Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
10-05-1964 - Giornata: 32 - Busto Arsizio - Comunale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 55. Soncini A.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Vanara Elio, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Verga Adelio, Cesana Angelo, Fara Mario, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Provasi, De Bernardi, Taglioretti, Crespi, Signorelli, Lombardi, Regalia, Calloni Vittorino, Muzzio, Rovatti, Perrucconi. All.: Lupi Luciano.

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Espulso 18. Bettini Lorenzo [A]. Sul finale del primo tempo Melideo [A] si infortuna e si sposta all’ala dove resta praticamente inutilizzato Inizio gara ore 16,00

Commento
Serie B: per i grigi due punii che forse valgono tutto un campionato L'ALESSANDRIA RIDOTTA IN NOVE UOMINI SI AFFERMA SUL CAMPO DI BUSTO PER 1-0 Espulso Renzo Bettini - Infortunato Melideo alla fine del primo tempo - Goal decisivo di Soncini Benché ridotta praticamente in nove uomini, per l'espulsione del centravanti Renzo Bettini e per un infortunio al terzino Melideo, l'Alessandria ha colto vincendo per 1-0 sul campo della Pro Patria due punti che possono risultare decisivi per la sua permanenza in serie B. Una vittoria che era parsa nell'aria già nei primi minuti dì gioco, quando i grigi si erano fatti applaudire per la sicurezza della loro impostazione difensiva e per la praticità delle loro trame di contrattacco, una delle quali era sfociata in un tiro di Bettini respinto dalla base del palo a portiere ormai battuto. Poi lo stesso Bettini aveva rischiato di compromettere con un gesto puerile di reazione ad un fallo avversario, tutta la dura battaglia della sua squadra per raggiungere la salvezza. Raccontiamolo subito, questo episodio, che non ha assunto valore determinante per il risultato soltanto grazie al raddoppiato impegno con cui i dieci grigi superstiti - contando fra essi anche lo zoppicante Melideo che si adoperava generosamente all'ala destra - si sono battuti per un risultato positivo. Renzo Bettini dunque, al 19' di gioco, perse un duello con lo «stopper» avversario Lombardi: si trattava di uno scontro come tanti, forse nel contatto fra i due scappò fuori una gomitata, niente tuttavia per cui ci si dovesse scandalizzare, soprattutto per un Bettini. che in quindici anni di carriera sui campi della serie A e della serie B dovrebbe aver subito colpi a sufficienza per non essere indotto a reagire impulsivamente, come un ragazzino. Il n. 9 grigio invece rispose incoscientemente alla carica dell'avversario con un calcetto a tradimento. Lombardi fece scena, cacciando un urlo ed abbattendosi a terra, l'arbitro che era a due passi e non cosi distratto da lasciarsela fare sotto il naso, indicò immediatamente a Bettini la via degli spogliatoi. Così, per un deplorevole gesto del proprio giocatore più esperto (al quale i dirigenti non mancheranno di far sentire sotto il punto di vista disciplinare la gravità della propria colpa) l'Alessandria sì è trovata costretta a giocare per settanta minuti senza centravanti. I grigi hanno fatto burriera agli attacchi della Pro Patria, hanno cercato - valendosi soprattutto della freddezza di Soncini. Oldani, Fara e Migliavacca e della prontezza d'intervento di tutti i difensori, Vanara in testa - di tenere il pallone il più possibile, in modo da logorare progressivamente gli avversari. Sul finire del primo tempo un'altra contrarietà sopravvenne a complicare ancora il difficile compito della squadra di Giorcelli e Vitto. In uno scontro con Perucconi, il terzino destro Melideo riportò una forte contusione alla caviglia destra e, dovette scambiarsi di posto con il numero sette Cesana. Neppure questa ulteriore menomazione della squadra piemontese ebbe tuttavia il potere di dare alla Pro Patria la forza necessaria per far suo il risultato. I blucerchiati si battevano con buona volontà ma senza ordine, era chiaro quanto fosse diverso - in relazione alla differente posizione delle due squadre - l'animo col quale esse si battevano: per i grigi era in palio la permanenza in serie. B, per i loro avversari, senza problemi di classifica, non v'era altra necessità che quella di giocare onestamente per non influire sulla lotta per la salvezza. Da parte dei grigi insomma, v'era, in ogni intervento, la forza della disperazione, la rabbia di chi lotta per sopravvivere. Nove contro undici, e tuttavia l'Alessandria, pur essendo costretta a subire la disordinata pressione dei lombardi, continuava ad apparire la più lucida e la più pratica delle due contendenti. Cosicché quando, al decimo minuto della ripresa, una semplice azione in profondità fra Oldanì e Soncini portò i grigi in vantaggio, tutti i presenti accettarono questo fatto come una conseguenza naturale di quel che si stava vedendo in campo. Soncini, il migliore fra i piemontesi nella giornata, servì Oldani sulla sinistra, l'estrema andò via lungo la linea laterale, resistette chissà come ad un paio di robuste cariche del terzino De Bernardi e quasi dal fondo eseguì un centro basso verso l'area: lo stesso Soncini fu il più lesto di tutti, si lanciò sul pallone, scartò un avversario e di sinistro, da una dozzina di metri, batte imparabilmente Provasi. Un goal che poteva significare la salvezza, un goal che i grigi difesero con molta intelligenza, senza lasciarsi stringere nella loro area, ma tirando a campare, nella zona di metà campo, con mia fitta rete di passaggi, con palleggi, volatine, tocchi indietro al portiere, qualsiasi espediente insomma che fosse utile per far passare il tempo senza, far toccare palla agli sconcertati avversari. In questo modo i rischi per la porta di Nobili furono ridotti al minimo ed in quelle poche occasioni in cui la Pro Patria andò vicina al pareggio, ci pensò il « portierone alessandrino, con una serie di brillanti interventi, ad evitare guai. (Stampa Sera - Gianni Pignata) Pro Patria 0 Alessandria 1 ESPULSO BETTINI I GRIGI PASSANO! Riuscito colpo di mano dell’Alessandria sul terreno bustese. Riuscito colpo di mano di una squadra che sembrava avviata decisamente al peggio, dopo aver cominciato la partita in maniera davvero lusinghiera. Infatti nei primi minuti di giuoco, l’Alessandria ha sbagliato un gol con Fara, ha colpito un palo con Bettini, con il portiere Provasi fuori causa e sembrava decisamente squadra capace di giuocare un’ottima partita e di tener testa alla Pro Patria. Senonché al 17’, chissà come, Bettini colpiva con un calcio Taglioretti; l’arbitro se ne accorgeva e con giusta decisione espelleva il centro-attacco. Sembrava cosa incredibile il gesto di Bettini che privava la sua squadra – che sta lottando per la salvezza – di una pedina proprio nei primi minuti di giuoco. Forse, alla lunga l’espulsione di Bettini ha giovato all’Alessandria. Infatti l’Alessandria, ridotta in dieci, si è limitata a difendersi facendo melina quando poteva, tenendo in prima linea il solo Oldani, che, invero, ha svolto il compito in maniera superlativa, tenendo impegnati ben tre uomini. E la Pro Patria ha cozzato contro questa Alessandria, ha perso il nesso del giuoco, ha corso poco, forse non ha mai corso, senza riuscire mai a combinare gran che; e nella ripresa il colpo di mano dei grigi alessandrini si è concretato: palla ad Oldani che sulla sinistra la tiene a lungo fintantoché non vede avanzare Soncini, lo serve perfettamente e Soncini tutto solo può entrare in area, palla al piede per sparare a colpo sicuro un gran tiro su cui Provasi nulla può. (Corriere dello Sport) PREZIOSA VITTORIA CONSEGUITA DAI “GRIGI” A BUSTO ARSIZIO Dopo la partita pareggiata qui in casa contro la squadra del Simmenthal Monza, nessuno, crediamo, avrebbe più avuto il coraggio di pensare ad un risultato positivo nella trasferta di Busto Arsizio. Ed invece domenica sera, è arrivato improvviso l’annuncio della vittoria dei grigi. Personalmente ho creduto a uno sbaglio, tanto la cosa sembrava incredibile, e ho atteso con ansia il commento sportivo in programma alla radio alle ore 21: qualcun altro forse ci h a creduto, sta di fatto però che i primi commenti radio non solo hanno riconfermato la vittoria ma hanno subito dato l’impressione di ciò che era avvenuto sul campo di Busto: una Alessandria ridotta in nove uomini che nel secondo tempo non solo non si è fatta piegare dalla superiorità numerica degli avversari e dalla psicosi negativa del fattore campo, ma addirittura è passata in vantaggio di prepotenza e ha coraggiosamente tenuto le redini del gioco fino al termine della gara. Non c’è che dire: i fatti rendono superfluo ogni commento. L’andamento della gara Già dall’inizio era apparso chiaro che l’Alessandria era scesa in campo a Busto con le idee chiare: la difesa era sicura negli interventi, mentre Soncini e Fara, schierati al centro campo impostavano azioni offensive di una certa praticità ed efficacia. Al 18’ però avveniva un fatto che dal punto di vista psicologico avrebbe potuto incidere in senso negativo e forse decisivo fra i grigi: Renzo Bettini caricato un po’ duramente dallo ’’stopper” Lombardi, reagiva in modo inconsulto colpendo a freddo il suo avversario con un calcio e l ’arbitro che era a due passi, forse anche impressionato dalla ’’scena” di dolore che Lombardi stava recitando, spedì il nostro Bettini agli spogliatoi. Rinfrancata dalla superiorità numerica la Pro Patria si mise allora ad attaccare, ma i grigi in questo ’’brutto” periodo riuscirono a tener testa validamente ai bustocchi fino all’esaurimento del loro impeto, dopo di che ripresero a fare gioco a centro campo, con frequenti e pericolose puntate in avanti. Verso la fine del primo tempo anche il bravo Melideo si infortunava e passava all’ala destra inutilizzato, per cui l’Alessandria si vedeva costretta a giocare tutto il secondo tempo in soli nove uomini. Ma quando c’è coraggio, volontà e senso del dovere, non c’è infortunio od ostacolo che possa arrestare il gioco di una squadra. Nel secondo tempo l’Alessandria, capovolgendo ogni pronostico, si spingeva ancora all’attacco e finalmente al 10’ minuto segnava con Soncini che rabbiosamente si era portato in avanti la palla scambiandola con Oldani. La partita poi non aveva più storia; i grigi sempre attenti e lucidi badavano a interrompere le azioni avversarie sul nascere e di tanto in tanto alleggerivano il lavoro della difesa con rapide puntate in avanti; Nobili dal canto suo badava a sventare ogni minaccia con molta sicurezza e così la partita terminava con i grigi abbracciati a centro campo, entusiasti della più bella vittoria del campionato. (Il Piccolo, 16 maggio 1964 - Filade) RISULTATI: Brescia – Prato 1-1 Cagliari – Potenza 1-0 Cosenza – Catanzaro 2-1 Foggia – Triestina 1-1 Lecco – Varese 1-1 Napoli – Palermo 0-0 Parma – Simmenthal Monza 1-0 Udinese – Padova 0-1 Venezia – Verona 1-0 CLASSIFICA: Padova p. 42, Varese, Foggia 41, Cagliari 40, Verona 39, Brescia (-7), Lecco 36, Napoli 34, Triestina 32, Potenza 31, Pro Patria, Catanzaro 30, Palermo, Venezia 29, Udinese 26, Parma, Alessandria 25, Prato, Cosenza 23, Simmenthal Monza 21. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 14 reti: De Paoli (Brescia), Taccola Romano (Prato), 12 reti: Nocera (Foggia), 11 reti: Bagnoli (Catanzaro), 10 reti: Raffin (Brescia), Innocenti (Lecco), Gilardoni (Napoli), Carminati (Padova), Maestri (Palermo), Muzzio (Pro Patria), Traspedini (Varese). Il punto sul campionato Carica di sorprese la giornata-derby e classifica con un volto tutto nuovo. Il Foggia non ha saputo sfruttare il vantaggio del fattore campo e dopo il secco 0-3 di Napoli ha perduto un altro preziosissimo punto. Questa volta è stata la triestina ad imbrigliare i rosso-neri, intestarditisi in attacchi frontali. Per fortuna Nocera ha saputo tirar fuori l’acuto per neutralizzare la beffa di Mantovani. Un gol beffa di Koelbl a cinque minuti dalla fine, invce, ha fruttato al Padova il primato assoluto in classifica. L’Udinese (seconda sconfitta consecutiva in casa) è al contrario sempre più sull’orlo della zona minata. Nuovo patatrac del Verona, sconfitto di misura nel derby di Venezia. Ne ha approfittato il Cagliari, che con il successo sul Potenza ha scavalcato i giallo-blù ed è ora ad una lunghezza soltanto da Foggia e Varese. La matricola, comunque, ha rispettato la tabella di marcia, cogliendo un prezioso e meritatissimo pareggio nel derby di Lecco. In zona retrocessione impennate di Cosenza, Prato, Parma e Alessandria. I silani con una gara all’arma bianca hanno liquidato in 3’ il Catanzaro; il Prato ha confermato il suo buon momento pareggiando a Brescia (ed ha sfiorato addirittura un successo clamoroso). A sensazione la vittoria dell’Alessandria in casa della Pro Patria. I piemontesi, infatti, sono passati in dieci uomini per l’espulsione di Bettini I. Più facile di quanto non dica il punteggio la vittoria del Parma a spese del Simmenthal Monza che ha praticamente perduto ogni speranza di salvezza. Per concludere derby bianco fra Napoli e Palermo, con due traverse e molte occasioni fallite di un soffio dai partenopei. Gli uomini di Molino, nel complesso, hanno confermato di essere tornati ad un soddisfacente rendimento. (Corriere dello Sport)