Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
26-04-1964 - Giornata: 30 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Udinese AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 18. Bettini L.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Verga Adelio, Soncini Antonio, Vanara Elio, Fara Mario, Bettini Lorenzo, Bettini Sergio, Vitali Alessandro All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
UDINESE AC: Galassi, Bernard, Valenti, Del Negro, Burelli, Tagliavini, Andersson, De Cecco, Sestili, Del Zotto, Selmosson. All.: Segato Armando

Arbitro: Orlando Bruno (Bergamo) [Saccardi, Zanardi]
Note
Ammoniti: Vitali Alessandro [A], Del Zotto [U], Sestili [U]. Del Zotto uscito per infortunio al 78. Angoli: 4-6. Spettatori: 5.000 (2.2.72 paganti, incasso L. 1.426.650) Giornata calda e soleggiata. Terreno buono. Inizio gara ore 15.30

Commento
SERIE B: I grigi sono riusciti a portarsi al quartultimo posto in classifica L’ALESSANDRIA SEGNA DOPO POCHI MINUTI E RESISTE AGLI ATTACCHI DELL’UDINESE: 1-0 Il goal realizzato da Renzo Bettini - Positivi rientri di Melideo e Fara anche se il gioco collettivo è stato piuttosto confuso - Nel finale il «solito» Nobili ha salvato il risultato con due parate spettacolari - I bianconeri hanno giocato senza convinzione L'altalena dei grigi prosegue: dal quart'ultimo posto in classifica, che rappresenta la salvezza, sono passati al terz'ultimo, per ritornare, dopo la partita di ieri, nella posizione migliore, appena fuori della zona retrocessione. Si logorano i nervi dei tifosi, maggiormente Quelli dei dirigenti, e oltre ogni misura quelli dei giocatori Una vittoria per uno a zero contro una squadra nemmeno troppo agguerrita com'è l'Udinese in questo momento, può essere considerata positiva proprio soltanto per i due punti conquistati; è mancato invece in pieno il gioco e per quasi tutti i novanta minuti ogni atleta in maglia grigia si è aggirato per proprio conto sul campo legando soltanto a tratti e del tutto occasionalmente con i compagni. Colpa probabilmente di quel goal segnato quasi al quarto d'ora che tutti si sono sentiti in dovere di difendere anche se il compito assegnato in apertura di gioco era ben diverso. C'è stato un progressivo arretramento dei mediani, delle mezze ali ed infine anche di Vanara, che giocava all'estrema, e praticamente l'Udinese è stata costretta ad attaccare rischiando così di raggiungere il pareggio. Com'è ormai quasi consuetudine è stato Nobili a salvare in questo frangente la propria squadra intervenendo in modo spettacoloso su un tiro violentissimo di Del Negro, e poi dopo pochi minuti su un pallone scagliato da una decina di metri dal centravanti Sestili. Il risultato è rimasto inalterato testimoniando, se non una reale differenza di valori in campo, perlomeno la buona volontà dei grigi; il loro impegno nel non lasciarsi sfuggire questa che era l'occasione buona per iniziare una concreta rimonta in classifica è stato ammirevole, e se domenica il confronto con il Simmenthal, che occupa uno dei tre posti alle spalle dell'Alessandria, dovesse essere pienamente positivo, gran parte dell'operazione salvezza sarebbe quasi conclusa. Qualche miglioramento fra i grigi lo si è visto in quel quarto d'ora iniziale. I rientri di Melideo e Fara sono stati importanti e non era difficile prevederlo; il terzino è uno dei migliori della serie B e lo ha dimostrato anche ieri malgrado fosse al primo collaudo impegnativo dopo la frattura della gamba di cui era rimasto vittima oltre due mesi fa. Fara dal canto suo pur non essendo ancora in buone condizioni di forma è riuscito a impegnare il diretto avversario ed un buon numero di altri difensori. Ha giocato bene Sergio Bettini muovendosi per tutto il campo instancabilmente ed hanno avuto dei brillanti spunti Vitali e Vanara. Tutto qui e per quindici minuti soltanto. I friulani non hanno saputo far meglio. Hanno subito il gioco dei grigi nella prima parte della gara, poi si sono distesi a poco a poco all'offensiva attirati dal vuoto prodotto dall'arretramento degli avversari: manovrando discretamente bene con i vari Del Negro, Del Zotto, De Cecco, hanno momenti di bravura con i due svedesi, il giovane Andersson, ed il notissimo Selmosson, ma quando debbono fare un tiro in porta possono contare esclusivamente sul solo Sestili, che, pur bravo, non può certamente risolvere da solo una partita. La cronaca è breve data la scarsità delle azioni intessute dalle due parti. All'8' i grigi hanno la loro migliore occasione; un cross di Renzo Bettini supera il portiere Galassi in uscita e cala su Vitali che si tuffa di testa per spingere la palla in rete; interviene Valenti trattenendo l'avversario per la maglia ed il pallone appena sfiorato finisce a lato di poco. Attacca ancora l'Alessandria ed al 17' Del Negro atterra Sergio Bettini ai limiti dell'area. Batte la punizione lo stesso Bettini, Vitali la devia sulla sinistra verso Renzo Bettini che al volo fa partire una gran legnata che si infila a pochi centimetri da terra in rete. Le azioni organizzate e coordinate finiscono: c'è da segnalare un battibecco fra Vitali e Valenti, con una conseguente serie di falli cattivi da parte dei difensori bianconeri. Nella ripresa confusione sempre maggiore da parte dell'Alessandria, e attacchi pericolosi degli ospiti. Un tiro di Sestili, solo davanti alla porta, finisce alto; siamo al 24'. Quattro minuti dopo la parata di Nobili su tiro di Del Negro; parte in contropiede Sergio Bettini sulla rimessa del proprio portiere e sfiora la marcatura. A due minuti dal termine Sestili tenta l'ultima carta ma Nobili replica con la consueta bravura. (Stampa Sera - Giorgio Viglino) LA SOLITA ZAMPATA DI BETTINI I I grigi sono tornati alla vittoria battendo l’Udinese con lo stesso scarno risultato conseguito dai friulani nel girone d’andata. E’ stato il centravanti dei padroni di casa a consacrare l’agognato successo della squadra anelante alla vittoria per evitare, se ancora possibile, la retrocessione. La partita è stata assai povera dal punto di vista tecnico ed agonistico. Il giuoco è ristagnato lungamente a metà campo, con un continuo batti e ribatti, senza alcun intento costruttivo. Fortuna che per l’Alessandria Bettini I è riuscito ad infilare la rete avversaria al 18’ del primo tempo. L’azione del gol è nata da una punizione dal limite effettuata da Bettini II e il violento tiro è stato deviato da Fara verso il centravanti alessandrino appostato sulla sinistra: poi stop e tiro angolatissimo di Bettini I che mette a segno. Nella ripresa il giuoco si è mantenuto praticamente sulla falsariga dei primi quarantacinque minuti e solo due fiacchi tiri di Del Zotto al 1’ e di Bettini I a l15’ costituiscono gli appunti degni di nota. La gara ha avuto solo un sussulto al 23’ quando Sestili, approfittando di un malinteso della difesa locale, per poco non ha riportato in parità le sorti della giornata. Il tiro dell’attaccante udinese è stato però alto e nettamente fuori bersaglio. Gli ospiti insistono all’attacco e al 29’ Nobili ferma con un volo un bolide di Del Negro scagliato da circa 40 metri. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) LA VITTORIA SULL’UDINESE E’ RISULTATA PREZIOSA PER L’ALESSANDRIA Domenica scorsa è venuta la vittoria, ma nonostante i rientri positivi di Melideo e di Fara il gioco non è migliorato. Per quasi tutti i novanta minuti ogni giocatore ha fatto gioco per se stesso senza legare con i compagni se non a tratti e del tutto occasionalmente. Il gol è venuto al 17’ del primo tempo: su punizione battuta da Sergio Bettini la palla perveniva a Vitali che a sua volta la deviava verso Renzo Bettini che al volo segnava con un secco tiro a pochi centimetri da terra. Dopo il gol, per tutti i restanti 73 minuti l’Alessandria impiegava gradatamente i propri uomini in difesa sì che le già scarse trame d’attacco venivano col passare dei minuti a scomparire quasi del tutto, obbligando la pur modesta Udinese a protendersi avanti alla ricerca del pareggio; la fortuna e due grandi parate di Nobili al 28’ e 43’ della ripresa hanno impedito il peggio e così a piccolo trotto, quasi timidamente, ne è uscita la vittoria. (Il Piccolo, 1 maggio 1964 - Filade) RECUPERO: Lecco – Cagliari 2-0 RISULTATI: Brescia – Parma 2-1 Catanzaro – Cagliari 2-2 Cosenza – Napoli 0-0 Palermo – Foggia 0-0 Prato – Lecco 1-0 Pro Patria – Padova 1-1 Simmenthal Monza – Varese 1-4 Triestina – Venezia 2-2 Verona – Potenza 1-2 CLASSIFICA: Foggia p. 40, Padova, Varese 38, Verona 37, Cagliari 36, Lecco, Brescia (-7) 35, Napoli 31, Pro Patria, Potenza, Triestina 30, Catanzaro 29, Palermo 28, Udinese 26, Venezia 25, Parma, Alessandria 22, Cosenza 21, Simmenthal Monza, Prato 20. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 14 reti: De Paoli (Brescia), 11 reti: Nocera (Foggia), 10 reti: Raffin (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Innocenti (Lecco), Carminati (Padova), Maestri (Palermo), Taccola Romano (Prato), Muzzio (Pro Patria), 9 reti: Pagani (Brescia), Gilardoni (Napoli). Il punto sul campionato Clamoroso a Verona! La squadra di Facchini si è fatta rimontare e superare in quindici minuti dal gagliardo Potenza, compiendo così un brutto scivolone in classifica in una giornata estremamente propizia come calendario. Oltre al Verona anche un’altra grande è caduta: il Lecco, imbattutosi in un Prato orgoglioso e che ha rinfocolato, grazie al suo cannoniere Taccola, le speranze di salvezza, che appena una ventina di giorni fa sembravano una chimera. Di questi due stop ne hanno approfittato soprattutto il Foggia (che a Palermo ha conquistato il ventiquattresimo risultato utile consecutivo) ed il Varese, passato trionfalmente in casa del Monza, che divide ora il fanalino con il Prato. Il Cagliari ha smaltito a Catanzaro lo choc del recupero di Lecco, conquistando nella ripresa un preziosissimo pareggio. Utilissimo (e fortunoso) anche il pareggio conquistato dal Padova (con un gol in fuorigioco) in casa ella Pro Patria. Per concludere con le grandi, ancora deludente la prestazione del Brescia, che, tuttavia, grazie ai suoi mediani, è riuscito a rimontare e superare il Parma. Nelle zone minate una bella boccata d’ossigeno per l’Alessandria, affermatasi di misura sull’Udinese, mentre il Cosenza ha visto i suoi generosi assalti infrangersi contro il muro del Napoli. Per concludere meritato pareggio del Venezia nel derby di Trieste. (Corriere dello Sport)