Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
15-11-1964 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Bari US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Sogliano Riccardo, Rapetti Mario, Migliavacca Giancarlo, Carlini Rino, Di Cristofaro Carlo, Cardillo Antonio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Mognon Giorgio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
BARI US: Mezzi, Baccari, Panara, Bovari, Magnaghi, Carrano, De Nardi, Giannini, Galletti, Buccione, Vanzini. All.: Capocasale Francesco e Fusco Onofrio

Arbitro: Ferrari Sergio (Milano)
Note
Ammoniti: Nobili [A], Galletti [B]. Angoli: 10-3. Spettatori: 7.000 circa (4.220 paganti, incasso L. 3.203.800) Giornata grigia e piuttosto fredda. Inizio gara ore 14,30

Commento
I grigi sono costretti a segnare il passo L’ALESSANDRIA PRIVATA DALL’ARBITRO DI UNA GIUSTA VITTORIA SUL BARI: 0-0 Il direttore di gara ha annullato per un inesistente fuori gioco una rete di De Cristofaro - La squadra di Cappelli ha mantenuto una netta supremazia per tutta la partita - Tra i baresi in evidenza l'ex novarese Giannini Vedere l'Alessandria attuale — per chi ricordava la squadra disordinata e preoccupata soltanto di difendersi in qualche modo, della scorsa stagione — è senza dubbio una piacevole sorpresa. Quella guidata dal dottor Cappelli e dall'allenatore Augustine è una compagine viva, decisa, dalla carica agonistica impressionante, dalla tenuta atletica pressoché perfetta, tatticamente impostata verso un'aggressività costante ad un ritmo costantemente elevato. Una squadra — come l'abbiamo vista ieri nell'incontro pareggiato per 0-0 col Bari — che usa il « libero » non come un'arma supplementare per guardarsi alle spalle, ma come un propulsore per le manovre d'attacco; sia che quest'uomo in più sia il capitano Vitali — ieri assente per squalifica — o che si tratti del giovane ex juventino Rapetti, inesperto finché si vuole ma in possesso di doti tecniche di prim'ordine. Una squadra insomma che gioca senza preliminari rinunce, con piena consapevolezza delle sue possibilità e sostenuta da un pubblico che incomincia a riprendere gusto a recarsi al « Moccagatta». La giornata di ieri invitava più alle caldarroste e alla poltrona vicino alla televisione che ad un pomeriggio allo stadio, eppure gli spettatori alla gara dei grigi con il Bari erano in notevole numero, ed hanno lasciato il «Moccagatta» soddisfatti del gioco visto, e in special modo della prestazione di Bettini, Migliavacca e Cardillo, anche se la squadra del cuore non è riuscita a vincere. I grigi, come si è detto, hanno pareggiato per 0-0 con i biancorossi pugliesi, ma non v'è risultato più assurdo di questo e del quale sia più facile indicare un responsabile. Il risultato a reti inviolate lo ha «inventato» a due minuti dal riposo di metà tempo l'arbitro milanese signor Ferrari, negando all'Alessandria un goal di De Cristofaro per un fuorigioco, a nostro parere, tecnicamente impossibile. Vi sono dei casi in cui il cronista, dalla tribuna-stampa, non riesce a seguire perfettamente un'azione e non è in grado quindi di emettere un giudizio netto su certe situazioni controverse. In questo caso no, l'azione è stata tanto chiara e lineare che tutti hanno potuto rendersi perfettamente conto dell'enorme errore commesso dal direttore di gara. L'Alessandria batteva, con Soncini, il settimo calcio d'angolo a suo favore. L'interno sinistro toccava indietro a Sogliano, questi dribblava un avversario portandosi verso la linea di fondo e qui, col pallone sulla linea bianca o quasi, centrava a mezz'altezza, e logicamente all'indietro, verso il centro dell'area. Mezzi, portiere dei baresi, era fra i pali, vicino al montante destro — come di regola per un calcio d'angolo — stava un altro difensore, mentre un altro barese era quasi sul fondo, dall'altro lato della porta. L'ala destra dei grigi De Cristofaro, elevandosi sul mucchio dei giocatori in area, colpì perfettamente il pallone di testa, proiettandolo nell'angolo della rete lontano dal portiere. Un goal bello, lineare, indiscutibile, salvo che per il direttore dell'incontro. Il signor Ferrari infatti, nonostante che il segnalinee, con la bandierina bassa verso il centro del campo, indicasse implicitamente la validità della rete, fece larghi segni di diniego e fece battere una punizione contro l'Alessandria per un fuorigioco non si sa bene di chi. L'intera partita ha ruotato intorno a questo episodio. I grigi, scesi in campo in formazione largamente rimaneggiata, per le assenze del terzino Poppi, del « libero » Vitali, dell'interno Ragonesi e dell'ala sinistra Oldani, si sono innervositi per quest'ingiustizia e la loro azione, pur non perdendo nulla in aggressività, è calata di tono quanto a chiarezza di idee in fase conclusiva. Nei primi 45 minuti i pugliesi, lanciati al contrattacco dall'abile lavoro di regia dell'ex novarese Giannini, erano riusciti a dar qualche fastidio alla porta difesa da Nobili, che al 13' si era salvato con difficoltà da un colpo di testa del n. 11 Vanzini. Due minuti dopo Mezzi però aveva dovuto salvarsi con una prodezza da un gran tiro di Sogliano, dopo il quale soltanto un tiro di Buccione a lato al 32' aveva interrotto il dominio dei grigi. Nella ripresa il predominio dell'Alessandria è stato ancora più netto, praticamente si è giocato per 45 minuti ad una porta sola, con i biancorossi pugliesi a far massa davanti alla loro area per salvarsi in qualche modo. Ci sarebbe voluto però il guizzo di classe di un Vitali, o la stangata di un Ragonesi, per sbloccare la situazione e dare concretezza alla schiacciante superiorità dell'Alessandria. Tutti i tentativi dei grigi sono invece falliti, vuoi per il prodigarsi del portiere Mezzi e degli altri difensori del Bari, vuoi per un pizzico di sfortuna — pallone di Bettini a lato al 14', a portiere ormai fuori causa — vuoi soprattutto per la già accennata mancanza di freddezza in fase conclusiva. Un difetto contingente che ha tuttavia un'attenuante valida nel nervosismo, se si pensa che anche nella precedente domenica di campionato, a Trani, ì grigi si erano visti togliere la possibilità di un risultato positivo per un goal annullato, non meno valido di quello realizzato ieri da De Cristofaro. (Stampa Sera - Gianni Pignata) Esordio positivo dei nuovi allenatori Capocasale e Fusco MURO DEL BARI Alessandria bloccata sullo 0-0 Il Bari è riuscito, dopo aver tentato nel primo tempo la via del gol, a mantenere la sua rete inviolata al termine dei novanta minuti di gioco con una ordinata disposizione difensiva che ha imbrigliato e frenato le folate offensive degli avanti locali, a cui davano manforte anche i mediani. Comunque, nel prim otempo i biancorossi non hanno sfigurato nel confronto con i locali e parecchie volte hanno procurato serie minacce all’estremo difensore alessandrino. Inspiegabilmente nella ripresa, considerata anche la non trascendentale pericolosità degli avanti alessandrini, i nuovi tecnici Capocasale e Fusco hanno adottato una tattica difensiva che ha precluso ogni tentativo di vittoria alla squadra; anzi questa ha corso il pericolo di lasciare il campo con una sconfitta. Questo perché gli avanti alessandrini si sono dimostrati in più occasioni indecisi e troppo cincischianti. Del resto, gli alessandrini hanno qualcosa da recriminare: l’arbitro ha annullato loro un gol per un fuorigioco molto discutibile. L’azione della rete annullata si è avuta al 43’ del primo tempo quando, su centro di Sogliano dalla sinistra, Di Cristoforo appostato in area dietro un difensore ospite, riusciva a colpire la sfera con un azzeccato colpo di testa e battere Mezzi. all’esultanza dei grigi faceva ben presto seguito lo sconforto più nero poiché il signor Ferrari di Milano, invece di indicare il centro campo, concedeva una punizione ai biancorossi per un fuorigioco che a noi è parso alquanto discutibile. La partita, comunque, specie nel secondo tempo, è stata veloce, con buoni spunti tecnici da ambo le parti. L’Alessandria, mancante di ben tre giocatori, ha dovuto rivoluzionare la sua formazione per cui è venuta a mancare quell’intesa che lo schieramento tipo aveva lasciato intravvedere nelle precedenti partite. Il Bari dal canto suo, dopo aver tentato nella prima parte della gara di portarsi in vantaggio, nella seconda si è chiuso in difesa, riuscendo a condurre in porto il pareggio. Nei primi quarantacinque minuti si devono registrare alcune buone azioni baresi. Al 13’ un colpo di testa di Galletti è parato in tuffo da Nobili in due tempi. Al 16’ è invece l’alessandrino Sogliano a replicare per i grigi e l’estremo difensore barese è costretto a mandare in corner di pugno. Al 29’ scompiglio in area barese, portato da Cardillo, ma Panara è pronto a sventare il pericolo mandando in angolo. Al 33’ cannonata da fuori area di Buccione, però nettamente fuori. Al 39’ Galletti, con un tiro peraltro un po’ fiacco, impegna Nobili al termine di una buona superiorità segnata dal Bari in questo scorcio di tempo. L’Alessandria si riprende al 40’ con un tiro di Soncini che finisce fuori di poco, mentre al 43’ si ha l’azione del gol annullato. Nel secondo tempo l’Alessandria parte all’assalto e quasi l’intera ripresa si installa nella metà campo avversaria. La solida e rocciosa difesa biancorossa fa muro e vani sono i tentativi di Bettini, che al 10’ aggancia al volo un pallone calciato da Soncini su punizione, ma che ifnisce alto sulla traversa. Al 14’ è ancora Bettini che con tiro angolato manca di poco il bersaglio. La partita continua su questa falsariga ed i grigi, anche per le indecisioni o i troppi dribblings degli avanti, non riescono a passare. E’ un batti e ribatti continuo che tiene sospesi gli animi dei tifosi, i quali fino all’ultimo sperano nel successo dei loro colori. M il destino della partita è segnato ed un salomonico zero a zero chiude l’incontro. Per i biancorossi il risultato è da ritenere senza dubbio positivo in quanto è stato ottenuto contro un’avversaria di tutto rispetto quale è in questo momento la compagine grigia. Tra i migliori citiamo, oltre a Mezzi e Baccari, tutta la difesa in blocco, mentre Galletti all’attacco, coadiuvato da Buccione, ha avuto qualche felice spunto. Ma nessuna fortuna. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) RISULTATI: Brescia – Padova 2-0 Modena – Livorno 3-1 Palermo – Pro Patria 3-0 Parma – Catanzaro 0-1 Spal – Monza 1-1 Trani – Napoli 1-0 Triestina – Reggiana 0-1 Venezia – Potenza 2-1 Verona – Lecco 0-0 CLASSIFICA: Lecco, Spal, Brescia, Palermo, Catanzaro p. 12 Modena, Napoli 11, Reggiana, Alessandria, Trani 10, Verona 9, Venezia, Bari 8, Potenza, Padova, Pro Patria, Monza 7, Livorno, Triestina 6, Parma 3. MARCATORI: 6 reti: De Paoli (Brescia), 5 reti: Marchioro (Catanzaro), Canè (Napoli), 4 reti: Bettini (Alessandria), Clerici (Lecco), Conti (Modena), Melonari (Monza), Troja (Palermo), Bercellino (Potenza), Balestrieri (Pro Patria), Calloni (Reggiana), Cavallito (Spal), Santon (Venezia), Il punto sul campionato Cinque in vetta. E tra le grandi c’è anche il sorprendente Catanzaro, che in casa della cenerentola Parma ha bissato il successo conquistato nella prima gara esterna del campionato. In questo gruppetto non c’è il Napoli, che è uscito sconfitto da Trani in seguito ad un errore di Ronzon, sfruttato da Lombardo. La matricola, comunque, ha complessivamente meritato il successo, grazie soprattutto al ritmo indiavolato con cui hanno incontrato i più classici avversari. Battuta d’arresto anche per la Spal, bloccata in casa sul pareggio da un non trascendentale Monza. L’esordio del nuovo acquisto Balleri è stato negativo. Da un suo errore è venuto il gol del Monza, opera del nuovo acquisto Taccola, capocannoniere del passato campionato con il Prato. Grande impennata del Palermo con il nuovo allenatore Facchini. La squadra siciliana ha nettamente dominato la Pro Patria. Con una doppietta del nuovo capocannoniere De Paoli il Brescia ha invece liquidato in extremis il Padova, mentre il Lecco ha potuto conservare il primato grazie all’accorta gara difensiva di Verona. Un punto prezioso è stato conquistato dal Bari sul difficile terreno dell’Alessandria. Prima vittoria esterna della reggiana, passata in casa di una Triestina dimessa, mentre il Livorno, dopo essere stato in vantaggio, è stato travolto da un Modena in netta ripresa. Immeritata sconfitta del Potenza a Venezia. I lucani, incassati due gol di Santon e ridotte le distanze con Bercellino, hanno prodotto un bellissimo forcing finale che non ha dato, anche per sfortuna, i frutti sperati. (Corriere dello Sport)