Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
03-05-1964 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Simmenthal-Monza 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 7. Fara M.[A] 41. Lojodice [Si]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Carlini Rino, Verga Adelio, Tenente Sergio, Soncini Antonio, Vanara Elio, Fara Mario, Bettini Lorenzo, Bettini Sergio, Vitali Alessandro All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
SIMMENTHAL-MONZA: Rigamonti, Melonari, Ghioni, Gotti, Ferrero, Prato, Mezzalira, Bernini, Lojodice, Bersellini, Vigni. All.: Lamanna Hugo.

Arbitro: D'Agostini Alessandro (Roma)
Note
Espulsi: 65. Vigni [M] e Verga [A]. Inizio gara ore 16,00

Commento
L’ALESSANDRIA NON RIESCE A BATTERE IL MONZA: 1-1 Alla rete di Fara risponde Lojodice. La gara decisa nel primo tempo. Molte lacune nella squadra alessandrina L'Alessandria ha perduto ieri una grossa occasione per portarsi finalmente in una posizione in classifica più tranquilla che le avrebbe permesso di disputare un finale di campionato meno affannoso di quello che ora la attende. Ospite dei grigi al « Moccagatta » era il Simmenthal Monza, una squadra anch'essa impegnata nella lotta per la salvezza ma senza troppe possibilità di successo. Dopo solo sette minuti di gioco la formazione piemontese si trovava in vantaggio per 1 a 0 e la mediocrità degli avversari faceva pensare ad una gara senza colpi di scena, ad una facile vittoria degli uomini di Giorcelli. Invece, sul finire del primo tempo, i lombardi conquistavano inaspettatamente il pareggio sfruttando un'imperdonabile incertezza della difesa alessandrina e riuscivano a difenderlo fino al termine dell'incontro. Così quella che avrebbe dovuto essere per i grigi la partita del definitivo rilancio si è risolta in un mezzo capitombolo. La classifica non ha subito mutamenti sostanziali, dal momento che l'Alessandria si trova sempre al quart'ultimo posto, appena fuori della «zona-retrocessione »; però i piemontesi giocavano ieri sul loro campo e non approfittare di simili occasioni per avvantaggiarsi sulle altre squadre che lottano per la salvezza significa fare il gioco degli avversari. Ora i grigi devono ricominciare tutto daccapo e a sette giornate dalla fine del torneo (con quattro partite da disputare in trasferta) questo può essere molto pericoloso. Va subito detto che anche ieri non è mancata all'Alessandria la solita dose di sfortuna. Nobili, di solito il miglior uomo della difesa piemontese, si è fatto beffare come, un principiante in occasione del goal di Lojodice, mentre il portiere lombardo Rigamonti per una volta ha preso a prestito la tradizionale bravura e spericolatezza del suo collega alessandrino per compiere tre parate eccezionali che hanno permesso al Simmenthal di uscire imbattuto dal «Moccagatta». Non fosse stato per il banale errore commesso dalla retroguardia poco prima del riposo. l'Alessandria sarebbe riuscita ugualmente a difendere il goal realizzato da Fara: ci sarebbe riuscita perché, il Simmenthal visto ieri al « Moccagatta » è davvero poca cosa, soprattutto in fase offensiva. Questo però non giustifica il comportamento dei piemontesi, che per un eccessivo senso di prudenza si sono lasciati sfuggire una vittoria che pareva veramente a portata di mano. Tutto da rifare, quindi, nel secondo tempo. I grigi si sono buttati all'attacco con foga, costringendo i biancorossi a giocare costantemente nella propria metà campo, ma in questo affannoso batti e ribatti sono venuti chiaramente fuori i limiti della squadra di Giorcelli. Vitali è completamente fuori forma, Soncini compie un lavoro massacrante ma è troppo impreciso nei passaggi e manca di una chiara visione del gioco. Sergio Bettini non possiede la decisione necessaria per sfondare. Renzo Bettini sente il peso degli anni e solo a tratti ha qualche impennata di classe. Vanara, costretto secondo le esigenze della squadra a mutarsi di volta in volta in difensore o in attaccante, dà spesso l'impressione di trovarsi a disagio. Rimane Fara. Il ragazzo gioca benissimo, ma da solo può fare poco. Dovrebbe costruire le azioni e concluderle, a volte ci riesce perfino, ma è illogico pretendere da lui l'impossibile. Quest'estate Fara verrà ceduto, c'è da chiedersi cosa potrà fare nel prossimo campionato l'Alessandria se ora riuscirà ad evitare la retrocessione. Meglio comunque ppr i dirigenti alessandrini affrontare un problema alla volta Adesso bisogna pensare alla salvezza, la situazione non è disperata ma è molto seria. Occorre battersi con il massimo impegno - e questo i grigi lo fanno - ed evitare il ripetersi di errori come quelli di ieri. Non è logico che una squadra perda improvvisamente di incisività e decisione ed assuma un atteggiamento quasi remissivo per il solo fatto che è riuscita a mettere a segno un goal. Ieri, come si è detto, i grigi sono passati in vantaggio dopo sette minuti di gioco, su un'azione di calcio d'angolo. Vitali, dalla bandierina, ha toccato a Sergio Bettini e questi ha alzato il pallone al centro dell'area: Fara si è buttato in avanti e al volo ha spedito nell'angolo basso alla destra di Rigamonti. Dieci minuti dopo un'altra occasione per l'Alessandria: Renzo Bettini aggancia in rovesciata un cross di Soncini ma il portiere biancorosso, uscendo dai pali con ottima scelta di tempo, riesce a deviare col corpo la stangata del centravanti piemontese. Si va avanti stancamente fino al 41', poi inaspettatamente il Simmenthal pareggia. Su un'azione del tutto priva di pericolosità dei lombardi la palla giunge sotto la porta dei grigi: Carlini e Nobili pasticciano fra di loro e ne approfitta Lojodice per mettere in rete. La ripresa inizia con l'Alessandria all'attacco e al 14' Fara si merita gli applausi del pubblico pur sbagliando una facile occasione. La mezz'ala alessandrina parte da tre quarti di campo in area biancorossa. « dribbla » con rara perizia due difensori avversari e ne taglia fuori altrettanti con un preciso passaggio a Vitali; peccato però che riavuto il pallone dal compagno concluda nelle braccia del portiere. L'incontro si fa duretto ma ci pensa D'Agostini a calmare gli animi espellendo (20') Vigni e Verga, il primo per aver commesso un brutto fallo ed il secondo per aver reagito. Al 34' altra prodezza di Rigamonti che si alza in orizzontale e con un colpo di reni e di pugno devia un fortissimo tiro in angolo di Renzo Bettini. Al 37' punizione per l'Alessandria: Sergio Bettini tocca a Renzo Bettini che fallisce platealmente la conclusione, il pallone finisce però sui piedi di Vitali che da ottima posizione spedisce fuori. Negli ultimi dieci minuti il pubblico, tutto in piedi, quasi sospinge gli alessandrini all'attacco, ma a nulla vale la disperata offensiva dei grigi, perché ancora una volta (40') Rigamonti si esibisce in una parata spettacolare rinviando una pericolosa staffilata di Soncini dal limite dell'area. (StampaSera - Piero Gasco) Alessandria – S. Monza 1-1 ESPULSI VERGA E VIGNI Quando pareva che l’Alessandria si avviasse ad una facile vittoria, un errore della difesa grigia ha consentito al Monza di ottenere un insperato pareggio. L’infortunio ha tagliato le gambe ai grigi i quali non sono più stati capaci di rimediare chiudendo così la gara su un modesto 1 a 1, mentre la vittoria avrebbe dato ai padroni di casa maggior speranze per la salvezza finale. Dopo soli 6’ dal fischio iniziale, l’Alessandria mette a segno il primo e unico gol della giornata. Autore Fara il quale su centro di Bettini II colpisce al volo la sfera battendo da pochi metri l’estremo difensore monzese Rigamonti. Ottenuto il gol i padroni di casa, pur non offrendo un gran gioco, vanno ancora vicini al successo al 14’ con Soncini e al 23’ con Bettini I, ma sulla staffilata del mediano, prima, e sulla bellissima rovesciata del centravanti, poi, il portiere del Monza si produce in un paio di ottimi interventi e salva così la propria rete. A 4’ dal riposo doccia fredda per i grigi. Nobili e Carlini di precipitano su un pallone ostacolandosi a vicenda, sicché esso sfugge ad entrambi e finisce sui piedi di Lojodice il quale a porta vuota infila nel sacco. Al 44’ Nobili salva la propria rete con un intervento a valanga sui piedi di Mezzalira. Nel secondo tempo i padroni di casa appaiono irriconoscibili e contrappongono una quasi assoluta abulia al gioco seppure disordinato degli ospiti. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna). DESOLANTE PRESTAZIONE DEI GRIGI CONTRO IL MONZA Uomini fuori condizione, mancanza di agonismo, incertezze ed errori La più grossa occasione per portarci finalmente in posizione di classifica fuori pericolo è stata perduta domenica da questa nostra squadra dagli alti e bassi sconcertanti, che un giorno ti fa sperare e la volta dopo ti fa ripiombare nello sconforto: era anche l’occasione più importante perchè opponeva alla nostra compagine una delle squadre più interessate alla lotta per la retrocessione. Pareva che il Monza fosse ormai rassegnato, ed invece ha trovato l’occasione di ben figurare e cogliere un prezioso pareggio che, seppure lo lascia in fondo alla classifica in compagnia del Cosenza, lo vede però distanziato di due soli punti da noi. Intanto non sono mancati i colpi grossi, primo dei quali quello del Prato che ha strappato una preziosissima vittoria a Udine saltando così dai venti ai ventidue punti riprendendo a sua volta speranze e vigore per una ipotetica salvezza. Intanto il Parma a sua volta ha pareggiato a Potenza salendo a quota 23, alla pari di noi. Ritorna quindi di attualità l’ormai abituale ritornello del “ci salveremo?” Il primo tempo. Tutto si era messo per il meglio: dopo solo 7 minuti di gioco l’Alessandria era in vantaggio e la mediocrità degli avversari faceva pensare ad una partita senza colpi di scena da concludersi con una facile vittoria dei padroni di casa. Ma questa volta ci si è messa anche la difesa: con ciò non si può mettere in croce nessuno dal momento che non si può dimenticare le molte partite salvate dagli interventi prodigiosi di Nobili. Questa volta invece il miglior uomo della nostra difesa si è comportato nell’occasione del goal del pareggio di Loiodice come un ragazzetto alle prime armi. Si trattava (era il 41’ minuto) di una azione che non faceva pensare ad alcuna situazione di pericolo. La palla giungeva nei pressi della nostra porta e mentre Carlini e Nobili si attardavano con stupefacente incertezza intorno alla palla, ne approfittava Loiodice per insaccare. Così una bella rete che aveva portato in vantaggio l’Alessandria veniva annullata da un pareggio mentre la sfiducia cominciava a serpeggiare nelle nostre file. La nostra giovane mezz’ala ha comunque disputato una notevole partita anche se non ha retto alla distanza: oltre alla rete segnata ha compiuto nel secondo tempo un’azione degna di un giocatore di grande classe, anche se in fase conclusiva ha mancato banalmente il bersaglio che avrebbe potuto riportare la squadra alla vittoria. Partito da tre quarti di campo in area biancorossa, il nostro Fara tagliava fuori con vera abilità due difensori, eliminandone altri due con un preciso passaggio a Vitali il quale gli rispondeva immediatamente ridandogli la palla, in velocità, in perfetta posizione di tiro; purtroppo però l’azione si concludeva nelle mani del portiere Rigamonti sempre piazzato e bravissimo per tutta la partita. La situazione della squadra. Un eccessivo senso di prudenza dopo il goal iniziale, ha contribuito al raggiungimento del solo pareggio: il Simmenthal specialmente in fase offensiva era una squadra troppo insufficiente perché l’Alessandria, giocando sul proprio terreno, si dovesse chiudere in difesa per difendere per tutto l’incontro il solo vantaggio di una rete. Gli uomini che compongono in questo momento la nostra squadra denunciano poi una mancanza di condizione e di forma davvero preoccupante: Vitali che era tornato in squadra per galvanizzare con la sua classe il gioco dei compagni, dopo qualche buona prestazione si è già spento, denunciando uno scadimento di forma che non giustifica più la sua presenza in squadra se non col fatto che non vi è nessuno in grado di sostituirlo. Renzo Bettini, conferma quanto abbiamo già detto più volte di lui: il peso degli anni e la mancanza di una carica agonistica che non ha saputo trovare in questo campionato e vestendo la maglia grigia, offuscano troppo sovente quel poco di buono che sa ancora fare. Spesso è fermo e addirittura estraneo all’azione: al 37’ del secondo tempo su passaggio di Sergio Bettini mancava in modo plateale ed irritante una conclusione che per un giocatore della sua esperienza non trova giustificazione (tra l’altro la palla finiva sui piedi di Vitali che, pur trovandosi in ottima posizione, mandava il pallone a lato). Sergio Bettini impiegato per necessità di cose nel ruolo di mezz’ala non riesce né a sfondare né a costruire, mentre Vanara che si era già affermato come ottimo terzino (e questo è il suo vero ruolo) costretto anche lui per necessità a giocare nel ruolo di attaccante dimostra di trovarsi a disagio creando spesso confusione. Questa la situazione della prima linea attuale che vive unicamente sul bel gioco di Fara (il suo goal al volo è stato un capolavoro) il quale non può però fare l’impossibile e cioè costruire da una parte le azioni e concluderle dall’altra. Alle spalle giostra un volenteroso Soncini il quale però, affaticato e portato ad un gioco ristretto nello spazio, non possiede sufficiente visione di gioco da svolgere il compito di uomo di centro-campo che gli è assegnato. Melideo reduce dal noto infortunio, non è in buona forma, Carlini arranca, Verga e Tenente sono soltanto dei combattenti con limiti ben precisi. Questa accorata panoramica, è però la verità che bisogna pur ammettere che giustifica la nostra posizione di classifica e l’alternarsi di risultati spesso deludenti. (Il Piccolo, 8 maggio 1964 – Filade) RISULTATI: Cagliari – Palermo 3-0 Catanzaro – Triestina 0-0 Napoli – Foggia 3-0 Padova – Brescia 1-1 Potenza – Parma 0-0 Udinese – Prato 2-3 Varese – Pro Patria 3-0 Venezia – Lecco 3-2 Verona – Cosenza 1-0 CLASSIFICA: Varese, Padova, Foggia p. 40, Verona 39, Cagliari 38, Brescia (-7), Lecco 35, Napoli 33, Potenza, Triestina 31, Pro Patria, Catanzaro 30, Palermo 28, Venezia 27, Udinese 26, Parma, Alessandria 23, Prato 22, Simmenthal Monza, Cosenza 21. MARCATORI: 14 reti: De Paoli (Brescia), 13 reti: Taccola (Prato), 11 reti: Nocera (Foggia), 10 reti: Raffin (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Innocenti (Lecco), Gilardoni (Napoli), Carminati (Padova), Maestri (Palermo), Muzzio (Pro Patria). Il punto sul campionato Giornata terremoto. Patatrac del Foggia dopo 24 gare utili. Eliminati Brescia e Lecco dalla lotta per la promozione, assisteremo ora a una volatona a cinque verso la serie A. Le aspiranti sono racchiuse in un fazzoletto, appena due punti. Fulminato da un Napoli in giornata di grazia, il Foggia si è visto raggiungere da un Varese sempre più spavaldo (3 gol alla Pro Patria e Traspedini ritrovato) e dal Padova, che con una rete di Koelbl ha definitivamente fatto tramontare i sogni del Brescia. Più faticosa del previsto la vittoria del Verona a spese del coriaceo Cosenza. Soltanto una rete in fuorigioco ha piegato la resistenza dei silani. A briglia sciolta, invece, il Cagliari, che contro il Palermo ha ritrovato il suo regista Greatti. I rossoblu, che chiudono il gruppetto delle aspiranti alla promozione, hanno dimostrato di aver superato il complesso Amsicora e si accingono alla rincorsa verso la A. Anche in coda non si scherza. Il Prato, dato per spacciato una ventina di giorni fa, ha compiuto un altro passo da gigante sulla via della salvezza. Con tre gol del suo cannoniere Taccola è passato ancor più nettamente di quanto dica il punteggio a Udine. L’Alessandria, invece, ha fallito un’ottima occasione per allontanarsi dalla zona minata, facendosi bloccare in casa dal Monza. I brianzoli hanno ora riagguantato il Cosenza in coda alla classifica. Un punto d’ossigeno anche per il Parma, che ha imposto lo 0-0 a Potenza. I lucani hanno così fallito un’altra occasione per tornare dopo sue mesi al successo sul terreno amico. In bianco si è chiusa anche Catanzaro-Triestina. Costante superiorità dei calabresi che tuttavia non sono riusciti che ad accumulare una valanga di calci d’angolo: 19! (Corriere dello Sport)