Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
27-09-1964 - Giornata: 3 - Monza - Città di Monza


Monza AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Vigni [Mo] 79. Vitali A.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Di Cristofaro Carlo All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio.

Formazione avversaria
MONZA AC: Ciceri, Bacis, Melonari, Maggioni, Prato, Bernini, Sacchella, Campagnoli, Cristin, Bersellini, Vigni. All.: Malagoli Vittorio.

Arbitro: Cirone Giuseppe (Palermo)
Note
Inizio gara ore 15,30

Commento
Per i grigi terzo risultato utile consecutivo L’ALESSANDRIA A MONZA DOMINA NELLA RIPRESA: 1-1 I biancorossi passano in vantaggio dopo quindici minuti di gioco con una rete di Vigni Il goal del pareggio realizzato da Vitali - Decisivi interventi del portiere lombardo Ciceri Sul campo di Monza l'Alessandria è riuscita a pareggiare (1 a 1) soltanto negli ultimi minuti di gioco una partita che avrebbe potuto benissimo vincere tale è stata la sua superiorità nei confronti della squadra avversaria durante tutta la ripresa. Se ai grigi è sfuggito il successo, merito e colpa vanno equamente attribuiti alle belle parate di Ciceri e alla solita indecisione degli attaccanti piemontesi in fase conclusiva. Il risultato di parità, comunque, forse perché ottenuto quando già si cominciava a temere la sconfitta, è stato accolto con soddisfazione dagli alessandrini, ancora imbattuti dopo tre gare di campionato di cui due disputate in trasferta. Ma quello che più conta sono i progressi manifestati dai grigi sul piano dell'organizzazione di gioco e della manovra collettiva. Ieri contro il Monza si è visto qualcosa di più dell'impegno agonistico già messo in evidenza contro Napoli e Lecco. Si è ancora notato un certo disagio nell'impostare una gara d'attacco, però questa volta il centro campo, grazie alla regia di un ottimo Vitali e al gran lavoro di Soncini riuscito a mantenere con continuità i contatti con la prima linea e le azioni si sono sviluppate secondo un senso logico, non più dovute al caso o all'improvvisazione dei singoli. Questi progressi però hanno bisogno di una pronta conferma perché sono stati facilitati da un avversario appena mediocre. Prima che iniziasse l'incontro il trainer dei biancorossi lombardi era apparso ottimista sulla possibilità della sua squadra che pure la domenica precedente a Napoli era incappata in un secco 0 a 5. La partita di ieri ha dimostrato che la sconfitta di Fuorigrotta non è stato un episodio isolato come ha voluto definirla Malagoli: la situazione del Monza è davvero preoccupante, ha bisogno di rimedi pronti ed energici. Contro l'Alessandria, Ciceri a parte, un solo giocatore si è salvato, e con pieno merito, dal grigiore generale, l'ala sinistra Vigni. Il goal dei monzesi è stato realizzato dopo quindici minuti di gioco in modo un po' fortuito e con l'aiuto di un'incertezza della retroguardia alessandrina. Su una punizione poco oltre metà campo Bersellini toccava a Vigni che avanzava di qualche metro senza che Melideo si decidesse a contrastarlo: l'attaccante biancorosso, vista l'esitazione del suo diretto avversario si aggiustava il pallone e indirizzava a rete pur trovandosi abbondantemente fuori area. Ne sortiva un tiro pieno di effetto che ingannava Nobili (in questa occasione un po' impacciato) e si infilava in porta a fil di traversa. La squadra piemontese reagiva ma senza troppa efficacia e con parecchio orgasmo: Ciceri comunque si esibiva in due interventi di classe al 22' su Oldani e al 25' su una stangata di Soncini. Al 44' una nuova incertezza della retroguardia piemontese poneva nuovamente Vigni in condizione di segnare, ma stavolta Nobili non si faceva sorprendere e riusciva a parare il tiro un po' fiacco dell'ala sinistra. Un attimo dopo Di Cristofaro restituiva il regalo sbucciando un facile pallone proprio davanti alla porta di Ciceri. Nella ripresa Melideo si spostava a destra e Poppi si assumeva il difficile compito di controllare Vigni. Lo scambio tra i due difensori piemontesi si dimostrava efficace e l'Alessandria, più tranquilla in difesa, poteva organizzare meglio il gioco d'attacco. Il libero Vitali si portava stabilmente a centro campo inserendosi spesso nella manovra offensiva: in breve l'iniziativa passava completamente in mano dei grigi che riuscivano a disporre degli avversari a loro piacimento. Ciceri doveva intervenire al 5' su un tiro di Soncini, al 9' su un pericoloso colpo di testa di Bettini e nuovamente al 16' su una staffilata del vecchio centro-avanti, autore di un secondo tempo magnifico quanto sfortunato. La reazione del Monza era praticamente inesistente. Riusciva ancora Vigni a creare una pericolosa situazione in area piemontese poi riprendeva l'assalto dei grigi e la disperata difesa di Ciceri. Al 20' Bettini spediva di poco dopo una splendida azione Vitali-Soncini-Oldani, Di Cristofaro in buona posizione mancava la conclusione al volo, al 27' e al 29' il portiere biancorosso salvava la propria rete prima uscendo sui piedi dello stesso Di Cristofaro poi bloccando in tuffo un tiro secco e angolato di Bettini. Finalmente al 34' la superiorità dei grigi veniva premiata e ad ottenere il goal del pareggio era proprio uno fra i giocatori che più meritavano questa soddisfazione. «Ciccio» Vitali. Su un corner battuto da Soncini Ciceri non riusciva ad intercettare il pallone, lo smorzava appena proprio sui piedi del mediano piemontese che non aveva difficoltà a mettere in rete. Uno a uno. L'Alessandria forse avrebbe potuto insistere per ottenere il successo pieno ma il comprensibile timore di rendere inutile tanta fatica frenava un po' lo slancio dei grigi, Vitali retrocedeva a dar man forte alla difesa e il Monza riusciva così a salvare metà del risultato. (StampaSera - Piero Gasco) Meritato 1-1 dell’Alessandria MONZA SENZA SPRINT Il primo tempo dell’incontro Monza – Alessandria non è stato di grande interesse. Alquanto modesto il gioco messo in mostra da entrambe le squadre. Un gradino appena più su per rendimento ed incisività è apparso il Monza, che è riuscito a portarsi in vantaggio grazie ad un tiro di Vigni, non imparabile ma che ha sorpreso Nobili colto in contropiede. L’Alessandria, alquanto confusionario in attacco anche dopo il cambio fra Di Cristofaro ed Oldani non è stata capace di rendersi particolarmente minacciosa, salvo che in due occasioni nelle quali Oldani e Di Cristofaro riuscivano a tirare a rete impegnando il bravo Ciceri in due interventi di pugno. Anche la difesa non è sembrata insormontabile e se l’attacco del Monza fosse stato più accorto avrebbe potuto segnare almeno ancora un paio di reti. Nel secondo tempo il Monza è apparso letteralmente spompato. Gli unici sprazzi venivano da Bersellini; Sacchella e Vigni si destreggiavano con sufficienza, ma Cristin, oltre a non riuscire a combinare alcunché di utile, costituiva un vero e proprio peso morto. In due occasioni da gol non sapeva che creare confusione, Di contro i grigi, in tanto marasma e pochezza di gioco, riuscivano a trovarsi ed a rendersi alquanto pericolosi. La difesa monzese opponeva resistenza fino al 34’. A questo punto, su calcio d’angolo battuto da Soncini, Ciceri saltando non riusciva che ad accarezzare la palla. Vitali non aveva difficoltà a infilare nel sacco. Una rete meritata per la pochezza di un Monza che nel secondo tempo ha dimostrato una carenza di fiato ed una scarsissima forza di volontà. (Corriere dello Sport) ENTUSIASMO PER I GRIGI IMBATTUTI A MONZA E’ il terzo risultato utile consecutivo ottenuto dall’Alessandria – Le decisioni del D.T. Cappelli nel corso della partita sono state molto preziose Tepore settembrino misto ad aria frizzante: il cielo è imbronciato come se meditasse antiche vendette. E’ una domenica color grigio cenere, è la domenica degli sportivi che corrono a Monza per vedere la propria squadra per la prima volta fuori casa. Questo grigio dona un sapore casalingo alle cose, alle strade, all’atmosfera stessa che ci circonda. Non è la tinta lattemiele dei giorni ridenti, ma è pure una tinta tanto cara per noi che viviamo di palpiti e di attimi felici ed esaltanti per essa. Molte macchine targate AL lungo la strada stipate di gruppi rumorosi: era da anni che non vedevamo in trasferta tanta gente. Indubbiamente vi è la conferma di un nuovo entusiasmo dilagante e soprattutto un attaccamento verso la squadra più concreto, più caloroso. E’ questo un sintomo cordiale che conferma come il pubblico abbia una sua sensibilità particolare fatta di affetti spesso sopiti, vivi però e vitali: gli necessita costantemente un motivo di convinzione, la consapevolezza di poter contare su di una squadra che è orientata, che sa quello che vuole, che lo ricambia offrendogli tutto quanto è nelle sue possibilità. Questi pensieri ci inseguivano domenica vedendo frotte di gente che correva a Monza come noi, con l’ansia e la convinzione di vedere qualcosa di buono. E qualcosa di buono si è indubbiamente visto: innanzi tutto una partita giocata con estremo coraggio che ha permesso all’Alessandria di uscire dal campo a testa alta tanto che il pubblico monzese, sportivo per la verità, durante ed al termine della partita le ha elargito applausi riconoscendo la sua indiscussa superiorità tecnica ed agonistica. « E’ una piacevole sorpresa — commentavano in tribuna — i grigi hanno giocato veramente bene facendosi ammirare per la naturalezza di un gioco abbastanza fluido, la impostazione specie a centro campo con Vitali e Migliavacca che proprio la facevano da padroni ». Il che comincia a mettere in evidenza la personalità di Cappelli: quel suo coraggio nel decidere al momento opportuno certe manovre veramente nuove e moderne nella concezione del gioco, non può passare inosservata. In particolare quel suo modo di far giocare il libero che, abbandonando in certi momenti la sua posizione tipicamente difensiva per portarsi avanti suggerendo le azioni di attacco, inserendosi attivamente nelle azioni stesse, costituisce motivo sorprendente di soddisfazione. Specie poi se il libero è un giocatore dalle caratteristiche tecniche e dal temperamento di Vitali. Ogni allenatore deve infatti disporre il sistema di gioco tenendo conto delle qualità e delle attitudini dei giocatori che ha a disposizione. Tale tipo di gioco non sarebbe praticabile ad esempio (per stare ad un confronto con gente illustre) per un giocatore come Picchi che per natura ed istinto è soltanto un rompitore. Se i nostri ragazzi saranno in grado di amalgamare queste idee e metterle in pratica, potremo gustare molte soddisfazioni. Intanto, con due pareggi esterni ed uno in casa con quel Lecco che ieri è tornato alla vittoria sulla Reggiana, siamo a tre punti in classifica e in buona posizione. Opinione di molti è stata che si sarebbe potuto benissimo vincere l’incontro tanta è stata la superiorità nei confronti del Monza durante tutta la ripresa. Ma da un lato vi è da ricordare che buona parte del mancato nostro successo è dovuta alla bravura del portiere Ciceri: il che ci consola perchè ci ha dato modo di constatare che la nostra prima linea — a parte le ancora notevoli incertezze e manchevolezze — sta prendendo la buona abitudine di infastidire i portieri tirando a rete. Per intanto la nostra squadra si presenta in campo con una novità abbastanza inaspettata: il rientro di Oldani all’ala destra, Mognon fuori squadra, il bravo Bettini al centro e De Cristofaro a sinistra. La mancata utilizzazione di Cardillo che fino a novembre non potrà essere impiegato, ha fatto ricorrere i tecnici ad Oldani; l’ala destra si è disimpegnata molto bene nel primo tempo, accusando poi un certo calo nella ripresa dovuto evidentemente alle condizioni fisiche non ancora perfette. Accanto a lui un Soncini generosissimo che si è prodigato per novanta minuti contribuendo a mantenere con continuità il dominio del centrocampo: nessuna improvvisazione, ma il tutto che veniva da una chiara impostazione e da un sicuro senso logico. Solo un corrispondente locale fazioso come il signor Angelo Corbetta della Gazzetta dello Sport poteva scrivere che « L’Alessandria per buona parte della gara è parsa complesso tanto modesto da far sembrare quasi casuali i pareggi precedenti con il Napoli e con il Lecco ». Bettini si è bene disimpegnato come il suo solito, mostrando anche vitalità e decisione, De Cristofaro ha ancora una volta mostrato di essere scattante e lucido pur fallendo occasioni d’oro per precipitazione ed inesperienza. Per il resto della squadra le note migliori vanno a Migliavacca ormai promosso a stopper di prim’ordine ed a Poppi terzino di grande avvenire. Gara disputata al disotto delle precedenti quella di Melideo che ha faticato parecchio a contrastare l’ala sinistra Vigni, scatenato e guizzante, che già conoscemmo negli anni passati sul nostro campo nelle file del Brescia in famosi scontri con il buon Melideo. Quando nel secondo tempo Vigni fu preso in consegna da Poppi, l’ispirazione e la fonte di gioco d’attacco del Monza si inaridirono. La cronaca. L’inizio della gara è di marca monzese: al 15’ già i biancorossi vanno in vantaggio. Su fallo di Melideo a metà campo, batte la punizione Bersellini: questi allunga a Vigni che avanza sulla sinistra fronteggiato a distanza da Melideo che tarda ad entrare. L’ala perviene nei pressi dell’area, si porta verso il centro, si aggiusta il pallone e lascia partire un tiro che ci è parso pieno di effetto infilando la porta a filo di traversa, ingannando Nobili (che forse ebbe un momento di incertezza): è comunque difficile giudicare se vi fu responsabilità nel portiere dal momento che conosciamo tutti la sua esperienza e la sua capacità di salvare miracolosamente (come a Napoli) le situazioni più disperate. Reagisce l’Alessandria : Ciceri interviene abilmente su un tiro di Oldani (22’) che, avuta la palla da un traversone di Di Cristofaro, tira a rete: il portiere salva di pugno deviando in corner. Subito dopo para una saetta di Soncini ed un tiro di Melideo. In chiusura del primo tempo è Di Cristofaro che ha la palla per segnare: i difensori monzesi mancano nettamente l’intervento, ma la nostra ala sbuccia la palla-goal da pochi passi. Nella ripresa l’Alessandria subisce al 3’ una punizione a due calci nella propria area, ma al 5’ già si scatena: Soncini fa partire un tiro insidioso rasoterra che il bravo Ciceri para; e poi è Bettini che devia a rete di testa un traversone di Di Cristofaro. Al 15’ un acrobatico intervento di Nobili su rimpallo e subito dopo Bettini, su centro di Soncini, fa partire un bolide che Ciceri respinge di pugno. L’Alessandria continua ad attaccare con tenacia cingendo d’assedio i padroni di casa: si infittiscono i passaggi fra Vitali, ormai proiettato a centro campo e Bettini che sta disputando un magnifico secondo tempo: al 28’ un nuovo violento tiro al volo del nostro centravanti su passaggio di Soncini entusiasma i nostri tifosi e fa provare un brivido ai Monzesi: Ciceri è seriamente impegnato ma se la cava. Il goal del pareggio sta maturando: poco prima, dopo una bellissima azione Vitali-Soncini-Oldani Di Cristofaro mancava la conclusione al volo, e subito dopo si vedeva Ciceri uscirgli con un gran balzo sui piedi. Ecco finalmente la nostra superiorità premiata al 34’: batte un corner Soncini, Ciceri esce ma non riesce ad intercettare il pallone che sorvola anche due difensori. Il pallone perviene al bravo Vitali appostato dietro il quale, al volo, e di piatto, infila la rete. Un urlo, un momento di gioia. L’Alessandria domina ancora ed in quei pochi minuti avrebbe l’occasione per vincere. Al 39’ Ragonesi (quanti chilometri ha percorso il ragazzo) trova la forza di tirare da lontano costringendo Ciceri a parare in due tempi: lo slancio dei nostri ragazzi è commovente. Al 24’ Poppi parte in contropiede ed allunga molto bene ad Oldani. Questi, con un tipo di manovra suo caratteristico attira Ciceri fuori dai pali, ha solo da passare a De Cristofaro la palla-goal da depositare in rete, ma sbaglia il passaggio. Disperazione: lo slancio dei nostri si frena. Ultimi minuti di gioco e poi la fine. I volti dei nostri tifosi sono sorridenti: hanno visto qualcosa di promettente che va al di la del pareggio, hanno finalmente visto tirare in porta, tentare la via del goal, la via della vittoria. Lungo la strada si fa cenno ad un saluto ad un gesto di intesa: sì, finalmente « girano ». Nel cielo grigio passa lento ed a bassa quota un aereo da turismo: ha le ali gialle ed il resto grigio, anche lui, come le nubi bonarie che pendono immobili senza pioggia, come le nostre maglie, come il nostro vessillo. (Il Piccolo - Barbagrigia) RISULTATI: Lecco – Reggiana 1-0 Livorno – Catanzaro 0-1 Modena – Napoli 0-1 Parma – Palermo 0-1 Potenza – Padova 3-1 Pro Patria – Bari 4-2 Spal – Triestina 3-0 Trani – Brescia 0-0 Verona – Venezia 1-0 CLASSIFICA: Palermo p. 6, Lecco, Napoli, Brescia 5, Spal, Catanzaro, Potenza 4, Modena, Alessandria, Verona, Bari 3, Reggiana, Pro Patria, Livorno, Monza, Triestina, Trani 2, Parma, Padova, Potenza 1. MARCATORI: 3 reti: Canè (Napoli), Troja (Palermo), Balestrieri (Pro Patria), Cavallito (Spal), 2 reti: De Paoli (Brescia), Juliano (Napoli), Rosito (Potenza), Maschietto (Verona). Il punto sul campionato Smacco al fattore campo e prima fuga del campionato. Autore il Palermo. Questo il succo della terza giornata che ha visto le squadre meridionali alla ribalta. Palermo, Napoli e Catanzaro sono andati a cogliere preziosi e meritati successi lontano dal proprio campo. La squadra siciliana con la vittoria di Parma si è sbarazzata del Brescia ed ora comanda solitaria la classifica a punteggio pieno. Il Napoli ha ribadito la cinquina inflitta al Monza superando il primo grande scontro del campionato, in casa del Modena. Il Catanzaro ha colto il primo successo sul campo della matricola Livorno. Poi il franco 3 a 1 rifilato dal Potenza al sempre più deludente Padova e il pareggio bianco imposto dal Trani al Brescia. (Corriere dello Sport)