Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1960/1961
Coppa Italia
04-09-1960 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Primo Turno


Alessandria US - Novara AC 5 - 0 (3 - 0)
RETI: 18. Migliavacca G.[A], 29. Bettini S.[A], 45. Bettini S.[A], 78. Marmo R.[A], 89. Marmo R.[A]

Alessandria US Stefani Ideo [46. Arbizzani Luciano], Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Taddei Giuseppe [46. Marmo Remo], Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
NOVARA AC: Lena [46’ Baroni]; Zanetti, Scaccabarozzi; Zeno, Udovicich, Baira; Manzino, Mascheroni (I) Norberto, Mentani, Donino, Rusconi (I) Franco [46’ Galimberti]. All.: Facchini Carlo.

Arbitro: Sbardella Antonio (Roma)
Note
Angoli: 4-6. Spettatori: 2.000. Tempo coperto e ventoso. Inizio gara ore 16:30.

Commento
Si è scatenata l’Alessandria, mandando i suoi fulmini nella porta del Novara, cui è toccata la sorte di una giornata infelice. La posta in palio era nota; incontrare nel secondo turno di Coppa il Milan, e di fronte a tanto i grigi alessandrini non se la sono sentita di giocherellare come nelle altre partite preparatore. Quindi, sono passati al concreto, rimettendo per ben cinque volte la palla al centro. Il risultato vistoso non deve ingannare. È vero. Le individualità nel settore alessandrino ci sono state e da ciò ne è derivata la sequenza di reti, ma da qui ad un gioco più organico ci vorrà ancora tempo; e di questo se n’è accorto benissimo anche Achilli. Comunque, se il buon giorno si vede dal mattino, ben venga questa vittoria alessandrina che senza dubbio sta a significare come le condizioni di primeggiare in Serie B sussistano e siano suscettibili, con l’arrivo di Fanello, di un grande miglioramento. Il resto della squadra è argomento ormai noto. Mediana e difesa si avvicinano più facilmente alla sigla di una squadra di A. Quindi, nel confronto di un attacco come quello odierno, le difficoltà sono state quanto mai limitate. Insomma, è stato, per così dire, un monologo dei grigi, mentre gli azzurri novaresi dell’altro settore hanno denunciato pecche veramente gravi. Nel quintetto avanzato, ad esempio, il solo Mentani ha cercato di coordinare il gioco dei compagni, purtroppo non approdando ad alcunché di positivo, mentre la mediana si è palesata troppo lenta, e quindi facile da superare soprattutto sui tre quarti di campo. Potremmo dire che si è salvata in tutto questo la difesa, ma con cinque reti al passivo e pur con un gioco ottimo, come si può affermarlo? Passando ora alla cronaca, ci limitiamo a registrare le reti. Primo tempo. 18’: azione sulla sinistra che parte dal settore alessandrino. Giacomazzi allunga in profondità a Migliavacca, che scambia veloce con Bettini, il quale a sua volta ritorna allo stesso Migliavacca, la sfera in area; il tiro finale, secco a mezza altezza, non perdona. 29’: magnifico tandem Migliavacca-Bettini. Riceve questi, che dalla sinistra si sposta con la palla verso destra; quindi, di tacco, ritorna indietro a Migliavacca, che lo imbecca nuovamente in profondità, esattamente in area; tiro rasente il palo, alla destra di Lena, e rete. 45’: fallo di mano di Zeno, punizione dal limite; barriera sbagliata e Bettini non perdona. Ripresa. 33’: Scaccabarozzi, da tre quarti di campo, allunga indietro (purtroppo corto) a Baroni. Marmo interviene ed anticipa il portiere, insaccando con un tiro angolato dalla destra. 44’: Migliavacca in lunga corsa sulla destra. Palla a Bettini, in area, che potrebbe già indirizzare a rete ed invece rovescia su Marmo, spostato; questi fulmina la porta di Baroni, portando il vantaggio a 5-0. Cielo coperto e vento contro l’Alessandria nel primo tempo. Lieve incidente a Lena, sostituito (al 35’ del primo tempo) da Baroni. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 5 settembre 1960) La rinnovata compagine alessandrina ha dimostrato, nell’incontro odierno di Coppa Italia contro il Novara, sempre pugnace e battagliero, di aver già conseguito un buon grado di forma tecnica, stilistica ed atletica. È ancora prematuro poter esprimere un giudizio completo sulla pattuglia grigia, anche perché la compagine azzurra novarese è apparsa sensibilmente inferiore in quasi tutti i settori e particolarmente all’attacco, quanto mai sterile ed impreciso. Su tutti sono emersi il poderoso centromediano Udovicich e l’anziano, intramontabile Baira, entrambi sempre presenti, fattivi in difesa e all’attacco. Non così negli altri settori, dove si è notato molto disordine, poca precisione nei palleggi e scarsa attività nella linea offensiva, che in tutto l’incontro ha effettuato tre o quattro tiri di cui uno solo veramente pregevole. La squadra grigia ha confermato la impressione già espressa precedentemente: solida la difesa, immutata nella sua formazione; bene equilibrata la mediana, dominata da Bercellino; sciolto e vivace l’attacco; tutti, senza eccezione, si sono prodigati fino alle ultime battute per conferire tono ed autorità al settore avanzato. Cinque reti (tre nel primo tempo e due nella ripresa) costituiscono un bel bottino, ma si dovranno attendere assai più impegnative competizioni per avere una più sostanziale dimostrazione dell’efficacia della nuova inquadratura alessandrina. Migliavacca segna al 18’ la prima rete su passaggio di Taddei; Lena, nel disperato tentativo di ostacolare l’azione avversaria, esce verso Migliavacca, che lo evita per un soffio e segna a porta vuota. Abili palleggi e fulminei passaggi mettono in serie difficoltà la difesa azzurra ed è Bettini a segnare la seconda rete ancora per un’uscita, ancora per un’uscita a vuoto di Lena. A pochi secondi dal riposo, i grigi beneficiano di un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore novarese. Bettini, con una fucilata diagonale, evita lo sbarramento difensivo azzurra ed insacca il pallone nell’angolo sinistro irresistibilmente. La ripresa è giocata alquanto in sordina da parte dei grigi, già paghi del vistoso bottino. Gli azzurri mantengono a lungo la loro azione offensiva ed ottengono sette calci d’angolo tutti infruttuosi. Ma sono ancora gli ospitanti ad andare in vantaggio. Al 33’ Marmo, che ha sostituito nella ripresa Taddei, approfittando della deficiente intesa tra i terzini azzurri riesce ad impossessarsi della palla e con un potente tiro segna la quarta rete e un’altra uscita a vuoto di Baroni. Ancora a pochi secondi dalla fine è lo stesso Marmo che, con una cannonata in corsa da venti metri, sorprende l’estremo difensore azzurro e conquista la quarta rete. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 5 settembre 1960) Se il buon gioco si vede dal mattino, si potrebbe dire che l’Alessandria sia bene incamminata sulla strada della rinascita; i grigiazzurri, infatti, hanno ottenuto un vistoso punteggio nella prima gara ufficiale della stagione, superando il Novara con il netto punteggio di 5 a 0, e qualificandosi di conseguenza per il secondo turno della Coppa Italia 1961, un turno terribile che vedrà al campo Moccagatta nientemeno che il Milan (domenica 18 settembre). Il Novara non è stato un avversario difficile per gli uomini di Achilli, anzi diremmo che è stato un avversario quasi arrendevole, tanto che la partita è stata monotona. Ha segnato Migliavacca al 18’, ha replicato Bettini al 28’, ed ancora Bettini portava a tre le reti alessandrine sfruttando con forza un calcio di punizione (45’). Tutto facile, anzi troppo facile, tanto da trarre in inganno nel giudicare i vincitori. Gli azzurri novaresi hanno palesato deficienze tecniche e tattiche gravissime: l’attacco vive sui rari suggerimenti di Donino, suggerimenti che gli altri non riescono a sfruttare; in difesa, il migliore è stato il vecchio Baira, che nonostante i suoi trentasette anni appare ancora la colonna dell’intero settore. Così i padroni di casa han potuto manovrare a piacimento, senza correre rischio alcuno, aumentando con il passare dei minuti la loro superiorità. Se nella ripresa sono venuti soltanto due goal lo si deve al caso, non certo ad una maggiore efficienza dei novaresi; ha segnato Marmo al 33’ ed al 44’. Rari e senza consistenza i contrattacchi degli ospiti. Soltanto verso la fine un preciso lancio di Donino metteva in moto Mascheroni, ma il centroavanti azzurro non riusciva ad inquadrare la porta. Questi gli episodi salienti della partita che ha registrato l’incontrastato dominio dell’Alessandria, ma è bene che dirigenti, allenatori e tifosi non si facciano troppe illusioni. Un Novara povero di tecnica e senza la molla dell’entusiasmo e un avversario che non può essere tenuto valido come termine di paragone. Rimane la bella prova della difesa grigiazzurra, con Bercellino e Soncini in primo piano. D’accordo. Ma contro chi? Molto lavoro rimane da compiere all’attacco: Bettini è un’ala sinistra sicura nel tiro, ma sovente abbandona la posizione creando confusione dall’altra parte; Migliavacca a centro campo è più prezioso che sotto rete; sia Taddei che Marmo sono soltanto delle buone riserve, ma non dimentichiamo che il titolare è Fanello, attualmente alle Olimpiadi; Vitali può e deve far meglio. Rimane il giovane Vanara, un ragazzo di sedici anni, dal fisico in sviluppo, impiegato ieri (per la prima volta in squadra) all’ala destra. È indubbiamente un elemento molto interessante, dal tocco pulito, combattivo, abbastanza veloce. È logico però pensare che Vanara nel campionato di Serie B non possa far molto, specialmente per il clima infuocato che contraddistingue appunto le partite della seconda divisione. Del Novara abbiamo già detto, ma è opportuno rilevare ancora la scarsa prova collettiva della squadra per richiamare l’attenzione dei dirigenti sulla situazione che potrebbe ben presto determinarsi. Il Novara visto ieri ad Alessandria lascia prevedere un campionato molto magro di soddisfazioni. Sarebbe necessario che i responsabili provvedessero in tempo a qualche modifica. Con il primo novembre si riaprirà «il mercato». (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 5 settembre 1960) La cinquina inflitta al Casale qualche tempo fa si è ora capovolta a danno della squadra novarese. Non vogliamo essere dei disfattisti, ma la partita di Alessandria ha mostrato un Novara inedito, non nella formazione, ma nel rendimento di gioco. Altrettanto negativo, lo si è visto domenica scorsa, quanto positivo era parso nelle altre partite, tolta quella di Biella. Neppure la vittoria dell’ultima ora ottenuta contro il Rapallo sulla Costa Azzurra ha messo a posto le lacune e i difetti palesati contro i grigi. Si è infortunato Lena: questo il dato allarmante dell’incontro. E noi auguriamo al bravo portiere titolare azzurro di riprendere molto presto il suo posto tra i pali. Baroni dimostra di possedere dei buoni numeri, ma chi può dire tranquillamente che si può fare a meno di Lena? A conti fatti, il reparto più registrato è apparso la difesa. C’è stato qualche buco e qualche sbandamento pauroso (cinque goals sono molti!), ma nella difesa azzurra tutti ancora ci crediamo. Non così nel quadrilatero… e meno ancora nell’attacco. Attendiamo il confronto con l’Atalanta. Del resto, siamo ancora nella fase precampionato e non ci dobbiamo allarmare più del necessario. L’esperienza dice che chi vince prima perderà dopo… e chi perde nel precampionato vincerà nel campionato! («L’Azione», 9 settembre 1960) La squadra grigia ha esordito domenica scorsa al Moccagatta dinanzi al suo pubblico, ed ha concluso l’impegnativo confronto con il Novara, valevole per la Coppa Italia, con un brillantissimo risultato: gli ospiti hanno infatti incassato ben cinque goals, non segnandone alcuno. Ovviamente, non si può sopravalutare una vittoria del genere, ottenuta oltre a tutto su una squadra che ha dimostrato, in linea tecnica ed atletica, di essere alquanto modesta; ma si è avuto agio di osservare, da parte dei nostri, qualche manovra assai ben congegnata, si sono rilevate delle individualità eccellenti, e si è riscontrato infine un gioco d’attacco quale da tempo non vedevamo: d’accordo, la prima linea non ha giocato in modo superlativo e la linea mediana aveva ancora la tendenza a rimanere a ridosso dei terzini, anche quando non ve n’era la necessità: ma siamo convinti che gli insegnamenti di Achilli, ottimamente coadiuvato da Franzosi, sapranno trasformare a poco a poco la compagine, dandole quella intraprendenza e quelle verve necessarie a «sfondare» in un campionato di B, dove bisogna essere veloci e realizzatori. Dei difetti della squadra – in gran parte dovuto alla mancanza di amalgama, e quindi non imputabili ad alcuno – diremo meglio tra due settimane, dopo l’incontro col Milan in programma al Moccagatta per il 18 settembre; vogliamo invece oggi parlare delle note liete, e non sono state poche, che hanno risvegliato entusiasmo tra lo scarso ma appassionato pubblico presente. Primo tra tutti, vogliamo citare l’eccellente Stefani, che è in condizioni di forma ottime ed ha saputo, in due o tre interventi difficili, imporsi con sicurezza ed autorità; Arbizzani ci è parso un tantino sfocato ed incerto, ma non tarderà a rimettersi in carreggiata. Di Nardi e Giacomazzi non si può che dir bene: attenti, mobili, potenti nei rimandi, costituiscono una efficiente barriera dinanzi al portiere, ed all’occorrenza sanno anche spingersi avanti. La lieta sorpresa la si è avuta in mediana, dove Bercellino ha dimostrato – pur non essendo stato molto impegnato dall’evanescente attacco del Novara – di poter mantenere il ruolo con bella sicurezza, essendo tra l’altro ottimo colpitore; Soncini ha giocato con intelligenza, ed è venuto fuori alla distanza, dimostrandosi elemento prezioso; il forte Snidero è apparso ancora un tantino in ombra, ma siamo certi che ritornerà alla forma migliore prima dell’inizio del campionato. In prima linea sono piaciuti Bettini (autore di due reti) e Migliavacca: quest’ultimo ha segnato il primo goal ed ha poi svolto il consueto utilissimo gioco di spola; Vitali ha dimostrato a sprazzi la sua classe, nettamente superiore a quella dei compagni: peccato che questo pur eccellente giocatore pecchi di continuità. Marmo (subentrato nel secondo tempo) e Taddei, in più di una occasione, trovatisi a contatto con la difesa avversaria, hanno saputo farsi valere: il primo – che ha realizzato le due reti del secondo tempo – è ancora un tantino acerbo ma ha buona stoffa; il secondo sarà utile in più di una partita, nell’arroventato clima della Serie B. Per ultimo, due parole su Vanara: questo giovanissimo sa giocare, ha il senso della rete, ha un buon tiro e senz’altro gli si sta schiudendo un avvenire brillantissimo. L’unica cosa che dobbiamo rimproverargli, è lo scatto avuto nei confronti dell’arbitro, per un fallo da questi fischiato in area, e che gli è valsa una ammonizione dalla Lega: bisogna che tutti i giocatori, e specialmente i più giovani, sappiano controllare i propri nervi. Le proteste – che non servono a niente – nei confronti del direttore di gara possono solo danneggiare la società e, di riflesso, il calciatore. Ma l’esito è sempre scontato in partenza. Evitare quindi gli scatti nervosi, che tra l’altro non fanno buona impressione sul pubblico. Ritornando alla squadra grigia, ripeteremo che ci ha dato l’impressione di essere bene impostata e la resa sarà migliore quando, tra due domeniche, avremo in prima linea anche Fanello, che senz’altro scenderà in campo contro il Milan per il secondo turno di Coppa Italia. («Il Piccolo», 10 settembre 1960)

Primo Turno

Alessandria US - Novara AC 5 - 0 (3 - 0)

RETI:

18. Migliavacca G.[A], 29. Bettini S.[A], 45. Bettini S.[A], 78. Marmo R.[A], 89. Marmo R.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [46. Arbizzani Luciano], Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Taddei Giuseppe [46. Marmo Remo], Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio

All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria

NOVARA AC: Lena [46’ Baroni]; Zanetti, Scaccabarozzi; Zeno, Udovicich, Baira; Manzino, Mascheroni (I) Norberto, Mentani, Donino, Rusconi (I) Franco [46’ Galimberti]. All.: Facchini Carlo.

Arbitro: Sbardella Antonio (Roma)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Primo Turno

Alessandria US - Novara AC 5 - 0 (3 - 0)

RETI:

18. Migliavacca G.[A], 29. Bettini S.[A], 45. Bettini S.[A], 78. Marmo R.[A], 89. Marmo R.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [46. Arbizzani Luciano], Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Taddei Giuseppe [46. Marmo Remo], Migliavacca Giancarlo, Bettini SergioAll.: Achilli Camillo

Formazione avversaria

NOVARA AC: Lena [46’ Baroni]; Zanetti, Scaccabarozzi; Zeno, Udovicich, Baira; Manzino, Mascheroni (I) Norberto, Mentani, Donino, Rusconi (I) Franco [46’ Galimberti]. All.: Facchini Carlo.

Arbitro: Sbardella Antonio (Roma)

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Stefani Ideo [46. Arbizzani Luciano], Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Vanara Elio, Vitali Alessandro, Taddei Giuseppe [46. Marmo Remo], Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio

All.: Achilli Camillo