Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
27-12-1964 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Livorno US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 82. Soncini A.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Verga Adelio, Oldani (II) Tullio, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Codecasa Emilio, Soncini Antonio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
LIVORNO US: Rossi Mario, Balestri, Lessi, Azzali (I) Carlo, Cairoli, Caleffi, Azzali (II) Claudio, Mascalaito, Torriglia, Colautti, Ribechini. All.: Mazzetti Guido.

Arbitro: Motta Ezio (Monza)
Note
Al termine della partita sorteggiati per l’antidoping: Melideo, Ragonesi e Codecasa per l’Alessandria, Lessi, Mascalaito, Colautti per il Livorno.. Spettatori: 4.000 circa (2.300 paganti, incasso L. 1.700.000) Giornata fredda, terreno in discrete condizioni nonostante la neve. Campo riparato con i teloni impermeabili. Inizio gara ore 14,30

Commento
PER L’ALESSANDRIA (CONTRO IL LIVORNO) LA PRIMA VITTORIA DOPO DUE MESI: 1-0 La rete decisiva realizzata da Soncini su punizione a otto minuti dai termine - I grigi si sono imposti pur disputando la peggior partita - Una favorevole occasione sprecata da Mognon - I migliori attaccanti piemontesi sono stati i terzini Poppi e Melideo Il calcio è bello anche perché, a volte, è un tantino assurdo. Da. parecchie settimane l'Alessandria giocava bene, si faceva applaudire in casa e. fuori, ma non riusciva a vincere nemmeno per sbaglio: una monotona serie di pareggi, rotta proprio una settimana fa da una sconfitta sul campo del Parma, una battuta d'arresto sconcertante perché anche in Emilia i grigi si erano fatti apprezzare, prima di incassare due goals a sorpresa. Ieri contro il Livorno la squadra di Cappelli ed Augustine ha invece disputato - non sono possibili dubbi in proposito - la peggior partita di questa stagione. Ed ha vinto. E' stato un successo un po' « trovato », scaturito da un azzeccato tiro di punizione dal limite eseguito da Soncini al 37' della ripresa. Tuttavia non è il caso di fare tanto i difficili, specialmente pensando a quel che si è detto sopra, cioè che l'Alessandria nelle scorse settimane ha preso più applausi che punti. Ieri il rapporto si è capovolto: due punti e un sacco di fischi, e tutti contenti lo stesso, per essere tornati alla vittoria dopo due mesi esatti dall'1-0 sul Padova. La squalifica di De Cristofaro, l'infortunio a Vitali e la perdurante indisponibilità di Renzo Bettini e di Cardillo hanno obbligato i responsabili della compagine alessandrina ad allestire una formazione di ripiego. Il ruolo di « libero » è stato affidato a Verga il quale, pur essendo un giocatore esperto e dalle idee abbastanza chiare, è un « libero » all'antica, non abituato a funzionare da propulsore per l'attacco come faceva Vitali. A centrattacco ha fatto il suo ritorno Mognon, rimasto a lungo in disparte e trovatosi negli ultimi tempi in aperta polemica con i dirigenti a proposito della sua mancata utilizzazione. Che. nella questione, avessero pienamente ragione Cappelli ed Augustine lo si è visto chiaramente contro il Livorno. I grigi infatti hanno giocato praticamente con un uomo in meno sin dall'inizio perché Mognon si è fatto notare soltanto al 3fi' del primo tempo quando ha sbagliato un goal in modo clamoroso, impappinandosi davanti al portiere e facendosi precedere dal suo intervento. Se a questo si aggiunge che anche, altri fra ì grigi hanno giocato in tono decisamente inferiore alla sufficienza - ed in special modo l'abulico Oldani ed il diveggiante Codecasa - si avrà chiara l'idea di un'Alessandria invano proiettata all'assalto dello sbarramento difensivo livornese. Fortunatamente gli amaranto toscani si mostravano ben poco temibili nei loro contrattacchi, tanto da consentire ai due terzini alessandrini Melideo e Poppi di mettersi in vista come i più continui e pericolosi attaccanti. Poppi e Melideo sono stati, in effetti, i migliori, in questa strana giornata dell'Alessandria - positiva nel punteggio, decisamente negativa nel gioco - e con loro si sono segnalati, per l'impegno, se non per l'efficacia. Soncini. Carlini e Ragonesi. Della cattiva vena dell'Alessandria ha tratto vantaggio il Livorno per fare miglior figura di quanto effettivamente la squadra meriti; non manca, fra i toscani, qualche discreta individualità, come Mascalaito. Azzali II, Caleffi. il portiere Rossi ma la squadra tutta appare priva di fiducia in se stessa, rassegnata ad un gioco senza idee. Non sarà facile, senza un deciso scossone, che il Livorno si tolga dalla zona pericolosa della classifica. La giornata-no dell'Alessandria è messa in evidenza anche dalla povertà degli spunti di cronaca. Sono passati 2" minuti prima che si verificasse un tiro in porta, sprecato malamente dal livornese Mascalaito. Due minuti dopo Oldani ha mandato a lato di testa su passaggio di Ragonesi. ripetendo l'errore al 30' su traversone di Melideo. Al 36' il terzino grigio ha iniziato, in coppia con Ragonesi. un'azione che sarebbe potuta sfociare in goal. La conclusione è toccata però, dopo una serie di rimpalli favorevoli, all'incerto Mognon che, come si è detto, si è fatto anticipare dal portiere, che ha respinto con una mano il tiro tardivo e maldestro del centravanti. Nella ripresa la situazione non è migliorata, anzi il rendimento di qualche alessandrino è ancora calato di tono. Codecasa ad esempio, crudelmente « beccato » da una parte del pubblico per una serie di « finezze » non riuscite, si è definitivamente smarrito ed ha finito col far numero in campo, tal quale come Mognon. Quel poco di buono che ì grigi sono riusciti a combinare, lo si è dovuto alle iniziative personali di Soncini - suo un gran tiro, parato al 17' - e al gran prodigarsi di Melideo e Poppi. Quest'ultimo ha sfiorato il goal al 25' ed il portiere Rossi ha deviato in corner, mentre quattro minuti dopo ancora il portiere livornese ha detto no, con un intervento a pugni, a una girata al volo di Oldani Al 37' finalmente, per un fallo su Oldani dal limite, l'arbitro assegna una punizione diretta ai grigi. Esegue Soncini ed il suo violento tiro si infila imparabilmente all'incrocio dei pali, sorvolando la barriera. Allo scadere del tempo l'Alessandria sfiora il raddoppio. Per l'ennesimo fallo di un difensore livornese, Mognon batte la punizione, lanciando Poppi sulla destra; il terzino avanza, scarta Lessi, tira a rete, ma Rossi alza il pallone in angolo, evitando alla sua squadra un secondo goal al passivo. Ed un 2-0, effettivamente, sarebbe stato un punteggio non corrispondente ai pochi meriti dell'Alessandria di ieri. (Stampa Sera - Gianni Pignata) Alessandria a stento (1-0) sul Livorno SONCINI (82°) SU PUNIZIONE L’Alessandria è pervenuta finalmente al successo, dopo cinque consecutivi pareggi e la battuta d’arresto di domenica a Parma. A farne le spese è stato il Livorno, m in verità si è trattato di una vittoria che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi locali, in quanto la prestazione dei grigi non è stata trascendentale. Il Livorno, squadra ben amalgamata e veloce, ha tenuto resta per oltre 80 minuti ai locali, non disdegnando puntate offensive di ottima fattura ed è stato piegato solo su tiro di punizione dal limite. Autore del gol Soncini, il quale ha indovinato un corridoio libero e ha insaccato alla sinistra di Rossi. Tolto l’episodio della rete alessandrina, la gara ha avuto una sua netta fisionomia e in questi frangenti si può parlare poco degli opposti attacchi, in particolar modo di quello alessandrino, e di difese ermetiche che poco hanno concesso all’evanescente contrapposto quintetto di punta. Così che il gioco è ristagnato lungamente alla metà campo e pochissime sono state le azioni degne di rilievo. L’Alessandria è scesa in campo largmaente rimaneggiata: erano assenti Vitali, Bettini, Cardillo, oltre agli squalificati Sogliano e di Cristofaro, mentre ha fatto il suo esordio stagionale il mediano Verga ed è rientrato il centravanti Mognon; dal canto suo il Livorno ha sostituito Vergazzola con Balestri e Virgili con Torriglia. La cronaca: come al solito, i grigi partono di gran carriera, ma non riescono a uperare il muro della difesa ospite e solo al 18’ si fanno pericolosi. Cairoli sbuccia il pallone, ma Mognon non riesce ad approfittarne, calciando contro un avversario a due passi dalla porta. Il Livorno replica con un tiro alto di Mascalaito. Al 30’ magnifico colpo di testa di Oldani (su passaggio di Melideo) che sfiora il palo. Al 36’ Mognon, solo in area, su passaggio di Ragonesi, spara sul portiere in uscita da posizione favorevole. Nella ripresa la fisionomia della gara non muta e solo al 16’ Soncini impegna Rossi con un tiro debole. Al 29’ una magnifica rovesciata di Oldani su passaggio di Ragonesi trova pronto Rossi a deviare il pallone in corner. Dopo un debole tiro di Azzali II, al 32’ i grigi pervengono al tanto sospirato successo con Soncini, i lquale batte una punizione dal limite concessa dall’arbitro per fallo su Oldani. L’ala sinistra alessandrina ha indovinato il tiro insacca all’incrocio dei pali sulla sinistra di Rossi. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) CON IL LIVORNO I “GRIGI” SONO TORNATI ALLA VITTORIA Tornare alla vittoria è sempre bello ed utile, ma a quale prezzo? Soffrire terribilmente per ottanta minuti e non raccogliere che constatazioni di sconforto per la decadenza di gioco della nostra squadra. Sentir dire da ogni parte che mai l’Alessandria quest’anno ha giocato male come oggi. Ma noi, nel momento in cui abbiamo visto segnare la rete abbiamo scordato tutto, critiche e commenti. Ci voleva la vittoria e basta. Il bel gioco tornerà, la vittoria doveva invece tornare oggi. Basterà rivedere in squadra Vitali, Bettini. Cardillo e De Cristofaro ed il bel gioco sarà una nuova realtà. Si fa presto a criticare, ma togliere dalla squadra uomini di quella statura significa sconvolgere il gioco, l’impostazione di tutta la compagine. Oggi si doveva pretendere soltanto una dimostrazione di volontà, una forma agonistica che salvasse col combattimento le mancanze tecniche. Nessuno può porre in dubbio che lo spettacolo si è avuto. Erano sette giornate di campionato: l’Alessandria batteva il Padova. Da allora i suoi tifosi non avevano più potuto salutare la vittoria: è giusto allora, che ad un certo momento si abbandoni, anche solo temporaneamente l’attesa del bel gioco per l’ansia di una vittoria che ridia fiducia e convinzione a tutti. Ora la classifica ci vede saldamente piazzati al centro alla pari con Venezia, Palermo e Reggiana. Il campionato procede dunque tranquillo per noi e senza scossoni. Prima linea. Per la verità il Livorno si è presentato come la squadra più dimessa che si sia vista quest’anno al Moccagatta. Uomini mediocri e con scarso mordente, che non si sono mai resi pericolosi nè con tiri a rete nè con azioni travolgenti. La nostra squadra comprese subito la situazione e si gettò all’attacco cercando di forzare lo sbarramento difensivo avversario formato da uomini che si ammucchiavano davanti alla propria area: ma si sono subito comprese le pecche della nostra prima linea. Rientrava a centrattacco Mognon da molto tempo in disparte: che i nostri tecnici avessero buon motivo di dubitare sul suo rendimento lo hanno dimostrato i fatti. Il quintetto di punta era praticamente un quartetto perché Mognon non è esistito fino al 36’ del primo tempo quando ebbe la grande occasione per segnare ma sbagliò il gol in modo clamoroso facendosi precedere dal portiere prontissimo: in un rimpallo favorevole al caparbio Melideo, il pallone veniva allungato in area a Ragonesi; pronto passaggio di questi a Mognon bene appostato in area sulla sinistra: ma il portiere con uno scatto bruciante intuisce la traiettoria del tiro che Mognon sta per scoccare e si lancia sui suoi piedi bloccando. Ma oltre al centravanti altri due uomini della prima linea sono stati insufficienti: Oldani e Codecasa: ecco perché l'Alessandria fu invano proiettata in una offensiva senza frutti. Già al 27’ del primo tempo lin bel cross di Ragonesi veniva girato malamente di testa da Oldani il quale si ripeteva su cross di Melideo al 30’. Solo nel secondo tempo il nostro abulico Oldani effettuava una bella girata al volo neutralizzata dal bravo portiere. Codecasa ha perduto lo smalto delle prime partite: il ragazzo è giovane ed inesperto e quindi fragile di nervi. Alcuni errori iniziali lo hanno presto innervosito rendendolo incerto e povero di idee: certamente la serie di partite disputate di seguito in prima squadra lo hanno scaricato. Degli altri attaccanti. bravo Ragonesi e bravissimo Soncini. Soncini. Ragonesi per la verità non h a ancora trovato la carburazione giusta che possedeva prima del suo infortunio: alterna infatti momenti ottimi con pause nelle quali cade in ombra. Ma per un combattente del suo temperamento è solo questione di tempo costituendo egli uno dei punti di forza della nostra squadra. Per Soncini il discorso è un altro: finalmente abbiamo ritrovato il grande Soncini, generoso e preciso, cervello di tutto il gioco di centrocampo, fonte inesauribile delle manovre d’attacco. Possiamo proprio dire che quella di domenica è stata la sua grande giornata. Ed è giusto che questo suo gran gioco, sia stato premiato dalla rete della vittoria che egli ha segnato. Eravamo ormai al 37’ del secondo tempo, gli assalti alla rete livornese si susseguivano senza posa ma si infrangevano regolarmente. Fallo su Oldani ai limiti dell’area e punizione accordata: barriera solita mentre Soncini si aggiustava il pallone. Parte un gran tiro con una traiettoria che, superate, sfiorandole, le teste dei difensori, finisce in rete nell’angolo alto a sinistra del portiere. Una zampata da campione, un tiro di alta classe: così il migliore ha colto la vittoria e si è guadagnato un lungo applauso dal pubblico che ogni tanto ha la sua da dire. Indietro le cose sono andate meglio: un Carlini commovente che h a girato per novanta minuti senza soste spingendo avanti palloni su palloni per la prima linea; un Migliavacca ormai stopper classico. I due terzini sono stati i migliori della squadra dopo Soncini. Quanta abnegazione e volontà in Melideo, che è riuscito spesso ad inserirsi nelle manovre d’attacco! Siamo lieti per il buon Rocco che h a ritrovato la forma, dal momento che sappiamo con quanti sacrifici e serietà si sia preparato. Accanto a lui un grande Poppi che sovente è anche diventato ala utilissima e funzionale dopo avere come terzino annullato, senza mai mostrare difficoltà, il suo avversario. Peccato che. a pochi minuti dalla fine non abbia potuto completare la sua opera segnando una stupenda rete: in una delle ultime azioni offensive, avanzato per oltre 5 o 6 metri, lasciava partire un tiro perfetto e sibilante che sarebbe andato sicuramente ad insaccarsi sotto la traversa: il portiere Rossi in uscita di almeno dieci metri fuori dei pali, si trovò il pallone a mezza via. un colpo di reni, un leggero tocco e la palla, alzata, uscì sopra la traversa. Un brivido ed un urlo nel pubblico: da ultimo un applauso per questo ragazzo che sta crescendo di domenica in domenica e che diventerà un grande campione (Il Piccolo, 30 dicembre 1964 - Barbagrigia) RISULTATI: Lecco – Parma 3-0 Modena – Catanzaro 0-0 Monza – Padova 0-1 Napoli – Palermo 2-1 Potenza – Trani 4-1 Spal – Bari 1-0 Triestina – Pro Patria 2-0 Venezia – Reggiana 1-0 Verona – Brescia 1-0 CLASSIFICA: Lecco p 21, Modena, Brescia 20, Napoli 19, Verona 18, Spal, Catanzaro 17, Reggiana, Alessandria, Palermo, Venezia 16, Padova, Pro Patria 14, Potenza, Bari 13, Livorno, Trani 11, Monza, Triestina 10, Parma 8. MARCATORI: 11 reti: De Paoli (Brescia), 9 reti: Conti (Modena), 8 reti: Clerici (Lecco), 6 reti: Marchioro (Catanzaro), Azimonti (Lecco), Calloni (Reggiana), 5 reti: Canè (Napoli), Tinazzi (Palermo), Rosito (Potenza), Balestrieri, Duvina (Pro Patria), Santon (Venezia) Joan (Verona) Il punto sul campionato Novo cambio della guardia al vertice è così il Lecco (che contro il Parma ha confermato la regola dei tre gol casalinghi) può brindare da solo al nuovo anno. L’ex capolista Brescia è infatti scivolata in casa del Verona, che con una serie sbalorditiva di partite utili si è riportato prepotentemente nei quartieri alti. Cin-cin anche per il Napoli, che nel derby con il Palermo è riuscito a tornare al successo sul proprio campo dopo due mesi. Non è ancora il miglior Napoli; nonostante ciò la squadra di Pesaola è lì ad un passo dalle seconde in classifica. Pronta riabilitazione del Catanzaro che ha bloccato autorevolmente il Modena al Braglia, mentre il Bari è stato immeritatamente sconfitto in casa dalla Spal da un gol di Massei. I pugliesi hanno infatti colto un palo clamoroso e visto due tiri salvati in extremis. Clamoroso (nel punteggio) il ritorno del Potenza alla vittoria nel derby con un Trani sconnesso, mentre Venezia e triestina hanno colto facili successi rispettivamente a spese di Reggiana e Pro Patria. Soltanto su calcio di punizione, invece, il Livorno è stato piegato in casa dall’Alessandria. A Monza il Padova ha colto il primo successo esterno (Corriere dello Sport)