Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
28-03-1965 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Trani 1929 Polisportiva 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 19. Bettini L.[A] 64. rig. Galvanin [Tr]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Migliavacca Giancarlo, Melideo Rocco, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
TRANI 1929 POLISPORTIVA: Biggi, Crivellenti, Galvanin, Pappalettera, D'Elia, Bazzarini, Barbato, Bitetto, Silva, Lombardo, Cosmano. All.: Arienti Felice

Arbitro: Marchiori Antonio (Padova)
Note
Spettatori: 4.500 circa ( 2.292 paganti, incasso L. 1.736.000) Inizio gara ore 15,00

Commento
L’ALESSANDRIA RAGGIUNTA SU RIGORE DAL TRANI: 1-1 I grigi sono andati in vantaggio nel primo tempo con un goal di Bettini - Nella ripresa un inutile fallo di mano di Sogliano ha fruttato ai pugliesi un «penalty», trasformato in rete da Galvanin Il pareggio del Trani ad Alessandria non era certo nelle previsioni, e dopo aver visto i primi quarantacinque minuti di gioco, se qualche dubbie sull'esito della parata ancora esisteva scompariva per lasciar posto a un pronostico largamente favorevole ai grigi. Eppure il goal dell' 1 a 1 è venuto (Sogliano fermava il pallone con una mano: credeva di essere fuori area e invece era dentro in pieno, e l'arbitro doveva dare il rigore) e i pugliesi uscivano dal Moccagatta forse con non troppi meriti, ma con un insperato e preziosissimo punto. Il caso ha punito fin troppo severamente gli alessandrini, ma indubbiamente i grigi questo parziale insuccesso se lo son voluto, sciupando banalmente una serie di occasioni favorevoli, e impostando la partita senza discernimento. Quella stessa squadra che domenica a Padova era stata schierata priva di qualsiasi accorgimento tattico, ieri, contro il Trani che non possiede assolutamente un gioco d'attacco, appariva serrata davanti a Nobili con una difesa ben guarnita e protetta pure dalle mezze ali. Bettini, Oldani, Di Cristofaro apparivano isolati all'attacco eppure le occasioni per i tre si presentavano numerose tanto da indurli a sprecarne la maggior parte. Cambiamenti in seguito al mutamento avvenuto nella direzione tecnica non se ne sono avvertiti, mentre sono rimasti i difetti, sempre più palesi man mano che il tempo passava. Coscia, nuovo allenatore, in panchina ha funzioni del tutto secondarie e posando quindi la responsabilità interamente su Cappelli è probabile che nemmeno in futuro i mutamenti sperati avverranno. I giocatori hanno ripreso l'atteggiamento dei periodi difficili: invece di lottare si lasciano andare alla deriva remissivi anche quando vincono, quasi attendessero soltanto di incassare un goal per poter abbandonare ogni residua resistenza. Manca all'Alessandria quello spirito combattivo, che Augustine era riuscito a darle, ed il ritorno all'antico (un antico privo di successi) avviene proprio or che inavvertitamente l'Alessandria è scivolata fin verso le posizioni di coda rimanendone appena al disopra. Bisogna riprendersi in fretta, e le possibilità non mancano purché si cerchino nuove soluzioni e per certi ruoli anche uomini nuovi. I grigi ora dispongono di due terzini veramente eccezionali come Poppi e Sogliano, di due abili difensori come Vitali e Melideo e di due attaccanti discreti: Di Cristofaro e Oldani accanto all'eccellente Bettini; rimangono tre ruoli per comporre l'intera formazione, e la soluzione trovata ieri non è assolutamente soddisfacente. La posizione in classifica dei piemontesi non è ancora difficile. Il Trani. ha un punto di meno in classifica ed il suo allenatore si considera, con il punto acquisito ieri, ormai fuori pericolo; di conseguenza analogo ragionamento s può fare per i grigi, ma parlare di salvezza calcolando al limite i punti necessari per non retrocedere, significa rimanere nell'incertezza lino all'ultima giornata. La partita di ieri si può raccontare in breve. C'è stato il goal alessandrino, al 19': una punizione battuta intelligentemente da Vitali a mezza altezza e in diagonale, ed Il solito scatto di Bettini per concludere in rete. Poi al 28' un gran tiro di Ragonesi da cinque metri, centrato esattamente su Biggi in uscita, e al 34' una girata al volo di Vitali, assolutamente libero, finita altissima. Tutto qui il primo tempo con in più una serie di azioni bloccate all'ultimo momento dall'intervento di qualche difensore pugliese. Del Trani in attacco neppure l'ombra. La ripresa cominciava con lo stesso tono e Bettini al 3' si esibiva in un'azione personale conclusa con un tiro violentissimo, deviato con una prodezza dal portiere. Poi Di Cristofaro sparava al volo da pochi metri, e il pallone finiva a Iato di poco. Sembrava dovesse segnare ancora l'Alessandria e invece giungeva il pareggio per il banale fallo di Sogliano; il rigore lo realizzava al 19' Galvanin. I grigi cedevano di schianto e dal momento che il Trani non aveva la forza di attaccare il gioco rimaneva spezzettato e quasi inesistente a centro campo. Poi finalmente l'unica tardiva reazione a cinque minuti dalla fine. Corner con relativo mucchio di giocatori in area pugliese: Bettini prende il pallone al limite dell'area e fa partire un tiro violentissimo, che passa in mezzo a una decina di gambe e si ferma addosso a Biggi casualmente piazzato sulla traiettoria. Ed è finita, (Stampa Sera - G.V.) I “grigi” costretti al pareggio dal Trani L’ALESSANDRIA E’ IN FASE NEGATIVA ANCHE PER COLPA DEI SUOI TIFOSI Troppe invettive e critiche giungono dai bordi dello stadio ai giocatori – Un calcio di rigore invocato dagli stessi sostenitori alessandrini L’Alessandria sta continuando la serie delle sue prestazioni negative e la situazione si va facendo veramente pericolosa in considerazione delle terribili trasferte delle prossime cinque gare: Bari, Potenza, Spal in casa, Modena e Brescia. Tuttavia non sono tanto gli avversari che preoccupano quanto le condizioni nelle quali si sono venuti a trovare da qualche tempo a questa parte tutti i giocatori grigi. Questi ragazzi che in linea tecnica valgono all'incirca quanto i loro colleghi che militano nelle squadre che dal centro occupano i posti di classifica meno comodi; questi ragazzi, pur consapevoli dei loro limiti, avevano disputato un buon girone di andata specialmente perchè credevano senza riserve al modulo di gioco che era stato loro suggerito. Da alcuni mesi a questa parte una serie di incidenti e le continue polemiche hanno provocato notevoli perplessità in tutto l’ambiente della Società, della squadra ed anche tra il pubblico. Tra questo e i giocatori si è creata addirittura una frattura che non promette nulla di buono e che ha già dato i suoi risultati negativi proprio domenica nella partita contro il Trani. L'avversario pugliese non è stato davvero pericoloso se si pensa che Nobili ha dovuto svolgere soltanto pochi interventi e per nulla difficili ma ai ragazzi grigi tremavano le gambe ogni volta che ricevevano la palla ossessionati dai timore di sbagliare e intimoriti dall'atteggiamento di coloro che dovrebbero essere i loro tifosi E’ difficile potere giocare quando dagli spalti si invoca di continuo la presenza di un allro giocatore. Purtroppo lo stadio è piccolo e dal terreno di gioco si sente tutto: c’è chi urla di lasciare a casa Soncini; c'è chi impreca contro Ragonesi o contro Di Cristofaro o contro Oldani e sono poi gli stessi che erano sdegnati quando giocava Verga o Codecasa o Mognon. Ormai a questo punto dcl campionato i supporters alessandrini che hanno passato in rassegna tutti i giocatori in forza alla Società, dovrebbero essersi accorti che essi sono quello che sono e che rendono quello che possono rendere. Qualcosa di più potrebbero fare sicuramente se potessero contare sulla comprensione del pubblico e sull’incoraggiamento quando le cose non vanno bene. Invece questo incoraggiamento lo ricevono proprio le squadre avversarie e lo stesso arbitro che non appena sentono grigi nervosi e il pubblico tanto ostile alla squadra di casa prendono aire, diventano spavaldi e ti danno anche quei calci di rigore che in altre condizioni trasformerebbero in punizioni dal limite. Così è avvenuto contro il Trani quando la palla è andata a sbattere contro un braccio di Sogliano appena dentro l'area di rigore. L'arbitro anche se avesse voluto tirar fuori la palla dall’area si è sentito ultra tranquillo avendo sentito il pubblico locale gridare: rigore! Rigore! E' con uno stato d’animo esacerbato che i giocatori grigi scendono in campo e giocano la palla e soltanto per questo ogni loro movimento è incerto, ogni controllo della palla molto approssimativo! Nella lotta per non retrocedere stiamo facendo il gioco dei nostri avversari e fortunatamente la scorta di punti fatta nel girone di andata ci permetterà di combattere sino all'ultimo minuto dell’ultima partita. Contro il Trani abbiamo perduto un punto prezioso un po' per tutti questi motivi e un po' per sfortuna; dobbiamo superare quelli e questa nelle prossime settimane; sarà una lotta assai dura soli come saremo a contrastare il passo ai nostri avversari. La sosta del campionato cade proprio in un momento giusto; il nuovo allenatore Coscia ha davanti a sé quindici giorni che potrebbero essere preziosi sia per fare riposare muscoli e nervi di alcuni sia per mettere sotto pressione i più bisognosi di lavoro. Gli appassionati alessandrini devono sapere che, fatta eccezione per qualcuno,tutti i giocatori che vestono la maglia grigia sono animati da una grande volontà di fare bene e di vittoria; se qualche volta non ci riescono non lo fanno di proposito, anzi sono loro i primi a soffrirne più di tutti. Da molte parti si osserva e si critica che la tattica di gioco è sbagliata e che appunto per i limiti dei nostri giocatori si dovrebbe giocare più chiusi in difesa e più prudenti. Queste osservazioni e queste critiche, sorte per altro soltanto in questi ultimi tempi, sono state vagliate dai responsabili della squadra con gli stessi giocatori. Pur essendo state respinte di comune accordo perché da una rassegna delle partite negative è risultato che nessuna è stata perduta per eccesso di attacchi da parte nostra, la polemica, rimasta all'esterno, non ha potuto fare a meno di incidere su quei giocatori come Sogliano, Poppi e Vitali che di quel modulo di gioco erano stati sino a ieri i preziosi interpreti. Questi tre giocatori non si muovono più con quella sicurezza e con quella aggressività con le quali caratterizzarono le bei le partite del girone di andata quando in tutta Italia si parlava dell'Alessandria come della squadra rivelazione. Pretendere di fare giocare costantemente chiusa in difesa la nostra squadra significa votarsi a morte sicura con le caratteristiche fisiche e tecniche dei nostri difensori e dei nostri attaccanti D'altra parte se un modulo di gioco è stato fruttifero di punti in tante partite non si vede perché non debba tornare ad esserlo. E’ quello che andremo a tentare con tutte le nostre forze non appena tutti i nostri giocatori avranno riconquistato quella condizione atletica che negli ultimi due mesi si era tanto appannata per motivi che sarebbe troppo lungo esporre e che sono poi quelli che hanno portato al cambiamento del preparatore della squadra. (Il Piccolo, 31 marzo 1965, Giulio Cappelli) RISULTATI: Bari – Potenza 1-0 Brescia – Lecco 1-0 Napoli – Catanzaro 2-0 Palermo – Padova 1-1 Parma – Modena 1-1 Reggiana – Livorno 0-0 Triestina – Monza 0-2 Venezia – Pro Patria 0-0 Verona – Spal 1-0 CLASSIFICA: Brescia p. 38, Napoli 32, Lecco, Padova, Spal 31, Modena, Palermo 30, Venezia, Potenza 29, Reggiana 28, Pro Patria 27, Bari, Catanzaro 26, Alessandria 25, Verona, Trani 24, Monza, Livorno 23, Triestina 18, Parma 15. MARCATORI: 16 reti: De Paoli (Brescia), 14 reti: Bercellino (Potenza), 12 reti: Clerici (Lecco), 11 reti: Conti (Modena), Calloni (Reggiana), 10 reti: Santon (Venezia), 8 reti: Marchioro (Catanzaro), Cristin (Monza), Canè (Napoli), Tinazzi (Palermo), Duvina (Pro Patria). Il punto sul campionato La vittoria del Napoli sul Catanzaro e le contemporanee sconfitte subite da Spal e Lecco costituiscono i motivi di maggior interesse della ventisettesima giornata del campionato di B. Il Napoli ha battuto per 2 a 0 il Catanzaro con una rete del rientrante Canè e l'altra di Spanio e con tale successo si è portato al secondo ponto in classifica, a sei punti dal Brescia che ha sconfitto di misura il Lecco. Se la sconfitta dei lariani in qualche modo era pronosticabile, in quanto il Lecco andava sul campo delta capolista, ha destato sorpresa invece la battuta d'arresto della Spal a Verona, contro una squadra che si trova quasi in coda alla classifica. Oltretutto, a rendere ancora più grave la sconfitta dei ferraresi, c'è da rilevare come il Verona abbia giocato per oltre meta gara privo del suo portiere Liberalato, il quale in uno scontro si è fratturato il braccio sinistro. Lecco e Spal, superate dal Napoli, sono state anche raggiunte in classifica dal Padova che è riuscito a pareggiare in trasferta sul campo del Palermo (1 a 1). (Stampa Sera)