Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
11-04-1965 - Giornata: 28 - Bari - Della Vittoria


Bari US - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 6. Siciliano [Ba]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Sogliano Riccardo, Poppi Luciano, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
BARI US: Mezzi, Baccari, Panara, Buccione, Magnaghi, Carrano, De Nardi, Catalano, Siciliano, Fernando, Vanzini. All.: Capocasale Francesco e Fusco Onofrio

Arbitro: Rigato Igino (Mestre)
Note
La partita fu in collegamento nella trasmissione “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” Inizio gara ore 15,30

Commento
I grigi sono ora in netta difficoltà in zona retrocessione L’ALESSANDRIA A BARI CEDE DI MISURA: 1 A 0 L'ex juventino Siciliano, per la quarta partita consecutiva ha messo a segno un goal - Un malinteso Migliavacca - Vitali favorisce là marcatura dei baresi Con una rete nata da un malinteso tra Migliavacca e Vitali, malinteso sfruttato con prontezza dall'ex juventino Siciliano, il Bari ha battuto ieri l'Alessandria, che avrebbe meritato invece il pareggio. Per due terzi dell'incontro infatti i piemontesi sono stati all'attacco, creando seri grattacapi per i padroni di casa, ma hanno anche sciupato, specie negli ultimi quindici minuti, alcune occasioni con Bettini e Oldani. I grigi, comunque, sono usciti dal campo con tutti gli onori; sono apparsi in grande ripresa: allo stadio di Bari si è vista proprio l'Alessandria di due mesi or sono, quell'Alessandria che pareva in lizza per la promozione. Tutti gli uomini di Coscia hanno giocato con impegno, la squadra si è battuta bene ed ha presidiato l'area barese per lunghi periodi. I grigi sono mancati però all'appuntamento con il gol, ma più per sfortuna che per mancanza di bravura. L'handicap della rete al passivo, poi, non ha scosso per nulla gli ospiti, che hanno saputo mantenere il centrocampo con Vitali e Soncini, mentre il quadrilatero ha funzionato perfettamente e la difesa è stata prontissima a recuperare sui contropiede dei baresi. Due veri « angeli custodi » per le ali, Melideo e Sogliano; un po' troppo fermo - saranno i suoi 34. anni - Bettini, fermo ma pronto ad incunearsi con vigore fra i terzini, mentre Di Cristofaro ed Oldani sono apparsi due ali molto pericolose e veloci. Si è avuta l'impressione che l'Alessandria non dovrebbe temere per la sua attuale posizione in classifica; agli uomini di Coscia e Cappelli manca solo un po' di fiducia nelle loro possibilità e poi potranno risalire la china con sicurezza. Il Bari è partito veloce con Siciliano, Catalano e Vanzini, decisi a infastidire Nobili, ed al 6', mentre Vitali e Migliavacca si invitavano a vicenda ad entrare sulla palla, Siciliano ne approfittava per filare via indisturbato e adagiare il pallone alle spalle di Nobili. Reazione rabbiosa dei grigi, e il Bari al 22' è costretto in angolo. Al 27', dopo un tiro dalla bandierina di De Nardi, scende Oldani, intercetta. Magnaghi che passa al portiere, ma Bettini è pronto ad entrare ed a colpire di testa, sfiorando il montante. Al 29' Mezzi si salva di piede sull'accorrente Soncini, mentre ai 33' Bettini gira di testa un difficile pallone: parata in extremis del portiere barese. Un angolo per parte, ma il finale è un bombardamento dei piemontesi verso la porta di Mezzi. Nella ripresa il Bari attacca soltanto al 2', al 15' e al 21' (rigore negato), mentre l'Alessandria domina costringendo il pubblico a fischiare i suoi beniamini e ad applaudire gli ospiti. Dal 22' è tutto un monologo dei piemontesi ed al 37’ l'arbitro rende la pariglia al Bari, non concedendo un rigore ai grigi: Bettini lancia Ragonesi che fila a rete, ma Baccari lo falcia spietatamente. Semplice punizione dal limite, che Carrano allontana verso il centro del campo. (Stampa Sera - A.C.) IL CAMMINO DELLA SPERANZA DELLA SQUADRA ALESSANDRINA “Alessandria sfortunata”, con questo titolo la « Gazzetta dello Sport » ha commentato la sconfitta dei grigi a Bari. ”Il risultato è tra i più strani ed ingiusti: i piemontesi avrebbero meritato di segnare perché se in campo, specie nella ripresa, si è visto un gioco discreto, lo si deve ai grigi di Coscia” . Così scrive Paolo Magrone nel commentare la partita. Il nuovo passo falso dei grigi ha reso ancora più drammatica la situazione della squadra che all’ inizio del girone di ritorno sembrava non dovere nutrire patemi d’animo per il futuro. Un cumulo di circostanze negative hanno certamente influito sull’undici di Cappelli che dopo avere piegato il Napoli non ha più saputo trovare l’estro per consolidare la classifica. La realtà, inutile nasconderlo, è drammatica, anche se non disperata. Domenica prossima la squadra è nuovamente chiamata ad affrontare una trasferta proibitiva: il campo del Potenza, squadra che tenta la gran carta della promozione, scotta sotto i piedi. Ne sa qualcosa il Venezia subissato da ben quattro goal. Il cammino della speranza dei grigi non é dei più facili considerato che dopo Potenza, scenderà al "Moccagatta” la Spal, poi altre due trasferte da fare impallidire: Modena e Brescia. Alle spalle incalzano ormai il Verona — a pari punti — che ha superato la lunga crisi (domenica è riuscito a pareggiare sul difficile campo di Lecco) il Trani, il Monza e il Livorno. Un solo punto separano queste squadre dall’Alessandria. L’Alessandria dunque dovrà affrontare nelle prossime settimane squadre che sono più che mai intenzionate a puntare alla massima divisione. Per gli uomini di Cappelli e di Coscia si tratta quindi di affrontare queste gare con una carica psicologica davvero notevole. Mai come in questo caso la volontà deve sopperire alle deficienze tecniche. Si dovrà inoltre puntare maggiormente all’attacco per evitare, come è avvenuto a Bari e in altre partite, di lasciare il campo sconfitti da una sola rete. Bisogna difendersi, ma non fidare unicamente sulle capacità del portiere, dei terzini ed anche della buona stella. Attaccare per i grigi, pare difficile, ma è necessario se si vuole raggranellare quei punti necessari per poi disputare le altre partite interne — Parma, Reggiana, Venezia e Verona — puntando al successo pieno. E ’ indubbiamente difficile dovere mutare una tattica di gioco, trasformarci gli attaccanti in uomo gol, è difficile, ma necessario. Occorre inoltre che la squadra abbia fiducia nei propri mezzi, che lotti senza concedersi tregua. La classifica con le sue aride cifre e il calendario sono una realtà: occorre quindi lottare anche se per qualche atleta questa parola po trebbe avere uno strano suono. (Il Piccolo, 14 aprile 1965) RISULTATI: Catanzaro – Parma 3-0 Lecco – Verona 2-2 Livorno – Modena 0-0 Monza – Spal 1-1 Napoli – Trani 1-0 Padova – Brescia 0-0 Potenza – Venezia 4-1 Pro Patria – Palermo 2-1 Reggiana – Triestina 1-1 CLASSIFICA: Brescia p. 39, Napoli 34, Lecco, Padova, Spal 32, Modena, Potenza 31, Palermo 30, Reggiana, Venezia, Pro Patria 29, Bari, Catanzaro 28, Verona, Alessandria 25, Monza, Livorno, Trani 24, Triestina 19, Parma 15. MARCATORI: 16 reti: De Paoli (Brescia), 15 reti: Bercellino (Potenza), 13 reti: Clerici (Lecco), 11 reti: Conti (Modena), Calloni (Reggiana), 10 reti: Santon (Venezia), 9 reti: Marchioro (Catanzaro), Cristin (Monza). Il punto sul campionato Senza importanti mutamenti la situazione della serie B dopo la ventottesima giornata. Il Brescia ha conquistato un giusto risultato di parità a Padova, su un campo che presentava molte difficoltà, e la posizione di classifica dei veneti, terzi in classifica, testimonia della loro pericolosità. Dei diretti inseguitori del Brescia, l'unica squadra a conquistare un successo pieno è stato il Napoli che ha battuto di misura il Trani grazie ad una rete di Ronzon. Il Lecco, che ospitava il pericolante Verona Hellas, è stato costretto al pareggio, perdendo cosi una buona occasione per avvantaggiarsi nei confronti dei diretti avversari per la promozione. Il Lecco si era portato in vantaggio con due reti di Clerici e di Innocenti, ma si è lasciato sorprendere nella ripresa dal ritorno dei veneti che prima hanno segnato su rigore con Savoia, e dopo hanno pareggiato con Scaratti. Contro un'altra squadra che si batte per evitare la retrocessione (il S. Monza), anche la Spal non è andata oltre un pareggio, anche se a scusante dei ferraresi c'è da dire che essi giocavano in trasferta. Si è rifatto invece pericolosamente sotto il Potenza che con un netto 4 a 1 ha liquidato il Venezia, grazie alla fresca vena di Carrera, Canuti, Bercellino e Boninsegna. (Stampa Sera)