Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
23-02-1964 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Lecco AC 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 57. Bettini L.[A] 54. Innocenti [Le]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Vanara Elio, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Verga Adelio, Cesana Angelo, Fara Mario, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Vitto Luigi

Formazione avversaria
LECCO AC: Meraviglia, Facca, Bravi, Ferrari, Pasinato, Sacchi, Galbiati, Schiavo, Innocenti, Bertucco, Clerici. All.: Piccioli Angelo

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre) [Brambilla, Muzio]
Note
Ammonito: Melideo [A]. Angoli: 11-3. Spettatori: 8.000 Giornata di sole, terreno morbido e fangoso Inizio gara ore 15.00

Commento
In serie B, i grigi piemontesi da un mese non riescono più a vincere SEMPRE PIU’ GRAVE LA POSIZIONE DELL’ALESSANDRIA BLOCCATA IN CASA SUL PAREGGIO ANCHE DAL LECCO: 1-1 L'ultima vittoria della squadra di Vitto risale al 19 gennaio, contro la Triestina – Non bastano agli alessandrini le prodezze di Fara e Vanara - Un errore del terzino Melideo apre la strada al goal dei lariani – Tre minuti dopo segna Renzo Bettini Anche stavolta l'Alessandria non è riuscita ad ottenere quella vittoria che ha perso di vista ormai dal 19 gennaio, del 2-0 alla Triestina. Pareggiando per 1-1 in casa, contro un Lecco giustamente temuto per la clamorosa vittoria di mercoledì scarso a Brescia. ma rivelatosi all'atto pratico piuttosto dimesso, la squadra grigia ha perduto un'occasione quanto mai favorevole per allontanarsi un pochino dalla zona più pericolosa della classifica. L'undici di Vitto ha fatto soffrire sino al novantesimo minuto i suoi sostenitori dimostrandosi incapace, più per le proprie deficienze in ogni settore che per i meriti non eccelsi degli avversari, dì cogliere un successo che pure appariva a parlata di mano. I dirigenti avevano tentato tutte le strade per creare intorno alla squadra l’ambiente propizio per una riscossa. Un paio di giocatori erano stati multati per scarso rendimento (anche se uno di essi, Renzo Bettini. veniva confermato in formazione per necessità), tutta la squadra era stata condotta in ritiro collegiale a Salice Terme per sottrarla al clima polemico della città, si era persino vietata l'ingresso ai giornalisti negli spogliatoi prima dllla partita dal momento che, com'è noto, se l'Alessandria sta scivolando verso la serie C, la colpa è tutta della stampa). Provvedimenti che non sono riusciti a nascondere la sconsolante gravità della situazione: due soli elementi, tre contando il portiere Nobili che ha sempre fatto il dover suo, si sono sforzati di dare un’impronta costruttiva e pratica al gioco dei grigi, ma hanno visto frustrati i loro sforzi vuoi dall’inesperienza del pur generosissimo Cesana, vuoi dall’imprecisione di Migliavacca e Soncini, vuoi dall’indecisione dei due Bettini. Non bastano le prestazioni commoventi di Vanara come terzino sovente proiettato all'attacco, e di Fara come centrocampista e uomo di punta ad un tempo, per annullare le deficienze di tutti gli altri e permettere all'Alessandria di guardare all'avvenire con un certo ottimismo, specialmente, quando si aggiungono errori clamorosi, ed evitabili, a complicare una situazione già pesante. L'Alessandria infatti dopo aver chiaramente dominato nei primi 45 minuti, si è trovata al riposo con un nulla di fatto per il quale non la si poteva certo ritenere fortunata. Al 2' infatti un'azione di Cesana si era conclusa con un tiro di Sergio Bettini respinto dalla schiena di un difensore: al 19' ancora l'ala sinistra, ben lanciata a rete, era stata fermata per fuorigioco inesistente e la stessa sorte era toccata poco dopo all'altro Bettini. Al 25' Fara si era prodotto in un'entusiasmante discesa personale ma Meraviglia, portiere dei lariani, aveva neutralizzato il tiro deviandolo in angolo con la punta delle dita. La difesa del Lecco comunque, aveva subito una pressione continua ed insistente, risultando costretta, a salvarsi in angolo per ben sei volte contro nessuna. Nella ripresa, dopo nove minuti appena, il crudele marameo della sorte alle speranze dei grigi. Il terzino Melideo, recuperando un pallone ed avendo la possibilità di rinviarlo direttamente, preferì restituirlo indietro al portiere Nobili; lo fece però in modo così maldestro da consentire al centravanti avversario Innocenti di intercettare la sfera e proseguire da solo verso l'area per battere facilmente Nobili. I grigi reagirono con la forza della disperazione, il pubblico, sovente crudele con i propri giocatori, stavolta li sostenne col necessario calore applaudendo Fara all’11’ per una splendida rovesciata deviata in angolo dal solito, bravissimo Meraviglia e perdonando a Renzo Bettini tutte le sue colpe, per il solo fatto di aver realizzato al 12' il goal del pareggio. Anche qui si è trattato di un errore della difesa. Su un lancio lungo di Fara, il pallone slittando sul fango, è sfuggito al controllo di Pasinato, permettendo a Bettini di proseguire solo verso la porta e dì mettere freddamente in rete, scartando anche il portiere uscitogli incontro. Poteva essere, questo goal, un trampolino di rilancio per la vittoria. Non fu così. Tra i grigi qualcuno aveva già dato troppo, e non si reggeva più dalla fatica, qualche altro pur lottando con caparbietà, non riusciva a superare gli angusti limiti delle proprie capacità fisiche o tecniche. Se una squadra andò vicina successo, nella seconda metà della ripresa, questa fu invece il Lecco. Al 21’ Nobili dovette deviare in angolo una punizione-fucilata di Clerici, al 25’ Schiavo, da due metri, sbagliò chissà come un gol fatto, sbucciando addirittura il pallone, al 39’ ancora Nobili anticipò coraggiosamente Innocenti in tuffo, togliendogli dai piedi il pallone che avrebbe significatop per i grigi un’altra sconfitta. (Stampa Sera - Gianni Pignata) Alessandria – Lecco 1-1 BETTINI PRODEZZA E PARI Anche il confronto casalingo odierno non è valso ai grigi ad aggiudicarsi la vittoria, che sfugge loro dal 19 gennaio: i padroni di casa, contrapposti ai lombardi già vincitori nel girone di andata, si sono limitati a dividere la posta in palio dopo aver subito un gol a seguito di un infortunio di Melideo. La cocente delusione dei tifosi è stata però di breve durata poiché 3 minuti dopo sono state ristabilite le distanze. D’altro canto battere il Lecco è apparso subito un’impresa troppo ardua nonostante l’impresa profuso dai grigi, che hanno cercato di imbastire molteplici occasioni offensive, peraltro tutte frantumate dall’accorta difesa sopite. Il Lecco ha imposto una gara difensiva, mirando soprattutto al pareggio e solo pochissime volte i lombardi si sono spinti all’attacco, al contrario dei grigi il cui quintetto offensivo, però, è vissuto quasi esclusivamente sulla bravura di Fara. A questi è mancata la collaborazione dei compagni di linea e ciò è valso a impedire il conseguimento della tanto invocata vittoria. Il primo tempo ha visto stagnare il gioco a metà campo. Da registrare un bel tiro al 5’ di Fara a conclusione di un’azione Cesana - Bettini I. Al 25’ altra azione entusiasmante di Fara il quale, partito da metà campo, semina alcuni avversari: il suo tiro finale è però deviato in angolo dall’estremo difensore. Allo scadere dei primi 45’ il Lecco si rende pericoloso con un tiro saetta di Clerici, che finisce sopra la traversa. Nella ripresa, al 9’, il Lecco segna: Melideo, anziché rimandare il pallone preferisce effettuare un lungo rilancio al proprio portiere da fuori area. Il passaggio però è debole. Fra i due atleti sbuca innocenti che evita Nobili e segna a porta sguarnita. La reazione dell’Alessandria è pronta e Fara all’11’ si esibisce in una magnifica ma sfortunata rovesciata su centro di Bettini II. Al 12’ il pareggio. Su un lungo lancio di Verga oltre la barriera dei terzini ospiti scatta Bettini I, che, dopo aver evitato Meraviglia segna anche lui a porta vuota. Una vera prodezza dell’anziano centravanti (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) Domenica scorsa con il Lecco UN ALTRO PAREGGIO CASALINGO Al “Moccagatta” fino ad ora i grigi hanno vinto solo due partite Tristi note di cronaca dopo un’altra deludente prova dei grigi. Domenica in casa col Lecco la nostra squadra non è riuscita ad andare oltre il pareggio che è diventato ormai prassi costante degli incontri casalinghi. In tutto il campionato l ’Alessandria ha vinto sul proprio terreno soltanto due partite e la cosa non è certo rassicurante perché pone in luce senza possibilità di appello, tutta una crisi che va dalla preparazione atletica al morale dei giocatori, dalla direzione tecnica alla preoccupante situazione economico finanziaria della società. Questi elementi hanno gran peso nell’andamento e nella costante di un campionato e se pur ogni tanto si aprono brevi parentesi di risultati positivi e di entusiasmi, alla resa dei conti ciò che più importa è la fredda e dura statistica che nulla lascia al caso o all’emozione ma riduce inesorabile, i termini della discussione in numeri e in posizioni allarmanti nella classifica. Domenica il Lecco non ha fatto paura, chi ha visto la partita non può non essersi meravigliato della scarsità di gioco e di mordente di quella squadra incredibilmente reduce da una vittoria in casa del Brescia. Si poteva quindi vincere con una certa facilità, ma come al solito all’Alessandria è mancato qualcosa. Questo qualcosa non è certo il pubblico o l’entusiasmo dei tifosi commoventi nel come trascorrono e dedicano la loro domenica. Questo qualcosa va ricercato in una valanga di errori nell’impostazione tecnica atletica e nei rapporti fra società e giocatori. Occorre cambiare molte cose, occorre più senso del dovere, qualcosa di bello a questo pubblico che ogni domenica alla spicciolata si stringe intorno alla sua squadra, rinnova la sua fiducia e paga non per uno spettacolo qualunque ma per una lotta in cui ciascun tifoso trasferisce una parte di se stesso, dei proprii desideri, del proprio rispettabile orgoglio. L’andamento della partita Tornando alla gara col Lecco non si può non elogiare la prova fornita da Nobili, Vanara, Renzo Bettini e Fara. Questi quattro uomini però non hanno avuto dai compagni il necessario appoggio: sembravano tutti in preda all’angoscia e quel che è peggio non trovavano la forza e la lucidità per impostare un qualsivoglia tipo di gioco. Nel primo tempo la più bella occasione era opera di Fara, che al 25’ su lancio di Verga anticipava tre avversari, ne scartava un quarto e tirava all’incrocio dei pali: senza però fortuna perché il portiere intuiva la traiettoria e con un gran volo riusciva a deviare in angolo. Altra bella azione era poco dopo impostata da Renzo Bettini e Fara con passaggio finale a Soncini che in extremis veniva anticipato da un difensore lariano che in spaccata deviava ancora in angolo. Nel secondo tempo il Lecco continuava a restare, come nel primo scorcio di gara, passivo e inconcludente all’attacco ma l’Alessandria non ne approfittava, anzi all’8’ su un fiacco passaggio al portiere di Melideo, scattava Innocenti e toccando di punta la palla la faceva rotolare in rete sotto lo sguardo dell’esterrefatto Nobili. Su questo infortunio i grigi reagivano con volontà e vigore e quattro minu ti dopo si riportavano in pareggio; su lancio di Fara, Renzo Bettini scattava e sfruttando una mancata intercettazione del centromediano Pasinato, si avvicinava alla porta e scartato il portiere sulla sinistra deponeva la palla in rete. Sull’l a 1, a parte qualche guizzo in avanti di Vanara e due belle parate di Nobili al 20’ e al 29’ la partita non aveva più storia. (Il Piccolo, 29 febbraio 1964 – Filade) RISULTATI: Brescia – Cosenza 6-0 Foggia – Padova 0-0 Napoli – Cagliari 2-1 Palermo – Prato 1-0 Parma – Udinese 3-1 Potenza – Simmenthal Monza 1-0 Triestina – Verona 0-0 Varese – Catanzaro 1-0 Venezia – Pro Patria 2-2 CLASSIFICA: Foggia p. 29, Verona 28, Brescia (-7) 27, Varese 26, Padova, Cagliari, Lecco* 25, Napoli* 24, Potenza 23, Triestina 22, Pro Patria, Udiense, Catanzaro 21, Palermo, Venezia 19, Parma, Alessandria 16, Simmenthal Monza 15, Prato 14, Cosenza 13. * = una gara in meno. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 12 reti: De Paoli (Brescia), 10 reti: Raffin (Brescia), Muzzio (Pro Patria), 9 reti: Nocera (Foggia), 8 reti: Bagnoli (Catanzaro), innocenti (Lecco), Maestri (Palermo), Porro (Triestina), 7 reti: Pagani (Brescia), Gilardoni (Napoli), Carminati (Padova). Il punto sul campionato Il Napoli non ha perso l’autobus per la serie A! Gli azzurri di Lerici hanno fornito ieri una brillante prova di carattere reagendo al gol rifilato loro dal Cagliari e cogliendo una vittoria preziosissima, sia perché conquistata a spese di una diretta avversaria nella lotta per la promozione, sia perché altre aspiranti son ostare costrette a segnare il passo. Un “energetico” non indifferente, in vista della volata finale. Foggia, Verona e Lecco, invece, non sono andati oltre il nulla di fatto. La capolista, ancora una volta, ha cozzato inutilmente contro un bunker: questa volta ad innalzarlo è stato il Padova, che si è portato via così un preziosissimo punto. Giusto, nel complesso, il nulla di fatto del Lecco ad Alessandria, mentre il Verona ha alquanto deluso sull’imbattuto campo della Triestina. Clamoroso il successo del Brescia, che ha riscattato col punteggio sinora più cospicuo del campionato (6 a 0 al Cosenza) la sconfitta del recupero con il Lecco. Stentata, invece, l’affermazione del Varese. Due punti d’oro ha conquistato il pericolante Parma a spese dell’Udinese, mentre più netto di quanto non dica il punteggio è stato il successo del Potenza sul Monza. Rocambolesco, invece, l’ 1 a 0 del Palermo sul Prato: è stato un gol di Postiglione o una autorete di Mazzoni o Bressan?. Infine clamorosa rimonta della Pro Patria a Venezia. (Corriere dello Sport)