Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
14-03-1965 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Palermo US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 28. Tinazzi [Pa]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Rapetti Mario, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Codecasa Emilio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Mognon Giorgio All.: Augustine Henri. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
PALERMO US: Ferretti, Caocci, Giorgi, Malavasi, Giubertoni, Viappiani, Fogar, Tinazzi, Postiglione, Cipollato, Troja. All.: Facchini Carlo

Arbitro: De Robbio Francesco (Torre Annunziata)
Note
Spettatori: 9.000 circa (4.660 paganti, incasso L. 3.575.000) Inizio gara ore 15,00

Commento
L'ALESSANDRIA CEDE AL PALERMO DOPO UNA GARA SFORTUNATA: 0-1 E' la prima sconfitta interna dei grigi - Oldani e Ragonesi influenzati da sabato notte - Mognon ha colpito un palo - Un salvataggio sulla linea di porta dei difensori siciliani - Rete di Tinazzi nel primo tempo L'Alessandria ha perso ieri al Moccagatta, per la prima volta in questa stagione, cedendo di fronte al Palermo per una rete a zero, rete realizzata da Tinazzi al 28' del primo tempo. Va detto subito, ad onor del vero, che i «grigi» non meritavano questa sconfitta, almeno sul piano della volontà, della generosità con cui hanno lottato, ma bisogna anche aggiungere che il Palermo non ha rubato nulla: ha disputato una gara accorta e generosa, poteva vantare una maggior classe collettiva, una maggior robustezza d'impianto, e di ciò si è avvalso per condurre vittoriosamente in porto la partita. L'Alessandria può imputare in massima parte alla sfortuna questa battuta d'arresto. Le mazzate della cattiva sorte arrivarono sabato notte, nel ritiro di Acqui, quando Oldani e Ragonesi furono colpiti improvvisamente da febbre alta: influenza «russa», diagnosticò il dottore, e di conseguenza Cappelli e Augustine dovettero correre ai ripari immettendo al loro posto Mognon e Codecasa. Pochi giorni prima, c'era stato l'annuncio di Carlini che aveva deciso di dare l'addio al calcio per poter iniziare una attività lavorativa che non ammetteva ulteriori deroghe. Insomma, i tecnici alessandrini si videro costretti nel giro di poche ore a dover quasi rivoluzionare lo schieramento che così bene si era comportato la domenica precedente con il Catanzaro. Logico che l'Alessandria dovesse risentire di questo stato di cose, ma certo non ci si aspettava che la sfortuna ci mettesse lo zampino anche in campo, prendendo specialmente di mira Mognon, il quale è stato in pratica il più pericoloso attaccante grigio ma si è visto parare, sbattere sul palo o andar fuori di poco, tutti i palloni che ha indirizzato verso la porta di Ferretti Si diceva che Cappelli ed Augustine hanno dovuto rivoluzionare la formazione. Bene, se per quanto riguarda la sostituzione di Oldani, Mognon, come abbiamo accennato, se l'è cavata nel migliore dei modi, non altrettanto è successo per gli altri due ruoli. Ragonesi e Carlini costituivano due pilastri per la formazione grigia, due punti base che non era facile sostituire di punto in bianco senza che il rendimento di tutta la compagine ne risentisse. Rapetti, in effetti non ha saputo inserirsi nel blocco difensivo, ed ha girato sovente a vuoto, quasi spaesato. Il giovane Codecasa, dal canto suo, pur essendo in possesso di buone doti, non ha ancora abbastanza esperienza e continuità di azione per potere svolgere il prezioso lavoro di raccordo che di solito tocca a Ragonesi. Di conseguenza, il Palermo che possiede una difesa abbastanza bloccata (bene, in particolare, Giubertoni e Caocci), un centro-campo solidissimo con Tinazzi, Viappiani e Cipollato, e un attacco assai pericoloso in Troja e Fogar, ha avuto buon gioco a controllare la partita. E' andata in vantaggio la squadra siciliana, dopo che Mognon, al 26' e al 27', aveva visto un suo tiro al volo e un poderoso colpo di testa sfiorare i pali della porta di Ferretti. Un minuto dopo, cioè al 28', ecco arrivare il successo rosanero. Tinazzi si impadroniva della palla a metà campo e scendeva indisturbato verso l'area alessandrina. I difensori grigi arretravano di fronte a lui, nessuno che gli si facesse incontro per contrastarlo Giunto ad una ventina di metri dalia porta, Tinazzi si fermò, ebbe un attimo di esitazione cercando un compagno smarcato, poi, improvvisamente lasciò partire un violento tiro che mandò la palla dritta dritta all'incrocio dei pali. Nobili, in parte sorpreso, arrivò a sfiorare il pallone, ma non poté impedire che entrasse in rete. L'Alessandria, pur accusando la botta, non si accasciò. Sia pure disordinatamente e senza continuità di azione, andò alla ricerca del pareggio, e vide svanire la più bella occasione al 33', quando Soncini, da destra, smistò verso il centro, Bettini, chiuso fra quattro o cinque avversari, riuscì a deviare la palla sulla sinistra dove Mognon calciò al volo la palla che andò a sbattere contro la traversa terminando quindi sul fondo. Sull'uno a zero per il Palermo si arrivò al riposo, e alla ripresa del gioco l'Alessandria cercò, con un vero e proprio « forcing », di riportare il risultato in parità. Ma era scritto che ieri i grigi non dovessero segnare. Al 3' Ferretti, arcuandosi all'indietro, riusci a. mandare in angolo un insidioso pallonetto di Codecasa, e all’11’, su centro di Sogliano, Mognon riuscì a « rubare » la palla a Ferretti, a riprenderla a terra sospingendola verso la rete, ma proprio sulla linea bianca un difensore rosanero arrivò a mandarla in angolo. Il Palermo, logicamente, forte del vantaggio, prendeva maggior sicurezza man mano che il tempo passava e che l'Alessandria cadeva in preda all'orgasmo e all'ansia di rimontare il goal subito. E, sbilanciandosi tutta in avanti, la squadra locale corse il rischio di incassare altre reti. Come al 17', per esempio, quando, su un rimando della difesa ospite, Migliavacca mancò nettamente la palla e Postiglione la raccolse per scendere verso Nobili. Il centravanti palermitano, giunto in area, riuscì ad evitare l'intervento di Sogliano, ma poi. vistosi affiancato del compagno Fogar, desisté dall'azione; altrettanto fece l'ala destra e così Migliavacca, che era rientrato, poté allontanare la minaccia. Allora, i grigi si fecero un po' più accorti in difesa, senza tralasciare però di attaccare. Ma a nulla valsero i loro sforzi. Ferretti parò un colpo di testa di Bettini (36') e un poderoso tiro al volo di Mognon (44'), e per il resto ci pensarono 1 vari Caocci, Giubertoni, Malavasi a fermare in tempo gli attaccanti grigi. Una partita, evidentemente, nata male per l'Alessandria, che ha così dovuto restituire al Palermo i due punti che nel girone d'andata aveva raccolto in terra siciliana. (Stampa Sera - Vittorio Preve) Inaspettata sconfitta dei “grigi” contro il Palermo L’ALESSANDRIA NON E’ DAVVERO UNA SQUADRA FORTUNATA! Si doveva scheirare la formazione migliore e invece Carlini ha “lasciato”, Ragonesi e Oldani sono stati colti da influenza, Nobili ha avuto l’abitazione svaligiata dai ladri, Bettini è sceso in campo (forzatamente) in non buone condizioni Non si può davvero dire che l'Alessandria sia una squadra fortunata! Domenica scorsa finalmente aveva potuto schierare la sua formazione migliore e il risultato era stato capace di dare tranquillità e fiducia a tutto l'ambiente. Tranquillità di breve durata, però; la prima bomba scoppia martedì con Bettini fermo per il solito ginocchio; la seconda si fa sentire mercoledì quando Carlini annuncia da Genova che malgrado le sue buone intenzioni non può continuare la sua attività di calciatore. Tuttavia l’ allenamento di giovedì apre il cuore a buone speranze per le prove eccellenti sia di Rapetti come mediano destro come di Mognon nel ruolo di centroavanti. La squadra è del tutto serena e i giocatori, con Bettini pieno di entusiasmo per avere collaudato positivamente il suo ginocchio, partono venerdì sera per Acqui con un morale alle stelle. Nella giornata di sabato, trascorsa nella cittadina termale, tutto sembra andare liscio anche se il cambiamento del tempo porta dei risentimenti agli arti sofferenti del centroavanti titolare. Mentre i tecnici pensano che forse sarebbe più prudente farlo riposare, alla domenica mattina, Ragonesi si presenta alla sveglia con 39 gradi di febbre. Pazienza, si potrà fare giocare o Codecasa come mezzala o Mognon come doppio centroavanti. Si parte da Acqui ancora incerti sul daffarsi ma quando dopo 35 km. si scende dal pulmann anche Oldani non sta bene, pure lui con 39 di febbre. Non vi sono più soluzioni da scegliere; Mognon ala sinistra, Codecasa mezzala e Bettini non può riposare. Altre scelte non erano neppure possibili tenuto conto che tutte le altre riserve avevano giocato il giorno prima. Ma le nostre disavventure non erano ancora terminate. In attesa dell'ora del pranzo Nobili viene raggiunto da una telefonata: i ladri gli hanno svaligiato l’abitazione e quando il portiere si ripresenta per giocare è più emozionato per le condizioni psichiche in cui ha trovato moglie e figlioletto che irritato per il danaro partito. « Mi tremavano ancora le gambe quando sono entrato in campo, gridava nell’intervallo, in condizioni normali lo paravo con la testa il tiro di Tinazzi ». La partita è andata un po’ nella stessa falsariga degli avvenimenti che hanno accompagnato i grigi nei giorni e nelle ore precedenti la gara. Di fronte ad un avversario più esperto che forte la squadra ha stentato ad attaccare con una certa chiarezza e soltanto con la volontà è riuscita a mettere spesso in difficoltà la difesa palermitana. Se Mognon dimostrava subito di essere in buona giornata e andava vicino alla rete più di una volta, negli altri settori più importanti dell’attacco le cose non andavano altrettanto bene. Di Cristofaro, verso il quale buona parte del pubblico vorrebbe vedere convergere maggiormente il gioco, continuava a nascondersi dietro il suo terzino impedendo cosi ai compagni di trovarlo con passaggi corti o lunghi. Il ragazzotto stenta a farsi quella esperienza che consentirebbe a lui e alla squadra di sfruttare le sue innegabili doti di velocità e di combattività. Deve imparare a smarcarsi la nostra ala destra, a farsi vedere con rapidi ritorni in zone più larghe ed allora i palloni ci saranno anche per lui. Bettini al centro malgrado le sue precarie ed evidenti condizioni fisiche continuava a tenere impegnati due difensori ma insomma non era il Bettini di domenica scorsa! e per riaverlo perfettamente guarito sarà bene lasciarlo, riposare e curarlo in questa settimana senza sottoporlo alla dura partita di Padova. A centro campo le cose andavano per due terzi un po’, meglio. Mentre Codecasa e Soncini si battevano con una certa efficacia il sostituto di Carlini non riusciva a trovare la posizione adatta a consentire le puntate offensive di Vitali e dei due terzini senza creare scompensi nella nostra metà campo. Il reparto dopo avere fatto qualcosa di buono, nell'orgasmo generale provocato dalla crescente difficoltà di pareggiare, finiva per smarrirsi e per sbagliare più di quanto potevamo preventivare. D’altra parte quella posizione che Carlini sapeva tenere sia per la sua esperienza e sia per l’allenamento di alcuni mesi non poteva essere appresa dal ragazzo di Asti in due prove sul campo, la squadra pertanto in quel settore ha sofferto molto tanto che nel secondo tempo Poppi non ha più potuto svolgere quelle sue manovre offensive che sconvolgono anche le difese più strette. A centro campo, dicevamo, le cose sono andate abbastanza bene sia per il gran lavoro di Soncini, forse più del necessario, sia per la grande volontà di Codecasa. Questo ragazzo, che gioca in prima squadra dell’Alessandria soltanto perché e quando non ce ne sono altri migliori di lui, non gode delle simpatie del pubblico alessandrino e quindi non ha il minimo conforto di un incoraggiamento. Eppure è il più giovane della compagine e non sono stati pochi gli osservatori neutrali che domenica lo hanno giudicato positivamente. Gli altri settori della squadra, i due terzini e Vitali, che tanta importanza hanno nel modulo di gioco dei grigi si sono comportati egregiamente. I due terzini alle prese con due ali noiose come Fogar e Troja hanno lottato duramente e specie Sogliano è riuscito spessissimo a svolgere il doppio compito di difensore e di attaccante. Vitali, preoccupato per il nuovo assestamento difensivo, si è mosso con minor lucidità di altre volte ma sempre con estrema volontà. Era troppo nervoso il capitano ma certe sue azioni, con il Bettini in salute, sarebbero finite molto diversamente e forse oggi l'Alessandria avrebbe due punti di più in classifica. La squadra in definitiva ha fatto quanto era nelle sue possibilità per mantenere imbattuto il "Moccagatta” e non la si può rimproverare se l'ambita impresa non è riuscita. Speriamo che sia l'ultima volta e sopratutto speriamo che gli accidenti negativi siano tutti finiti o finiscano presto. (Il Piccolo, 17 marzo 1965, Giulio Cappelli) RISULTATI: Bari – Livorno 0-1 Brescia – Modena 3-1 Lecco – Catanzaro 0-0 Napoli – Padova 0-1 Parma – Trani 0-1 Potenza – Triestina 2-0 Reggiana – Pro Patria 1-2 Venezia – Spal 2-2 Verona – Monza 1-2 CLASSIFICA: Brescia p. 35, Lecco 31, Spal, Palermo 29, Napoli, Modena, Padova 28, Potenza 27, Reggiana, Venezia, Pro Patria 26, Catanzaro 25, Alessandria 24, Bari 23, Verona 22, Trani 21, Monza, Livorno 20, Triestina 18, Parma 14. MARCATORI: 16 reti: De Paoli (Brescia), 13 reti: Bercellino (Potenza), 11 reti: Conti (Modena), Calloni (Reggiana), 10 reti: Clerici (Lecco), 9 reti: Santon (Venezia), 8 reti: Marchioro (Catanzaro), Tinazzi (Palermo), Duvina (Pro Patria). Il punto sul campionato Nella giornata caratterizzata da ben sei vittorie esterne e due pareggi la capolista Brescia aumenta il vantaggio sugli immediati inseguitori in virtù del successo per 3-1 (doppietta di De Paoli) sul Modena mentre il Lecco pareggiava 0-0 in casa con il Catanzaro. Diventa dunque sempre più complesso il discorso che riguarda la promozione con la Spal che non approfitta del pareggi odi Lecco facendo 2-2 a Venezia mentre il Palermo raggiunge gli emiliani avendo espugnato il Moccagatta; dietro loro c’è il Modena ma anche il Napoli che è riuscito a perdere in casa con il Padova con un gol di Abbatini segnato al termine di una lunga mischia in area. Dalla parte opposta della graduatoria Livorno Monza e Trani vincono tutte in trasferta con Bari, Verona e Parma accorciando tremendamente la classifica; ora la lotta per la salvezza coinvolge praticamente metà organico di serie B visto che sono solo nove i punti che dividono la terza dalla terz’ultima a testimonianza dell’estremo equilibrio di questo campionato.