Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
25-04-1965 - Giornata: 30 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - S.P.A.L. 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 58. Bettini L.[A], 87. Di Cristofaro C.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Sogliano Riccardo, Poppi Luciano, Migliavacca Giancarlo, Verga Adelio, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
S.P.A.L.: Cantagallo, Olivieri, Bozzao, Bagnoli, Bertuccioli, Frascoli, Novelli (I) Carlo, Ranzani, Muzzio, Massei, Cavallito. All.: Petagna Francesco

Arbitro: Pieroni Fulvio (Roma)
Note
Spettatori: 6.000 circa (3.392 paganti, incasso L. 2.649.100) Inizio gara ore 15,30

Commento
I “grigi” sono tornati al loro migliore rendimento L’ALESSANDRIA LOTTA E SUPERA LA SPAL: 2 A 0 Reti di Bettini e Di Cristofaro nella ripresa, ed ottimi interventi del portiere Nobili - La gara è stata a tratti equilibrata, ma i piemontesi si sono battuti con grande volontà meritando il successo - Sicura prestazione di Poppi che ha «annullato» Massei - Vani gli attacchi finali degli emiliani Ad Alessandria di sportivi che hanno fiducia nei grigi oltre ogni limite ce n'è parecchi: son quelli che il novembre scorso parlavano di promozione in A, e che adesso son sicurissimi della salvezza della squadra. Eppure fra tanti ottimisti trovare qualcuno che alla vigilia desse come probabile un successo ai danni della Spal era quasi impossibile. La vittoria invece è arrivata, e non è stata un regalo della fortuna, ma un risultato pienamente meritato, conseguito da undici ragazzi che hanno lottato con accanimento per raggiungerlo. Era da parecchio tempo che i grigi non giocavano più con tanta aggressività, più o meno da quei mesi di inizio campionato quando, sullo slancio della preparazione fatta da Giorcelli, i risultati venivano con facilità e in classifica la squadra piemontese occupava i posti migliori. Ieri è tornato lo spirito di quei giorni, ed è bastato, anche se l'organizzazione di squadra era meno efficace e le condizioni di qualcuno non apparivano proprio soddisfacenti. La gara in se stessa è stata equilibrata tanto da dare adito ai ferraresi di recriminare al termine sul risultato, rimpiangendo le occasioni mancate (una veramente clamorosa), ma il merito degli alessandrini viene proprio dall'aver saputo opporsi validamente agli avversari, per superarli poi sul piano del gioco, utilizzando un paio delle molte manovre impostate per giungere a segno. Questa superiorità dei grigi può essere spiegata da molti particolari. Un esempio valido è l'eccellente prova di Poppi che, dovendo controllare Massei, lo ha demolito progressivamente adottando un metodo intelligente: lo ha fatto correre dal primo minuto all'ultimo, giocando lui il pallone e costringendo l'avversario a trasformarsi da attaccante in difensore. Un altro elemento decisivo è stato certamente l'apporto di Sogliano, continuamente proiettato all'attacco e d'altro canto sempre vigile in difesa, e di pari importanza la brillante giornata di Oldani e la classe di Bettini realizzatore del primo goal decisivo. Mentre l'Alessandria con il successo di ieri vede svanire gran parte delle preoccupazioni nutrite finora circa la propria salvezza, i ferraresi vedono compromessa la loro posizione di aspiranti alla promozione in A. La Spal ha elementi di indubbia classe, ma non sa lottare; uomini come Frascoli, Bozzao, Olivieri sembrano aver paura di contrastare l’avversario e altri come Bagnoli e lo stesso Massei nemmeno ci provano. Il compito del portiere, con difensori simili, diventa difficile, e quando gli attaccanti sono imprecisi come Cavallito o svogliati come Muzzio, difficilmente la squadra riesce ad ottenere successi. Le due azioni che potevano risultare decisive sono venute nel primo tempo a brevissima distanza l’una dall’altra. Al 29’ Bettini rubava la palla a Frascoli, superava il portiere con un cross e Oldani mancava la palla che era soltanto da spingere in rete. Passavano due minuti e Muzzio scattava in posizione di ala destra, superava Verga con un tunnel e mandava il pallone a Massei: stop a un metro dalla porta con Nobili fuori causa, e un gran tiro di Cavallito che centrava il piede di un difensore e finiva altissimo. Nella ripresa il brivido lo dava Sogliano dopo 30” di gioco intervenendo su un cross di Soncini e tirando in pieno addosso a Cantagallo. Poi al 13’ la rete decisiva, quella che sbloccava la situazione dallo zero a zero iniziale. Poppi lanciava Oldani che, contrastato da due uomini, si liberava di entrambi con una finta sola e allungava su Bettini al limite dell’area; il centravanti colpiva al volo di sinistro e la palla filava in rete violentissima, a mezza altezza. Un tiro eccezionale. Veniva l’arrembaggio dei ferraresi, con il libero Bertuccioli, spostato in attacco nel tentativo di risalire lo svantaggio. Tutto quello che usciva dall’attacco biancazzurro erano due punizioni tirate da Cavallito, e un tiro di Bertuccioli, tutte per maggior gloria di Nobili autore dei consueti ottimi interventi. Poi in chiusura a due minuti dal termine la rete di Di Cristofaro venuta a togliere ogni preoccupazione e a dare una meritata soddisfazione al ragazzo che si era prodigato fino ad allora al limite delle proprie forze. (Stampa Sera – G.V.) CON LA FRANCA VITTORIA SULLA SPAL GRIGI A RITMO SICURO VERSO LA SALVEZZA Tutta la squadra è da elogiare in blocco per la bella prestazione di domenica scorsa – Il magnifico goal di Bettini Terminato il nostro periodo di silenzio con abbondante intervallo lasciato all’autorevole parola del dott. Cappelli, rieccoci a riprendere il nostro commento settimanale lieti di cogliere il momento fortunato che il caso ci porge, complice del nostro imbarazzato rientro. Non c’è di peggio che sospendere una attività abituale per poi sentirsi particolarmente a disagio nel ritrovarsi in ciò che era consuetudine. Ma la gioia ed il compiacimento non si possono certo nascondere, nel riprendere in mano le fila di un discorso interrotto, oggi, mentre scorre avanti ai nostri occhi il rapido susseguirsi di una partita bella e succosa come quella di Alessandria-Spal. C’era troppo bisogno di una sonante vittoria per tranquillizzare gli animi, ridonare fiducia ai tifosi, convincere la nostra squadra che le possibilità erano intatte, le forze ancora valide, l’entusiasmo facile e sensibile al richiamo della volontà. Sopratutto la nostra squadra doveva dimostrare che non era una favola quella narrata dopo le partite esterne di Bari e di Potenza: i nostri ragazzi avevano giocato veramente bene in quei due incontri e con più fortuna avrebbero anche potuto portare a casa un punto in più. Ma non bastava il narrarlo, qualcosa doveva esserci che persuadesse anche lo sportivo diffidente. Era dalia bruciante sconfitta di Padova che l’atmosfera era cambiata e pare che il declino fosse inarrestabile. Il cambiamento di allenatore, alcuni immancabili screzi, qualche voce messa in giro dai soliti furbissimi, una certa fiacchezza nelle prestazioni dei nostri uomini, avevano determinato uno sconforto che poteva anche divenire preoccupante. Ecco perché ci voleva una vittoria come quella di domenica: e la classifica aveva pure la sua parte di esigenze. In poco tempo eravamo scivolati giù a sfiorare quasi la posizione di squadre che da mesi si dibattono ormai fra fa speranza e la disperazione. Si può allora ben comprendere cosa significa per noi essere saliti a quota 28 con Bari e Verona, mantenendo a due lunghezze indietro il Monza ed il Trani, il Livorno a quattro, la Triestina a sei. Una grossa ventata colma di ossigeno alla vigilia dei due più tremendi incontri fuori casa che il campionato possa riservare: Modena e Brescia. Poppi-Massei: chi era il guardiano? La prima notevolissima trovata per il periodo nuovo della rinascita è stata quella di collocare Poppi in mediana in luogo di Carlini. Esperimenti ne furono fatti a iosa e non si pensi che non si sia previsto di condurli con acume e ponderatezza. Nel contempo si è risolto anche lo spinoso problema dell’impiego di Melideo che era fuori squadra immeritatamente anche se la sua natura non lo porta a fare il terzino di attacco come richiede oggi il modulo di gioco dell’Alessandria. La prestazione di Poppi, classico ed irruente, giudizioso sempre per il gioco di squadra, è stata una delle cose migliori del la partita. Vedemmo più di un tecnico andare in visibilio fino a riconoscere che il gran merito di questo ragazzo non fu solo quello di imbrigliare il sempre grande Massei, ma di continuare a far gioco, costringendo così l’attaccante spallino a controllarlo a sua volta, a curare la marcatura del nostro mediano! Seconda lieta sorpresa è stata quella di trovare un Verga attento e pulito, calmo e sicuro in area in una rigida interpretazione del gioco del libero tale da costituire una vera sicurezza nel gioco di difesa. Così, lo squalificato Vitali, è stato degnissimamente rimpiazzato con buona pace di tutti. Impostata su tre mediani di primissimo ordine, l’Alessandria giocò con impeto e volontà superlativi fino a mortificare l’illustre avversaria. Abbiamo assistito così ad un ottimo primo tempo nel quale le azioni pericolose create dai nostri uomini furono tali e tante da far rammaricare soltanto che qualche rete non sia scaturita. Gioia di Coscia. Il buon Coscia andava ripetendo commosso: « Sono tre domeniche che aspettavo una vittoria! », ed aveva ragione. Si era dedicato al compito affidatogli con una passione ed una serietà che sapevano di impeto e di abnegazione. Prodigandosi per l’intera giornata, parlando e discutendo con i giocatori, era riuscito a creare un clima sereno e laborioso da meritare veramente questo giusto premio. Si pensi ad esempio a uomini come Ragonesi, Soncini ed Oldani. Sappiamo come la loro condizione fisica e morale lasciasse molto a desiderare. Avete visto come hanno giocato domenica. Così commenta A. Ponti: « Ben sorretta da due inesauribili centrocampisti (Soncini, che per una ora e più ha cancellato dal campo Bagnoli, e Ragonesi, che ha spadroneggiato nella zona di un tardo e sfasato Frascoli), la manovra della squadra piemontese non ha concesso tregua all’avversario ». Su questa spinta inesorabile giostrarono il rude De Cristofaro, l’elegante Oldani, il "sornione” Bettini. E quando si vede una prima linea fornire prestazioni entusiasmanti come la nostra, ci si riconcilia veramente con il gioco del calcio. […] Le due reti. Quando il pareggio acquisito a metà partita, pareva ormai destinalo a completare e chiudere la prestazione delle due squadre, ecco la vittoria premiare la squadra più meritevole per l’agonismo, la convinzione e la caparbietà del loro gioco. Era il 13’ del secondo tempo: Oldani colse la palla da un rilancio di Melideo e partì filtrando fra due avversari. Vide Bettini a sinistra e gli piazzò un perfetto pallone a mezza altezza. Un gran tiro al volo del centravanti ed il porliere Cantagallo fulminato! Un urlo di gioia e di stupore per un gol splendido che; raramente è dato di vedere. Dopo due punizioni al fulmicotone di Cavallito con interventi perentori di Nobili, ecco a 3 minuti dal termine una palla sbucciata di testa da un difensore (Frascoli?) che finisce sul piede di De Cristofaro. Scatto rabbioso dell’ala e gran tiro a destra del portiere. La palla batte sulla base interna del montante e finisce inesorabilmente in rete. Ormai è veramente finita: la vittoria non sfugge più. (Il Piccolo, 28 aprile 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Padova 1-3 Brescia – Venezia 1-1 Lecco – Livorno 2-1 Monza – Pro Patria 0-0 Napoli – Potenza 0-0 Palermo – Modena 2-0 Reggiana – Parma 0-0 Triestina – Catanzaro 1-1 Verona – Trani 5-1 CLASSIFICA: Brescia p. 42, Napoli 37, Padova 36, Lecco, Spal 34, Potenza 33, Modena, Palermo 32, Pro Patria 31, Reggiana, Venezia, Catanzaro 30, Bari, Verona, Alessandria 28, Monza, Trani 26, Livorno 24, Triestina 22, Parma 17. MARCATORI: 16 reti: De Paoli (Brescia), 15 reti: Bercellino (Potenza), 14 reti: Clerici (Lecco), 11 reti: Conti (Modena), Calloni (Reggiana), 10 reti: Cristin (Monza), Santon (Venezia), 9 reti: Marchioro (Catanzaro), Carminati (Padova). Il punto sul campionato Mancano otto giornate al termine del campionato di serie B. In testa la situazione è ancora molto indeterminata ed i risultati della trentesima giornata non hanno certo contribuito a chiarire le idee. Addirittura il Brescia capolista ha accusato un momento di pausa nel proprio sicuro cammino facendosi imporre un pareggio (1-1) dal modesto Venezia, e fra le grandi la Spal è stata nettamente sconfitta. E’ balzato così alla ribalta il Padova, una squadra in gran vena che, con la vittoria esterna a Bari, si installa al terzo posto immediatamente alle spalle del Napoli. I partenopei hanno pareggiato sul loro terreno contro il pericoloso Potenza e mantengono tre punti di vantaggio rispetto alla quarta classificata. Il Lecco battendo il Livorno ha raggiunto la Spal al quarto posto, mentre il Potenza ora a quota 33 chiude il gruppo delle aspiranti alla promozione. Per il Modena, infatti, la partita dovrebbe essere ormai chiusa. Proprio il risultato ottenuto dai lariani sul campo neutro di Busto Arsizio, sembra aver condannato il Livorno. In coda alla classifica i toscani sono al terz’ultimo posto, davanti alle condannate Triestina e Parma, e staccati di due punti dal Trani e dal Monza, e di quattro da Verona, Alessandria e Bari. E’ molto difficile per gli amaranto risalire ora la corrente a meno che qualche avversario diretto non li aiuti perdendo inaspettatamente qualche punto (Stampa Sera)