Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
02-05-1965 - Giornata: 31 - Modena - Alberto Braglia


Modena FC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 37. rig. Longoni [Mo] , 63. Conti [Mo] 80. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Sogliano Riccardo, Poppi Luciano, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
MODENA FC: Colombo, Barucco, Longoni, Aguzzoli, Borsari, Ottani, De Robertis, Merighi, Pagliari, Venturelli, Conti. All.: Neri Maino.

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Inizio gara ore 15,30

Commento
Sfortunata prestazione della squadra piemontese L’ALESSANDRIA SCONFITTA SUL CAMPO DI MODENA: 1-2 De Cristofaro, Bellini e Oldani hanno sprecato numerose occasioni - Soncini ha colpito un palo - Ha segnato per primo Longoni con un calcio di rigore concesso con troppa generosità - Le altre reti realizzate da Conti e da Oldani Ha vinto il Modena, superando l'Alessandria per 2 a 1, ma se il successo è utile agli emiliani per rimanere nella scia delle grandi della serie B, sarà bene ridimensionare subito le aspirazioni di primato. Alla vigilia s'era detto che il Modena chiedeva all'Alessandria di poter ancora sperare nella promozione, ma i gialloblù come giocano ora, non possono credere di passare in serie A. Non è che manchino loro giocatori di classe, anzi forse ne esistono fin troppi per un torneo di combattimento come è quello della nostra seconda categoria, ma manca un gioco valido, inteso come frutto del lavoro organizzato di tutti. C'è più improvvisazione che calcolo nella manovra dei modenesi, e c'è anche tanta confusione che l'estro di Merighi e di De Robertis, di Pagliari e di Conti riesce a compensare solamente in parte. Il Modena ha i suoi combattenti soltanto in difesa, e qualcuno come Aguzzoli ad esempio addirittura esagera, ma in zona d'attacco manovrano troppi stilisti per pretendere quell'azione vibrante e decisa, necessaria per riuscire. II giudizio generale non toglie comunque i meriti del Modena nello specifico caso della gara contro l'Alessandria. Qui il ragionamento non vale più In assoluto, ma deve essere inquadrato nel rapporto di forze, e senza dubbio i modenesi, pur con tutti i loro difetti, sono più forti degli alessandrini. I quali però proprio a Modena hanno fallito di un soffio il pareggio. Non sarebbe stato giusto come risultanza dei valori espressi nella gara, ma nel calcio non si possono gettare alle ortiche occasioni come quella toccata a Vitali ed a Bettini a pochi minuti dalla fine; sarebbe stato più facile far goal che sbagliarlo, ma Vitali e Bettini, che pure hanno esperienza da vendere, sono riusciti a confondersi a vicenda, sprecando un centro preciso ed intelligente di Soncini. Torniamo a dire comunque che il successo del Modena è giusto, perché l'Alessandria, anche in questa circostanza, ha palesato i suoi limiti tecnici ed agonistici. La squadra del dr. Giulio Cappelli manca degli uomini che sappiano puntare in goal. A centro campo la manovra è retta con sufficiente autorità, a tratti addirittura con eleganza, perché Poppi, Ragonesi e specialmente Soncini sono atleti di temperamento, generosi, combattivi, e tecnicamente a punto. Reggono il gioco e suggeriscono temi d'attacco con sufficiente autorità; ma quando la palla perviene ai tre che stanno in avanti, tutto sfiorisce perché Bettini ha perso lo scatto di una volta, perché De Cristofaro è appena sufficiente, perché Oldani, pur con tanta volontà, non combina nulla di interessante. Ieri a Modena, comunque, ha influito sul risultato anche la sfortuna, come dimostra la cronaca. Azioni alterne sino verso la mezz'ora, quando « esce dal letargo » Bettini servendo egregiamente Soncini scattato avanti: Ottani non può far nulla, e Soncini si trova solo davanti a Colombo. Basterebbe un tiro secco per segnare il goal, ma l'attaccante alessandrino anziché calciare con decisione, tenta il pallonetto tagliato, con il risultato di mandare la palla proprio sul palo sinistro. Colombo, ormai superato, mentre si volta si ritrova il pallone tra le mani. Un'occasione d'oro fallita. Pochi minuti dopo (35') su un attacco senza pericolo del modenesi, Migliavacca contrasta Pagliari, che cade clamorosamente in area. Angonese cade nel tranello e fischia il calcio di rigore, che Longoni mette a segno: 1 a 0 per il Modena, con l'Alessandria in difficoltà. Al 18' della ripresa seconda rete degli emiliani. Un fallo nettissimo di De Robertis su Sogliano (non rilevato da Angonese) apre l'azione, che, continuata da Venturelli, viene conclusa da Conti con un tiro diagonale: 2 a 0. I piemontesi tentano l'impossibile rimonta; segna Oldani al 36' e proprio a pochi secondi dal termine Vitali e Bettini si confondono a vicenda a pochi metri da Colombo, con il risultato di fallire la più facile occasione di tutta la partita. (Stampa sera - Giulio Accatino) E’ FINITO MALE L’INCONTRO DEI GRIGI A MODENA Bastava maggior oculatezza per non perdere Non possiamo purtroppo, scrivere con entusiasmo anche questa settimana. L’incontro di domenica a Modena è finito male, malissimo, quando bastava maggior senno ed oculatezza per non perdere. Il caso ci aveva opposta una squadra che faceva paura più per il nome che per il gioco, una squadra che inseguiva la chimera di una promozione ormai fantasma, mascherando a fatica le incertezze del proprio gioco e le deficienze agonistiche che quasi la imbavagliavano. Il Modena desiderava di vincere solo per un fatto naturale, perché nell’ordine normale delle cose, si gioca appunto per vincere. Ma non ne aveva la forza e per di più, come gioca ora, non può essere considerata squadra da promozione. Se pure ha degli uomini di talento, non ha il gioco valido ed organizzato; da squadra di rango. La improvvisazione è probabilmente la regola e la ispirazione del suo gioco, ma sappiamo che le manovre soltanto improvvisate spesso finiscono in confusione e non è certo sufficiente l'estro di qualcuno per annullarle. Contro simile squadra che perdette anche troppo presto l’iniziativa del gioco, non dovevamo assolutamente perdere, ma a favorire la sconfitta ci si mise anche il caso ed un poco l’arbitro. Rimane così aperta ancora la porta del pericolo per la nostra classifica con tutte le eventualità che ciò comporta. Intanto il Trani ha battuto il Bari e si è cosi affiancato a noi ed allo stesso Bari a quofa 28; intanto il Livorno è esploso distruggendo letteralmente il Monza con un 5-1, e portandosi così a quota 26 e raggiungendo in graduatoria, la stessa squadra lombarda! Il Verona ba invece colto un preziosissimo pareggio a Busto portandosi a quota 29. La situazione è naturalmente peggiorata per noi, e non possiamo certo dire di non essere invischiata nella lotta per la salvezza. Soncini ed il suo palo Fra le note positive di questa nostra squadra della riscossa che vogliamo considerare dall’incontro di Bari, vi è quella della ottima forma delle nostre mezze ali ed in particolare di Soncini. […] Che Soncini abbia disputato una grande partita è senz'altro vero, tanto da imporsi alla attenzione di tutti, specie per aver dimostrato ancora una volta come stia sveltendo il proprio gioco senza più quelle inutili attese prima del lancio, che veramente esasperavano. Peccato proprio che la sua generosa ed utilissima fatica non sia stata premiata da una rete che il destino beffardo gli ha negato e che avrebbe messo la squadra in ben altre condizioni di spirito. Si era alla mezz'ora del primo tempo quando Bettini faceva filtrare attraverso un corridoio quasi invisibile una bella palla a Soncini scattato in avanti: Ottoni non poteva fare nulla e Soncini si trovava solo davanti a Colombo. Purtroppo un attimo di indecisione quando bastava un tiro secco per segnare; invece Soncini tentava il pallonetto colpendo purtroppo il palo. Cinque minuti dopo una strana interpretazione d’Angonese su una entrata di Migliavacca contro Pagliari, faceva scaturire il più assurdo dei rigori a nostro danno. Da quel momento crollarono le nostre speranze. La grande occasione mancata. Ma per la verità, e qui sta il nostro rammarico allorché affermiamo che la partita non si doveva perdere, malgrado il rigore subito, malgrado il palo di Soncini, venne ancora la grande occasione. Ad un minuto dal termine avvenne una scenetta incredibile: era ancora Soncini che fuggiva via sulla sinistra tagliando fuori l'avversario e girando al centro un intelligente traversone: vi piombarono sopra Vitali e Bettini. Soli davanti alla rete, riuscivano a confondersi a vicenda nel più imprevedibile dei modi .sbucciando solo la palla che finisce malamente sul fondo. Sarebbe stato il più naturale pareggio del mondo. La squadra si era battuta con coraggio ed abnegazione nulla concedendo all’avversario che la vittoria proprio non si era meritata: quel pareggio, conquistato dal merito dei suoi uomini, avrebbe suggellato il più giusto dei risultati. Ma sono stati i nostri stessi uomini (e non la sorte questa volta) a sciupare tutto. Peccato proprio che Bettini non fosse in buona giornata, ma girasse parecchio a vuoto, altrimenti il risultato sarebbe stato diverso. Senza critiche. Purtroppo insieme alla giornata-rio di Bettini vi è da elencare anche la partita di scarsa vena di De Cristofaro le cui idee sembrano un poco annebbiate, e la gara piuttosto inconcludente di Oldani. Egli ha segnato una rete è vero, ed ha messo in mostra tanta buona volontà, dimostrando un netto progresso, ma non è stato incisivo e raramente è riuscito ad orchestrare con i compagni. Anche Migliavacca è risultato al disotto del suo standard normale di gioco: la marcatura di un uomo mobile e scattante come Pagliari lo ha sovente posto in difficoltà costringendolo a ricuperi assai faticosi. Il rientro di Vitali non è stato dei più brillanti. Questo per la esattezza, ma senza voler sollevare critiche vere e proprie: il modulo di gioco era quello di sempre e funzionava benissimo consentendo ai nostri uomini di condurre il gioco senza affanno contro una compagine parecchio disordinata. Infatti, malgrado la giornata di scarsa vena di alcuni, la gara doveva finire ugualmente in un tranquillo pareggio. Bastavano i guizzi di Poppi, le puntate di Sogliano, il lavoro costante e continuo di Ragonesi e Soncini per dominare i famosi avversari nella loro tana. II destino ha detto no: pazienza. Scordiamo subito il rammarico e pensiamo al domani. La squadra è viva e vitale: questo conta più del punto mancato. (Il Piccolo, 5 maggio 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Catanzaro – Potenza 0-0 Livorno – Monza 5-1 Padova – Reggiana 2-0 Palermo – Lecco 0-0 Parma – Triestina 2-1 Pro Patria – Verona 2-2 Spal – Brescia 2-1 Trani – Bari 1-0 Venezia – Napoli 0-0 CLASSIFICA: Brescia p .42, Napoli, Padova 38, Spal 36, Lecco 35, Modena, Potenza 34, Palermo 33, Pro Patria 32, Venezia, Catanzaro 31, Reggiana 30, Verona 29, Bari, Alessandria, Trani 28, Livorno, Monza 26, Triestina 22, Parma 19. MARCATORI: 16 reti: De Paoli (Brescia), 15 reti: Bercellino (Potenza), 14 reti: Clerici (Lecco), 12 reti: Conti (Modena), 11 reti: Carminati (Padova), Calloni (Reggiana), 10 reti: Cristin (Monza), Santon (Venezia), 9 reti: Marchioro (Catanzaro), Mascalaito (Livorno), Muzzio (Spal). Il punto sul campionato Il Brescia sconfitto a Ferrara (1-2) è ora seguito dal Padova che è assieme con il Napoli grazie al netto successo casalingo (2-0, con doppietta di Carminati), riportato sulla Reggiana. I partenopei dal canto loro hanno concluso in parità (0-0) la partita di Venezia, continuando pertanto nella loro serie positiva. Alle spalle di Brescia, Napoli e Padova incalzano la Spal (vittoriosa sul Brescia), il Lecco, imbattuto (0-0) a Palermo ed il Potenza, che ha pareggiato a Catanzaro (0-0). Nella zona bassa della classifica, da rilevare il successo del Parma (ultimo in graduatoria) nulla Triestina, penultima, che pertanto vede irrimediabilmente aggravarsi ancora la propria posizione, tanto più se si collega la sconfitta al vistoso successo riportato dal Livorno sul Monza, La squadra toscana ha vinto per 4 a 1, con tre reti di Mascalaito, raggiungendo pertanto in graduatoria la compagine lombarda. Da rilevare infine il successo del Trani sul Bari, nel derby pugliese, ma malgrado questo, le due squadre rimangono invischiate nella lotta per la salvezza. (Stampa Sera)