Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
20-01-1965 - Giornata: 16 - Reggio Emilia - Mirabello


Reggiana AC - Alessandria US 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 35. Calloni [Re] , 83. Tartari [Re] , 86. rig. Calloni [Re]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Sogliano Riccardo, Vitali Alessandro, Migliavacca Giancarlo, Carlini Rino, Di Cristofaro Carlo, Soncini Antonio, Mognon Giorgio, Bettini Lorenzo, Ragonesi Renzo All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Bertini (II) Giancarlo, Villa, Bertini (I) Orlando, De Dominicis, Grevi, Ceccardi, Tartari, Bon, Calloni Giampiero, Giagnoni, Reccagni. All.: Ballacci Dino

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Recupero della gara sospesa il 10.01.1965 La partita ha rischiato di essere nuovamente rinviato per il maltempo che si è abbattuto nei giorni precedenti su Reggio Emilia. Spettatori: 7.000 circa. Terreno fangoso con pozzanghere. Inizio gara ore 14.30

Commento
L’ALESSANDRIA A REGGIO HA SBAGLIATO TATTICA: 0-3 Nel recupero di serie B i grigi, che in due trasferte consecutive hanno subito 7 reti senza segnarne alcuna, si sono scoperti troppo facilitando così l'attacco emiliano - Reti di Calloni (due, di cui una su rigore) e di Tartari L'Alessandria ha confermato di attraversare un periodo decisamente negativo, perdendo per tre reti a zero la gara di ricupero del torneo di serie B sul campo della Reggiana. I grìgi hanno lottato con tenacia, cercando di mascherare con la generosità del comportamento il disagio di dover giocare su un terreno in condizioni impossibili. La neve caduta fino al tardo pomeriggio di ieri era stata sgombrata alla meglio stamane e il rettangolo di gara offriva soltanto in qualche settore le condizioni regolamentari di rimbalzo della palla. Era naturale che l'Alessandria, atleticamente meno prestante degli avversari, risultasse svantaggiata dalle condizioni ambientali. Ed i grigi hanno aggravato il loro handicap sbagliando tutto quanto era possibile sbagliare: dalla stessa formazione - e questa è una colpa che riguarda i tecnici - all'impostazione tattica della partita, alle pochissime occasioni da rete fatte maturare durante il gioco. Le troppe variazioni, non tutte necessarie, portate allo schieramento delle ultime domeniche e anche la girandola degli spostamenti di ruolo nel settore avanzato hanno impedito alla squadra di ritrovarsi, costringendola praticamente a un gioco tutto a stretti passaggi che era in antitesi con le necessità della giornata. Con questo gioco poco pratico gli alessandrini si sono sfiancati inutilmente, affaticandosi più degli avversari. Trovatasi in svantaggio al termine del primo tempo per una rete conseguente a calcio di punizione, la squadra di Cappelli e Augustine ha resistito su questo minimo punteggio fino a sette minuti circa dalla fine della partita. Poi l'ansia di cercare il pareggio a tutti i costi l'ha indotta a scoprirsi in difesa e la Reggiana ha segnato altre due volte, la prima in contropiede e la seconda su giusto calcio di rigore concesso per un atterramento del centro-avanti Calloni. Dal modo in cui si è determinato il passivo di zero a tre si potrebbe anche pensare a un punteggio troppo severo per i grigi. Anche prima del crollo finale la squadra piemontese sì era tuttavia dimostrata inferiore ai granata emiliani, fra i quali hanno fatto spicco per intelligenza di gioco il terzino destro Villa, già della Biellese, l'interno destro Bon e il centro-avanti Calloni. Non è il caso quindi per la squadra di Cappelli di fare appello alla sfortuna per giustificare il risultato negativo, anche se è ovvio che la partita avrebbe potuto prendere una piega ben diversa se Bettini, all'inizio della ripresa, fosse riuscito a mettere a segno l'occasione più favorevole per raggiungere il pareggio. Quelle che contano sono purtroppo le cifre, le quali dicono che in due consecutive trasferte l'Alessandria ha incassato sette reti senza segnarne alcuna e che in seguito a questi due risultati negativi è caduta in una posizione di classifica dalla quale sarà facile scivolare in zona di retrocessione. Forse è giunto il momento in cui i tecnici debbono fare un sereno esame della situazione e studiare se non sia il caso di rivedere la troppo disinvolta impostazione della squadra: il libero in funzione offensiva è una bellissima cosa quando il complesso ha le energie necessarie per attuare questa tattica piuttosto rischiosa. Quando invece si incomincia a sentire la fatica e a guardare la classifica dal basso in alto, un ritorno ad una maggior prudenza può essere non solo consigliabile ma necessario. Ed ecco la cronaca. Dopo una mezz'ora di gioco a fasi alterne, l'Alessandria ha avuto per prima l'occasione di andare a rete. Bettini è stato atterrato a tre metri dall'area, ci si aspettava un gran tiro di punizione e invece Vitali ha sprecato questa possibilità con un pallonetto facilmente controllato dalla difesa emiliana. Al 35', invece, in una situazione analoga, ha segnato la Reggiana. Punizione per fallo di Sogliano su Tartari, battuto da Villa: il pallone spioveva nel mucchio di giocatori in area e Calloni, alla cieca, ha toccato di testa spiazzando inesorabilmente Nobili. Al 13' una bella azione fra Mognon e Ragonesi offre ai grigi l'occasione del pareggio ma Bettini non giunge in tempo a deviare in rete il traversone dell'ala sinistra. Nella ripresa, al l4', ancora Bettini, pressato, perde con un tiro debole e centrale un'altra occasione favorevole. Riprende poi il costante dominio della Reggiana, al quale l'Alessandria cerca di reagire allontanandosi progressivamente dalle elementari norme di prudenza difensiva e spingendosi all'attacco non solo con Vitali, ma. anche con i terzini. Poteva anche riuscire il colpo a sorpresa del pareggio, ma al di fuori di un bel tiro di Bellini - a lato di poco - questo slancio offensivo della squadra non è servito che a compromettere di più il risultato. Al 38', infatti, Calloni, liberatosi di Migliavacca a metà campo, è riuscito ad avanzare ed a servire Tartari, libero sulla destra, e il numero sette non ha avuto difficoltà a battere per la seconda volta Nobili. Due minuti dopo, in una situazione quasi analoga, Migliavacca ha atterrato Calloni quasi sul fondo e lo stesso centroavanli ha realizzalo il giusto penalty concesso dall'arbitro Angonese. (La Stampa - Gianni Pignata) CLASSIFICA: Brescia p. 23, Lecco 22, Modena, Napoli, Spal, Verona 20, Palermo, Catanzaro, Reggiana 19, Venezia, Pro Patria 18, Bari, Padova 17, Alessandria 16, Potenza 15, Trani 14, Livorno, Monza 12, Triestina 10, Trani 9. MARCATORI: 11 reti: De Paoli (Brescia), 9 reti: Conti (Modena), 8 reti: Clerici (Lecco), Calloni (Reggiana), 7 reti: Bercellino (Potenza), Duvina (Pro Patria), Santon (Venezia), 6 reti: Marchioro (Catanzaro), Azimonti (Lecco), Canè (Napoli), Troja (Palermo), Joan (Verona).