Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1963/1964
Serie B
31-05-1964 - Giornata: 35 - Brescia - Mario Rigamonti


Brescia AC - Alessandria US 4 - 0 (1 - 0)
RETI: 28. Pagani [Br] , 51. Raffin [Br] , 64. De Paoli [Br] , 79. rig. De Paoli [Br]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Vanara Elio, Carlini Rino, Tenente Sergio, Verga Adelio, Oldani (II) Tullio, Fara Mario, Bettini Sergio, Vitali Alessandro, Soncini Antonio All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Brotto, Fumagalli, Mangili, Rizzolini, Di Bari, Vicini, Baffi, Salvi, De Paoli, Raffin, Pagani. All.: Gei Renato

Arbitro: Pieroni Fulvio (Roma)
Note
Rigore parato 12. a Fara [A]. Inizio gara ore 16,00

Commento
Nella serie B lotta affannosa a tre giornate dal termine L'ALESSANDRIA SCONFITTA A BRESCIA (0-4) IN UNA SITUAZIONE SEMPRE PIU’ CRITICA La squadra piemontese è al terzultimo posto in classifica a pari punti con il Prato - Fara ieri ha sbagliato un rigore nei primi minuti di gioco - I locali hanno realizzato con Pagani, Raffin e una doppietta di De Paoli - Infortunio al terzino «grigio» Vanara L'odissea dell'Alessandria in coda alla classifica della serie B continua, e la posizione della squadra, anziché migliorare, appare di domenica in domenica sempre più compromessa. I due punti perduti nei pareggi interni ottenuti ad Alessandria nelle ultime domeniche si riflettono ora palesemente sulla classifica dopo la sconfitta bresciana (logica di per se stessa, e ampiamente prevedibile) per i contemporanei risultati positivi dì alcune, fra le dirette concorrenti per la salvezza. Ieri a Brescia i grigi potevano ottenere un risultato clamoroso, ed hanno sfiorato all'inizio il successo pieno. Per una decina di minuti, in apertura di gara, gli alessandrini hanno mantenuto un netto predominio culminato con un'azione in area di Bellini ostacolato con braccia e gambe da Di Bari. L'arbitro ha decretato un rigore e suscitato le proteste dei bresciani, proteste nemmeno troppo convinte, tanto è vero che la punizione ha potuto essere battuta immediatamente. Ha calciato Fara, ma con tanta esitazione da permettere un intervento assai facile di Brotto. L'occasione era sfumata, ma un'altra se ne formava immediatamente, che la respinta del portiere finiva sui piedi di Bettini scattato per primo dal limite dell'area: tiro al volo a porta completamente vuota e pallone sul fondo. Con un goal all'attivo i grigi probabilmente sarebbero riusciti a vivacchiare fino alla fine, dato il disinteresse al risultato da parte del Brescia, palesato fin dai primi minuti. L'occasione favorevole, perduta così banalmente, ha agito invece in senso opposto deprimendo il morale, mai troppo alto in questi ultimi tempi, degli alessandrini. Si è risvegliato il Brescia e dopo qualche azione di assaggio e qualche « a fondo » parato da Nobili, si è giunti al primo goal La partita è rientrata cioè nel suo corso naturale e quel piccolo miracolo che doveva supplire ai due risultati mancati non si è verificato. Ora si fanno previsioni sulle prossime giornate e vi è da mettersi le mani nei capelli considerando la difficoltà delle partite ancora in programma. Cavar fuori complessivamente un punto dalla partita in casa col Foggia e dalle due trasferte che concluderanno il torneo, sarebbe rispettare appieno i programmi d'inizio campionato, ma non basterebbe quasi certamente per raggiungere la salvezza. Persi punti facilmente acquisibili durante tutto il torneo, i grigi debbono ora superarsi per ottenere risultati di per se stessi clamorosi ma appena sufficienti per raddrizzare una situazione terribilmente compromessa. Giudicare la squadra e i singoli sarebbe inutile. L'impressione immediata è che molti siano sfiduciati, ma d'altra parte tutti s'impegnano al massimo delle rispettive capacità e non è colpa di nessuno se il temperamento agonistico della maggior parte dei giocatori è nettamente inferiore a quello di Tenente e Vanara o dello stesso Nobili. Un gioco di squadra si è visto nel primo quarto d'ora: ben congegnato, veloce, sbrigativo ed anche pericoloso; poi anch'esso è scomparso nella demoralizzazione di tutti. Sembra un assurdo, ma anche in uno 0 a 4 si è avvertito qualche sintomo di miglioramento. Per quanto riguarda il Brescia, la partita dli ieri è certamente la migliore disputata nel girone di ritorno. Le assenze di Vasini, Bianchi e Favalli non hanno influito sulla generale efficienza della squadra, anche se qualche elemento di rincalzo, come Vicini, ha dimostrato di mancare d'affiatamento con i compagni. Nel secondo tempo la prima linea ha impostato e concluso una serie di azioni pericolose e fra tutti si è messo in particolari! evidenza De Paoli che sembra ritornato ad un eccellente grado di forma. Il centravanti del Brescia è indubbiamente il miglior attaccante della serie B, e le molte richieste pervenute alla società da parte di alcuni sodalizi della serie A hanno stimolato il giocatore a porsi nuovamente in evidenza in questo finale di campionato per ottenere condizioni finanziarie più vantaggiose eia un eventuale trasferimento. La cronaca registra nel periodo di prevalenza degli ospiti un tiro di Bettini deviato in corner dopo due soli minuti di gioco; quindi una cannonata al volo di Soncini finita sulle gradinate al 4', e un tiro in corsa ancora di Bettini. dopo uno scambio con l'ala sinistra al 6', terminato a lato. Quindi l'azione del rigore fallito al 12'. Da questo momento si riscuote il Brescia: De Paoli al 15' tira in porta dal limite dell'area, e Nobili gli risponde, coni una parala fantastica. Al 20' il primo goal: Vanara interviene su De Paoli, la palla rimbalza verso Baffi che scatta sulla destra; Verga, il battitore libero manca l’intervento e per chiudere la via della rete tutti i difensori finiscono per spostarsi verso destra. Baffi si libera allora della palla con un traversone verso Pagani che può mettere in rete senza difficoltà. Una parata di Nobili al 28’ ancora su un tiro di Baffi, poi al 33’ un volo a mezza altezza del portiere alessandrino che sfiora la palla calciata con potenza da Raffin e la devia sul fondo. Nella ripresa, dopo quattro minuti Vanara esce dal campo a seguito di uno scontro con Baffi: rientrerà all’ala con il ginocchio bendato strettamente a causa di una distorsione, e non sarà più utile ai compagni fino al termine. Non si nota una grande differenza nella solidità della estrema difesa alessandrina, con Soncini al posto di Vanara, ma dopo pochi minuti dallo scambio di ruolo Raffin segna la seconda rete, approfittando proprio di una distrazione di tutti i difensori. Al 2 a 0 l’Alessandria non esiste più: il pubblico vuole una rete di De Paoli e il centravanti si impegna a fondo: al 16’ tira al volo su lancio di Pagani, ma Nobili respinge il tiro con una ennesima prodezza. Al 19’ il centravanti riprende un traversone di Salvi, scatta verso rete con Tenente e Melideo ai lati e fa partire una vera cannonata che si infila nell’angolo a destra di Nobili. Al 29’ l’unica azione alessandrina della ripresa, con Bettini che scavalca Brotto e colpisce il palo; lo imita il solito De Paoli un minuto dopo. Infine al 33’ Raffin batte una punizione e mentre il pallonetto sorvola la barriera Carlini lo blocca con la mano: è rigore, inutile ma sacrosanto e De Paoli lo trasforma in rete. (Stampa Sera – Giorgio Viglino) Brescia 4 Alessandria 0 UN RIGORE SBAGLIATO DA FARA! Vittoria facilissima del Brescia a spese di un’Alessandria estremamente dimessa ed inconcludente. Così, dopo quasi due mesi gli attaccanti azzurri hanno potuto assaporare il piacere del gol e De Paoli ha fatto con la sua doppietta un buon balzo nella classifica cannonieri. LA squadra ospite ha giocato come se il risultato non le interessasse (eppure si trova in zona retrocessione). Poco slancio, poco ritmo e assoluta assenza di marcatura sugli avanti bresciani. Un invito a nozze per Raffin e compagni che una volta tanto senza angelo custode si sono sbizzarriti in azioni travolgenti mentre la difesa teneva facilmente a freno il lento ed impreciso attacco alessandrino. Così sono nati i gol del Brescia: al 20’ del primo tempo De Paoli lancia Baffi che supera di scatto Verga e crossa: Melideo non si muove e Pagani dall’altra parte ha tempo di stoppare la palla e scaraventarla nel sacco. Al 13’ della ripresa il Brescia raddoppia: Di Bari lancia Pagani che centra, scatta Raffin in area, la difesa inspiegabilmente sta a guardare e il mezzo sinistro ha tempo di fermare e battere Nobili. Al 19’ è De Paoli (che in precedenza si era visto fermare due palle gol da Nobili) a fare centro su lancio di Salvi e il tiro in corsa fa secco il portiere. Poi al 34’ l’ultima rete: su punizione dal limite Raffin scodella la palla e de Paoli scattato oltre la barriera: Soncini ferma platealmente con le mani e De Paoli trasforma il logico rigore. Un palo al 29’ del secondo tempo colpito da Bettini ed un palo di Raffin un minuto dopo chiudono le azioni salienti. (Corriere dello Sport) BATTUTA A BRESCIA AFFRONTA DOMANI AL “MOCCAGATTA” IL FOGGIA Questo è il tonfo più clamoroso ed umiliante. E’ il crollo di una ultima speranza: un gruppo di tifosi, sparuto nel numero, ma sostenuto dal calore di una fede incrollabile , aveva cominciato a sbandierare sulle scalee dello Stadio di Brescia: dopo poco tempo dovettero rinfoderare i loro vessilli e tacere. Non era solo la loro squadra che stava perdendo, ma era la loro squadra che apaticamente si arrendeva sovvertendo ogni ordine di speranze ed irridendo alle illusioni di coloro che avevano creduto di seguire la squadra. Ora la situazione è gravemente compromessa: onestamente più nessuno può, a distanza di tre giornate dal termine del torneo, ritenere sulla carta possibile la salvezza. Una partita in casa con una delle squadre più forti lanciata nella lotta per la promozione e due esterne una delle quali contro il Parma impegnatissima a salvarsi. Tutto può avvenire, è vero. E noi confidiamo ancora nel miracolo. Ma i sintomi sono troppo brutti. Già lunedì, i quotidiani, anche i più affezionati alla nostra squadra parlavano di rovinosa sconfitta con la quale, con ogni probabilità l’Alessandria ha dato l’addio a tutte le sue residue speranze di permanenza in serie B. Squadra senza nerbo. La resa della nostra squadra è stata totale, accettata senza volontà di reazione, senza un sintomo di volontà che facesse intendere la coscienza delle necessità di salvarsi. L’occasione di un Brescia che tendeva evidentemente a non impegnarsi a fondo avendo rinunciato ormai alle velleità di promozione, che non reagì nemmeno quando l’arbitro concedeva dopo poco tempo il rigore molto discutibile a nostro favore, non si presenterà mai più. Infatti già al 13’ in seguito ad uno scontro tra Dibari e Bettini l’arbitro decretava un rigore a favore dell’Alessandria che i bresciani accettarono con una rassegnazione che non era certo quella di una squadra in piena lotta per un primato. Fara, emozionatissimo tirava la massima punizione sul portiere che riusciva a respingere, mentre Bettini, avventatosi sul rimpallo alzava incredibilmente oltre la traversa: il segno della predestinazione, disse qualcuno, e si capì infatti che l’Alessandria sarebbe stata vittima del proprio destino nella partita forse decisiva per la sua sorte. Continuò a giocherellare ingannata dall’avvio condiscendente del Brescia lasciando liberi gli avanti avversari e tenendo una marcatura assai approssimativa. Già debole nella sua costituzione, rinunciataria per uno strano fatto psicologico addirittura irritante, la nostra squadra che basava il gioco di centro campo su uomini come Fara , Soncini e Vitali, avrebbe dovuto forse puntare ad un gioco più consapevole e guardingo avendo il pareggio per traguardo. Ma la partita è stata totalmente fallita ad iniziare da quell’episodio che doveva dare la vittoria, fino a vedere i nostri uomini crollare di schianto lungo la via di un secondo tempo addirittura penoso. Che dire ancora? Non ci sentiamo di valutare il comportamento dei singoli che per tutto il campionato abbiamo cercato di sostenere, e che oggi dovremmo criticare acerbamente. E’ umiliante leggere nelle cronache che il risultato è stato solo di 4 a 0 per merito del solito Nobili, mentre i nostri uomini stretti d’assedio, si facevano annullare nella ripresa da una squadra che sfiorò un clamoroso successo con decine di infiltrazioni nelle nostre retrovie. A questo punto c’è da chiedersi se i nostri uomini intendono almeno tentare il tutto fino all’ultimo minuto di gioco del campionato, oppure se già hanno accettata la retrocessione attendendo soltanto la fine di un campionato che è diventato un calvario. (Il Piccolo, 6 giugno 1964 - Filade) RISULTATI: Cagliari – Parma 2-0 Cosenza – Triestina 0-0 Foggia – Pro Patria 4-1 Lecco – Catanzaro 3-1 Napoli – Venezia 1-0 Padova – Prato 2-4 Potenza – Varese 0-0 Simmenthal Monza – Verona 2-1 Udinese - Palermo 0-1 CLASSIFICA: Varese, Foggia p. 46, Cagliari 45, Padova 43, Lecco 41, Verona 39, Brescia (-7), Napoli 38, Triestina 35, Potenza 34, Palermo, Catanzaro 33, Pro Patria 31, Venezia 30, Udinese, Parma 28, Prato, Alessandria 27, Simmenthal Monza 26, Cosenza 25. Brescia 7 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15 reti: De Paoli (Brescia), Taccola Romano (Prato), 15 reti: Nocera (Foggia), 11 reti: Raffin (Brescia), Bagnoli (Catanzaro), Innocenti (Lecco), Carminati (Padova), 10 reti: Pagani (Brescia), Greatti (Cagliari), Clerici (Lecco), Gilardoni (Napoli), Koelbl (Padova), Maestri (Palermo), Muzzio (Pro Patria), Traspedini (Varese). Il punto sul campionato Terremoto in classifica. L’ha provocato il Prato andando a coglie una clamorosa ma nel complesso meritata affermazione a Padova. I biancorossi di Montez, così, hanno compiuto, dopo Catanzaro, un altro brutto scivolone, compromettendo seriamente le chances di promozione. Foggia, Cagliari e Varese, infatti, marciano con il vento in poppa ed hanno accumulato un vantaggio difficilmente colmabile i ntre giornate. Il Foggia, con una tripletta del redivivo Nocera, ha liquidato senza affanni la Pro Patria. Il Cagliari, con Greatti in veste di goleador, ha superato altrettanto nettamente il Parma. Il coriaceo Varese, infine, ha colto un preziosissimo pareggio bianco sul difficile campo del Potenza. Ancora un piccolo sforzo e la serie A non sarà più un sogno. Nello stesso tempo il Prato ha riproposto autorevolmente la sua candidatura alla salvezza. Ora i toscani hanno infatti riagguantato l’Alessandria e sono ad un punto solo da Udinese e Parma. E’ squadra in salute e dovrebbe potercela fare. Delle altre pericolanti l’Alessandria ha incassato un pesante 0-4 a Brescia dopo aver fallito sul risultato bianco un rigore! Un punto d’oro è stato buttato via anche da uno spento Cosenza, bloccato senza difficoltà sullo 0-0 dalla Triestina. I silani sono ora soli all’ultimo posto. In serio pericolo anche l’Udinese, sconfitta in casa (su autogol) dal Palermo. Il Monza, invece, ha rinforzato le sue speranze liquidando con qualche brivido nel finale il Verona. Facile il successo del Lecco sul Catanzaro, mentre il Napoli ha dovuto aspettare l’ultimo minuto per piegare il Venezia. (Corriere dello Sport)