Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
24-05-1964 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Palermo US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Carlini Rino, Vanara Elio, Verga Adelio, Tenente Sergio, Migliavacca Giancarlo, Oldani (II) Tullio, Fara Mario, Vitali Alessandro, Soncini Antonio, Bettini Sergio All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
PALERMO US: Bandoni, Adorni, Giorgi, Benedetti, Ramusani, Castellazzi, Fogar, Maggioni, Postiglione, Maestri, Deasti. All.: Szekely László.

Arbitro: Ferrari Sergio (Milano)
Note
Prima dell’incontro l’arbitro ha costretto l’Alessandria a cambiare maglia. I grigi, pertanto, hanno giocato con una inusuale divisa rossa. Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE B: sempre più difficile la posizione dei “grigi” UN ALTRO PASSO FALSO DELL’ALESSANDRIA BLOCCATA SUL PAREGGIO DAL PALERMO: 0-0 La squadra piemontese ha denunciato i soliti difetti ma avrebbe meritato la vittoria - Un palo colpito da Fara - Belle parate di Bandoni - Per gli uomini di Giorcelli un difficile finale di campionato: tre partite in trasferta ed una sola in casa Adesso l'Alessandria si trova proprio nei guai. Il ritornello si ripete con monotonia quasi tutte le domeniche, ma di volta in volta esso assume un carattere di maggiore drammaticità. Ogni partita viene presentata con il medesimo « slogan»: «E' assolutamente indispensabile vincere, il pareggio non basta». Poi l'Alessandria non vince e le cose restano al punto di prima perché anche le dirette rivali dei piemontesi nella lotta per la salvezza si lasciano sfuggire dei punti preziosi. Ieri al «Moccagatta» era di scena il Palermo, una squadra senza ambizioni o preoccupazioni di classifica, una squadra che attende quietamente la fine del campionato. Logico quindi che i grigi puntassero decisamente al successo pieno, ed il loro compito non pareva neppure troppo difficile. Invece ancora una volta gli uomini di Giorcelli non sono riusciti ad andare più in là del solito zero a zero, che ha lasciato la bocca amara ed un sacco di rimpianti a quanti hanno a cuore le sorti della squadra alessandrina. Fortunatamente per i grigi, Prato e Cosenza sono stati sconfitti rispettivamente rial Parma e dal Lecco, cosicché la mancata vittoria contro il Palermo non ha avuto conseguenze irreparabili. Ora la situazione in coda alla graduatoria del torneo di serie B è la seguente: Alessandria punti 27, Prato 25, Cosenza e Simmenthal 24. La classifica parla nettamente a favore dei piemontesi, ma bisogna fare molta attenzione a non lasciarsi trarre in inganno. Un finale di campionato veramente «terribile» attende infatti la compagine di Giorcelli, tre partite in trasferta (Brescia, Triestina e. Parma) ed una sola sul terreno di casa, quest'ultima contro il Foggia, vale a dire contro una delle più serie candidate alla promozione in serie A. Nessuno ad Alessandria si fa più delle illusioni, tuttavia la speranza di riuscire ad evitare la retrocessione è ancora viva e si farà di tutto per tradurla in realtà. Ma torniamo all'incontro di ieri. La formazione piemontese ha denunciato i soliti difetti, che sono in primo luogo la mancanza di velocità di troppi suoi atleti, un gioco d'assieme soltanto approssimativo, l'imprecisione nei passaggi e la scarsa abilità nel concludere a rete. La volontà e l'impegno si traducono quindi in una pressione continua in area avversaria, ma senza nerbo, troppo confusa per raggiungere lo scopo. La partita con il Palermo non ha fatto eccezione a questo « cliché », i grigi hanno dominato territorialmente, costringendo i rosaneri a limitare i loro attacchi a rare puntate in contropiede. Nobili ha compiuto una sola parata nel primo tempo, poi è rimasto completamente inoperoso. Ma questa indiscussa superiorità sul piano del volume di gioco è rimasta fine a se stessa, perché con Fara in giornata negativa e con Bettini squalificato nessuno tra i piemontesi è apparso in grado di far breccia nella salda difesa siciliana Sarebbe ingiusto però, ricordare soltanto i lati negativi della prestazione dei grigi, perché se l'Alessandria è stata ben lontana dall'entusiasmare, tuttavia avrebbe largamente meritato il successo. Dal gran lavoro dei piemontesi sono nate soltanto poche azioni da goal, questo è vero però in tali occasioni la buona sorte o le eccellenti parate di Bandoni hanno salvato il Palermo dalla sconfitta. La gara si è iniziata con qualche minuto di ritardo poiché l'arbitro Ferrari (molto pignolo e spesse volte impreciso) ha fatto cambiare casacca ai piemontesi parendogli che le maglie grigie si confondessero con quelle bianche a strisce rosanero dei palermitani. Gli atleti di Giorcelli hanno quindi vestito una fiammante divisa rossa, piuttosto insolita per i tifosi alessandrini. Sembrava che con le casacche fosse mutato anche lo spirito dei calciatori grigi i quali, a differenza del solito, iniziavano di gran carriera mettendo in evidenza un irresistibile Vanara e sfiorando il goal all'11’, quando Bandoni, con un tuffo a terra, riusciva a deviare un pericoloso tiro di Oldani. La sfuriata degli alessandrini era però dì breve ritirata perché presto la difesa siciliana, che ha avuto in Ramusani il suo uomo migliore, riusciva ad organizzarsi e a controllare abbastanza agevolmente la situazione. Tuttavia al 33' Fara mandava il pallone a sfiorare la traversa con una gran stangata al volo e al 34' Bandoni doveva compiere un'altra prodezza uscendo a valanga sui piedi di Vitali. Al 37' su un improvviso contropiede dei siciliani era Nobili ad esibirsi in un bell'intervento prima su Maestri (ottima la sua partita) e subito dopo su De Asti. Nella ripresa l'Alessandria sfiorava il goal in due occasioni, al 10' quando Bandoni con un eccezionale colpo di reni riusciva a bloccare un « cross » di Sergio Bettini deviato nella propria rete da Benedetti, e al 18' quando si è avuta netta la sensazione che la fortuna non è proprio amica dei grigi. Lo si capirà seguendo l'azione. Migliavacca lanciava Fara, che entrato in area palermitana indirizzava a rete, il pallone rimbalzava sul montante e tornava in campo sui piedi di Vitali: quest'ultimo, al volo, lasciava partire un secco tiro sulla destra di Bandoni, ma il portiere siciliano, con un guizzo, riusciva a deviare; ancora una volta la palla finiva sui piedi di un alessandrino ma Oldani, per troppa precipitazione, si lasciava sfuggire la bella occasione mandando sul fondo. Poi, affaticati e demoralizzati, i grigi non erano capaci dì combinare pili nulla di buono. (Stampa Sera - Piero Gasco) PALERMO “BUNKER” E SUPER BANDONI Il Palermo, sceso ad Alessandria per pareggiare, è riuscito in pieno nel suo intento: con lo stesso risultato del girone di andata si è chiuso l’odierno confronto al “Moccagatta” di Alessandria ove tra i pochi spettatori presenti vi era un folto stuolo di sostenitori dei rosa-neri. Si è così ripetuto quanto è successo domenica scorsa in occasione della venuta del Cosenza e per la seconda volta i grigi locali hanno favorito le dirette antagoniste: infatti il pareggio è stato accolto più favorevolmente dal Palermo, ma è suonato un poco come una beffa per l’Alessandria, ancora in lotta per la retrocessione e chiamata a disputare in questo ultimo scorcio di campionato partite ardue. Ancora una volta (siamo costretti a ripeterlo ormai da un numero stragrande di settimane) l’Alessandria avrebbe potuto aggiudicarsi senza eccessivi sforzi l’intera posta in palio e oggi in verità lo avrebbe anche meritato perché la sfortuna, oltre alla salda difesa dei rosa-neri e alla debolezza del quintetto di punta, si è accanita contro i locali privandoli del tanto agognato successo. Le occasioni per battere Bandoni non sono mancate all’Alessandria considerando che la partita è stata giocata per tre quarti in area palermitana, mentre i rosa-neri hanno badato quasi esclusivamente a difendersi e rari sono stati i tiri in porta degli avanti siciliani. Nobili, infatti, è rimasto quasi sempre inoperoso, mentre Bandoni è stato chiamato ripetutamente al lavoro sventando tutte le offensive dei padroni di casa con tempestivi interventi. L’anemico attacco alessandrino sceso oggi in campo in una ennesima formazione, ha cozzato invano contro il muro della calma difesa ospite. Al 19’ del secondo tempo i locali hanno avuto l’occasione per andare in vantaggio, ma sono stati oltremodo sfortunati. Una azione sulla destra dell’area dei siciliani aveva portato Fara in favorevole posizione per il tiro che sferrato mandava il pallone a colpire la base del palo.. respinta in campo la palla perveniva a Bettini II il quale prontamente la indirizzava a rete ma Bandoni riusciva a respingere di piede. Ancora sulla palla Oldani che da pochi passi tentava il tiro: un difensore ospite però mandava in corner. Sfumata così questa occasione i grigi si accasciavano e solo al 34’ con Oldani impegnavano il portiere ospite. Era tutto ciò che nell’ultima mezz’ora gli alessandrini riuscivano a combinare oltre ad un buon numero di calci d’angolo. Tirando le somme, quindi, i locali potevnao vincere ma è mancata loro la forza di penetrazione o meglio lìuomo-gol per cui ai tifosi locali non è rimasto altro che rammaricarsi della incolore prova dei loro beniamini (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) SFORTUNATI I “GRIGI” CONTRO IL PALERMO Un netto miglioramento rispetto alla prestazione col Cosenza: perlomeno una rinnovata volontà, un accanimento di consapevole responsabilità con il quale la nostra squadra ha dimostrato di voler vincere a tutti i costi. Se la vittoria non è venuta, non ci sentiamo, onestamente, di accusare come avvenne otto giorni or sono: quando si vede una squadra disperatamente proiettata all’attacco per novanta minuti, non è possibile trarre conclusioni negative contro la stessa. Questa volta si è messa in mezzo anche la sfortuna che non ha voluto premiare la squadra più meritevole. E’ stato un coro unanime di consensi che ha riconosciuto il diritto alla vittoria dell’Alessandria. ma la sorte ha stabilito che anche questa penultima gara casalinga si chiudesse a reti inviolate. Ora inizia la parte finale del campionato, la più paurosa e temibile per noi: una partita in casa contro una squadra terribile, il Foggia, che lotta per la promozione, e tre fuori, una delle quali contro il Parma, nostra diretta antagonista. Finale incandescente che fa restare tutti col fiato mozzo fino all’ultimo. Possiamo quindi affermare di trovarci proprio e definitivamente nei guai: se questo pare un ritornello che si ripete, monotono, tutte le settimane, oggi è invece un fatto altamente drammatico ed attuale. Si è sempre detto: il pareggio in casa non basta, bisogna vincere. E noi continuiamo a non vincere ma per fortuna fino ad oggi c’è rimasto motivo di speranza perché le dirette rivali nella lotta per la salvezza perdono costantemente a loro volta punti preziosi. Ora non si può più neanche dire questo: gli scivoloni degli altri non bastano. Se i punti non vengono, potrà essere veramente la fine per noi. La situazione Per nostra fortuna Prato e Cosenza sono stati sconfitti dal Parma e dal Lecco, così che la mancata vittoria sul Palermo non ha avuto le temute irrimediabili conseguenze. Noi ci troviamo a 27 punti, il Prato a 25, Cosenza e S. Monza a 24. Per il momento la classifica pare impostata a nostro favore ma basta guardare il futuro per trovare di che fremere. Il finale più duro è proprio per noi. C’è solo la speranza, che per ultima non ci può abbandonare, anche perché, dopo la dimostrazione di agonismo fornita dalla squadra, c’è da credere che sarà fatto tutto il possibile per evitare la retrocessione. Ma dovremo andare a Brescia, Trieste e Parma: pensi il lettore cosa significano queste trasferte. La partita di domenica La nostra squadra ha purtroppo messo in evidenza i soliti difetti che consistono essenzialmente nella lentezza di molti uomini, nella mancanza di un gioco di squadra organizzato, nella imprecisione dei passaggi e del gioco stesso per deficienze tecniche purtroppo scontate, e soprattutto nella pochissima capacità di concludere a rete. Volontà ed impegno hanno dato colore alla gara nobilitando lo sforzo di una squadra disperata che riuscì a creare una pressione continua in area avversaria: ma per i denunciati difetti essa si risolve in un assalto troppo confuso e spesso caotico per raggiungere l’effetto voluto. Solo qualche rara puntata in contro piede venne dall’orgoglioso Palermo deciso a disputare la sua onesta partita, puntata che non ha mai disturbato Nobili rimasto del tutto inoperoso tranne solo in un bell’intervento nel primo tempo. Su questi presupposti e con tale superiorità di gioco, ci sarebbe stato ben da contare su di un sicuro successo: ma vi era purtroppo il buon Fara in non felice giornata e Bettini Renzo ancora squalificato (si rende conto questo signore del danno che ha procurato alla sua squadra? è stato preso qualche provvedimento contro di lui?), mentre nessuno degli altri uomini della prima linea pareva in grado di poter espugnare la difesa avversaria. Ma se l’Alessandria non ha entusiasmato ha però sicuramente meritato di vincere: poche azioni da gol sono scaturite, è vero, ma quanto lavoro hanno fatto i nostri ragazzi! E quali grandi parate ha compiuto quel portiere Bandoni per portare a termine la gara con la sua rete intatta! Solo una volta (al 18’ del secondo tempo) egli venne battuto, ma si incaricò la sorte di salvargli la rete con una amara beffa per noi. Migliavacca lanciava Fara, che, entrato in area palermitana indirizzava a rete; ma il pallone rimbalzava malamente e tornava in campo sui piedi di Vitali: questi tirava secco al volo sulla destra di Bandoni. Questi con un guizzo riusciva a deviare: la palla perveniva allora sui piedi di Oldani il quale, per fare presto e subito, con eccessiva precipitazione, tirava sul fondo. Fu il momento più bello ed emozionante della gara che doveva culminare nella rete della vittoria perché veramente in quel momento la nostra squadra se la meritò. Ma è una annata sfortunata e la vittoria non è venuta. Non vi sono altri commenti da fare né ad analizzare il comportamento dei singoli. V’è soltanto da rammaricarsi. (Il Piccolo, 30 maggio 1964 - Filade) RISULTATI: Catanzaro – Padova 1-0 Lecco – Cosenza 1-0 Napoli – Pro Patria 3-1 Parma – Prato 1-0 Potenza – Foggia 0-0 Triestina – Simmenthal Monza 0-2 Udinese – Brescia 1-0 Varese – Verona 1-0 Venezia – Cagliari 0-0 CLASSIFICA: Varese p. 45, Foggia 44, Padova, Cagliari 43, Verona, Lecco 39, Brescia (-7), Napoli 36, Triestina 34, Potenza, Catanzaro 33, Pro Patria, Palermo 31, Venezia 30, Udinese, Parma 28, Alessandria 27, Prato 25, Simmenthal Monza, Cosenza 24. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 14 reti: De Paoli (Brescia), Taccola Romano (Prato), 12 reti: Nocera (Foggia), 11 reti: Bagnoli (Catanzaro), Carminati (Padova), 10 reti: Raffin (Brescia), Innocenti (Lecco), Gilardoni (Napoli), Maestri (Palermo), Muzzio (Pro Patria), Traspedini (Varese). Il punto sul campionato Minimo stagionale dei gol (appena 11) e ricongiungimento del Cagliari alla terza del gruppetto di testa: questi i fatti salienti della quintultima giornata del campionato. I sardi, uscendo imbattuti anche dalla seconda trasferta nel Veneto, hanno così coronato il lungo inseguimento. Ora no nresta che sfruttare il calendario favorevole perché il sogno della a fossa finalmente essere realizzato. Anche il Varese ha compiuto un bel balzo, aggiudicandosi anche i due punti in palio con il Verona. Da segnalare, però, che la matricola ha stentato molto e che la traversa l’ha salvata in extremis da un giusto pareggio. Utilissimo anche il punto che il gagliardo Foggia ha conquistato nel derby di Potenza. Brutto lo scivolone del Padova in casa di un Catanzaro edizione-lusso. I calabresi (cui è stato annullato discutibilmente un gol) hanno così riscattato brillantemente lo scottante 0-5 dell’andata. In zona retrocessione Parma e Udinese hanno compiuto un decisivo passo verso la tranquillità, liquidando di stretta misura Prato e Brescia. In bruttissime acque, invece, il Cosenza, battuto di misura a Lecco dallo scatenato Clerici. Ora i silani reggono nuovamente il fanalino di ocda insieme con il Monza, autore di un colpo gobbo a Trieste. (Corriere dello Sport)