Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1922/1923
1ª Divisione
22-04-1923 - Giornata: 20 - Genova - Campo della Cajenna
Lega Nord Girone C


Andrea Doria SG - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 10. Bagnasco [An] 14. Brezzi G.[A]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Freddi Mario, Papa (II) Nicola, Carcano Carlo, Brezzi Guglielmo, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Bay (I) Primo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
ANDREA DORIA SG: Seghesio, Capris, Pollastro, Ghiglione, Bergamino (II) Giacomo, Carbone, Torriani, Bagnasco (II) Umberto, Cornazzani, Cusano, Borfico.

Arbitro: Barnabò Luigi (Milano)
Note
Rigore sbagliato al 50. da Pollastri [AD - alto]. Espulsi al 74. Cornazzani [AD] e Brezzi [Al] (reciproche scorrettezze). Pubblico numerosissimo. Terreno pesante, a tratti fangoso. Inizio ore 15,00 Secondo alcune testate in campo Bollani e non Capris, benché quest’ultimo sia citato nelle cronache

Commento
DORIA E ALESSANDRIA (1-1) Sia tornati volentieri alla “Cajenna” sicuri di vivere un’ora di passione intensa come tutte quelle che si trascorrono sul più piccolo campo di Via Clavarezza, dove il pubblico si addensava ieri sfruttando ogni centimetro di spazio. E abbiamo vissuto novanta minuti tra i più belli di quelli passati intorno alla stessa pelouse altre volte, perché il match di ieri è stato degno dell’ambiente che ospitava i giocatori, un ambiente facile a provocare le sorprese più clamorose, qualunque sia l’equipe che contenda il passo alla Doria, qualunque sia il grado di forma della squadra bianco-bleu. LA SORPRESA DEL MATCH PARI. Contavamo sulla sorpresa, e la sorpresa c’è stata, la mancata vittoria dei giocatori liguri. Tutto un passato di trionfi ottenuti a spese di squadroni di gran classe ha contribuito a creare la leggenda dell’inviolabilità della “Cajenna” un campo sul quale non si vince se non ci si prepara bene. Si ha di fronte una squadra dall’intelaiatura solida e dall’anima di ferro. Il risultato di ieri è apparso strano a tutti quelli che erano intorno al terreno di giuoco, a cui il match pari degli alessandrini è sembrato una beffa del caso. L’impressione va corretta, se si pensa all’opera svolta dai due portieri; Seghesio della Doria e Cagnina dell’Alessandria. Dall’esame della partita risulta che i genovesi non hanno vinto per un attimo di rilassatezza del loro goalkeeper cui deve imputarsi l’unico goal segnato segnato dai grigi al 14° minuto del primo tempo. La Doria vinceva per uno a zero e meritava di vincere perché aveva segnato per prima in modo da non lasciare dubbi sulla legittimità del successo conquistato. Il tiro centrale di attacco lavorava con intuito felice: la frase era appena abbozzata che la minaccia era portata ai grigi in modo magistrale, senza accadimenti inutili che sarebbero falliti sul campo troppo piccolo, con velocità estrema. La difesa grigia spazzava il terreno con l’accanimento dei mastini ma i genovesi tornavano imperterriti all’attacco sfruttando i lanci lunghi dei propri backs, e al 10.o minuto il pubblico scattava in un applauso fragoroso: Cornazzani aveva passato il ball a Bagnasco che si era spostato rapidamente all’ala, era avanzato notevolmente e in piena corsa aveva saettato in modo imparabile nella porta difesa da Cagnina. Era un bel goal, segnato all’italiana e l’approvazione calorosa dei supporters bianco-bleu era veramente giustificata. Ma l’Alessandria, che aveva dimostrato di possedere un attacco non meno forte di quello genovese, sferrava l’offensiva e puntava al pareggio al comando di Baloncieri che riusciva ad imprimere all’azione dei suoi compagni il marchio della sua personalità potente. I terzini genovesi impedivano a lui e ai suoi di condurre a termine le azioni più belle: molte discese erano fermate dall’arbitro Barnabò per gli offsides di Bay: altre erano rese nulle dall’instabilità di Gandini che vagava per il campo senza trovare mai un punto fermo. Un fallo della Doria provocava un calcio di punizione da trenta metri tirato da Brezzi. La palla era battuta bene e diretta in porta, dove Seghesio l’aspettava a piè fermo: il portiere doriano la riceveva in pieno sulla linea del goal ma non riusciva né a fermarla né a rimandarla, e la faceva deviare nella rete, assicurando all’Alessandria il pareggio insperato. Cagnina, chiamato al lavoro troppe volte, si difendeva bene e salvava la sua squadra dalla sconfitta; Seghesio alternava a rimandi precisi delle parate paurose perché non gli riusciva facile fermare il pallone. SUPERIORITÀ DORIANA? Nell’opera dei due portieri va cercata la spiegazione del risultato di ieri, perché essi hanno dominato la partita. Questa si è iniziata alle 15 agli ordini dell’arbitro Barnabò che ha alternato momenti felici nel reprimere il giuoco duro con decisioni inspiegabili come l’espulsione di Cornazzani e di Brezzi del quale non sappiamo il motivo, perché essi non hanno eccelso per la violenza della loro azione o la slealtà del loro giuoco. I primi attacchi sono portati dai bianco-bleu che trovano nell’estrema difesa alessandrina un baluardo insormontabile: Freddi e Costa tengono bene il loro posto; e quando anche si riesca a scavalcarli ci si scontra invano con Cagnina autore di una doppia parata a terra nel primo tempo e molti arresti da portiere di classe nella ripresa, quando la Doria tentava di schiantare l’avversaria con un’azione instancabile, resa possibile dall’eccellenza dei suoi terzini, dall’opera volonterosa e fattiva di Bergamino II che neutralizzava l’azione di Baloncieri e forniva preziosi palloni ai suoi avanti, e dall’irruenza del tiro centrale d’attacco, cui facevano degna corona le ali. Mentre nel primo tempo le due squadre si erano bilanciate, nella ripresa la Doria assumeva il comando del giuoco e serrava l’Alessandria a ridosso del proprio goal e il permanere della minaccia nell’area di rigore dei grigi in un campo piccolo lasciava adito ad ogni sorpresa, Sfioravano i genovesi la vittoria nel secondo tempo, al 5.o ma inutilmente. Un fallo di Brezzi provocava un calcio di rigore che Pollastro doveva convertire in goal. Ma il terzino, che ieri non ha giocato male, falliva all’attesa, sciupando un’occasione ottima con un tiro pessimo e la possibilità di aumentare lo score a proprio vantaggio non si ripresentava più né agli alessandrini troppo deboli all’attacco e troppo preoccupati della difesa, né ai doriani. (La Stampa – g.s.) I GRIGI SEGNANO IL PASSO ANDREA DORIA – ALESSANDRIA 1-1 Ancora una volta la forte compagine bianco-bleu si è vista sfuggire una meritata vittoria a causa della sfortuna da una parte e per l’indecisione del portiere doriano dall’altra a cui è imputabile il gol dei grigi. Si aggiunge anche un calci odi rigore tirato da Pollastro che privò la Doria del brillante successo che avrebbe coronato gli sforzi compiuti dagli atleti in campo. Il compito dell’arbitro non fu dei più facili e numerose volte Barnabò, che ha arbitrato assai bene, è dovuto intervenire per calmare i bollenti spiriti dei più focosi espellendo Brezzi e Cornazzani. L’incontro, iniziatosi alle 15, vede un attacco doriano che termina con un fallo a lato di Bagnasco ed è quest’ultimo che spostatosi verso sinistra con un potente cross infila la rete di Cagnina nell’angolo, imparabile. Siamo al 10. minuto di giuoco e le sorti sembra che volgano in completo favore dei bianco-bleu che appaiono più veloci e decisi degli avversari. Ma un tiro di Ghiglione al 14. minuto viene a toglierci da queste ottimistiche previsioni. Tira Brezzi ed il pallone sfuggito dalle mani di Seghesio, stranamente indeciso oggi, rotola nella rete. È il pareggio. Al 17. minuto un tiro di Baloncieri ci fa trepidare perché la palla è nuovamente sfuggita a Seghesio. Capris libera ed un urlo di sollievo parte dalla massa del pubblico. Al 29. minuto un tiro di Bagnasco trova un palo ed il primo tempo si chiude senza altro di notevole. Nel secondo tempo i doriani entrano in campo decisi ad ottenere il vantaggio e con attacchi furibondi si portano all’assalto della porta grigia. Al 15. minuto, nella foga della difesa, Brezzi commette un fallo di mani nella sua area di rigore e l’arbitro concede il calcio di rigore. Tira Pollastro. Il pubblico attende ansioso che il pallone penetri nella rete per la seconda volta ma il tiro forte è maldiretto ed esce a lato. Al 18. minuto due corners su tiro di Bergamino. Al 23. altro corner contro Doria. Al 29., quando più infuria il “serrate” doriano, l’arbitro espelle dal campo per giuoco scorretto Brezzi e Cornazzani ed il dominio bianco-bleu è ora netto ma nessun vantaggio possono trarre dalla loro superiorità malgrado tre calci d’angolo in loro favore ed il fischio finale dell’arbitro trova le due squadre alla pari (La Nuova Italia Sportiva). DORIA ED ALESSANDRIA 1-1 La partita fra doriani ed alessandrini si è chiusa alla pari. Nel primo tempo, malgrado una lieve superiorità degli ospiti i genovesi hanno segnato per primi al 10 minuto con Bagnasco. L’Alessandria ha pareggiato al 14 minuto per merito di Brezzi. Arbitro Barnabò. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) DORIA E ALESSANDRIA 1-1 Partita duramente giuocata dai due undici, che si sono contesi fino all’ultimo la vittoria. Gli alessandrini, che sono alla testa del Grone C del campionato, hanno fatto di tutto per non soccombere di fronte all’agguerrito undici doriano, il quale ha perduto domenica una buona occasione per aumentare di due punti il suo punteggio in classifica. Nel primo tempo si è avuta una leggera superiorità di attacchi da parte degli uomini di Carcano; superiorità appena marcata, che venne però ottimamente contenuta dalla salda difesa doriana; nella ripresa invece, la Doria ha attaccato in grande prevalenza, riuscendo a scombussolare la pur ottima linea di sostegno avversaria, e non è riuscita a tradurre in punti detta superiorità forse per la troppa foga dei suoi uomini, e per il costante, oculato lavoro della difesa avversaria. I concittadini hanno pure sciupato un’ottima occasione di segnare il punto della vittoria con Pollastro, che ha calciato alto in penalty concesso alla sua squadra in seguito a fallo di mano di Brezzi, nella propria area di rigore. I punti vennero segnati nelle prime battute; in seguito la partita, se pure fu accanitamente combattuta per tutti i novanta minuti di giuoco, ebbe fasi sconclusionate, dovute anche alla pesantezza del terreno che in certi punti era assai fangoso. I punti vennero segnati da Bagnasco al 10’ con un lungo tiro alto nell’angolo, che è riuscito a sorprendere il portiere grigio, e da Brezzi al 14’ in seguito ad una parata difettosa di Seghesio che, arrestato il debole tiro, finiva per gettare egli stesso la palla nella propria rete. Al 4’ della ripresa, come abbiamo già detto, un calcio di rigore concesso alla Doria, venne calciato alto da Pollastro e la partita terminava così lasciando le due squadre alla pari. (Il Lavoro, 24 aprile 1923) RISULTATI: Lucchese – Brescia 1-0 Novese – Novara 2-0 Pastore – Livorno 1-3 Savona – Padova 0-2 Spal – U.S.Milanese 3-0 CLASSIFICA: Alessandria* p. 29, Livorno 28, Padova, Spal 26, Novara 23, Andrea Doria* 22, Novese 18, Lucchese* 14, U.S.Milanese, Brescia*** 12, Pastore* 9, Savona*** 7. Ogni * = 1 gara in meno Il punto sul campionato Nel girone C la battaglia è tutt’altro che decisa: l’Alessandria è in testa con un solo punto ma ha disputato una facile partita in meno contro il Pastore ad Alessandria, e quindi il suo vantaggio può considerarsi di tre punti. Però il Padova, il Livorno, la Spal seguono vicine e decise a contrastare fino all’ultimo la vittoria alla squadra leader. L’Alessandria dovrà combattere le ultime due partite sui campi difficili di Padova e di Brescia, e non è per questo affatto improbabile il ritorno di qualcuna delle squadre sopra nominate, come, per esempio, il Padova, che deve disputare ancora gli ultimi due incontri delle eliminatorie sul proprio terreno. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Lega Nord Girone C

Andrea Doria SG - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)

RETI:

10. Bagnasco [An] 14. Brezzi G.[A]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Freddi Mario, Papa (II) Nicola, Carcano Carlo, Brezzi Guglielmo, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Bay (I) Primo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

ANDREA DORIA SG: Seghesio, Capris, Pollastro, Ghiglione, Bergamino (II) Giacomo, Carbone, Torriani, Bagnasco (II) Umberto, Cornazzani, Cusano, Borfico.

Arbitro: Barnabò Luigi (Milano)

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Andrea Doria SG - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)

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10. Bagnasco [An] 14. Brezzi G.[A]

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Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Freddi Mario, Papa (II) Nicola, Carcano Carlo, Brezzi Guglielmo, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Bay (I) PrimoAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

ANDREA DORIA SG: Seghesio, Capris, Pollastro, Ghiglione, Bergamino (II) Giacomo, Carbone, Torriani, Bagnasco (II) Umberto, Cornazzani, Cusano, Borfico.

Arbitro: Barnabò Luigi (Milano)

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