Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
28-02-1965 - Giornata: 23 - Busto Arsizio - Comunale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 7. Sartore [Pr] , 63. Sartore [Pr]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Oldani (II) Tullio, Verga Adelio, Codecasa Emilio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Bertossi, Vivian, Taglioretti, Lombardi, Signorelli, Calloni Vittorino, Oldani Ubaldo, Sartore, Balestrieri, Recagno, Ciannameo. All.: Todeschini Paolo

Arbitro: Camozzi Francesco (Porto d'Ascoli)
Note
Ammonito Migliavacca [A]. Inizio gara ore 15,00

Commento
Una cattiva giornata della squadra piemontese L’ALESSANDRIA SUL CAMPO DELLA PRO PATRIA SI RASSEGNA PRESTO ALLA SCONFITTA: 0 A 2 I grigi hanno reagito quando gli avversari avevano già segnato le due reti - Una traversa colpita dal bustese Vivian - Fallito l'esperimento di Oldani al centro dell'attacco Dopo questa partita, riprenderanno certamente le discussioni fra i tifosi alessandrini, tutt'altro che disposti all'indulgenza. L'Alessandria infatti ha perso per 0-2 sul campo della Pro Patria, ed ha perso male, giocando malissimo in tutti i settori. Il passivo per i grigi avrebbe potuto anche essere più netto, giacché una traversa colpita dal terzino Vivian, un paio di belle parate di Nobili e numerose occasioni mancate dimostrano la costante superiorità esercitata dai biancoblù lombardi, ieri in maglia amaranto. Nello stesso tempo la partita avrebbe potuto assumere anche un aspetto meno disastroso per l'Alessandria se un goal a freddo dopo sette minuti di gioco, scaturito da un infortunio collettivo della difesa, non avesse messo ancor più l'accento sulla giornata poco favorevole di tutto il complesso. L'ennesimo esperimento in prima linea, Oldani centravanti, con Di Cristofaro e Codecasa alle estreme e Ragonesi e Verga interni, è fallito come i precedenti. L'attacco piemontese non è praticamente esistito, dando qualche timido cenno di risveglio soltanto nell'ultima mezz'ora della ripresa quando il risultato era stato ormai definitivamente compromesso dalla seconda rete della Pro Patria. In novanta minuti l'Alessandria ha effettuato soltanto tre tiri nello specchio della porta avversaria. La nota maggiormente negativa, nella prestazione dell'Alessandria a Busto, è costituita però da una sconcertante mancanza di reazione in tutti i settori, quasi un'incomprensibile apatia per l'andamento della partita, una troppo rapida rassegnazione alla sconfitta come se la Pro Patria fosse irresistibile - e non lo era. In questo difetto - manifestatosi soprattutto in un rallentamento delle marcature, in una inspiegabile staticità di uomini abituati a giocare sull'anticipo - sono caduti un po' tutti, consentendo di assolvere parzialmente soltanto tre giocatori: Vitali che, per quanto bravissimo e combattivo come non lo era da giovane, non può fare tutto da solo; Nobili che, sorpreso sul primo goal, si è ampiamente riscattato in seguito; e Di Cristofaro, che è stato l'unico della prima linea a cercare di dare concretezza alla manovra. Un'Alessandria sbiaditissima dunque, che ha giocato sensibilmente al di sotto delle sue normali possibilità facendo fare alla Pro Patria la figura di uno squadrone e all'ex-juventino Sartore - marcato con molta indulgenza prima da Carlini e poi da Ragonesi - quella di uno stoccatore irresistibile. La squadra lombarda ha badato all'essenziale, ha puntato a rete in profondità senza inutili ricami, ha avuto la fortuna di trovarsi di fronte una Alessandria tanto dimessa. Ma ciò non cancella certo i suoi meriti e non annulla le buone qualità del già citato Sartore, di Recagno, del mediocentro Signorelli, dei laterali Lombardi e Calloni, tanto per non citare che i migliori. La Pro Patria ha sfiorato il goal già al 2' di gioco. Per un fallo di Carlini su Balestrieri, i lombardi hanno fruito di una punizione da trenta metri. Un tocco di Balestrieri ha messo in azione il terzino Vivian che, con una gran stangata al volo, ha mandato il pallone a rimbalzare sulla traversa. Cinque minuti dopo la Pro Patria è andata in vantaggio: Nobili, a contatto col centravanti Balestrieri, è riuscito soltanto a respingere un traversone alto di Recagno, Ciannameo ha ripreso il pallone toccandolo all'accorrente e liberissimo Sartore che da pochi metri ha insaccato in rete. Chi si aspettava una reazione dei grigi, è rimasto deluso. La squadra di Cappelli ed Augustine ha continuato ad accettare la superiorità degli avversari, cui una bella parata in angolo di Nobili su tiro di Sartore ha impedito di realizzare il secondo goal. Si è arrivati così all'intervallo senza che l'Alessandria avesse effettuato un solo tiro verso la porta avversaria, l'unico segno di combattività dei grigi essendo stato uno scontro un po' duro fra Migliavacca e Balestrieri, con ammonizione ufficiale allo « stopper » alessandrino. Qualcosa di meglio, ma poco, si è visto nelle fasi iniziali della ripresa, con due palloni di Ragonesi - respinta di testa di Signorelli - e di Poppi - alto da buona posizione, indirizzati verso la porta di Bertossi. Ben altra praticità però quella della Pro Patria che all'8' costringe Nobili ad una grande parata su punizione di Balestrieri, al 12' obbliga il portiere alessandrino ad una disperata uscita sullo stesso Balestrieri (e Nobili resterà a terra per quasi cinque minuti, tramortito da un fortuito colpo alla nuca) e al 18' consolida il vantaggio col solito Sartore. L'azione parte da Calloni che serve Balestrieri, il cui breve tocco scodella il pallone davanti alla mezzala destra, trascurata in quel momento da Ragonesi: gran tiro al volo di sinistro e rete imparabile. A questo punto, quasi che ci fossero voluti due goal per... farla arrabbiare, l'Alessandria si sveglia. Un gran tiro di Ragonesi al 22' obbliga Bertossi ad un gran salvataggio in angolo, sul « corner » successivo Signorelli respinge di testa sulla linea il tiro di Verga, Vitali, passato mezzala con Carlini « libero » si dà generosamente da fare - poveretto - senza riuscire a trovare un minimo di collaborazione efficace da parte dei compagni dell'attacco. La sfuriata alessandrina quindi si spegne presto, la Pro Patria terna a farsi viva in area grigia e con il suo Oldani prima e poi con Sartore tenta ancora - senza successo - la via della rete, prima che l'arbitro Camozzi metta fine alla partita. (Stampa Sera - Gianni Pignata) I “GRIGI” SONO TUTTI VITTIME DI UN COMPLESSO DI MEDIOCRITA’ Su 23 partite di campionato ne hanno chiuse 11 senza aver messo a segno una rete – Manca il “goleador” E cosi sono undici le partite di campionato chiuse dall’Alessandria senza avere messo a segno una rete. Undici su ventitre sono troppe considerato poi che in altre quattro gare le reti sono state molto fortunose (Verona, Monza, Livorno e Parma). Eppure sono state esperimentate tutte le formule di gioco e sono stati provati tutti gli attaccanti in forza alla società. Purtroppo "goleadores” si nasce e nell'Alessandria, tolto Bettini, nessuno ha l ’istinto del tiro a rete efficace. A Busto Arsizio è fallito anche l'esperimento Oldani e, se non bastasse, sono mancati anche altri elementi cosicché la sconfitta era inevitabile. E’ vero che i due goals messi a segno dai bustocchi sono frutto di particolari circostanze di gioco ma la nostra squadra era troppo molle per potere superare i pur modesti ma volenterosi avversari. Si potrebbe dire che Nobili in perfette condizioni fisiche avrebbe facilmente bloccato il tiro del secondo goal di Sartore; che Calloni ha respinto nella linea di porta un tiro di Verga a portiere ormai battuto e che i nostri hanno fallito più occasioni degli avversari ma in coscienza non si può sostenere che i grigi meritassero un premio anche parziale. A parte le lacune tecniche delle quali i singoli giocatori non sono affatto colpevoli la nostra squadra anche a Busto è mancata nel carattere collettivo. Ciascuno crede di assolvere completamente il proprio compito limitandosi a tentare di fare quel poco che sa fare. Vittime tutti di un complesso di mediocrità non riescono ad imporsi, di soffrire per tentare di aumentare ciascuno il proprio rendimento. E diventano, tutti estremamente nervosi quando un avversario più grintoso che tecnico, più volenteroso che capace, impedisce loro di giocare come vorrebbero. Anche a Busto non si possono fare rimproveri ai reparti difensivi pure se Poppi e Sogliano non hanno giostrato con la solita gagliardia; in definitiva le due ali bustocche sono state neutralizzate in pieno ma dai nostri due terzini si può pretendere molto di più in fase di impostazione del gioco offensivo. Migliavacca ha controllato bene il pericoloso Balestrieri e Carlini ha lottato secondo le sue abitudini rimediando nei limiti del possibile al mancato gioco di centro campo dei Verga e dei Ragonesi. Vitali ha cercato di rendersi utile anche all'attacco con le sue solite sgroppate ma domenica il capitano era troppo nervoso lui per potere dare ordine e raziocinio agli attaccanti. Purtroppo in prima linea oltre alla mancata riuscita dell’esperimento Oldani sono venuti a mancare anche Verga e Ragonesi. Il primo troppo tardo nei rientri e molto approssimativo nelle marcature si è limitato ad appoggiare qualche buon pallone ma era troppo poco in una partita dove per vincere era necessario correre a perdifiato e scattare rapidamente. Ragonesi quando è stato messo a marcare Sartore, il più pericoloso attaccante bustocco, se l'è cavata assai bene, ma la sua mania di volere giocare e discutere gli riduce di un buon cinquanta per cento il rendimento. Codecasa dopo un primo tempo ammirevole, giocato per altro a centro campo e non nel ruolo di ala, si è smarrito nel secondo quando si è rifatto prendere dal vizio di volere fare le cose difficili. Di Cristofaro all’ala destra ha condotto una gara normale secondo le sue possibilità. La squadra tutta è mancata nello spirito collettivo; è apparsa stolidamente tranquilla mentre avrebbe dovuto essere rabbiosamente consapevole della necessità di lottare per conquistare almeno un punto. Domenica prossima scenderà al Moccagatta il Catanzaro per la prima delle due partite casalinghe consecutive. I calabresi pur avendo due punti soltanto più di noi hanno disputato un buon campionato ma non sono poi dei marziani. I grigi, se durante la settimana non accadrà qualche fatto nuovo, dovrebbero scendere in campo nella formazione più efficace che può essere schierata in questo momento e cioè: Nobili, Poppi, Sogliano, Carlini, Migliavacca, Vitali, Di Cristofaro, Ragonesi, Bettini, Soncini e Oldani. Se il mediano destro dovesse confermare la sua rinuncia definitiva all'attività calcistica Melideo prenderebbe il posto di Migliavacca e questi ritornerebbe al suo vecchio ruolo di laterale. Sul piano tecnico faremo valere tutte le nostre possibilità, su quello agonistico i ragazzi cercheranno di imporre quella volontà di vittoria che in questi ultimi tempi è apparsa un po' affievolita per motivi di difficile accertamento. Tutti ci auguriamo che anche i tifosi alessandrini vorranno partecipare alla lotta con un incoraggiamento alla squadra pari almeno a quello fornito dal pubblico di Busto ai suoi giocatori che erano pur reduci da quattro sconfitte consecutive. Per questo anno si tratta infine di raggiungere quanto prima la zona sicurezza; per il prossimo campionato le cose andranno certamente in maniera diversa e non è il caso di dire di più (Il Piccolo, 3 marzo 1965 – Giulio Cappelli) RISULTATI: Bari – Venezia 1-1 Brescia – Potenza 1-1 Catanzaro – Reggiana 1-0 Lecco – Triestina 0-0 Modena – Monza 2-1 Padova – Trani 1-0 Palermo – Livorno 3-0 Spal – Napoli 0-0 Verona – Parma 0-1 CLASSIFICA: Brescia p. 33, Lecco 29, Modena, Palermo 27, Napoli, Spal 26, Reggiana, Venezia, Padova 25, Potenza, Catanzaro 24, Bari, Pro Patria 23, Alessandria, Verona 22, Monza, Trani, Triestina 17, Livorno 16, Parma 12. MARCATORI: 14 reti: De Paoli (Brescia), 12 reti: Bercellino (Potenza), 11 reti: Conti (Modena), 10 reti: Clerici (Lecco), Calloni (Reggiana), 8 reti: Marchioro (Catanzaro), Santon (Venezia), 7 reti: Azimonti (Lecco), Rosito (Potenza), Duvina (Pro Patria), Cavallito (Spal), Joan (Verona). Il punto sul campionato L’ammucchiata continua. Brescia e Lecco pareggiano; Modena e Palermo vincono e rosicchiano un punto sia alle due di testa sia a Napoli e Spal che finiscono con il risultato di partenza il confronto diretto giocato sul campo degli estensi; intanto anche molte delle inseguitrici ottengono punti. Sopo quattro girone di ritorno l’equilibrio continua ad essere estremamente pronunciato. L’Alessandria, sconfitta oggi, occupa il quattordicesimo posto assieme al Verona in caduta libera (ha perso in casa perfino con il derelitto Parma) ma è soli cinque punti dalla coppia che divide il terzo posto (se è per quello anche cinque punti più avanti delle pericolanti); basterebbero tre vittorie consecutive per permettere ad una delle ultime di risalire tanto da lottare per la promozione in A. In fondo, invece, la situazione sembra essere delineata: oltre al Parma che ha poche possibilità di recupero, gli altri due posti se li disputeranno Livorno, Monza, Trani e Triestina raccolte in un punto e distanziate di cinque da quelle che precedono.