Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
14-12-2008 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Montichiari AC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 22. Artico F.[A] 45. Baido [Mo]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Cammaroto Vincenzo [86. Bolla Alec], Cozza Fabio, Zappella Giuseppe, Schettino Alberto, Mateos Aparicio Marcelo, Briano Mauro, Buglio Angelo [69. Buelli Daniele], Longhi Matteo, Artico Fabio, Rosso Daniele [75. Volpara Emanuele] A disp.:Ciancio Simone, (P) Cicutti Alessandro, Galli Davide, Scalise Manuel All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
MONTICHIARI AC: Girelli Livio., Mucchetti, Caruso, Zaffagnini, Coccia, Filosi [52. Verdi], Baresi, Fusari Stefano, Pedruzzi [75. Ferrari Fausto], Baido [62. Bottini], Cremona. A disp: De La Fuente, De Antoniis, Fusari Roberto, Girelli Massimo. All. Gobbo Renzo

Arbitro: Perisan Samuele (Pordenone) [Valletta, Eminente]
Note
Ammoniti: Baresi [M], Caruso [M], Fusari Stefano [M]. Angoli: 7-5. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 1.500 Giornata fredda, campo allentato Inizio gara ore 14.30

Commento
Il pareggio con il Montichiari aiuta l’aggancio del Rodengo LA' IN ALTO NON SIAMO PIU' SOLI Grigi in vantaggio con Artico, ma non chiudono. E i bresciani li puniscono Sempre primi, ma di nuovo in compagnia. L’Alessandria deve ricominciare a pedalare, in fretta e bene. Non più a strappi, come ieri, terza gara senza vittorie: almeno si sblocca l’attacco, ma un solo gol nella sagra delle occasioni create e sprecate è un po’ poco per una capolista. Mai così pericolosa, forse, in sedici gare, ma anche mai così collezionista di errori, e se metà delle opportunità non si concretizza per merito di Livio Girelli, numero uno del Montichiari, determinante in almeno tre azioni, c’è molto da rivedere là davanti, dove la produzione abbonda, ma la sostanza non è quella voluta. In due settimane i grigi passano dalla possibile fuga all’aggancio in vetta: non è crisi, certo, il termine sembra francamente fuori luogo per una prima della classe, ma l’appannamento, e anche evidente, tanto che pure Salvatore Iacolino, alla fine, lo ammette. Non è un periodo facile, cinque giorni di lavoro sul sintetico pesano, ma una squadra che vuole provare a vincere il campionato deve andare oltre le difficoltà del momento e riuscire a capire e correggere i difetti che un Montichiari combattivo e ordinato, lucido a sufficienza e anche convinto di poter vincere, mette a nudo. Difetti che partono da dietro, da una difesa che balla un po’ troppo: i segnali già a Vercelli, soprattutto nell’azione del primo gol, ma anche nel raddoppio, ieri la conferma che la coppia centrale balbetta. Un po’ più il capitano, Zappella, che nell’azione del pareggio è anche poco fortunato, perché scivola, ma già dieci minuti prima rischia grosso, in tandem con Cozza che, a volte, per provare a tamponare, peggiora la situazione. Ci sia permessa una osservazione: una squadra che comanda la classifica, e che vuole sfruttare anche il fattore campo per battere un’avversaria, in crisi di punti e di risultati, dovrebbe cercare più spinta sulle fasce. Invece, con tre centrali su quattro, è inevitabile restare più bloccati: anche Cammaroto , che si sta calando nel nuovo ruolo, ammette che «certo non posso pensare di spingere come fa uno che ha più vocazione di esterno, anche se gara dopo gara sto entrando anche in questa parte». A volte bisognerebbe fermare chi, magari, più di altri accusa la flessione: anche il capitano che, per la tanta esperienza e per l’intelligenza in campo e fuori, sarebbe il primo a capire l’importanza di un cambio per il bene della squadra. Perché se una dote si deve riconoscere a questo gruppo, è la solidità e la compattezza e se c’è un difetto da cui i grigi sono immuni, questi sono i personalismi. A volte può bastare un turno per turare il fiato e rigenerarsi, e lo stesso vale anche in altri reparti. Anche davanti, dove certo Iacolino non ha molte , ma dove il mercato potrebbe portare novità. Perché questo è il momento delle scelte: Artico indica cinque squadre che lotteranno per la C1 - «Alessandria, Varese, Como, Olbia e Rodengo» - e si devono creare le condizioni per aggiungere quel qualcosa in più che separa i primi dagli altri. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L'Alessandria recita il «mea culpa», lascia due punti al volitivo Montichiari ed è raggiunta in vetta dal Rodengo. I grigi creano parecchio ma non sono bravi a concretizzarle finendo con il soffrire le ripartenze dei rossoblù bresciani ai quali il nuovo tecnico, Gobbo, ha dato un’iniezione di fiducia e di entusiasmo.Ma la squadra di Iacolino dimostra ancora una volta (era già accaduto con Mezzocorona, Pavia, Sud Tirol e Pizzighettone) di soffrire il complesso delle rivali di bassa classifica e di avere poche varianti tattiche.Per un'ora Zappella e compagni cercano di sorprendere gli ospiti affidandosi alle intuizioni del rientrante Longhi e di Briano e al dinamismo apprezzabile di Mateos Aparicio, uno dei migliori. Purtroppo, la giornata negativa di Rosso che in due limpide circostanze fallisce il gol, e la stretta sorveglianza attuata dai difensori bresciani su Artico, impediscono all'Alessandria di cogliere la vittoria. In aggiunta la non ottimale prestazione di Cozza e Zappella, incappati in una giornata no, fa scricchiolare la difesa dando modo ai rossoblù ospiti di rendersi pericolosi con efficaci azioni in contropiede avviate e proseguite con palla sempre a terra.Per l'Alessandria l'ennesima mancata opportunità di rinforzare il primato in classifica, ora condiviso con il Rodengo Saiano: nelle tre ultime partite il team mandrogno ha ottenuto solo due punti, poco per una formazione che è in grado di disputare il campionato se non da assoluta protagonista quantomeno da compagine in grado di essere competitiva per il salto di categoria. Iacolino presenta in avvio un modulo 4-4-2: a centrocampo, fiducia per Mateos Aparicio, il tandem offensivo è formato da Artico e Rosso. Gobbo rinnova il Montichiari presentandosi con il 4-2-3-1 e affidando alla coppia Baresi-Filosi il compito di fare da argine e costruire davanti alla difesa, con il solo Cremona di punta. Partono subito in avanti i lombardi, a taccuino nel primo quarto d'ora con le conclusioni di Caruso e Baido. Al 16' Schettino serve Longhi che approfitta dello scivolone di Fusari e dà indietro a Buglio: destraccio fuori porta. Fiammata dei grigi tra il 21' e 22'. Dapprima su cross di Mateos Aparicio e palla a Rosso assist per Buglio che staffila: balzo felino di Girelli che alza in angolo. Dalla bandierina Mateos Aparicio, spizzica Briano per Artico che di testa batte Girelli: 1-0.Dieci minuti di stanca e al 34' su azione di contropiede Baido-Cremona-Pedruzzi-Baido, Servili deve uscire con coraggio per restringere lo specchio di porta al numero dieci bresciano. Poi l’Alessandria ha la chance del raddoppio. E’ il 42' e Artico inventa un servizio d'oro per il libero Rosso che spreca tutto depositando la palla fra le braccia di Girelli. Gol mancato,gol subito. Nel recupero, Filosi imposta sulla trequarti e, dopo un paio di rimpalli favorevoli e qualche incertezza di troppo della difesa palla a Cremona che smarca Baido: facile l'appoggio in rete. Immediato capovolgimento di fronte e su cross di Mateos Aparicio il centravanti Rosso, incredibilmente, a pochi passi dalla porta spara oltre la traversa.Ripresa con due cambi nel Montichiari per migliorare l'azione offensiva, con i padroni di casa che cercano più con cuore e grinta che cambi di gioco di risolvere l'incontro. Al 14' Mateos Aparicio dribbla Muchetti e tira: la schiena di Zaffagnini obbliga Girelli alla deviazione in angolo. I lombardi non si impauriscono della pressione territoriale avversaria. Iacolino inserisce Buelli al posto di Buglio e Volpara per Rosso, ma Gobbo risponde con la chiamata in campo dell'ex valenzano Ferrari per cercare il successo. Dal 30' al 45' taccuino ricco di iniziative bresciane con tentativi di Ferrari, per ben quattro volte protagonista sfortunato. Nell'extra-time, risveglio dei grigi. Dopo una punizione di Artico che lambisce l'incrocio dei pali, al 49' Volpara pesca Bolla, che conclude malamente. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Alghero-Pro Vercelli 2-1 Canavese-Olbia 0-0 Como-Valenzana 1-1 Itala San Marco-Sambonifacese 1-1 Mezzocorona-Pizzighettone 4-0 Pavia-Ivrea 1-0 Rodengo Saiano-Carpenedolo 2-1 Varese-Südtirol 2-0 CLASSIFICA: Alessandria, Rodengo S. p.29; Varese 27; Como, Olbia 26; Canavese 25; Ivrea 24; Sambonifacese* 23; Valenzana 22; Itala S. Marco, Pavia, Pro Vercelli 20; Carpenedolo, Mezzocorona* 19; Sudtirol 15; Pizzighettone, Montichiari 14; Alghero 12 *Una gara in meno Il punto sul campionato Il Rodengo Saiano ha avuto la meglio, di misura, sul Carpenedolo, agganciando l’Alessandria al primo posto in classifica: Bonomi e Sinato i marcatori della gara. Crocetti e Lepori hanno deciso il match dell’Ossola a favore del Varese contro il Südtirol; il match Itala San Marco-Sambonifacese è terminato in parità con le reti di Altinier e Cristofoli. Vittoria dell’Alghero ai danni della Pro Vercelli, le reti hanno portato le firme di Puddu e Frau. Buon pareggio ottenuto dalla Valenzana al Sinigaglia di Como: vantaggio dei padroni di casa con Sehic e pareggio ospite con Zagaglioni.