Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
11-10-1964 - Giornata: 5 - Catanzaro - Comunale


Catanzaro US - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 12. Orlandi [Ca] , 82. rig. Marchioro [Ca]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Rapetti Mario, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
CATANZARO US: Provasi, Bigagnoli, Nardin, Mecozzi, Tonani, Maccacaro, Orlandi, Marchioro, Zavaglio, Gasparini, Vanini. All.: Remondini Leandro

Arbitro: Schinetti Elio (Brescia)
Note
L’Alessandria ha concluso la gara in 10 uomini perché al 69. Melideo è uscito dal campo a causa del riacutizzarsi di un precedente strappo muscolare, Ammonito Ragonesi [A]. Angoli: 5-0. Spettatori 4.500 circa Giornata di sole, un po’ ventilata Inizio gara ore 15.00

Commento
Prima sconfitta dei grigi L'ALESSANDRIA (0-2) PERDE A CATANZARO Melideo infortunato: ad un quarto d'ora dalla fine, il terzino sì è dovuto spostare all'ala - Una rete di Orlandi nel primo tempo, e un rigore dì Marchioro nella ripresa hanno determinato il risultato Con due reti, realizzate una per tempo, il Catanzaro ha inflitto all'Alessandria la prima sconfitta stagionale. Diremo subito però che l'Alessandria non ha convinto, tanto che deve il limitato passivo alla giornata di scarsa vena degli attaccanti locali. Sotto il profilo tecnico l'incontro non ha mostrato un gran che: da una parte, un Catanzaro arruffone a centro campo e oltremodo confusionario all'attacco, che solo nella ripresa ha messo in mostra un po' di gioco; dall'altra, un'Alessandria che nulla ha fatto per sottrarsi al predominio, anche se disordinato, dell'avversarlo. Indiscutibilmente la giornata quasi estiva ha notevolmente influito sul fisico degli atleti. L'Alessandria, che per la verità era un po' temuta negli ambienti sportivi locali, non ha dato l'impressione di essere una squadra rivelazione; sia nelle retrovie che in prima linea c'è stata molta confusione. Quindi, un giudizio sul complesso piemontese, almeno per come ha giocato a Catanzaro, non potrebbe essere che negativo. Il portiere Nobili, per esempio, pur essendosi successivamente riabilitato con un paio d'interventi d'alta classe, è apparso piuttosto impreparato sul colpo di testa di Orlandi al 14' del primo tempo: una palla che si è adagiata in rete quasi in sordina, tra la sorpresa generale. Evidentemente il guardiano piemontese ha calcolato male il tempo, proiettandosi fuori dai pali più del necessario, sicché il cross di Vanini ha sbilanciato il portiere al punto da sorprenderlo nettamente nella fase finale, quando cioè Orlandi, senza eccessiva convinzione, ha colpito di testa la palla. Evidentemente il colpo ha disorientato l'Alessandria. Il primo tempo si è chiuso con l'unico goal di Orlandi, con il pubblico insoddisfatto per lo spettacolo offerto dalle due squadre. La ripresa offre ai cinquemila presenti più di qualche emozione, ma per assistere al secondo goal passano trentasette minuti. Vanini con uno dei suoi stretti dribblings era riuscito a giungere a due passi da Nobili, ma stretto fra due avversari cadeva. L'arbitro, che in precedenza aveva sorvolato su almeno tre falli Identici, questa volta non esitava a concedere la massima punizione. Neppure gli ospiti reclamavano, sicché Marchioro raddoppiava battendo imparabilmente sulla destra del portiere Nobili. Si è trattato di un incontro che l'Alessandria ha affrontato forse con poca convinzione. Evidentemente già paga dei precedenti risultati esterni, ha di conseguenza cercato solo di frenare l'impeto dei giallorossi. Il terzino Melideo ha giocato bene Ano a quando, infortunatosi al 32' della ripresa si è spostato all'ala pressoché inutilizzato. Negativa, invece, è apparsa la prova di Bettini. Nobili, a parte il mezzo infortunio nel primo goal, nel complesso ha mostrato prontezza di riflessi. Ha compiuto del resto almeno tre interventi da campione, al 18' della ripresa su bolide di Marchioro, al 22' su fucilata di Zavaglio e al 35' sui piedi di Gasparini. (StampaSera - V. Gambardella) VA SDRAMMATIZZATA LA SCONFITTA SUBITA DAI “GRIGI” A CATANZARO La squadra – che dopo cinque giornate di gara è in buona posizione di classifica – non ha potuto giovarsi dell’apporto di capitan Vitali – Buono l’esordio del giovane Rapetti E’ andata così: una doccia fredda sull’euforia di tutti, una interruzione improvvisa della corrente dell’ottimismo che ha provocato un senso diffuso di mortificazione. Vorrei dire anche che il resoconto dei giornali ha maggiormente acuito questo senso di sgomento perchè si è parlato con molta facilità di rinuncia alla lotta da parte della nostra squadra e di facile adattamento alla sconfitta. Per dovere di informazione diciamo subito che non è andata propriamente così; in secondo luogo che una sconfitta a Catanzaro non può costituire motivo di stupefacente delusione. Dopo cinque giornate di gara siamo a quota cinque punti a centro classifica: il tutto rimane ancora di buon auspicio e costituisce risultato complessivo che va al di la delle previsioni della vigilia. Nessun dramma quindi né sfiducia in noi stessi: non abbiamo una squadra fenomenale proiettata verso le più alte mete, ma un complesso di giocatori buoni o discreti che puntano ad un onorevole campionato. E la sconfitta fuori casa è un pericolo costante in agguato che può manifestarsi in ogni occasione. Nulla di più L’assenza di Vitali. Le cause della sconfitta devono ricercarsi in motivi essenzialmente tecnici non morali ed agonistici. Il primo è dato dalla assenza in squadra di un uomo di valore e dell’importanza di Vitali, specie considerato nel ruolo e nel tipo di gioco che svolge attualmente nella squadra. Uomo d’ordine e di esperienza, capace di organizzare la difesa e di suggerire il miglior gioco d ’attacco, Vitali ha dovuto purtroppo rinunciare a giocare pur considerando che la sua presenza era essenziale perchè insostituibile. Ancora domenica mattina sul campo del Catanzaro provò a muoversi ed a compiere alcuni esercizi per tentare fino all’ultimo di rendersi utile alla squadra ma il dolore alla gamba prevalse sulla sua buona volontà. Venne così schierato Rapetti unica riserva, disponibile. Ragazzo fisicamente dotato, il Rapetti denunciava però una certa impreparazione a causa delle sue condizioni di militare ed anche una notevole inesperienza. Qualcuno ha osservato che probabilmente è stata una decisione superficiale quella di farlo giocare mentre si poteva ricorrere ad altre soluzioni (arretramento di Soncini?): forse la critica non è del tutto infondata se si considera che le condizioni di Vitali erano già conosciute durante la settimana per cui si poteva portare a Catanzaro qualche altra riserva. Comunque non ci sentiamo di buttare la croce addosso a nessuno anche se Rapetti ha corso il rischio di essere bruciato di fronte a tanta responsabilità. La sua è stata invece una onesta partita sul piano difensivo. Il tempo dirà se le critiche erano infondate o meno. Certo è che la squadra ha risentito particolarmente della mancanza di Vitali, soprattutto in fase di offensiva. Il momento di Nobili. A ciò si aggiunga il fatto che anche questa volta la squadra, proprio quando pareva lanciata nel primo tempo al conseguimento di un risultato di parità, ha subito una rete non irresistibile, nata, pare, da una indecisione di Nobili. Questo fatto annientò totalmente la forza di reazione dei nostri ragazzi. A proposito di Nobili: si tratta evidentemente di un momento non del tutto felice della sua forma, che influisce in modo determinante sul suo morale. Dopo aver giocato tante partite consecutive, può darsi che il bravo nostro portiere, soffra di un periodo di crisi psicologica, certamente deleteria in lui. Non c’è che da augurarsi che egli riprenda la sua buona forma e quello scatto felino che lo resero memorabile per certe parate. E' essenziale che l’atmosfera in cui egli vive, sia sempre serena e calma. La partita. La gara si è svolta su di un discreto piano agonistico, anche se la nostra prima linea quasi mai riuscì ad infastidire la rete di Provasi. Purtroppo per gli osservatori nuovi della nostra squadra, il convincimento generale è che l’Alessandria non ha convinto e che avrebbe benissimo subito maggior numero di reti se l’abilità di Nobili o la peggior giornata dei giocatori avversari non avessero resa determinante l’esito della gara. Da una parte infatti, un Catanzaro molto arruffone e confusionario, dall'altra una Alessandria che subì abbastanza docilmente il predominio dell’avversario, non riuscendo a reagire dopo la prima rete e finendo di crollare poi nel secondo tempo su di un indiscutibile calcio di rigore. Si aggiunga da ultimo che il buon Melideo subiva uno stiramento per cui doveva ritirarsi definitivamente al 34’. Solo nella ripresa si vedeva qualche momento veramente eccezionale: veniva poi il rigore al 37’ lealmente concesso dall’arbitro. (Il Piccolo - Barbagrigia) Catanzaro – Alessandria 2-0 HA VINTO (FINALMENTE) IN CASA! Prima vittoria del Catanzaro dinanzi al proprio pubblico e primo “ammaina bandiera” stagionale di una tenace Alessandria fin qui imbattuta. Questa la constatazione di oggi il quale ha offerto ai locali due preziosi punti ed un conseguente buon balzo in avanti in classifica ma per la verità ha concesso pochissimo agli spettatori dal punto di vista tecnico e dello spettacolo. L’Alessandria di Cappelli, non sempre e non tanto arroccata in difesa, ha cercato di darsi da fare ed ha palesato buone doti di generosità e di volontà, ma francamente non è andata oltre un onesto comportamento. I padroni di casa, forse punti sul vivo dal clamoroso, imprevisto 0 a 4 di domenica scorsa a Reggio Emilia, hanno cominciato a tamburo battente; hanno segnato il loro bel gol con un colpo di testa di Orlandi al 13’ (l’azione era partita dall’onnipresente Gasparini che aveva servito a dovere Vanini il cui cross aveva pescato al centro dell’area Orlandi), ma poi si sono a poco a poco spenti nella mediocrità. Così ne è venuta fuori una fase centrale della partita, dal 20’ del primo tempo al 20’ della ripresa, noiosa e fiacca anche se a tratti ravvivata da alcuni tentativi di affondo dei grigi piemontesi portati soprattutto dall’ex catanzarese Ragonesi e da qualche risposta isolata ma pericolosa degli attaccanti locali. Monotonia e gioco ristagnante a centro campo sono state però le note più continue e più caratteristiche di questo periodo dell’incontro che ha lasciato un tantino a desiderare da una parte e dall’altra. Poi il Catanzaro, incitato a gran voce dal pubblico e dallo stesso allenatore Remondini, è andato nuovamente e con decisione in avanti, ha portato alcune belle azioni e l’arbitro ha detto di no a due plateali atterramenti di Vanini e di Zavaglio in area che meritavano senz’altro la sanzione del calcio di rigore. Più tardi però, al 37’, l’arbitro non ha potuto sorvolare sull’ennesimo atterramento di Vanini ad opera di due difensori. Sul conseguente calcio dal dischetto tirato da Marchioro i calabresi hanno potuto raddoppiare; un risultato, tutto sommato, nettamente meritato. Quanto all’Alessandria, è nostra convinzione che quest’anno l’unità grigia eviterà come per il passato di dover lottare fino in fondo per ottenere la salvezza, poiché l’impianto ci sembra più sano e più organico. I migliori, oltre al già citato Ragonesi, sono stati Melideo, finché il vecchio strappo non lo ha costretto ad uscire dl campo, Migliavacca, Di Cristofaro e Soncini. Del Catanzaro una parola in più per Mecozzi, per Maccacaro, Nardin e Gasparini nonché per il marcatore Orlandi che è stato anche autore di numerose altre puntate a rete. Un parola a parte però per i lrientrante terzino Bigagnoli, mai domo e mai vecchio, che ha offerto ancora una volta l’ennesima prova della sua generosità e del suo attaccamento ai colori sociali. (Corriere dello Sport – Domenico Bruni) RISULTATI: Bari – Parma 1-0 Brescia – Livorno 0-0 Lecco – Monza 5-0 Padova – Triestina 1-0 Palermo – Spal 0-0 Pro Patria – Modena 1-0 Reggiana – Potenza 3-1 Venezia – Trani 1-0 Verona – Napoli 0-0 CLASSIFICA: Palermo, Brescia p. 8, Napoli, Lecco 7, Reggiana, Spal, Catanzaro 6, Modena, Alessandria, Bari, Venezia 5, Potenza, Verona, Pro Patria, Livorno, Padova, Triestina 4, Parma, Trani 3, Monza 2. MARCATORI: 3 reti: Bettini (Alessandria), De Paoli (Brescia), Canè (Napoli), Troja (Palermo), Balestrieri (Pro Patria), Calloni, Tomy (Reggiana), Cavallito (Spal). Il punto sul campionato Alt alle prime della classe. Palermo e Brescia, in una giornata favorevolissima alle squadre di casa sono state bloccate sul punteggio bianco dalla Spal e dal sorprendente Livorno. Malgrado il passo falso, le due capoliste hanno mantenuto salda la loro posizione. Il Lecco ne ha approfittato, seppellendo il malcapitato Monza sotto una cinquina di gol. Di misura ma meritato il successo del Bari a spese del coriaceo Parma mentre il Padova è riuscito finalmente a vincere la sua prima partita superando di giustezza la triestina. Prima vittoria casalinga del Catanzaro mentre il Potenza non ha potuto resistere alla reggiana, squadra di tutto rispetto sul proprio campo. Sconfitte di misura per Modena e Trani rispettivamente a Busto Arsizio e Venezia (Corriere dello Sport).