Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
07-02-1965 - Giornata: 20 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Napoli SSC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 65. Di Cristofaro C.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Verga Adelio, Oldani (II) Tullio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
NAPOLI SSC: Bandoni, Gatti, Mistone, Ronzon, Panzanato, Montefusco, Corradi, Corelli, Fanello, Juliano, Tacchi. All.: Pesaola Bruno.

Arbitro: Carminati Ettore (Milano)
Note
L’Alessandria è scesa in campo in maglia granata. Ammoniti: Corradi [N], Sogliano [A], Carlini [A] Spettatori: 10.000 circa (5.896 paganti, incasso L. 4.479.000) Inizio gara ore 14,30

Commento
L’ALESSANDRIA SUPERA IL NAPOLI CON UN GOAL DI DI CRISTOFARO: 1-0 L'ala destra ha realizzato a un quarto d'ora dalla fine - Il ritmo dei piemontesi ha messo in difficoltà gli ospiti - Soltanto nel finale i napoletani si sono resi pericolosi - Decisivi interventi del portiere Nobili - Tre ammoniti: Corradi, Sogliano e Carlini Con una rete realizzata dall'ala destra Di Cristofaro quando mancavano 25 minuti al fischio finale, l'Alessandria ieri ha battuto (1-0) il Napoli nella prima partita del girone di ritorno. Un goal importante quello di Di Cristofaro, un goal che oltre a portare una preziosa vittoria - che avrà anclie benefiche influenze sul morale dei grigi - messo definitivamente la parola fine a quella, situazione in cui la squadra alessandrina si dibatteva da qualche settimana. Una situazione, diciamo cosi, di rilassamento, che qualcuno aveva chiamato crisi. Ma che i dirigenti si rifiutavano di considerare tale. C'era stata la sconfitta di Venezia, e subito dopo quella di Reggio Emilia: sette reti subite in due gare non potevano non mettere a rumore l'ambiente dei tifosi, e così si era giunti a parlare dì declino, a far brutte previsioni per il futuro. Poi, otto giorni or sono, venne la trasferta di Verona e il pareggio conquistato su un campo non certo tra i più facili (Potenza permettendo,..). Ma, malgrado quel pareggio in terra veneta, ad Alessandria qualcuno torceva, ancora il naso, aspettava i grigi al passaggio obbligato di ieri, contro quel Napoli che non nascondeva le proprie velleità di classifica e di promozione, quel Napoli che mettendosi in viaggio per il Nord non aveva fatto misteri di voler incamerare, in due trasferte consecutive, almeno tre punti. Bene, adesso il bilancio della compagine del buon Bruno Pesaola à andato a pallino, proprio a causa di quest'Alessandria che voleva dimostrare a tutti, amici ed avversari, di non essere affatto in crisi. E c'è riuscita nel migliore dei modi, con una vittoria che non fa una grinza, una vittoria ottenuta col minimo scarto e grazie a qualche decisivo intervento del solito portiere Nobili, ma che tuttavia ha lasciato netta la sensazione negli osservatori di trovarsi di fronte ad una squadra in piena salute. Il Napoli, credete, non è un avversario dei più facili: ha gente di classe nelle sue file, gente esperta e smaliziata, e altra giovane che sa però il fatto suo, che non cade in soggezione davanti a nessuno. Quel Juliano, per esempio, è un ragazzo che il gioco del calcio ce l'ha nel sangue, un ragazzo che può arrivare molto lontano. Eppure ieri questa squadra s'è trovata in soggezione davanti ai grigi (che avevano indossato, per l'occasione, una maglia granata). Il fatto è che l'Alessandria, conscia delle proprie responsabilità di fronte ai tifosi, e della difficoltà del compito che l'attendeva, si gettò nella lotta con un ardore impressionante, imponendo alla gara, subito, sin dal fischio d'inizio dell'ottimo Carminati, un ritmo che i compassati napoletani - forse troppo consapevoli della propria classe - non riuscirono a controllare. Fu così che tutto il primo tempo trascorse quasi completamente con la squadra di casa protesa all'attacco, e con i napoletani che dovevano invece accontentarsi di qualche azione di alleggerimento in contropiede, per la massima parte dovuta all'intelligenza e alla mobilità di Juliano. Di quale fredda determinazione di vittoria fossero animati gli alessandrini, il Napoli lo capì sin dalle prime battute quando per ben due volte nel giro brevissimo di un minuto, si vide arrivare addirittura il terzino Sogliano ad impegnare Bandoni con tiri improvvisi e potenti. E poiché Vitali è un libero che non si accontenta di distruggere alle spalle dei propri difensori, ma non lascia scappare occasione per spingersi a sostegno dell'attacco, Panzanato e compagni dovettero lavorare parecchio per allontanare le minacce che arrivavano nei loro pressi. Qualche volta ci riuscirono senza affanno, qualche, altra, invece, si salvarono per il rotto della cuffia. Come al 20', per esempio, quando Di Cristofaro calciò a rete un passaggio di Verga dalla sinistra, e Panzanato riuscì a deviare di testa proprio sulla linea di porta quando ormai Bandoni era fuori causa. E cinque minuti dopo un tiro di Sogliano (che sembrava addirittura un attaccante) venne ribattuto casualmente dalla gamba di un difensore; la palla capitò tra i piedi di Di Cristofaro, il quale non s'aspettava un simile... regalo e dopo un attimo d'incertezza spedì a lato da posizione favorevole. Nella ripresa, c'era forse da prevedere un calo dei padroni di casa, visto il ritmo tenuto per i primi 45', ma invece la solfa non cambiò. Il Napoli ebbe appena il tempo (17’) di farsi luce con un magnifico passaggio di Tacchi a Corradi che l'ala destra sciupava incredibilmente, e poi doveva arrendersi. Ragonesi - era il 20' - s'intrufolava fra Ronzon e Corelli che stavano decidendo sul da farsi e soffiava loro la palla per smistarla a Mognon; il centroavanti, prontamente, la rimetteva sulla destra a Di Cristofaro il quale con un tiro diagonale sorprendeva in contropiede Bandoni che gli si stava facendo incontro. I napoletani protestavano per un presunto fuorigioco dell'alessandrino (infatti i difensori, ad eccezione del portiere, si erano fermati) ma Carminati, giustamente, non aveva dubbi e convalidava la rete. Allora per il Napoli venne il momento di gettare alle ortiche quella maschera di malcelata superiorità che lo aveva sino a quel momento contraddistinto, e di tirar fuori le unghie. Pesaola ordinò a Ronzon di spostarsi all'attacco, e qualcosa di buono ne venne fuori, anche perché Tacchi cercò di essere più attivo. Fanello (con Tacchi ex alessandrino) lottava su tutte le palle, Juliano fungeva da impareggiabile regista, ma la difesa dei locali non mollava. Anzi, l'Alessandria trovava ancora modo di rendersi pericolosa, e se al 27' Di Cristofaro, invece di tentare il tiro a rete (sfiorando la base di un palo) avesse passato la palla al liberissimo Mognon, il raddoppio poteva essere cosa fatta. Poco male, comunque, visto che il Napoli non riusciva a far breccia; e anche quando sembrava che i padroni di casa non ce la facessero più a contenere gli attacchi degli ospiti, ecco spuntare Nobili a salvare il risultato con due grandissime parate su tiri consecutivi di Corradi e Juliano. Una partita interessantissima, in definitiva, alla quale hanno assistito circa diecimila spettatori con folta rappresentanza di tifo partenopeo e che l'arbitro Carminati ha controllato con fermezza stroncando sul nascere ogni parvenza di gioco pesante. Tre ammoniti in tutto: Corradi, Sogliano e Carlini per gioco ostruzionistico. (Stampa Sera - Vittorio Preve) ALESSANDRIA – NAPOLI VISTA DA TECNICI E GIOCATORI La vittoria sul Napoli ha nuovamente rilanciato i « grigi ». I diecimila spettatori presenti sugli spalti hanno salutato con calorosi applausi il successo degli uomini di Cappelli e Augustine. Questa settimana invece del solito commento sulla partita pubblichiamo una rapida carrellata nello spogliatoio dei grigi. Saranno così gli stessi tecnici e atleti a presentare la partita con gli azzurri napoletani. Euforia più che comprensibile negli spogliatoi dell’Alessandria: battendo il Napoli i grigi hanno salutato definitivamente la crisi che da tempo li soffocava e sono stati riammessi d’autorità nel gruppo di centro classifica sempre auspicato. Facile, molto facile quindi chiedere a destra e a sinistra le impressioni su questo Napoli che oggi ci è apparso alquanto remissivo. A pronunciar verbo è stato per primo il dott. Cappelli: « Il Napoli, così almeno penso e secondo quanto ha dimostrato, molto probabilmente aveva impostato il suo gioco per ottenere e contenere il risultato sul pari. Senonché quando sono stati trafitti da De Cristofaro hanno cercato il forcing, ma inutilmente anche perché noi oggi abbiamo giocato veramente bene. Mi ha stupito però che giocatori del calibro di Corelli, Ronzon e Fanello si sveglino, cerchino di premere e di raggiungere il sodo quando ormai si trovano in passivo. Il loro ultimo quarto d’ora è stato indubbiamente buono, ma quando vedevo che Ronzon cercava di proiettarsi all'attacco non mi preoccupavo eccessivamente in quanto non l'ho mai visto sfasato così. Gli azzurri non mancano di attenuanti rappresentate però esclusivamente dagli assenti, ma non è detto che anche gli altri sappiano fare meglio. Oggi ho rivisto finalmente l'Alessandria come ai bei tempi e con giocatori di ripiego. Indubbiamente Augustine ha fatto presto a rimetterli sulla strada buona » E l'allenatore dei grigi? Augustine è stato piuttosto pungente, ma la gioia del successo non sempre gli ha fatto misurare le parole: «Anzitutto, così si espresse il mister, Pesaola ha parlato un po’ troppo in questi giorni, se, naturalmente corrispondono a verità le sue dichiarazioni. Pensava di fare centro pieno al Moccagatta con una certa facilità e invece è stato di mostrato che con le chiacchiere di punti se ne fanno pochi, ben pochi. Comunque ho notato che il Napoli ha un centro campo efficiente con uomini che lo fiancheggiano in maniera abbastanza buona come Fanello e Juliano per non dire di Tacchi che immette nella squadra quel pizzico di astuzia che non dovrebbe mai mancare in qualsiasi complesso. Il reparto destro francamente non mi ha molto impressionato. Juliano invece è un giocatore molto fine, ma il suo lavoro, la sua intelligenza dovrebbero essere sfruttati ben diversamente. Anche Montefusco mi è piaciuto molto sul piano di impostazione, ma pur essendo forte questo, Napoli oggi si è trovato di fronte un’Alessandria più umile, ma molto più in palla, un’Alessandria che aspettava il Napoli proprio per dimostrare che ormai ha raggiunto la via della guarigione. La difesa azzurra sull’azione che ha portato De Cristofaro alla segnatura è rimasta inspiegabilmente imbambolata e così è stato molto facile per la nostra ala battere Bandoni. Nel giudizio complessivo bisognerà pure tenere presente che i grigi oggi avevano un altro ritmo in confronto ai loro avversari. Prima di aspirare alla promozione questo Napoli avrà però ancora molto da meditare: nel gioco del calcio tutto è possibile, ma per prima cosa bisognerà rimboccarsi le maniche e non soltanto dire che ad Alessandria si vincerà, che a Monza si passerà, ecc., ecc.. Le partite più difficili sono proprio quelle contro i poveri diavoli che altro non desiderano che di sopravvivere». Molto più pacato il giudizio del dott. Quaglia, il dirigente tecnico addetto alla compagine: « Questo Napoli è sempre il solito: gioca bene, ma gli manca sempre quella punta per vincere il torneo. Non manca di buone individualità la squadra partenopea, ma su tutti mi è piaciuto in modo particolare Juliano. Il reparto più debole mi è apparso la difesa. Oggi è stata stranamente fiacca e lo ha dimostrato nell'azione del goal, tanto che è rimasta inspiegabilmente ferma sull’azione di Ragonesi, Mognon e De Cristofaro che ha portato la nostra ala dritta in goal.. L'evidenza della carenza di decisione e ritmo nei terzini la si è poi visto se Gatti e Mistone si confrontavano con i nostri Poppi e Sogliano: questi continuamente imprimevano forza di propulsione al nostro attacco, gli azzurri no ». Capitan Vitali è stato piuttosto tenero con la squadra in cui militò negli anni migliori: « Come compagine non è male affatto, tanto che presi singolarmente sono tutti degli ottimi giocatori, ma per vincere il campionato ci vorrà ben altra grinta. Dal Moccagatta è venuta al pubblico napoletano una grande delusione, questo lo immagino, ma ai generosi tifosi degli azzurri, che anche oggi non hanno mancato di recare il loro incoraggiamento ai loro giocatori, auguro di cuore miglior fortuna nel prossimo avvenire. Su tutti si sono imposti Panzanato, Juliano e Fanello, mentre secondo me il difetto maggiore della squadra sta proprio nella mancanza di grinta, di volontà di vincere. Non riesco infatti a capire come mai gli uomini di Pesaola abbiano attaccato solamente nell'ultimo quarto d’ora quando erano già, in svantaggio. Avrebbero potuto farlo benissimo prima. L’estrema difesa non mi ha convinto molto, ma occorrerà pure tenere presente che certe volte non si è in posizione giusta per la velocità delle azioni imbastite dagli avversari. Molto probabilmente è accaduto così sul goal di De Cristofaro ». Per Nobili che è stato seriamente impegnato due sole volte nel corso dell’intera partita da Fanello nel primo tempo e da Corradi nella ripresa il Napoli ha disputato una buona partita sotto tutti gli aspetti: « Gli azzurri, così si è espresso il portiere alessandrino, mi sono sembrati registrati in tutti i reparti e anche forti. Senonchè oggi siamo stati superiori a loro e abbia mo vinto noi come non ci sarebbe stato nulla da ribattere se nella partita al S. Paolo noi fossimo stati sconfìtti. Come individualità mi sono piaciuti Tacchi (oltretutto è un caro amico), Fanello, che è sempre pericoloso e Juliano. Punti deboli francamente non saprei trovarne. Sono anzi sempre convinto, nonostante l'odierna battuta d’arresto che il Napoli vada in serie A ». E gli anziani dell’Alessandria? Migliavacca: « Il Napoli\| è indubbiamente una bella squadra dotata di un quadrilatero fortissimo. E’ che noi abbiamo oggi giocato bene e così abbiamo rubato loro il predominio a centro campo. Quando siamo riusciti a segnare era logico che noi ci difendessimo. Mi è piaciuto come sempre Fanello, Juliano e a tratti anche Tacchi. La loro difesa non è irresistibile, ma non sempre le partite si manterranno su questo ritmo. Sono tuttavia dell’avviso che il Napoli possa ancora tranquillamente sperare di andare in serie A avendone tutte le carte in regola. Ci vorrà però un pizzico di grinta in più ». Carlini : « Gli azzurri mi sono sembrati molto inferiori dell'andata fors’anche perché a casa nostra ci siamo nuovamente trovati a nostro agio. Il nostro predominio direi è stato quasi incontrastato e già nel primo tempo avremmo potuto segnare qualche goal. Loro di occasioni ne hanno avute ben poche. La difesa ha ballato diverse volte, ma Oldani e De Cristofaro sono stati sempre delle spine al suo fianco. Il migliore in senso assoluto è stato senza dubbio Panzanato e personalmente non mi sono dispiaciuti Montefusco e Corelli che hanno svolto una mole di gioco veramente apprezzabile. Juliano invece si comportava bene fino al limite dell'area e poi sbagliava sempre il passaggio decisivo. Fanello non mi ha impressionato e quei pochi tiri che ha fatto cercava di sfruttare nostri rimpalli. Molto probabilmente il Napoli ha bisogno di essere registrato e lo sarà senz’altro non appena Pesaola potrà disporre degli infortunati come Emoli, Bean, Bolzoni e Spanio. In tutto il complesso manca però il propulsore, il cervello che coordina il gioco ». Sul Napoli sconfitto al Moccagatta la diagnosi, attraverso i maggiori protagonisti alessandrini, non ci pare eccessivamente pesante. Alle deficienze riscontrate fanno anche riscontro fattori positivi: una cosa ci pare però indispensabile per raggiungere l’obbiettivo finale: occorre lottare, stringere i denti e specialmente contro avversari che sulla carta sembrano inferiori. Il torneo dei cadetti è fatto così. (Il Piccolo - Barbagrigia) RISULTATI: Brescia – Parma 2-1 Monza – Catanzaro 2-1 Padova – Livorno 2-0 Pro Patria – Spal 0-3 Reggiana – Bari 2-0 Trani – Palermo 1-1 Triestina – Modena 2-2 Venezia – Lecco 0-0 Verona – Potenza 0-3 CLASSIFICA: Brescia p. 28, Lecco 26, Reggiana, Modena, Spal, Palermo 23, Napoli 22, Padova, Venezia, Potenza, Verona, Pro Patria 21, Catanzaro, Alessandria 20, Bari 19, Monza 16, Livorno, Trani 15, Triestina 13, Parma 9. MARCATORI: 12 reti: De Paoli (Brescia), 11 reti: Bercellino (Potenza), 10 reti: Conti (Modena), Calloni (Reggiana), 9 reti: Clerici (Lecco), 7 reti: Marchioro (Catanzaro), Duvina (Pro Patria), Santon (Venezia), Joan (Verona) Il punto sul campionato Il Brescia allunga o è solo effetto del calendario? Al successo pieno delle Rondinelle sul Parma ha corrisposto il (solito, oseremmo dire) 0-0 del Lecco a Venezia, così che i punti di differenza sono diventati due. Intanto Modena e Spal, anche loro in trasferta, dividono la posta e rimangono a tre lunghezze, questa settimana raggiunti dalla Reggiana (2-0 al Bari) e soprattutto dalla Spal capace di andare in casa della Pro Patria e rifilarle tre gol (a zero), ottenendo così uno dei due risultati esterni di questo turno. L’altro è opera del Potenza: ha vinto a Verona con lo stesso punteggio infliggendo agli scaligeri la terza pesante sconfitta nelle ultime quattro giornate (l’unico punto lo hanno ottenuto con i grigi)