nei primi venti minuti della partita è apparso con la testa tra le nuvole e, meno metaforicamente, con un centro campo messo a completa disposizione della pattuglia alessandrina. Naturalmente, come spesso capita ai rosso-blu quest’anno, Lodi e compagni han fatto ben presto le spese di questo pur breve periodo negativo, ed una zolla traditrice ha dato una mano a Cesana per battere il rientrante Ducati, più sfortunato che colpevole in occasione della rete segnata dall’Alessandria, Per come il Potenza aveva giocato fino a quel momento, in tribuna tutti pensarono al peggio e si cominciò a sussurrare di partita compromessa e di un futuro che in tal modo sarebbe divenuto d’un colpo molto meno roseo di quel che era sembrato sino al momento dell’ingresso in campo delle due squadre. Il pronostico infatti voleva il Potenza vincente. I rosso-blu riuscivano a smentire le catastrofiche previsioni e col passare dei minuti, e precisamente intorno alla mezz’ora, cominciavano a controllare meglio l’Alessandria, a capirci meglio nel dedalo degli spostamenti attuati dalla prima linea in maglia grigia, fino ad acciuffare, peraltro meritatamente, un incoraggiante risultato di parità grazie al quale, dopo l’intervallo, potevano giocare più decisi che mai per guadagnare il tempo perduto. Vitto, dopo aver lasciato quasi mezza squadra a casa, s’era deciso al lancio del centravanti Zucchi, tentando con ogni accorgimento d’ottenere il massimo rendimento dalla sua squadra. Versa era il libero, tenente lo stopper, mentre Bettini II andava a cacciarsi in seconda linea; il più anziano dei Bettini si preoccupava di assicurare un minimo di propulsione alle due punte Sogliano e Zucchi, mentre Fara passava dal lato di centro-sinistra a dare una mano sia ai difensori che agli uomini di centro-campo. Tutto più semplice per il Potenza, con De Grassi stopper, Merkuza libero e Lodi arretrato. Gol rocambolesco dopo 14 minuti: scambio Sogliano - Bettini I e tiro di quest’ultimo, non irresistibile, quasi da fondo campo; Ducati si lanciava peer bloccare la palla ed era tradito da un rimbalzo, mancando la presa: Cesana, completamente libero (e non solo in questa occasione) insaccava da un metro. Il pareggio giungeva al 39’: i padroni di casa ottenevano un calcio d’angolo: batteva Gareffa con un tiro quasi radente; Carrera, prontissimo, girava a rete senza alcuna possibilità di intervento per Nobili. Al 5’ della ripresa Vaini, da tre anni in forza al Potenza, segnava il suo primo gol in maglia rosso-blu. Il forte terzino raccoglieva al limite dell’area una corta respinta di testa di un difensore alessandrino e saettava a rete: palla a fil di palo senza scampo per Nobili. Vittoria in cassaforte al 32’ con una robusta spintarella della fortuna: Lodi lasciava partire uno dei suoi soliti tiri molto violenti da oltre 20 metri, la palla batteva a terra su una zolla a 4-5 metri da Nobili, s’impennava e concludeva la sua pazza corsa nel sacco. (Corriere dello Sport – Lino Viggiani). LA SCONFITTA DI POTENZA Un’altra amara sconfitta, maturata dopo una bella speranza: l’inizio era stato assai promettente, la squadra era passata in vantaggio creando quindi il convincimento nell’ambiente locale di essere forte e sicura. Ma crollata nella ripresa, è stata nettamente dominata da un Potenza che non si aspettava certamente un cambiamento del genere a suo favore. Il giocar bene per un periodo segnando anche un gol, per poi finire alla mercé dell’avversario, è sempre motivo di polemiche e di dubbi: v’è chi ha accusato squadra ed allenatore di essersi chiusi in difesa, mentre altri hanno sostenuto che è stata la reazione violenta dei padroni di casa, i quali sono andati al contrattacco disperatamente per cogliere il pareggio, che ha costretto i nostri uomini ad arretrare. Noi non siamo in grado di giudicare quanto è effettivamente avvenuto, certo è che troppo spesso la nostra squadra non riesce a giocare autorevolmente o almeno a bilanciare le forze per una intera partita. Certamente l’incidente di Vanara che era ormai uno dei migliori della squadra è stato determinante e ha indebolito la compagine e soprattutto il reparto difensivo, ma non serve certo a spiegare il calo di una squadra che si è fatta travolgere. Si dice anche da parte di qualcuno che la resistenza di molti nostri uomini è soltanto reattiva, per cui troppi sono i giocatori solo da 45 minuti: e questo è anche vero. Si è cercato di migliorare la preparazione dei nostri uomini con un allenatore di educazione fisica, ma ad oggi siamo ancora in dubbio sul possibile miglioramento della squadra . (Il Piccolo, 22 febbraio 1964 - Filade) RECUPERI: Padova – Verona 1-2 RISULTATI: Foggia – Cagliari 0-0 Lecco – Pro Patria 1-0 Padova – Cosenza 3-0 Parma – Triestina 1-1 Prato – Napoli 0-0 Simmenthal Monza – Brescia 0-0 Udinese – Venezia 1-1 Varese – Palermo 0-0 Verona – Catanzaro 3-1 CLASSIFICA: Foggia p 28, Verona 27, Brescia* (-7), Cagliari* 25, Padova, Varese 24, Lecco, Napoli 22, Udinese, Potenza, Triestina, Catanzaro 21, Venezia 18, Palermo 17, Simmenthal Monza, Alessandria, Prato 14, Parma* 13, Cosenza* 12. Ogni * = una gara in meno. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 10 reti: Raffin (Brescia), Muzzio (Pro Patria) 9 reti: Nocera (Foggia), 8 reti: De Paoli (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Maestri (Palermo), Porro (Triestina), 7 reti: Gilardoni (Napoli), Carminati (Padova). Il punto sul campionato Senza tregua il Verona. Approfittando del nulla di fatto nel big-match tra Foggia e Cagliari, gli uomini di Facchini (contro il Catanzaro hanno conquistato la quinta vittoria consecutiva in appena venti giorni!) si sono portati appena ad una lunghezza dalla capolista. Anche il Foggi,a però, continua sicuro nella sua marcia. Contro il roccioso Cagliari la formazione di Pugliese ha continuato nella serie positiva, conquistando il quindicesimo risultato utile. Per concludere con le serie, anche il Brescia non conosce soste. Ieri ha pareggiato (con un po’ di fortuna, tuttavia) a Monza: è la sua diciannovesima partita senza sconfitte. Pareggi in serie anche sugli altri campi (sei in tutto). Senza infamia e senza lode quello del Napoli a Prato. Gli uomini di Lerici, anzi, hanno confermato il loro momento infelice, uscendo fischiatissimi dallo stadio. Meritatissimo, invece, quello del Palermo in casa del Varese che ha confermato di essere in netto declino. Fortunosi, invece, i punti strappati in extremis dalla Triestina a Parma e dall’Udinese con il Venezia (in casa!) Gli altri incontri si sono conclusi tutti a vantaggio delle squadre di casa. Pertanto è stata questa la prima giornata di campionato senza “2”. Il Padova ha travolto nella ripresa un Cosenza menomato dall’infortunio al portiere Ravera. Netto anche il punteggio a favore del Potenza nel confronto con l’Alessandria. La “matricola” però ha passato una brutta mezz’ora essendo stata infilata fortunosamente quasi in apertura da Cesana. (Corriere dello Sport)