Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
22-03-1964 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Venezia AC 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 18. Vitali A.[A], 36. Sogliano R.[A], 81. Bettini L.[A] 68. Cardillo [Ve]

Alessandria US Nobili Natale, Carlini Rino, Magnifico Libero, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Soncini Antonio, Cesana Angelo, Vitali Alessandro, Bettini Lorenzo, Bettini Sergio, Sogliano Riccardo All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
VENEZIA AC: Magnanini, De Bellis, Mancin, Tarantino, Grossi, Neri, Sartore, Santon, Cardillo, Salvemini, Dori. All.: Achilli Camillo

Arbitro: Ferrari Sergio (Milano) [Bianchi, De Giuli]
Note
Ammonito: Soncini Antonio [A] Angoli: 1-6. Spettatori: 2.500 Inizio gara ore 15.00

Commento
Un turno positivo per l'Alessandria che risale nella classifica della B al quart'ultimo posto PREZIOSO SUCCESSO DEI GRIGI CONTRO IL VENEZIA: 3-1 La vittoria ottenuta contro i neroverdi non è stata troppo convincente, pur se pienamente meritata - L'assenza di cinque titolari non permette a Giorcelli di schierare una formazione tecnicamente valida - La prima rete dei grigi dopo diciassette minuti di gioco ad opera di Sergio Bettini - Raddoppia Sogliano al 36' e il Venezia riduce le distanze nella ripresa al 22' con Cardillo - L'ultimo goal al 35' realizzato da Renzo Bettini L'Alessandria doveva battere il Venezia per continuare la difficile lotta per la salvezza con fondate probabilità di successo. L'impresa è riuscita ai grigi in modo più netto del previsto, con un risultato (3-1) che la formazione piemontese non era stata capace di ottenere fin ora nel corso del campionato. Ora la posizione in classifica della squadra alessandrina è leggermente migliorata: i grigi infatti hanno raggiunto il Simmenthal Monza al quart'ultimo posto, ed hanno un punto di vantaggio sul Parma e sul Cosenza e tre sul Prato. Il pericolo della retrocessione è ancora ben lontano dall'essere scomparso, soprattutto in considerazione del fatto che la squadra di Giorcelli ha davanti a sé un calendario molto difficile, ma è bene non lasciarsi vincere dal pessimismo (che sembra piuttosto diffuso invece tra i sostenitori della Alessandria) e pensare piuttosto che in futuro il trainer piemontese potrà avere a disposizione una compagine senza dubbio più forte di quella attuale. Ieri la squadra grigia mancava di ben cinque titolari, Fara, Verga, Vanara, Melideo e Oldani. In queste condizioni sarebbe stato assurdo pretendere una prova convincente sotto l'aspetto tecnico, era logico invece attenderei da tutti i giocatori il massimo impegno per superare nel miglior modo possibile una situazione così critica. E in questo senso la gara dell'Alessandria non ha certo deluso le aspettative. E' inutile allora voler polemizzare a tutti i costi, la partita di ieri è stata appena modesta, questo è vero, ma in casi del genere quel che si chiede a una squadra è soltanto di battersi con coraggio e volontà. I limiti attuali dell'Alessandria sono fin troppo evidenti; per un giudizio tecnico la cosa migliore è attendere che Giorcelli possa finalmente contare su tutti i suoi giocatori. Si è spesso parlato della sfortuna dei grigi in questo campionato. A giudicare dalla partita di ieri sembra che la cattiva sorte abbia finalmente cambiato indirizzo. Con questo noti si vuol dire che l'Alessandria non abbia meritato di vincere, anzi il successo dei piemontesi non fu davvero una grinza. Comunque se non ci sono stati rimpalli favorevoli o rigori inventati, bisogna riconoscere che è stato proprio il Venezia a facilitare in modo inaspettato il compito degli uomini di Giorcelli. I neroverdi, a giudizio del trainer Achilli, hanno disputato ieri una delle peggiori partite del campionato, non solo non sono riusciti a sfruttare le loro maggiori doti tecniche, ma sono mancati soprattutto sul piano agonistico. Forse non è il caso di parlare di fortuna, ma certo non capita tutte le domeniche di trovarsi di fronte una squadra che per tutto il primo tempo gioca al piccolo trotto, quasi si trattasse di una gara di allenamento. Ci sono poi due episodi che stanno chiaramente a dimostrare come l'Alessandria non possa davvero lamentarsi dell'andamento dell'incontro. Nei primi minuti di gioco, quando ancora il punteggio era sullo 0-0, Nobili, con una delle sue solite prodezze, è riuscito a spedire in corner un difficilissimo pallone colpito di testa da Cardillo; poi, nel finale, quando il Venezia era riuscito ad accorciare le distanze e si era buttato finalmente all'attacco, Renzo Bettini, ha riscattato una scialba prestazione con un goal che ha posto al sicuro il risultato a favore della compagine alessandrina. In entrambi i casi la partita era sul punto di assumere una piega ben diversa, a tutto vantaggio dei nero-verdi e se questo non è avvenuto un piccolo grazie bisogna dirlo anche alla buona stella. La partita, si è detto, non è stata certamente tale da suscitare l'entusiasmo. Da una parte una squadra, l’Alessandria, che cercava di colmare le sue lacune tecniche con la volontà di chi cerca di riuscire a tutti i costi, dall'altra una compagine che troppo tardi ha dimostrato di voler prendere sul serio la partita. Su tutti, fatta eccezione per Nobili che è stato poco impegnato, è. piaciuto Vitali, che in un'occasione così delicata per la sua squadra ha saputo vincere il suo carattere un poco indolente, e mettere a profitto le sue indubbie capacità. Il primo goal dell'Alessandria è giunto al diciottesimo minuto di gioco. L'azione è partita da Sergio Bettini che da una decina di metri fuori dell'area di rigore ha scoccato un forte tiro rasoterra: Magnanini, ieri in giornata decisamente negativa, si è buttato con un attimo di ritardo e non è riuscito a trattenere il pallone permettendo così a Vitali di mettere in rete. Dopo una facile occasione mancata al 31' da Sergio Bettini, l'Alessandria ha aumentato il suo vantaggio al 36': Vitali è scattato sullo sinistra, ha evitato in dribbling due difensori avversari poi ha passato al centro dove Sogliano, con ottima scelta di tempo, è stato pronto a precedere l'uscita di Magnanini. Al 23' della ripresa il Venezia ha accorciato le distanze per merito di Cardillo che è stato svelto ad approfittare di un preciso lancio di Sartore, poi, quando sembrava che i neroverdi fossero sul punto di pareggiare, e giunto improvviso (35') il goal di Renzo Bettini, una girata al volo di destro che per la sua potenza e precisione non ha neppure permesso al portiere neroverde di tentare la parata. (Stampa Sera - Piero Gasco) Alessandria – Venezia 3-1 UNA VITTORIA DOPO 2 MESI L’Alessandria, che non vinceva dal 19 gennaio scorso, è ritornata oggi alla vittoria. Un successo netto e franco che ha riabilitato i padroni di casa dal disastroso cinque a zero subito domenica scorsa a Padova. Per l’Alessandria oggi, nel complesso, è stato tutto facile, anche se i veneziani sono riusciti nei primi venti minuti della ripresa a fare ballare i grigi, incautamente chiusisi in difesa e ad accorciare le distanze. Poi l’iniziativa tornava all’Alessandria che con Bettini I ristabiliva le distanze sanzionando il 3 a 1 a suo favore. Due colpi di testa ad opera di Sartore e Cardillo rispettivamente al 3’ e all’11’ di gioco ben neutralizzati da Nobili sono il campanello d’allarme per i grigi i quali si lanciano all’attacco e passano al 18’. Bettini II spara da fuori area e Magnanini para ma non trattiene la palla: irrompe Vitali e segna da pochi passi a porta vuota. Insistendo nella loro azione i padroni di casa si fanno sempre più pericolosi e raddoppiano al 36’ con Sogliano. L’azione del gol impegna Bettini I e Vitali: quest’ultimo riceve e spara a rete: Sogliano, appostato davanti a Magnanini, corregge la traiettoria e spiazza il portiere insaccando sulla sua sinistra. Sul finire del tempo Nobili esce alla disperata su Sartore mentre Cardillo spara alto sulla traversa. Nei primi venti minuti della ripresa i lagunari premono sui grigi che adottano, come si è detto, una fin troppo prudente tattica difensiva e oltre ad alcuni calci d’angolo ottengono anche la loro unica rete al 23’. Lancio esatto di sartore a Cardillo appostato in piena area alessandrina. Il centroavanti, sebbene pressato da due avversari, riesce a tirare e a battere Nobili. Lo spauracchio di essere raggiunti sprona ancora i grigi all’attacco: al 36’ essi mettono al sicuro il risultato con un magnifico gol di Bettini I ottenuto con una mezza rovesciata. Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) LA PREZIOSA VITTORIA SUL VENEZIA Vittoria piena: un momento di gioia che ci fa dimenticare i dolori passati e le espressioni amare che da qualche settimana siamo costretti a scrivere., Una vittoria necessaria, nella quale, diciamo la verità, ben pochi credevano, una vittoria netta che per la prima volta in questo campionato i nostri ragazzi hanno saputo conquistare. Per questo motivo forse fa ancora più bene al morale di tutti, perché giunge mentre ancora suona alle nostre orecchie l’eco dolorosa di quel cinque a zero di Padova che pareva aver frantumata la nostra squadra. E’ arrivata così la quinta vittoria di questo campionato (la terza in casa) e non la potremo dimenticare tanto facilmente perché e la più soddisfacente sia per il buon gioco praticato dalla compagine, sia per i due punti guadagnati e sia ancora perché si riapre uno spiraglio di speranza. Lo spettro della retrocessione, sempre incombente, e comunque allontanato un poco. La classifica ci vede sempre partecipi del famoso quintetto dei disperati, è vero, ma per intanto a due soli punti dal tentennante Venezia, a quota 19 alla pari del S. Monza, con la soddisfazione di vedere tre squadre (numero fatale) dietro di noi: Parma e Cosenza a 18, Prato a 16. Sono briciole di gioia è vero, e solo la gioia dei poveri che si accontentano di poco, ma è pur sempre qualcosa. Il ritorno di Vitali Checché se ne dica noi siamo dei romantici e quando vediamo qualcuno della vecchia bandiera riportare sull’onda dell’entusiasmo il soffio della sua classe ad illuminare il gioco, ci commuoviamo. E cosi è stato domenica nel rivedere Vitali in squadra: mancavano le pedine più valide del nostro schieramento (Fara, Melideo, Vanara, Verga ed Oldani) , ma la squadra ha saputo costruire un gioco pratico e sbrigativo al quale l’intelligente prestazione di Vitali ha conferito anche le caratteristiche di un piacevole spettacolo sportivo. Egli, in un momento così delicato per la sua squadra, ha saputo vincere ogni motivo di orgoglio, imponendo alla costituzionale indolenza del suo carattere volontà e sagacia: le sue indubbie capacità tecniche sono emerse su tutti ed egli ha costituito il filo conduttore della nostra vittoria. Il primo gol è nato da un suo guizzo, il guizzo del Vitali fresco ed ansioso di giocare. Da una decina di metri fuori dell’area Sergio Bettini (finalmente!) faceva partire un forte tiro (come ai bei tempi) rasoterra: Magnanini si buttava in ritardo e non tratteneva. Scattava Vitali che precede addirittura il compagno di squadra Sogliano ed insacca da pochi metri. Il secondo gol è stato ’’costruito” da Vitali che sulla destra, raccolto un allungo di Tenente, filava verso il fondo giocandosi in serpentina due avversari, poi, con lucidità estrema, toccava a Sogliano che con perfetta scelta di tempo precedeva l’uscita del portiere. Questo ritorno di Vitali deve costituire un lieto motivo augurale: se egli terrà duro e Giorcelli gli darà fiducia, avremo una guida intelligente nel gioco, avremo insomma un elemento tecnico in più da sfruttare. Il gol di Bettini Una partita insomma vivace e combattuta con un Venezia modesto ma anche battagliero, che ha fatto dimenticare molte delusioni passate e perdonare tante manchevolezze commesse da uomini sorprendenti per discontinuità. Primo di tutti Renzo Bettini, che continua a mostrare a tutti quanto sappia giocare e come sia uomo esperto, ma che troppo spesso cade in prestazioni scadenti ed abuliche come quella di domenica. Quando ormai eravamo rassegnati a catalogare la sua partita fra quelle negative, ecco che al 35’ del secondo tempo egli improvvisamente si riabilitava fino ad entusiasmare il pubblico: era fuggito Sogliano (un premio per la buona volontà ed il gioco finalmente scevro da inutili funambolismi) sulla destra, che allungava di precisione a Renzo Bettini. Questi, in corsa, girava al volo di destro, in rete, con una potenza e precisione da non lasciare a Magnanini neppure il tempo di tentare una parata. Per completezza diremo che Nobili almeno in una occasione è stato all’altezza della sua fama (deviazione miracolosa in corner su colpo di testa di Cardillo), che Carlini e Magnifico (questo ragazzo merita incoraggiamenti ed applausi) sono stati degni sostituti dei titolari, che Migliavacca e Soncini hanno giocato sopra il livello abituale, che Cesana ha migliorato parecchio. L’indagine tecnica è comunque inutile in questo momento. Ciò che conta è il gioco di assieme e la volontà caparbia. (Il Piccolo, 28 marzo 1964 - Filade) RISULTATI: Brescia – Verona 0-0 Catanzaro – Udinese 1-0 Cosenza – Pro Patria 0-0 Lecco – Napoli 1-0 Palermo – Padova 0-1 Parma – Foggia 0-0 Prato – Simmenthal Monza 2-2 Triestina – Potenza 1-0 Varese – Cagliari 2-2 CLASSIFICA: Padova, Foggia, Verona p. 34, Lecco, Varese 31, Cagliari, Brescia (-7) 30, Triestina 28, Potenza, Napoli, Catanzaro 26, Pro Patria 25, Udinese 23, Palermo 22, Venezia 21, Alessandria, Simmenthal Monza 19, Parma, Cosenza 18, Prato 16. * = una gara in meno. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 12 reti: De Paoli (Brescia), 10 reti: Raffin (Brescia), 9 reti: Pagani (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Nocera (Foggia), Innocenti (Lecco), Gilardoni (Napoli), Carminati (Padova), Maestri (Palermo), Muzzio (Pro Patria). Il punto sul campionato soltanto il Padova, delle grandi, ha fatto il colpaccio in trasferta: al vertice, pertanto, ora abbiamo un tris. Il Foggia, con una condotta prudenziale (scusabile, in quanto con Oltramari praticamente inutilizzabile per un tempo) ha conquistato un prezioso pareggio a Parma, cogliendo il ventesimo risultato utile (record assoluto). Anche il Verona ha imposto il risultato bianco in casa del Brescia, in una gara col veleno nella coda: tre giocatori sono stati espulsi negli ultimi 6 minuti! Finale-brivido anche a Varese, dove il Cagliari (passato per primo in vantaggio) ha colto il meritato pareggio soltanto al 90. minuto. Continua ad avanzare il Lecco: ieri ha liquidato un bel Napoli con un gol-beffa di Clerici in zona Cesarini! Per gli azzurri è questo il definitivo addio ad ogni speranziella di reinserirsi nella lotta per la promozione. In zona retrocessione il Monza è andato a racimolare un punto in casa della cenerentola Prato, la cui situazione si fa sempre più disperata. Provasi e l’arbitro (che ha negato un rigore al 90’) hanno interrotto la serie di vittorie del Cosenza. Un bel brodo per l’Alessandria, vittoriosa su un Venezia rientrato in zona-pericolo. Infine vittorie di misura di Catanzaro e Triestina nelle due partite tranquille della giornata. Viaggio a mani vuote, quindi, per Udinese e Potenza. (Corriere dello Sport)