Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
06-12-1964 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Modena FC 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 39. Codecasa E.[A] 71. Venturelli [Mo]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Codecasa Emilio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
MODENA FC: Colombo Angelo, Barucco, Longoni, Castellazzi, Cattani, Venturelli, De Robertis, Merighi, Gualtieri, Toro, Conti. All.: Neri Maino.

Arbitro: Rancher Marcello (Roma)
Note
Espulsi 84. Gualtieri [M] e Sogliano [A]. Ammoniti: Venturelli [M], Toro [M], De Robertis [M] Infortuni a Poppi e Oldani nella ripresa Spettatori: oltre 10.000 (6.892 paganti, incasso L. 5.560.800) Giornata di sole, temperatura piuttosto rigida, terreno viscido. Inizio gara ore 14.30

Commento
Poppi e Oldani infortunati a causa dei gioca troppo falloso L’ALESSANDRIA RIDOTTA IN NOVE: IL MODENA STRAPPA IL PARI (1-1) All'inizio della ripresa il terzino grigio è stato colpito ad una caviglia dal modenese Toro - Anche l'attaccante inutilizzabile per un duro colpo - Il giovane Codecasa ha segnato per i locali, Venturelli per gli ospiti - Gualtieri e Sogliano espulsi nel finale Di questo pareggio per 1-1 sul campo dell'Alessandria, il Modena non potrà certamente menare gran vanto. Il risultato infatti non appare tanto legato alla capacità degli emiliani di reggere all'ardente aggressività dei grigi piemontesi, quanto al gioco sin troppo deciso di taluni fra i modenesi e all'eccessiva tolleranza dell'arbitro Rancher, nel momento « cruciale » della gara. L'incontro è stato chiaramente dominato nel primo tempo dall'Alessandria, che ha segnato una splendida rete con il giovane. Codecasa e ne ha mancata clamorosamente un'altra con Bettini. All'inizio della ripresa il mutamento di rotta della partita ha avuto origine da un brutto episodio, ancor più deprecabile se si pensa che ha avuto come protagonista l'uomo più noto del Modena, l'ex sampdoriano Toro. Il cileno, contrastando in corsa un'avanzata del terzino grigio Poppi, ha compiuto un intervento pericoloso e scorrettissimo, entrando a piedi pari, a scivolone, sull'avversario. Il n. 2 alessandrino è rimasto a terra dolorante, perché il piede di Toro aveva appena sfiorato il pallone, colpendogli invece nettamente una caviglia. Trasportato a braccia fuori campo, rimesso in sesto alla meglio con un'iniezione di novocaina, Poppi è tornato in campo dopo sei o sette minuti per fare atto di presenza all'ala destra, mentre il n.. 7 Di Cristofaro si spostava a terzino e tutto il sistema di gioco dell'Alessandria - di cui Poppi è uno dei cardini principali - andava a carte quarantotto. Era un fallo grave, un fallo da espulsione. Il direttore di gara ha avuto forse un certo timore reverenziale di fronte al prestigio dell'ex nazionale cileno. In serie A e in serie B si sono visti, in molte occasioni, giocatori rimandati negli spogliatoi per molto meno. Il signor Rancher si è accontentato invece di ammonire Toro e da quel momento, gli interventi scorretti si sono moltiplicati. Anche Oldani, che già nel primo tempo era uscito malconcio da una robusta carica di un avversario, ha ricevuto un colpo alla caviglia, terminando l'incontro zoppicante. Poco prima della fine, quando l'Alessandria, raggiunta al 28' da un goal del mediano Venturelli, si batteva per difendere il pareggio contro un avversario numericamente superiore, l'ex granata Gualtieri, centravanti modenese, è entrato con troppo slancio sul portiere Nobili in uscita, colpendolo involontariamente con un piede all'avambraccio sinistro. Mentre Nobili era a terra, Sogliano ha preso impulsivamente le sue difese ed ha colpito Gualtieri con una gomitata. Risultato: una duplice, tardiva espulsione. Sarebbe bastata un'espulsione sola, ma quella giusta al momento giusto. E' un vero peccato che questi episodi abbiano guastato la partita, influendo sul risultato ed impedendo all'Alessandria di tornare meritatamente alla vittoria. Un peccato perché la squadra di Cappelli ed Augustine aveva disputato uno splendido primo tempo, attaccando a tutto spiano e costringendo il Modena ad un affannoso tamponamento per non crollare. I grigi avevano sfiorato il goal già al 5’ (tiro di Bettini deviato in angolo da Colombo), un minuto dopo Sogliano da ottima posizione aveva tirato a lato, al 9' l'inesperienza aveva giocato un brutto scherzo al diciannovenne Codecasa inducendolo ad un tiro precipitoso sul portiere anziché dosare un pallonetto a colpo quasi sicuro. Il Modena era riuscito a svincolarsi da. questa pressione al 10' con un tiro improvviso di Gualtieri deviato a stento in angolo da Nobili, ma poi l'Alessandria aveva ripreso saldamente l'iniziativa del gioco, senza consentire agli avversari altro che qualche contrattacco di alleggerimento. Al 19' la superiorità alessandrina aveva avuto finalmente il suo premio, proprio per merito del più giovane della squadra, Codecasa, alla sua prima partita davanti al pubblico del « Moccagatta». L'azione era partita da Carlini, che aveva lanciato Soncini in posizione di ala destra. Il centro alto del n. 10 alessandrino, smorzato di testa da Bettini, era finito sulla sinistra a Codecasa: l'interno destro, con una spettacolosa mezza rovesciata, al volo, aveva imparabilmente battuto Colombo. Quasi allo scadere del tempo, dopo un salvataggio in angolo di Poppi su Conti, l'Alessandria ha sfiorato il raddoppio, il che - visto l'andamento del gioco - non sarebbe stato per nulla esagerato. Oldani aveva scambiato con Codecasa, lanciando poi Bettini in un « corridoio » libero al centro dell'area; l'anziano centravanti, che teneva molto a ben figurare contro la sua vecchia squadra, è avanzato palla al piede, cercando di cogliere sul tempo Colombo, ma il portiere modenese è riuscito, con un ginocchio, a deviare in angolo il bolide di Bettini. Nella ripresa, come si è visto, l'« eliminazione » di Poppi da parte di Toro ha fatto cambiare rotta alla partita. L'Alessandria ha cercato di mascherare la sua inferiorità numerica raddoppiando l'intensità dei suoi attacchi ma una volta Vitali è stato atterrato in area ed in un'altra occasione un bel tiro di Bettini è finito fuori a filo di palo. Poi è venuto fuori, logicamente, il Modena, proiettato alla controffensiva con Toro, Merighi, Gualtieri e Conti in evidenza; i difensori alessandrini si sono fatti prendere dall'ansia ed hanno incominciato a combinare qualche pasticcetto. Al 22' Nobili si è salvato con una difficoltosa parata in due tempi da un tiro di Conti, tre minuti dopo un salvataggio a porta vuota di Migliavacca iil migliore fra i grigi con Carlini, Soncini e Codecasa) ha rimediato ad un malinteso fra lo stesso Nobili e Di Cristofaro. Al 28' infine è venuto il goal, un vero infortunio per Nobili: il tiro rasoterra da fuori area di Venturelli era forte e preciso ma parabile e l'estremo difensore alessandrino, per quanto leggermente fuori posizione, sarebbe riuscito a fermarlo. Senonché a pochi metri dalla porta il pallone, scivolando su un rialzo fangoso del terreno, ha mutato indirizzo, alzandosi da terra di un buon metro e scavalcando il corpo del portiere. Uno ad uno dunque, e l'Alessandria con Poppi immobilizzato all'ala destra e Oldani zoppicante all'ala sinistra, in chiara difficoltà per difendere il pareggio dopo aver ampiamente meritato il successo nel primo tempo. Dopo l'incidente Gualtieri-Sogliano e l'espulsione dei due giocatori, qualche scaramuccia di scarso conto precede il fischio finale dell'arbitro il quale, all'uscita dal campo, si sente le sue da parte del pubblico. (Stampa sera - Gianni Pignata). Venturelli (gol beffa) recupera MODENA INDENNE AD ALESSANDRIA (1-1) l’Alessandria è stata, oggi, decisamente sfortunata. I grigi sono apparsi ammirevoli, sicuri in difesa con l’ottimo Migliavacca e il tecnico Vitali, hanno saputo con un buon gioco impegnare il Modena che ha avuto momenti di orgasmo; trovatosi si fronte a una Alessandria scatenata, non ha perduto la testa ed è riuscito a controllare gli avversari, imponendo loro il pareggio. Al 4’ di gioco Bettini è autore di un magnifico tiro che Barucco devia in corner. Al 5’ Sogliano spintosi all’attacco fallisce una magnifica occasione calciando da pochi passi sul portiere un pallone avuto su centro di De Cristofaro. All’8’ è Codecasa che, solo in area, spare sul portiere in uscita a non più di dieci metri. Al 9’ tocca a Gualtieri di impegnare Nobili. Dopo fasi alterne al 39’ Carlini infrange un attacco ospite e passa il pallone a Bettini il quale si porta fin quasi sulla linea di fondo e centra. Codecasa, ancora bene appostato in area, con una magnifica rovesciata insacca. Al 44’ un’azione Oldani-Bettini costringe Colombo a salvarsi fortunosamente in angolo. Inizia il secondo tempo con i grigi ancora all’attacco e un tiro di Codecasa sorvola la traversa. In uno scontro tra Toro e Poppi l’arbitro ammonisce toro mentre Poppi, costretto a lasciare il campo, ritorna dopo dieci minuti. Al 9’ Vitali è sgambettato in area; l’arbitro concede solo un corner. Al 26’ il gol del pareggio: il Modena riesce a concretizzare la supremazia avuta a partire dal 18’. Venturelli infatti da circa trenta metri spara a rete. Il pallone sembra facile preda di Nobili gettatosi in tuffo, ma con un sobbalzo la sfer di cuoio scavalca beffardamente il portiere alessandrino, andando in rete. L’Alessandria accusa nettamente il colpo, ed è costretta subire la supremazia ospite. Al 39’ uno scontro Gualtieri - Nobili crea un parapiglia in area alessandrina. L’arbitro espelle Sogliano e Gualtieri per reciproche scorrettezze. (Corriere dello Sport) ALESSANDRIA – MODENA 1-1 Non ci fossero stati, principalmente. Colombo e Venturelli, il Modena starebbe in questo momento piangendo calde lacrime. E a nulla varrebbe la scusante della grande partita giocata dall’Alessandria nel primo tempo. In effetti la sconfitta, che non è venuta per i motivi che vedremo poi, appariva dopo i primi 45 minuti inevitabile: l ’Alessandria, partendo fortissimo, ha inteso così sorprendere il Modena ed i "canarini” sotto l’imperversare della manovra di Soncini e Codecasa spalleggiati da Vitali e Carlini nelle retrovie, anziché ribattere nella stessa maniera ha cercato di impostare una "contro risposta " basata sulla costruzione del gioco in rilancio, partendo dall’area di rigore, cosicché al giungere della palla al centro del campo, la palla stessa finiva di nuovo ai centrocampisti alessandrini, ai quali non pareva vero di tornare a lanciare le punte Bettini, Oldani e De Cristofaro verso la rete di Colombo. Due volte Bettini si vide impedito il goal dalle uscite miracolose di Colombo. Ma fu sacrosanto e meritato legittimamente il goal dell’Alessandria al 29’ del primo tempo, segnato da Codecasa. Il Modena avrebbe potuto trovarsi alla fine del primo tempo con tre reti al passivo, e senza aver fatto nulla per impedirlo: ma ben poco ha concluso nel primo tempo, e si è affidato più che altro alla buona stella e alla... bravura di Colombo. Quello che è successo nella ripresa, ha si valore, ma non compensa affatto il « no contest » dei canarini nel primo tempo. Il Modena nella ripresa ha reagito bene, e si potrebbe dire benissimo, se non fosse rimasto l’interrogativo di come sarebbero andate le cose senza l’azzoppatura del terzino dell’Alessandria Poppi, verificatosi nella ripresa. Il Modena avrebbe potuto, anche con Poppi al suo posto, risalire ugualmente il distacco, ma resta pur sempre questo dubbio ad infirmare quello che hanno compiuto i gialloblu nel finale dell’incontro. Le energie alla fine sono mancate ai ventidue contendenti, ma il più fresco era il Modena, e sarebbe bastato allargare opportunamente il gioco sulle ali per violare ancora, dopo il goal di Venturelli, La rete alessandrina. E ’ mancato in questo frangente l ’apporto di Gualtieri, spentosi dopo un paio di spunti bellissimi, mentre Toro, lodevole per quello che ha cercato di fare non aveva più la birra adatta per piazzare il suo tiro micidiale su calcio di punizione. In complesso si può parlare di un Modena coraggioso, e che ha ribadito ad Alessandria il suo valore. Il pubblico alessandrino ha cercato di inveire, di fischiare gli uomini di Neri, ma alla fine ha dovuto riconoscere, tranne alcuni tifosi, accesissimi (in particolare quelli della tribuna centrale) il reale valore del Modena. Quello che più ci ha lasciati perplessi è stato il comportamento dell'arbitro Rancher la cui strana legge di compensazione ha portato all'espulsione di Gualtieri il quale fu colpito da Sogliano con un pugno e mentre era a terra da un calcio alla schiena da Vitali, assieme a Sogliano iniziatore della gazzarra in campo. (La Gazzetta dell’Emilia) SUPERBA PRESTAZIONE DEI “GRIGI” COSTRETTI AL PAREGGIO COL MODENA Non c’è che dire: la buona stella ci ha voltato le spalle. I primi accenni li avvertimmo a Trani allorché gli arbitri presero a negarci la luce del sole: ora si è aggiunta anche la malasorte con attacchi massicci nei momenti in cui avremmo maggior bisogno che ci sia amica. Sono ormai cinque domeniche che non possiamo giocare con la formazione al completo e non sappiamo quand’è che si potrà disporre di tutti i giocatori. Gli infortuni si susseguono e vengono da azioni "cattive" dell'avversario: la squadra reagisce come può con volontà ed orgoglio ma non sempre le forze bastano. Ciò malgrado siamo a 13 punti in classifica, a sole 4 lunghezze dal lanciatissimo Brescia. Ci possiamo da un lato rallegrare anche se dall’altro ci prende il dispetto oltre che il rammarico di punti letteralmente rubati al valore della nostra squadra. Spettacolo di gioco e di pubblico. Diciamo una volta tanto che, prima ancora di parlare della partita, merita un cenno altrettanto di compiacimento quanto il pubblico ha dimostrato domenica. Da quanto tempo non vedevamo attorno al nostro campo una cosi imponente cornice di gente entusiasta? Il ricordo va molto lontano e deve risalire a qualche anno indietro. Domenica vi era un sole splendente, la giornata era lucida e pulita e pareva invitare la gente ad una festa: il tepore del sole compensava il freddo pungente. Da Modena giungevano macchine e pulman stracarichi di gente allegra che inseguiva il fantasma di una serie A appena scomparso e che già torna ad accendere nuove illusioni. Il miracolo di pubblico avvenne in pochi minuti, prima dell'inizio della gara. C'era nel ricordo di tutti il deludente spettacolo televisivo del sabato con una nazionale frastornata. L’entusiasmo avrebbe riscaldata la vecchia passione per il calcio. E la folla non è stata delusa. Una grande imprevedibile Alessandria se pure incompleta nei ranghi si è scatenata con la consapevolezza di affrontare un forte avversario e, sull'onda del proprio agonismo per poco non lo travolse. Furono momenti veramente indimenticabili. Quel primo tempo resterà a lungo nel nostro ricordo come esempio di quanto possa fare una squadra messa in condizioni di rendere al massimo delle sue possibilità. Infatti lo slancio con il quale l'Alessandria aggredì l’avversario fu veramente esaltante e non si arrestò se non al finire del tempo. Tutti i nostri uomini giocarono con un impegno ed una precisione nei compiti da lasciare veramente stupefatti. Già dopo tre minuti avremmo potuto andare in vantaggio con un tiro di Bettini deviato in angolo da Colombo e poco dopo il Sogliano, che continuava a spaziare per tutto il campo, raccoglieva un passaggio da ottima posizione tirando però a lato. Continuando ad attaccare senza posa, con una rete frastornante di passaggi rapidissimi, la nostra squadra coglieva un’altra clamorosa occasione di segnare al nono minuto con il valido Codecasa, un giovane dal gioco non molto appariscente ma redditizio e preciso specie nella impostazione a centrocampo. Il ragazzo veniva a trovarsi praticamente solo avanti il portiere, ma con emozione e quindi con precipitazione, tirava addosso al medesimo anziché alzare la palla nella porta ormai incustodita. Fu poi il Codecasa stesso a riabilitarsi segnando un goal da campione. Carlini aveva dato inizio alla azione lanciando Soncini sulla destra, la nostra mezz’ala instancabile per tutta la partita, si portò fino in posizione di ala destra centrando poi una palla alta perfettamente dosata. Fu l’abile Bettini a compiere una mossa da vera e proprio vecchia volpe: saltò e smorzò a terra la palla di testa mandandola verso sinistra, con precisione straordinaria proprio su Codecasa: questi giocò il tutto per tutto anche a rischio di sbagliare. Con una meravigliosa girata al volo batteva imparabilmente Colombo. Fu una esplosione di gioia commovente: non credevamo che tanta gente soffrisse ancora per la sua vecchia squadra: per un attimo si dimenticò tutti i dolori e le amarezze del campionato. Era la rete esaltante che premiava la squadra migliore ed il più giovane di tutti i giocatori, sommerso da un abbraccio che lo stese a terra. Le nostre disgrazie. Finiva il tempo mentre Bettini lanciato in velocita da Oldani, faceva partire un bolide formidabile che Colombo deviava con il corpo in corner: quel secondo gol avrebbe premiato una superiorità indiscutibile. Ma la ripresa iniziò mostrando i nostri uomini lanciati sullo stesso ritmo di gioco ben decisi a salvare un risultato conquistato con pienezza di merito. E qui cominciarono le nostre disgrazie che possiamo elencare in cinque: 1) la eliminazione di Poppi con il più cattivo fallo che si possa immaginare da parte dei miglior giocatore del Modena, il ragazzo aveva superato Toro e si apprestava ad avanzare in avanti portandosi all’offensiva secondo la impostazione del nostro gioco che vede sovente i terzini in funzione di ala. Toro lo insegui falciandolo dal di dietro. Poppi cadde con un urlo di dolore comprimendosi il piede appena guarito dalla recente infrazione. Rancher compi il primo grave errore nel non espellere il modenese fra le ire disperate di un pubblico che non poteva accettare una simile ingiustizia. Arretrò Di Cristofaro a terzino profondendo tesori di energia e di coraggio ma privando l’attacco del suo validissimo apporto. La squadra fu sconvolta nei suoi piani. Ciò malgrado intensificò i suoi attacchi disperati per mimetizzare la sua inferiorità; 2) Vitali, riprendendo il suo caratteristico gioco di libero e attaccante si portò a serpentina fino in area ove venne platealmente atterrato: qui l’arbitro commise il suo secondo errore non concedendo un rigore indiscutibile; 3) Oldani colpito ad un ginocchio, rimediava un secondo colpo ad una caviglia con relativo taglio di vari centimetri: anche lui riduceva la sua attività pressoché allo zero così che la prima linea era completamente priva delle ali; 4) venne il goal del pareggio modenese più per un infortunio di Nobili che per merito di chi sferrò il tiro. Il pallone venne lanciato da fuori area da Venturelli: era un tiro teso quasi rasoterra. Il nostro portiere si lanciò sulla destra ad attenderlo, ma questo battè in terra prima, rimbalzò troppo in alto scavalcandolo. Disperazione del buon Nobili. Che dire? Si scatenava il Modena sulle ali del suo entusiasmo e tremammo. Dal trionfo si poteva benissimo passare alla sconfitta; 5) da ultimo il fallo inutile di Sogliano che si rimangiò, per il suo nervosismo, tutto quanto di buono aveva combinato fino a quel momento. Partì infatti come una molla per andare a colpire Gualtieri reo di aver caricato duramente Nobili: espulsi entrambi. Ma il danno era tutto nostro, perché stavamo difendendo il pareggio con seria difficoltà, privi come eravamo già di due uomini. Purtroppo è assai difficile per certi giocatori dominare i propri nervi nei momenti di maggior tensione e quando sono protesi in una lotta senza soste: ma anche questo fa parte del carattere e esser voluto ardentemente come autocontrollo: Sogliano è fra coloro che hanno i nervi più fragili, perché cade più facilmente in simili errori. Dovrà per forza correggersi: specie ora che ha scoperto in se stesso nuove doti di combattente e di difensore. Se la sorte (e l’arbitro) fossero stati un tantino più benigni, oggi saluteremmo una meritatissima vittoria. Ma anche questa volta dobbiamo dire: pazienza E’ dura, ma è la legge del campionato. Ci consola almeno l’orgoglio mostrato dai tifosi per la propria squadra che in questo momento soddisfa le sue esigenze, ed anche l’attaccamento dimostrato domenica sul campo. (Il Piccolo, 9 dicembre 1964 - Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Trani 0-0 Brescia – Spal 2-0 Lecco – Palermo 3-0 Monza – Livorno 1-1 Napoli – Venezia 0-0 Potenza – Catanzaro 1-1 Reggiana – Padova 0-0 Triestina – Parma 1-0 Verona – Pro Patria 0-0 CLASSIFICA: Brescia p. 17, Lecco, Catanzaro 16, Modena 15, Napoli, Palermo 14, Reggiana, Verona, Alessandria, Spal 13, Bari, Trani, Pro Patria 11, Venezia, Potenza, Livorno, Monza, Padova 10, Triestina 8, Parma 5. MARCATORI: 10 reti: De Paoli (Brescia), 6 reti: Marchioro (Catanzaro), Conti (Modena), Azimonti (Lecco), 5 reti: Clerici (Lecco), Canè (Napoli), Tinazzi (Palermo), Balestrieri (Pro Patria), Calloni (Reggiana), Santon (Venezia), Joan (Verona). Il punto sul campionato Sette pareggi hanno caratterizzato la dodicesima giornata di questa serie B. sette pareggi, e dodici gol in tutto, che sono il minimo stagionale. Due squadre hanno salvato la faccia: Lecco e Brescia, le cui vittorie non sono state ottenute col minimo scarto e contro avversarie di bassa classifica. Il Lecco, infatti, ha strapazzato un Palermo che quando perde perde a buono; il Brescia, riducendo a mal partito le velleità della Spal, ha afferrato lo scettro del primato approfittando del fatto che il Catanzaro ha impattato il derby di Potenza. Ora il Brescia comanda da solo e il suo scranno è anche più solido di quanto non dica la classifica. Tuttavia la chiara vittoria del Lecco sul Palermo, i pareggi del Catanzaro a Potenza e del Modena ad Alessandria non permettono al Brescia di poter sognare giorni tranquilli per il suo futuro. Il Napoli, nonostante potesse allineare una inquadratura più adatta all’assalto ha dovuto accontentarsi, contro il Venezia, dell’ottavo pareggio, e stavolta sullo 0-0, il che non fa intravedere possibilità di sollecita soluzione dei suoi problemi di attacco. La terza ed ultima vittoria di giornata è quella ottenuta dalla Triestina sul modesto Parma che non è riuscito a dare un immediato seguito al suo famoso exploit sulla Reggiana. Per il resto tutti pareggi. Ve ne sono di meritori come quello del Trani a Bari, del Livorno a Monza del Padova a Reggio Emilia della Pro Patria a Verona; il discorso si riferisce a chi il punto se lo è guadagnato in trasferta, altrimenti il ragionamento dovrebbe essere rovesciato (Corriere dello Sport)