Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
04-10-1964 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pro Patria et Libertate Calcio 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 30. Bettini L.[A], 69. rig. Vitali A.[A], 83. Bettini L.[A] 58. Duvina [Pr]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Di Cristofaro Carlo All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio.

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Bertossi, De Bernardi, Amadeo, Lombardi, Signorelli, Lorenzi, Ruggiero, Calloni Vittorino, Duvina, Balestrieri, Sartore. All.: Todeschini Paolo

Arbitro: Marchiori Antonio (Padova)
Note
Espulso 74. Sogliano [A]. Ammoniti: Vitali [A], Ragonesi [A] Inizio gara ore 15,00

Commento
I grigi imbattuti dopo quattro giornate di gare DECISIVE DUE RETI DI BETTINI IN ALESSANDRIA-PRO PATRIA: 3-1 L'altro goal realizzato da Vitali su rigore - Per i lombardi ha segnato Duvina - La squadra piemontese ha trovato finalmente un buon gioco d'assieme - Infortunati gli ospiti De Bernardi e Ruggiero - Ingiustificata espulsione dell'alessandrino Sogliano Dopo quattro partite di campionato l'Alessandria è imbattuta, segue dappresso le due squadre capolista Palermo e Brescia, ed appare in progresso di rendimento costante. Un bilancio tanto positivo nessuno se lo sognava alla vigilia del campionato, ed a confermare lo stato di grazia che attraversa tutta la squadra è giunta a proposito la partita dì ieri. I grigi hanno vinto contro la Pro Patria per 3 a 1, un punteggio netto che non ammette nemmeno le timide recriminazioni avanzate dall'allenatore lombardo Todeschini, al termine dell'incontro. Hanno dimostrato d'aver trovalo finalmente un buon gioco d'assieme e quel tanto di orgoglio che nei momenti difficili è forse più necessario di qualsiasi fattore tecnico. Si è finiti, dopo un tempo dominato e guidato dall'Alessandria per 1-0, nuovamente sul pareggio. Non si sbaglia affermando che in una situazione analoga l'Alessandria dello scorso anno si sarebbe sgretolata e forse non sarebbe più riuscita a portare via nemmeno il punto rimasto. Ieri invece è successa una cosa strabiliante: i grigi hanno ripreso ad attaccare con maggior vigore, lottando veramente contro avversari scorretti, che un arbitro assai mediocre, come il signor Marchiori, non riusciva a tenere a, freno. Il risultato si è così riequilibrato prontamente com'era logico avvenisse data la netta superiorità tecnica che l'Alessandria aveva messo in mostra fin dal primo tempo. E' uno spirito nuovo quello che anima i grigi, accompagnato però da un eccellente grado di preparazione e da uno schema di gioco che varia di volta in volta a seconda degli avversari, e si è rivelato finora sempre ben azzeccato. Tutto funziona a dovere, e Augustine, un tecnico un po' bizzarro, ma bravo e serio nel proprio lavoro, accarezza un sogno, una clausola del suo contratto messa dai dirigenti grigi soltanto per scaramanzia, che prevede un grosso premio (per l'esattezza tre milioni) per l'allenatore, se a fine stagione riuscirà ad occupare il terzo posto in classifica, cioè l'ultimo valido per la promozione in «A». Le trovate di Augustine non sono rivoluzionarie. Vitali «libero» è un'idea di Giorcelli, e per il rimanente non vi sono grossi cambiamenti; ieri c'è stata la novità di Sogliano, ala di ruolo, schierato a terzino, ed è stata azzeccata in pieno perché il ragazzo ha saputo fare contemporaneamente il difensore e l'attaccante, prima di essere immeritatamente espulso. Tutta la squadra gioca con ordine, e, pur sviluppando le manovre in velocità, riesce a giungere di frequente alla conclusione a rete. La perfetta preparazione atletica ha permesso finora la piena utilizzazione di Vitali, la buona efficienza di tutti ed il clamoroso rilancio di Bettini. Il centravanti ha segnato due reti, decisiva la prima e rassicurante l'ultima, con altrettante prodezze. Ha avuto un guizzo imprevedibile alla mezz' ora del primo tempo quando Vitali ha infilato la palla in area a mezza altezza e lui è scattato tra quattro avversari e in piena elevazione ha appoggiato la palla in rete ingannando ancora con una finta il portiere. Nella ripresa, a sette minuti dal termine, ha messo a segno il terzo goal dei grigi, conquistando un ben dosato rilancio di Poppi, quando tutti i biancoazzurri erano all'attacco, battendo in velocità un ragazzo, Lombardi, ed in astuzia il portiere Bertossi, superato con un diagonale rasoterra imprendibile. Il suo è stato un apporto decisivo, ma non minor importanza hanno avuto nel conseguimento del risultato, proprio i due collaboratori di Bettini nelle azioni dei goals descritte. Vitali ha smesso di giocare soltanto dieci minuti per partita, ed ora impegnandosi a fondo in una posizione più arretrata (a volte gioca come libero e altre appare in appoggio alla prima linea) che gli si adatta perfettamente, è uno degli elementi dal rendimento più sicuro. Una delle sue incursioni all'attacco ha sbloccato il risultato dal pareggio nel secondo tempo: atterrato in area da Sartore. giunto alla sua ennesima scorrettezza, ha ottenuto un evidentissimo rigore ed ha pensato lui stesso a trasformarlo in rete. Poppi è stato il più ordinato in difesa; da ogni mischia per numerosa che fosse è uscito con la palla al piede pronto a rilanci sempre precisi, e i quando si è trattato di liberare senza troppe esitazioni è stato il primo a farlo. Attorno a questi elementi nessuno ha demeritato e forse l'unico appunto che si può fare al tecnico dell'Alessandria è d'aver preferito Oldani, sempre più evanescente e discontinuo, al solido Mognon. La Pro Patria ha subito nel primo tempo il gioco dei grigi, rimanendo disorientata da quell'attaccare in massa operato mandando avanti di volta in volta i terzini, o addirittura il battitore libero. Ha subito il primo goal ed è sembrata rassegnata al risultato, tanto più che i grigi hanno sfiorato due volte la marcatura: Signorelli. al 36', è riuscito ad evitare una segnatura volando a deviare di testa un pallone indirizzato nella porta vuota da Oldani; un minuto dopo, un pallone colpito di testa da Migliavacca. finiva sulla traversa a portiere battuto. Veniva la rete di Duvina. ottenuta al 13' della ripresa, riprendendo una palla sbucciata da Nobili in una respinta, e contemporaneamente due infortuni a De Bernardi (distorsione al ginocchio) e a Ruggiero (stiramento muscolare). La Pro Patria ha preso a difendersi alla meno peggio, senza riuscire nell'intento, e sono venuti gli incidenti, i ripicchi in campo, culminati con l'espulsione di un alessandrino, Sogliano, che fra tutti era proprio il meno colpevole. (StampaSera – Giorgio Viglino) Alessandria – Pro Patria 3-1 HA RISCHIATO DI FINIRE IN UNA RISSA L’Alessandria ha conquistato oggi la prima vittoria del campionato. Non è stata una grande partita ed anzi, a tratti, specie nel secondo tempo, ha minacciato di degenerare per le continue scorrettezze da ambo le parti. La Pro Patria ha messo in luce una squadra molto affiatata e ben impostata tecnicamente, L’Alessandria ha giocato con grande impegno e volontà. Partita velocissima della Pro Patria, ma senza frutti. Al 30’ un gol capolavoro di Bettini. Questi, su cross di Vitali spintosi all’attacco, ha colpito al volo il pallone spiazzando Bertossi e insaccando sulla sinistra. l’Alessandria sfiora ancora il gol al 32’ con lo stesso Bettini, mente la 37’ è Oldani a fallire. Al 13’ pareggio della Pro Patria: su punizione di Sartore l’estremo difensore alessandrino tenta la respinta ma colpisce malamente il pallone che is alza a candela: Duvina è pronto ad intervenire e segnare. Al 24’ Vitali viene atterrato in piena area da sartore: rigore più che legittimo che lo stesso Vitali trasforma in gol. Al 38’ l’ultima rete dell’Alessandria. Autore Bettini (Corriere dello Sport). ENTUSIASMO SUGLI SPALTI E IN CAMPO PER LA BELLA PROVA DEI GRIGI CONTRO LA PRO PATRIA […] Per intanto diciamo subito, e su questo converrete tutti con noi, che la squadra ha dato prova di carattere e di agonismo. Il che trova una sua ragione in un fattore morale e tecnico. Morale, perché i giocatori vivono in una atmosfera di fiducia e lavorano in un ambiente sereno che il nuovo consiglio ha saputo creare intorno a loro. Assistenza continua e cordiale da parte di tutti, discorsi aperti, ciascuno sapendo ciò che deve e ciò che vuole. Fattore tecnico perché i giocatori seguono una preparazione chiaramente programmata senza improvvisazioni o cambiamenti ingiustificati, guidati da un uomo in cui credono senza riserve ed allenati da un altro uomo che conosce a fondo mestiere e necessità. A nessuno sarà sfuggito la tenuta di tutti per novanta minuti, senza risparmio di energie, ma senza dare l'impressione di sostenere un particolare sforzo. Così come è balzato evidente la forza morale della squadra che, subito il gol del pareggio, è ripartita all'attacco né con la disperazione né con l'affanno, ma con la precisa volontà di fare tutto il possibile per imporsi, convinta come era che aveva forza e fiato per tentarlo. Da tempo non osservavamo un fenomeno del genere e, vi assicuriamo, è questa la cosa più importante. Da ultimo vogliamo porre in evidenza che finalmente la squadra non gioca puntando ente sulla improvvisazione del contropiede, ma gioca all'attacco sapendo quale gioco svolgere, sfruttando uno schema chiaro che le è stato tracciato. Detto questo, potremo più facilmente comprendere i risultati che sono stati conseguiti. Reazione concreta ed ordinata a Napoli con il raggiungimento del pareggio, reazione perentoria a Monza con il pareggio ed il dominio della gara, reazione in forze domenica con la Pro Patria fino alla vittoria assoluta. Aveva cominciato con cautela, domenica, la nostra squadra. Il Pro Patria è squadra veloce e puntigliosa. Ha alcuni uomini in prima linea che sanno dare fastidio a qualunque difesa: e vedemmo infatti alcuni attacchi che non erano trascurabili. Ma venne fuori tosto una bella Alessandria. La novità (una per partita ne studia Cappelli) Sogliano terzino con compiti di attaccante, portò un sicuro scompiglio nella squadra di Todeschini che non si aspettava certo uno schieramento del genere: e Sogliano disputò certo la migliore e più redditizia gara che abbia mai giocato. Senza il compito preciso di tenersi all’ala sinistra dove pecca sovente di individualismo tardando a passare il pallone fino a perderlo in inutili giochetti, Sogliano potè usare la sua velocità nell’inseguire l’avversario e contrastarlo ed anche le sue notevoli doti fisiche a centro campo dove doveva, per forza di cose, passare subito la palla. Peccato che, non certo colpevole più di tanti altri, sia stato espulso senza poter partecipare fino all’ultimo alla felicissima ripresa dei suoi compagni. Accanto a lui un Poppi ed un Migliavacca superlativi. Il primo, è stato di una continuità sorprendente, accanito e preciso, in fiato fino alla fine, capace di inserirsi anche nelle manovre di attacco. Il secondo, si è ormai affermato stopper sorprendente, puntuale e sicuro, immune da tutte le pecche che un giorno come mezz’ala e come mediano gli venivano rinfacciate. E’ certamente il miglior Migliavacca che abbiamo conosciuto. Per Vitali v’è un capitolo a parte: si può proprio dire che finalmente ha trovato il suo posto. Ordinato e tempestivo sempre come uomo di posizione nel gioco del libero, porta una nota nuova ed un tono a tutta la squadra: questo libero che a tratti avanza e si inserisce nella manovra d ’attacco, rende pensosi molti critici che dal libero hanno sempre avuto un concetto di gioco molto limitato (per noi basta il ricordo di Pedroni!): ma la classe di Vitali permette di svolgere anche questa altra mansione (prendendo fiato da una volta all’altra!). Domenica è caduto falciato… nell’area avversaria, mentre stava nel posto del centravanti! Questo vi dice tutto: da sornione poi ha realizzato un bellissimo rigore. A posto anche Carlini esperto nel gioco di rompitore e mastino nella marcatura. Bravo Di Cristofaro, anche se a tratti evanescente, certamente però dotato di uno scatto e di una grinta da far paura. Commovente Ragonesi che non si ferma mai e continua ad avere idee lucide per tutta la gara; fortissimo poi nello scontro con l’avversario che il più delle volte deve cedere di fronte alla sua caparbietà. Per Soncini è doverosa una osservazione: abbiamo colto a tratti qualche commento acido nei suoi confronti per alcuni passaggi sbagliati o per certi rallentamenti del gioco allorché, palla al piede, egli avanza per poi arrestarsi studiando ove mandare la palla. Non neghiamo questi difetti, ma nello stesso tempo vogliamo porre in evidenza che nessuno dei nostri giocatori saprebbe svolgere il gioco massacrante e continuo del nostro Soncini: non vi è azione di centro campo o di attacco alla quale egli non partecipi, non vi è fase della gara che non lo veda fra i protagonisti: a ciò si aggiunga una tenuta di novanta minuti. Si può allora perdonare certi rallentamenti che paiono esasperanti o certi, errori; ma si tenga presente che — a tratti — egli imposta anche azioni da manuale: basti ricordare il lancio ad Oldani nel secondo tempo, che tagliò fuori la intera difesa permettendo alla nostra ala un tiro folgorante che ci fece provare il brivido del gol. Per Oldani possiamo fare lo stesso discorso: nessuno nega che egli sappia giocare al calcio con tecnica e vivacità. Lo ha dimostrato nel secondo tempo, dopo un inizio di gara incerto. Per Oldani è un problema di forma e di volontà. Oramai conosciamo a fondo doti e difetti. Certamente la sua gara di domenica fa presagire future prestazioni di notevole valore. Per Bettini, potremmo dire che tutto è prevedibile e logico: mestiere e saggezza lo sorreggono e rendono ancora limpido il suo gioco di campione che non disarma. Le due reti messe a segno sono capolavori di rara bellezza. Ma ha impressionato di lui non tanto il tocco preciso che gli conosciamo quanto la volontà tenace e lo scatto che brucia i giovani. A conferma di quanto dicevamo circa lo schema di gioco della squadra che sa finalmente proiettarsi all’attacco, vogliamo ricordare che i due gol segnati da Bettini sono venuti da due passaggi diretti di difensori: il primo da Vitali, il secondo da Poppi. Dimenticavamo di parlare di Nobili: l’eroe di tante partite è stato anche questa volta beffato da un pallone traditore, così come accadde a Monza. E’ stato un momento brutto per il buon Nobili che, con quell’incerto schiaffo alla palla ha offerto all’avversario la palla del pareggio. E’ destino ingrato quello dei portieri che fanno tanti miracoli e poi, alla prima incertezza, debbono chinare il capo. Tutti possono sbagliare, i portieri mai. E ’ un crudele proverbio. Ma noi conserviamo intatta la stima e la fiducia nel nostro Nobili, il miglior portiere della serie B. (Il Piccolo - Barbagrigia) RISULTATI: Livorno – Palermo 0-0 Monza – Modena 0-1 Napoli – Spal 0-0 Parma – Verona 1-0 Potenza – Brescia 1-2 Reggiana – Catanzaro 4-0 Tranti – Padova 1-1 Triestina – Lecco 2-1 Venezia – Bari 2-1 CLASSIFICA: Palermo, Brescia p. 7, Napoli 6, Modena, Spal, Lecco, Alessandria 5, Reggiana, Potenza, Triestina, Catanzaro 4, Parma, Verona, Bari, Livoro, Venezia, Trani 3, Pro Patria, Padova, Monza 2. MARCATORI: Bettini (Alessandria), De Paoli (Brescia), Canè (Napoli), Troja (Palermo), Balestrieri (Pro Patria), Cavallito (Spal); 2 reti: Vitali (Alessandria), Juliano (Napoli), Rosito (Potenza), Cavicchia (Padova), Calloni, Tomy (Reggiana), Novelli (Triestina), Maschietto (Verona). Il punto sul campionato Con la vittoria (2-1) conseguita a Potenza il Brescia ha raggiunto il Palermo (che ha pareggialo a Livorno), in vetta alla classifica. Questo, il fatto saliente della quarta giornata del campionato di serie B. Ina giornata clip ha fatto nascere nuovamente qualche dubbio sul Napoli. che s'è fatto inchiodare sul pareggio casalingo dalla Spai, mentre qualche buona nuova s'è avuta finalmente dal Padova che è andato a Trani a raccogliere il suo secondo punto della stagione. Buone nuove anche per i tifosi del retrocesso Modena, che dopo un inizio incerto pare avviato sulla strada del buon rendimento, e per dimostrarlo è andato a fare man bassa sul terreno del Monza, il quale da due partite casalinghe consecutive lin tratto soltanto un magro punticino. Chi sta andando meglio del previsto, infine, è l'Alessandria, che ieri ha vinto sulla Pro Patria alla maniera forte, non lasciando adito ad alcuna discussione. Dopo quella dell'Alessandria, la vittoria più netta l'ha ottenuta la « matricola » Reggiana che ha inflitto un pesante 4-0 al Catanzaro. Segno che la squadra comincia a fare sul serio. (StampaSera)