Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
17-01-1965 - Giornata: 17 - Venezia - Pierluigi Penzo


Venezia AC - Alessandria US 4 - 0 (2 - 0)
RETI: 39. Santon [Ve] , 40. rig. Santon [Ve] , 81. Guizzo [Ve] , 85. Salvemini [Ve]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Cardillo Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
VENEZIA AC: Vincenzi, Tarantino, Mancin, Neri, Spanio, Spagni, Guizzo, Santon, Mencacci, Salvemini, Pochissimo. All.: Achilli Camillo

Arbitro: Sebastio Giovanni (Taranto)
Note
Infortunato dal 26’ Poppi [A], che ha lasciato definitivamente il campo pochi minuti dopo. Inizio gara ore 14,30

Commento
CLAMOROSO CROLLO DELL’ALESSANDRIA SCONFITTA SUL CAMPO DI VENEZIA: 0-4 I grigi hanno subito due reti nel primo tempo su calci piazzati: una punizione e un rigore, messi a segno da Santon - Nella ripresa hanno ceduto di schianto, incassando i goals di Guizzo e Salvemini - Un grave incidente al terzino Poppi Non è bastato all'Alessandria per evitare la sconfitta a Sant'Elena il portiere Nobili che ha fatto miracoli per conservare l'inviolabilità della sua rete. Innumerevoli sono stati i suoi interventi, più o meno spettacolari, che sono valsi per lo meno, a limitare il già pesante passivo. Nulla ha potuto, però, il bravo portiere nelle azioni che hanno portato alle marcature. A suo merito va detto, anziché nel secondo tempo, quando la sua squadra ha ceduto di schianto, lui. solo si è erto ad arginare le puntate nero-verdi. A parziale giustificazione del forte passivo accusato dagli alessandrini v'è l'incidente occorso al 26' al terzino Poppi che dopo un effimero rientro in campo ha preso definitivamente la via degli spogliatoi. Per il Venezia è stata, soprattutto, la grande giornata del rientrante Santon, che nello spazio di dieci minuti ha messo a segno tre reti delle quali due valide, a decidere la gara. Dopo la prima annullata, l'attaccante nero-verde ha ripetuto il colpo, segnando prima su calcio di punizione da fuori area e, poi, su calcio di rigore, dopo essere stato atterrato L'Alessandria che ha tenuto testa al Venezia nel primo tempo, una volta in passivo di due reti, entrambe ottenute non in azioni di gioco, ha tentato di reagire, ma il suo gioco è apparso lento e privo di mordente. Nella ripresa, poi, le cose si sono messe decisamente male per i piemontesi, che sono crollati di schianto, subendo altre due reti, la terza al 36' frutto di un spunto di Guizzo e la quarta, al 41', per opera di Salvemini. Il Venezia ha messo in luce una fortissima mediana che, con l'innesto di Spanio al centro, ha acquistato in compattezza, e dove Spagni e Neri sono in costante miglioramento. L'attacco si è giovato della regìa del solito Pochissimo (Stampa Sera - f.b.) I “GRIGI” CLAMOROSAMENTE SCONFITTI A VENEZIA (4-0) Ecco la sonora indiscutibile batosta. E’ venuta quando meno ce l’aspettavamo, quando avremmo giurato che la squadra era ancora intatta nelle sue energie e nei suoi entusiasmi. E’ venuta in una grigia giornata di gennaio nella più affascinante città che potessimo trovare sul nostro cammino: è venuta dalla squadra che meno di tutte pareva in vena ed in condizioni di metterci in ginocchio. Fino a poco tempo fa il Venezia arrancava nelle retrovie e solo da poco si era affiancata a noi in classifica. Le cronache dicevano che è squadra che gioca e lascia giocare. Fummo ingannati da tutto e da tutti, ma soprattutto avevamo già ingannato noi stessi. Non è vero che la squadra conserva intatto il suo entusiasmo: la squadra aveva dato segni di irrequietezza già con l’episodio del rifiuto al ritiro di Alassio, e poi ancora non aveva che arrancato domenica a Reggio. Sull’onda dell’entusiasmo scrivemmo martedì scorso che si può anche uscire qualche volta dal guscio ed andare fuori ad incoraggiare i nostri ragazzi: siamo subito stati clamorosamente smentiti da una sconfitta piena e sonora il cui risultato non spiega a sufficienza l’improvviso crollo. Disciplina? Presunzione? Certo un poco tutto ha influito. Certo che vedere i nostri uomini in balìa dell’avversario come domenica dispiace e delude perché a tanto non eravamo abituati. « Ma questa non è l’Alessandria, quella vera, quella di questo campionato » commentavano domenica gli sportivi veneziani: ma noi con un sorriso amaro non potevamo smentirli. Ora la classifica non dice più nulla di buono per noi, almeno per il momento. Ci raccomanda soltanto di ritornare sulla giusta via per evitare ansie e guai peggiori. Fiducia ai tecnici. E benissimo ha fatto la società nel riconfermare immediatamente tutta la sua fiducia a Cappelli ed Augustine lasciando loro mano libera di adottare tutte le iniziative, anche disciplinari che credessero opportune. La squadra è così partita immediatamente alla volta di Modena ove si tratterrà in ritiro per lunedì e martedì, raggiungendo poi Reggio in mattinata di mercoledì ove giocherà al pomeriggio la partita di ricupero con la Reggiana. Molto hanno fatto Cappelli ed Augustine fino ad oggi, per cui devono poter lavorare in assoluta serenità per poter individuare le vere cause di questo crollo ed apportarvi i sicuri rimedi. Speriamo soltanto che questa nera giornata costituisca un episodio ed un monito per tutti così che non abbia a ripetersi e possa essere presto dimenticato. Malgrado la nostra esperienza di spettatori abituati a vedere tante volte i nostri ragazzi impegnati nelle partite esterne, dobbiamo confessare che un crollo come quello di domenica a Venezia non lo ricordiamo: ed è esattissimo che lo scarto di reti avrebbe potuto essere migliore se gli attaccanti veneziani non avessero commesso tanti errori e se Nobili non avesse, con strepitose parate, provveduto a porvi rimedio. Ancora una volta i giornali sono zeppi di elogi per 11 nostro portiere che fu anche lungamente applaudito alla uscita dal campo dagli sportivi locali. Una giornata formidabile per il nostro Lino malgrado le quattro reti subite, una giornata di impegno commovente. I nostri anziani. Quanto a Nobili vogliamo ricordare la generosissima e bella gara di Carlini, oltre la volontà caparbia del nostro Bettini invano lanciato alla ricerca del gol, ma troppo solo per riuscire a tanto. Come si vede gli anziani sono sempre pronti, anche nei più tristi frangenti a tener alta la bandiera. Il monito cui facevamo prima cenno deve servire anzitutto per i giovani i quali devono abituarsi alla disciplina senza discuterla ed imparare dall’esempio di questi tre giocatori ad essere più volenterosi, più sbrigativi, più attaccati alla propria società. Nobili, Carlini e Bettini: parevano tre combattenti al servizio della più bella bandiera. Peccato che Bettini fosse troppo solo in mezzo al campo per poter tentare il colpo grosso. Accanto a lui si muovevano figure evanescenti : un Cardillo in funzione di mezz’ala avanzata che non seppe mai inserirsi proficuamente in una manovra, pronto solo a passaggetti laterali facile preda di una attenta difesa; un Ragonesi nettamente al disotto del suo livello di gioco, sovrastato sul passo da un Santon nettamente scatenato. Le due ali Di Cristofaro ed Oldani veramente senza mordente anche se una certa dose di buona volontà l’hanno mostrata. E’ la seconda volta in questo campionato che siamo costretti a scrivere su Soncini assente, e per dire le stesse cose: e cioè che è nelle occasioni in cui manca, che ti accorgi quanto sia utile il suo lavoro di infaticabile lavoratore del centro campo. E’ vero che a volte si ferma alla ricerca del compagno libero, che rallenta quindi l’azione, che magari sbaglia, ma il peso della sua presenza è veramente notevole. Speriamo quindi che il suo ginocchio si ristabilisca presto. La parte del destino. A tutto questo si aggiunga anche la buona dose di sfortuna che ci perseguita: mentre rientra in squadra Vitali ecco che già ne riesce il Poppi. Il ragazzo, che è elemento preziosissimo (e su questo tutti sono sicuramente d’accordo) all’inizio del secondo tempo si è nuovamente infortunato al piede che già in precedenza aveva dovuto essere ingessato. La mancanza di Poppi nel secondo tempo (nel primo la squadra aveva resistito fino al 39’) è stata decisiva: la squadra ha fatto confusamente argine davanti alla propria porta non riuscendo però ad impedire che ogni tanto partisse qualche violento tiro verso Nobili che, scatenato, parava tutto: ad un certo punto parve che lui solo riuscisse a far barriera contro un Venezia lanciatissimo mentre la nostra difesa ballava scombussolata. Dal 37’ al 40’, in tre minuti cioè, incassammo altri due goal e fu il crollo. Purtroppo il rientro di Vitali che tanto attendevamo come motivo di speranza e di forza non è servito a nulla. Questa volta il buon Vitali è stato proprio in ombra senza mordente e senza idee: accanto a lui, un Migliavacca in giornata nera con incertezze sconcertanti che consentivano al centravanti Menconi iniziative e movimenti spesso travolgenti. Come si vede, ad eccezione della sfortuna che ha privato la squadra di Poppi, una brutta partita da dimenticare. Noi siamo certi che si tratta semplicemente di un episodio da dimenticare e che non rivedremo più la squadra nelle tristi condizioni di domenica a Venezia. Si dice di solito che Venezia è città di sogno: è certamente vero anche se non è detto che i sogni siano sempre belli ed argentati dalla luna. Per noi è stato un sogno, brutto e sgradevole, ma solo un sogno e come tale lo vogliamo subito dimenticare. (Il Piccolo, 20 gennaio 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Catanzaro – Brescia 0-0 Napoli – Reggiana 0-0 Padova – Verona 3-0 Palermo – Monza 2-1 Parma – Potenza 2-2 Pro Patria – Lecco 1-0 Spal – Modena 2-0 Trani – Livorno 1-0 Triestina – Bari 0-1 CLASSIFICA: Brescia p. 23, Lecco 22, Modena, Napoli, Spal, Verona 20, Palermo, Catanzaro 19, Venezia, Pro Patria 18, Reggiana, Bari, Padova 17, Alessandria 16, Potenza 15, Trani 14, Livorno, Monza 12, Triestina 10, Parma 9. * = una gara in meno MARCATORI: 11 reti: De Paoli (Brescia), 9 reti: Conti (Modena), 8 reti: Clerici (Lecco), 7 reti: Bercellino (Potenza), Duvina (Pro Patria), Santon (Venezia), 6 reti: Marchioro (Catanzaro), Azimonti (Lecco), Canè (Napoli), Troja (Palermo), Calloni (Reggiana), Joan (Verona). Il punto sul campionato Rivoluzionata la classifica di Serie B dopo l’attuale giornata con una tremenda ammucchiata di squadre in pochi punti. L’Alessandria, per esempio, atualmente quattordicesima, è a quattro punti dalla retrocessione in C ed altrettanti dalla promozione in A, avendo anche una gara da recuperare! La coppia di testa si è scissa perché il Brescia ha pareggiato a reti bianche a Catanzaro mentre il Lecco ha addirittura perso a Busto Arsizio per un classico gol subito in contropiede dopo aver attaccato praticamente per tutta la gara. Alle spalle del prime ben quattro formazioni: il Verona (0-3 a Padova!) ed il Modena, sconfitto a Ferrara sono state raggiunte dal Napoli (bloccato in casa sullo 0-0 dalla Reggiana) e dalla stessa Spal. In fondo alla classifica solo il Trani vince, 1-0 al Livorno inguaiandolo ancora di più, e togliendosi momentaneamente dagli ultimi tre posti; tutte le altre perdono.