Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
29-11-1964 - Giornata: 11 - Ferrara - Comunale


S.P.A.L. - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Codecasa Emilio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
S.P.A.L.: Bruschini, Olivieri, Bellei, Ranzani, Balleri, Frascoli, De Bernardi, Bagnoli, Cavallito, Massei, Muzzio. All.: Petagna Francesco.

Arbitro: Piantoni Ermenegildo (Terni)
Note
Angoli: 8-2. Spettatori: 7.000 circa. Leggera pioggia, temperatura mite, terreno leggermente allentato Inizio gara ore 14,30

Commento
Una trasferta positiva per la squadra grigia L'ALESSANDRIA COSTRINGE LA SPAL AL PAREGGIO: 0-0 I piemontesi hanno risposto agli attacchi dei padroni di casa con pericolosi contropiede Vitali e Massei hanno sciupato ottime occasioni per segnare - Il portiere Nobili autore di interventi decisivi - Positivo esordio nell'attacco alessandrino dell'interno Codecasa Sul campo della Spal l'Alessandria ha ottenuto ieri un pareggio contro un'avversaria di notevole prestigio; senz'altro, un risultato da accettare con soddisfazione. I ferraresi hanno attaccato con maggior continuità, i grigi piemontesi si sono difesi con ordine, rispondendo - specie nel primo tempo - alla prevalenza dei bianco-azzurri con efficaci manovre in contropiede. Il risultato senza reti che è uscito da questa partita disputata sotto una pioggia battente, non si presta, una volta tanto, a recriminazioni. L'Alessandria infatti, nei primi 45 minuti ha fallito con Vitali, in modo che ha dell'incredibile, una rete che sembrava già fatta, e nella ripresa ha mancato un'altra buona occasione con l'esordiente interno destro Codecasa; la Spal ha sbagliato il bersaglio con Massei nelle fasi iniziali del gioco, e nella ripresa ha obbligato il n. 1 alessandrino Nobili a dimostrarsi il migliore assoluto in campo. Il conto torna, dunque, ed il bilancio dell'incontro si può chiudere con reciproca soddisfazione, non senza qualche osservazione marginale sul comportamento delle due squadre. La Spal, encomiabile per l'aggressività mostrata nel corso dei novanta minuti, ha messo tuttavia in chiara evidenza i suoi limiti: non è una squadra in grado, al momento attuale, di primeggiare in un campionato duro come quello di Serie B, dove l'eleganza di palleggio di Massei e Frascoli viene ad assumere il valore di lusso superfluo. Lo « stopper » Ranzani, e gli attaccanti Muzzio e Cavallito sono comunque individualità di rilievo che potranno fornire un più completo rendimento quando l'intera squadra funzionerà a pieno regime. L'ex juventino è stato senza dubbio l'uomo di punta più lucido e più efficace della Spal: purtroppo per lui ieri Nobili teneva immensamente a ben figurare sul campo che lo ha visto disputare l'ultimo torneo in Serie A, e si è superato in fatto di prodezze. Quanto all'Alessandria, la squadra di Cappelli e Augustine è piaciuta molto nel primo tempo, molto meno nella ripresa. I primi 45 minuti hanno visto i grigi piemontesi a far fronte con la loro migliore organizzazione alla costanza aggressiva degli avversari, muoversi razionalmente in campo facendo di ogni intervento della difesa un rilancio, palla a terra, per gli attaccanti. In questo gioco si trovava a meraviglia l'esordiente Codecasa, un ragazzo dalla personalità tecnica già sufficientemente delineata anche se, logicamente, privo di esperienza. Nell'Alessandria dei primi 45 minuti, osservando il buon gioco complessivo e le frequenti puntate in avanti del « libero » Vitali e persino del terzino Poppi, si vedeva la squadra che difendeva il pareggio senza tuttavia considerarlo il suo massimo obiettivo. Nella ripresa, la situazione è cambiata, si è avuta la sensazione che - forse con la spinta della stanchezza - la squadra di Cappelli e Augustine rinunciasse progressivamente a fare valere il proprio gioco, accontentandosi di distruggere quello altrui. Un calo di tono che si può spiegare con l'ansia del non lasciarsi sfuggire il preziosissimo 0-0 e che non offusca tuttavia il comportamento complessivamente positivo della squadra, che ha avuto in Nobili, Poppi, Migliavacca e Carlini gli elementi più continui e più efficaci. Nel giro di due minuti, dall'8’ al 10’ del primo tempo, Massei ha avuto due occasioni per portare in vantaggio la Spal: nella prima non è arrivato a deviare in spaccata verso la rete un pallone di Frascoli diretto verso il fondo, nella seconda, presentatosi solo davanti a Nobili grazie ad un esatto « servizio » di Cavallito, ha sprecato tutto con un tiraccio sopra la traversa. L'Alessandria ha sfiorato il goal al 21' con Di Cristofaro e al 29' con Codecasa, e ha mancato il bersaglio in modo incredibile al 34' con Vitali: il « libero », proiettato in avanti da un passaggio di Soncini, ha vinto il «dribbling» con Ranzani e con Balleri al limite dell'area, ed ha giocato sul tempo Bruschini in uscita, mandando un pallonetto rasoterra verso la porta vuota. La sfera ha rimbalzato alla base del palo, alla sinistra di Bruschini, ha fatto il « tunnel » all'ala destra Di Cristofaro che non l'aveva toccata credendola ormai dentro, ha ballonzolato un po' sulla linea bianca finché Bellei, l'esordiente terzino sinistro della Spai, non l'ha ricacciata lontano. Nella ripresa, prevalentemente dominata dalla Spal, il portiere grigio Nobili ha dato inizio al suo « festival » al 22' respingendo col corpo una stangata di Cavallito. Tre minuti dopo sull'ennesimo calcio d'angolo, ancora Nobili ha detto di no con una grande parata ad un colpo di testa di Muzzio. Al 34' infine Cavallito, su lancio di Bagnoli, si è presentato solo davanti all'estremo difensore alessandrino: è bastato un attimo solo di incertezza dell'attaccante perché Nobili gli chiudesse il varco verso la rete, costringendolo a tirargli addosso. Prima che Cavallito riuscisse a ribattere il pallone in rete, lo stesso Nobili riusciva a mettere la sfera in angolo con uno schiaffo. Una situazione quasi identica si presentava al 41', sul fronte opposto al giovane Codecasa messo in azione da Bettini, ma anche in questo caso l'esperienza del portiere Bruschini aveva buon gioco ed il tiro maldestro del n. 8 alessandrino si perdeva sul fondo. (Stampa Sera - Gianni Pignata) DI CRISTOFARO GOL MANCATO DA UN PASSO! Contro una non irresistibile Alessandria, la Spal ha infilato un altro risultato che equivale ad un mezzo passo falso. Lo zero a zero messo addieme dagli uomini di Mazza, scesi in campo ancora una volta in formazione inedita per la presenza del terzino sinistro Bellei preferito a Pasetti, e per gli spostamenti effettuati nella prima linea, ha lasciato la bocca amara alle poche migliaia di tifosi che hanno sfidato la pioggia nella speranza di vedere finalmente quella squadra garibaldina da tanto tempo promessa. L’Alessandria, dal canto suo, ha pienamente raggiunto l’obiettivo del nulla di fatto; i piemontesi, comunque, non si sonol imitati a far barriera davanti alla propria porta, anzi hanno cercato di spingersi all’attacco in massa in tutte quelle rare occasioni che la pressione spallina ha concesso loro un po’ di respiro. La cronaca è ben misera, almeno di fatti salienti. La Spal ha creato numerose occasioni da rete senza riuscire a sfruttarne albuna. E’ soltanto per mera sfortuna che invece non è riuscito il colpo gobbo all’Alessandria: al 33’ del primo tempo vitali, in una confusa azione offensiva, tira a rete cogliendo di contropiede Bruschini in uscita. La palla sbatte sul palo e rimbalza addosso all’irrompente Di Cristofaro quasi sulla linea della porta. L’ala cerca di colpire la sfera come può, ma non riesce altro che a rimandarla ancora sul palo e qui l’azione sfuma. (Corriere dello Sport) I “GRIGI” OTTENGONO UN PREZIOSO PAREGGIO A FERRARA CONTRO LA SPAL Eccoci tornati di colpo alla più aperta felicità: ecco superato un momento delicato che avrebbe potuto aprir la strada ad una serie di affannose e mediocri prestazioni. L’Alessandria torna di colpo ad essere la bella volitiva e tenace squadra di questo campionato fatto apposta per ripagare tifosi e pubblico di tante amarezze accumulate in questi anni difficili e senza speranza. Questo pareggio è stato accolto da tutti con vera e propria gioia non solo perché, a differenza dei due precedenti, è stato conquistato in trasferta su un campo difficile per tutti come quello di Ferrara, ma specialmente perché i nostri ragazzi hanno dimostrato di saper reagire positivamente al momento di depressione tecnica e morale mostrato domenica scorsa. Un insuccesso a Ferrara, se pure scontato e più che prevedibile, avrebbe potuto accentuare quel senso di nervosismo che pareva serpeggiare nella squadra, e rendere assai più complesso e difficile il compito dei tecnici. Ma stavolta i nostri uomini hanno mostrato soprattutto raziocinio e convinzione nei proprii mezzi oltre che fiducia in chi li guida. Ancora una volta la nostra prima linea non ha segnato, è vero, ma la difesa è pure rimasta imbattuta mostrando un perfetto equilibrio d’intesa e di gioco, tali da renderla nelle valutazioni, una delle più salde del torneo. Intanto la classifica continua a segnalarci fra le migliori squadre, in buona posizione, non soltanto tranquilla, ma di assoluto rilievo. II primo tempo. Quando i nostri ragazzi avvertirono il fischio finale, corsero spontaneamente ad abbracciarsi l’un l’altro: pioveva ancora ininterrottamente. Visi e maglie erano fradici, non si distingueva il sudore dalla pioggia, ma parlavano soltanto gli occhi felici che non tradivano nemmeno la fatica, soltanto ebbri di genuina gioia. Bravi ragazzi veramente. In questa particolare annata in cui l’Alessandria pare aver iniziato una nuova vita sportiva, la fortuna ha voluto che si riunissero intorno alla bandiera grigia tutti bravi e modesti ragazzi infiammati di passione ed attaccatissimi alla loro maglia ed alla società. [...] La nostra squadra ha offerto un particolare spettacolo nel primo tempo: nei primi quarantacinque minuti i nostri ragazzi hanno retto il confronto con l’avversario anche sul piano tecnico oltre che agonistico, facendosi addirittura applaudire per la perfetta organizzazione di gioco, per la naturalezza degli scambi ove nulla era improvvisato, per la duplice manovra difensiva e d’attacco alla quale partecipavano sempre almeno sette uomini. E questo è il lato più interessante e positivo. Da quanto tempo non sentivamo più dire simili cose per la nostra squadra? Riconosciamo dunque ancora una volta che la organizzazione e la preparazione sono un vanto che continua a dare i suoi frutti. Il binomio Cappelli - Augustine è una realtà di notevole livello che si fa ammirare con curiosità un poco da tutta la stampa nazionale. Libero da manuale. Ancora una volta, entrando nei particolari, dobbiamo soffermarci sul ’’miracolo” Vitali. Qui ci troviamo di fronte ad un rivoluzionamento di tutte le regole: ed i meriti vanno egualmente suddivisi fra Vitali che è il protagonista e Cappelli che è il creatore della formula. […] Certo è che Vitali sta vivendo la sua grande annata con un apporto di incalcolabile utilità per la squadra e con la soddisfazione di poter spaziare nel campo a suo agio quando il suo fiuto di giocatore intelligente lo porta nella zona più utile. Un libero quindi che dirige l’organizzazione difensiva, ma che anche orchestra il gioco d’attacco nel quale si inserisce autorevolmente in veste di attaccante. Ed infatti la migliore occasione da goal, che creò per un attimo nel pubblico il brivido della sconfitta venne da lui. Si era al 33’: Sandrino si era portato in avanti sulla sinistra, sfrutta un rimpallo favorevole, evita Rangoni e dribbla Balleri: quando giunge al limite dell’area gioca sul tempo il portiere Bruschini in uscita e poi spedisce un tiro rasoterra verso la porta vuota. Il pallone beffardo colpisce il palo rimbalza in avanti, sfiora l’accorrente De Cristofaro che non l’aveva appoggiata credendo che finisse in rete, corre lungo la linea bianca finché il terzino Bellei la rispedisce lontano. Brivido e disperazione. La gara degli altri. Il secondo tempo venne giocato indubbiamente in sordina forse per una certa stanchezza, forse perché la possibilità di un pareggio cominciò a farsi strada. Ma la squadra non ebbe mai cedimenti né giocò con disordine. Nobili parò alcuni tiri che strapparono urla di ammirazione in un pubblico che bene lo conosce (disputò nella Spal il suo ultimo campionato di Serie A), Poppi riconfermò che la classe è sempre quella: annullò la sua ala, giocò con una sicurezza sbalorditiva e non disdegnò di portarsi a sua volta all’attacco in funzione di ala. Sogliano continua ad essere il terzino-rivelazione dimostrando a tutti che, finché non giocò terzino, non aveva mai mostrato cosa sa fare. La mediana fu senza pecche con uomini di esperienza che non commettono un errore. In prima linea esordio del giovane Codecasa: […] da lui non si poteva certo pretendere che risolvesse già dalla prima partita, i problemi offensivi dell’Alessandria. E’indubbio però che finché i grigi hanno cercato di giocare la palla senza preventive rinunce, anche Codecasa è stato all'altezza dei compagni più esperti. A meno di sorprese indipendenti dalla volontà dei tecnici responsabili, sarà dunque lui, l'ultimo arrivato, il naturale sostituto di Ragonesi. Un sostituto non certo all'altezza di un titolare tanto essenziale alla manovra dell'Alessandria, ma senz'altro, anche alla luce dei precedenti esperimenti, il migliore dei sostituti Delle ali, molto positiva la prova di De Cristofaro, sfortunato nelle azioni da goal (quando lo segna gli viene negato da un signor Ferrari qualunque), meno buona quella di Oldani malgrado il suo prodigarsi. In ombra il pur bravo Bettini che non era evidentemente in buona giornata (ma chi si preoccupa del rendimento di Bettini?). Formidabile come sempre il lavoro di Soncini divenuto ormai il cardine di gioco del centrocampo. Tiri a rete parecchi anche se non tutti felici: ed anche questo è certo un bilancio positivo. I nostri ragazzi, mentre scriviamo sono già sul campo a riprendere la preparazione. La gara con la Spal? Già dimenticata come le cose passate. Lotte ed emozioni da archivio. Si avverte già l'ansiosa attesa di ciò che li attende. Corrono seri intorno al campo mentre Augustine li osserva uno ad uno. Quest'uomo come sempre non parla. Ma si vede che è lieto dei suoi ragazzi, e della Società. La nebbia? Non la conosceva, ma ci si è abituato. Anch'essa è grigia: fa parte del suo lavoro e dei suoi programmi. (Il Piccolo, 2 dicembre 1964 - Barbagrigia) RISULTATI: Catanzaro – Triestina 1-0 Livorno – Lecco 1-0 Modena – Palermo 3-0 Padova – Bari 0-0 Parma – Reggiana 3-0 Potenza – Napoli 1-1 Pro Patria – Monza 1-0 Spal – Alessandria 0-0 Trani – Verona 1-2 CLASSIFICA: Brescia, Catanzaro p. 15, Lecco, Modena, Palermo 14, Napoli, Spal 13, Reggiana, Alessandria, Verona 12, Bsri, Trani, Pro Patria 10, Venezia, Potenza, Livorno, Monza, Padova 9, Triestina 6, Parma 5. MARCATORI: 9 reti: De Paoli (Brescia), 6 reti: Conti (Modena), 5 reti: Marchioro (Catanzaro), Canè (Napoli), Tinazzi (Palermo), Balestrieri (Pro Patria), Calloni (Reggiana), Santon (Venezia), Joan (Verona) Il punto sul campionato Cambio della guardia al vertice della classifica. Il gran favorito Brescia ed il sempre più convincente Catanzaro costituiscono il nuovo tandem-guida della Serie B. I trabocchetti di Modena e Livorno sono infatti scattati e le ex capoliste Palermo e Lecco vi ci sono rimaste bloccate. Il Palermo non ha resistio al forcing messo in atto nella ripresa dal Modena, capitolando tre volte. Il Lecco, invece, è stato infilato nel finale da un Livorno in netto progresso. Il Napoli ha scacciato solo verso la fine lo spauracchio di una grave sconfitta a Potenza e così si è mantenuto nelle prime posizioni anche se a due punti dalle prime. Il Trani, invece, si è fatto infilare da un Verona in netto crescendo ed ha subito così la prima sconfitta interna del campionato. Con l’identico punteggio il Brescia è passato a Venezia. Delle altre grandi la Spal è stata fermata in casa dall’Alessandria, mentre il Bari è riuscito a cogliere un altro bel punto a Padova. Clamorosa l’impennata del Parma. La squadra, per la prima volta sotto la guida di Arcari, si è assicurata il derby con la Reggiana segnando ben tre reti a quella che era la seconda difesa del campionato. Ora la squadra emiliana è solo ad un punto dalla Triestina, sconfitta anche a Catanzaro.(Corriere dello Sport)