Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
16-05-1965 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Parma AS 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 69. Oldani (II) T.[A], 87. Soncini A.[A], 89. Bettini L.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Vitali Alessandro, Stucchi Natale, Verga Adelio, Cardillo Antonio, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
PARMA AS: Magnanini, Grulla, Fontana, Versolatto, Rivellino, Rancati, Zurlini, Ferrarini, Donelli, Ferraguti, Meregalli. All.: Arcari Bruno

Arbitro: Cirone Giuseppe (Palermo)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
I grigi consolidano la loro posizione SUCCESSO DELL’ALESSANDRIA VITTORIOSA SUL PARMA: 3-0 Dopo un primo tempo a reti inviolate, i piemontesi sono riusciti a segnare con Oldani - Negli ultimi minuti goals di Soncini e Bettini Il felice momento dell'Alessandria, reduce dalla vittoria riportata domenica scorsa sul campo del Brescia capolista, è proseguito anche ieri con il Parma. I grigi hanno vinto per tre a zero, riscattando con un buon secondo tempo un avvio incerto e confuso. Il netto passivo condanna forse oltre misura il Parma che ad Alessandria ha giocato una discreta partita, dimostrando di non essere affatto una squadra « materasso » come il suo ultimo posto in classifica, e la sua altrettanto sicura retrocessione, potrebbero indurre a pensare. Per tutto il primo tempo biancoscudati emiliani hanno resistito alle puntate offensive dei piemontesi con una certa organicità, affidandosi alla buona lena dei tre elementi addetti al presidio del centrocampo, ossia Rancati, Ferrarini e Ferraguti. Il lavoro dei difensori emiliani era facilitato peraltro dalla confusione e dalla approssimazione regnanti, limitatamente al primo tempo, nella squadra grigia. Sarà stata la contemporanea assenza di Migliavacca e di Melideo (che ha costretto l'allenatore Coscia a mutare l'assetto del sestetto difensivo immettendo il debuttante Stucchi e Verga), oppure la scarsa vena di qualche centrocampista e di alcuni attaccanti, o forse ancora sarà stata colpa del primo caldo: resta il fatto che l'Alessandria del primo tempo altro non meritava che disapprovazione da parte dei propri tifosi, che ad un certo punto parvero addirittura interessarsi di più alle evoluzioni di aerei e paracadutisti sul vicino campo d'aviazione che all'andamento della partita. In questa prima parte della partita i grigi hanno avuto in tutto tre sole azioni da rete. Al 5' il portiere Magnanini respingeva successivamente due tiri di Vitali e Soncini, ed alla fine era il terzino Fontana a rinviare definitivamente su un ulteriore intervento di Oldani. Al 29' ancora Oldani, ieri il più positivo fra gli avanti grigi, raccoglieva di testa un suggerimento di Cardillo, e la palla rotolava di un soffio a lato della porta. L'ultima pericolosa puntata dell'Alessandria avveniva a due minuti dal riposo: lunga sgroppata di Vitali che allungava la palla a Bettini appostato al limite della area, secco tiro del centravanti, che Magnanini riusciva a ribattere. Il Parma da parte sua si era reso intraprendente in una sola occasione al 40’ quando Meregalli serviva il debuttante centravanti Bonelli che di testa indirizzava a rete, impegnando Nobili in una uscita su Zurlini. La partita si ravvivava nella sua seconda parte, con i piemontesi finalmente rinfrancati e più organizzati all'assalto della porta del Parma. Iniziava al 5' Ragonesi con una puntata conclusa da un forte diagonale bloccato a terra da Magnanini e da quel momento grigi furono perennemente all'attacco. Nel continuo «serrate » della squadra piemontese, gli emiliani pian piano presero ad accusare stanchezza e mancanza di lucidità, sì che ben presto si capì come sarebbero andate a finire le cose. All'8' ed al 13' la difesa del Parma si era salvata solo per le disattenzioni dell'arbitro Cirone, che sorvolava su due falli di mano in area da parte di Grulla e Fontana, poi al 24' giungeva per l'Alessandria la prima rete e per il Parma il tracollo di ogni speranza. L'azione era iniziata sulla sinistra da Sogliano, che traversava a Bettini, appostato libero in area, il centravanti tirava con violenza, ma il bravo portiere riusciva a ribattere; la palla finiva verso Oldani che di testa realizzava. Il goal era uno stimolo, sia per i piemontesi, che insistevano all'attacco con Cardillo (27’ e 37') ed Oldani (34'), sia per gli emiliani che animosamente cercavano di sorprendere l'Alessandria in contropiede. I biancoscudati andavano vicini alla realizzazione dei loro propositi al 40' quando obbligavano Nobili ad un gran balzo sulla destra per ribattere un violento tiro di Versolatto. Da un possibile e miracoloso pareggio, il Parma passò ben presto ad una secca sconfitta. La seconda rete avvenne al 43' dopo uno scambio Vitali-Soncini, concluso in goal dalla mezzala, in netta posizione di fuori gioco non rilevata dall'arbitro (e questo non è stato l'unico errore del sig. Cirone). Allo scadere del tempo infine l'ultima segnatura: Rivellino appoggiava per il rimando su Versolatto che nell'intento di servire il proprio portiere dava a Bettini che da pochi passi non aveva difficoltà a segnare. (Stampa Sera - P.PAT.) BATTUTO IL PARMA CON UN SECCO 3-0, DEFINITIVAMENTE SALVI I “GRIGI”! Un brutto primo tempo dell’Alessandria, riscattato però da iuna magnifica ripresa – La classica “zampata” di Bettini Non è stata una bella partita, ma è stata però la consacrazione della nostra salvezza, e questo non è certamente poco. Mentre infatti la Triestina, penultima, è stata battuta clamorosamente dal Brescia tornato alla vittoria con il ritorno di De Paoli, si compiva il suo destino insieme a quello del Parma. Massima incertezza continua invece a regnare per quanto riguarda il nome della terza squadra retrocedente, ma la incertezza è ormai circoscritta fra il S. Monza, il Bari (che domenica hanno pareggiato nel confronto diretto per l-l) ed il Livorno vincitore di stretta misura sul Venezia. Con la prestigiosa vittoria di domenica a Brescia noi abbiamo trovato i presupposti per costruire la nostra salvezza senza trovarci nel vortice della lotta per non retrocedere. La vittoria sul Parma è venuta a coronare il momento di grazia della nostra squadra. IL PRIMO TEMPO I nostri ragazzi hanno vinto per tre a zero, riscattando con un buon secondo tempo un avvio incerto e confuso: ecco perché dicevamo prima che non è stata una bella partita. Per tutto il primo tempo il Parma, che ha giocato una discreta partita, tanto da non meritare forse una sconfina tanto piena quanto il risultato dice, ha ben resistito alle nostre puntate offensive muovendosi organicamente e tenendo bene il centrocampo con uomini come Rancati e Ferraguti. Il suo lavoro di arginatura era però facilitato dalla confusione ed approssimazione di gioco che caratterizzava il gioco della nostra squadra. Certamente le assenze di Migliavacca e Melideo si facevano sentire: e ciò non tanto per le sostituzioni quanto per il necessario mutamento dell’assetto del sestetto difensivo. Ma vi era inoltre un altro elemento: la scarsa vena a centrocampo alimentata dal primo caldo che veramente infastidiva. Certo è che il pubblico si infastidì e prese a disapprovare apertamente trovando di che consolarsi con il naso in aria ad ammirare le evoluzioni di aerei e paracadutisti sul vicino campo aviatorio. Pareva addirittura che anche la volontà facesse difetto così che quel gioco spezzettato, fatto di passaggetti in tutte le direzioni fini per irritare anche il buon Cappelli che al termine del primo tempo strigliò decisamente i suoi uomini. Tale intervento fu salutare e decisivo per le sorti della partita. NEL SECONDO TEMPO Ecco adunque la squadra più organizzata proiettata all'assalto del Parma. Si può dire che i nostri uomini si mantennero costantemente all'attacco per tutti i quarantacinque minuti. Iniziò la serie Ragonesi spingendosi avanti con autorità e sparando un bel tiro trasversale che l’ottimo Magnanini bloccava a terra. Contribuì a questo radicale cambiamento non solo la volontà rinnovata ma anche la eccezionale tenuta atletica dei nostri ragazzi contro la quale nulla potevano fare gli avversari che presero a mostrare una certa stanchezza e mancanza di lucidità. Ci fecero persino vedere due falli di mano in area nel giro di cinque minuti, sui quali l'arbitro Girone non degnò nemmeno di posare il suo sguardo, ma la rete stava maturando e si avvertiva che la difesa non poteva fare di più. Eravamo alla metà del secondo tempo quando vedemmo Sogliano in una delle sue caratteristiche puntate offensive che lo hanno ormai imposto all'attenzione di tutti. Egli terminò la sua azione nel migliore dei modi: traversò lungo a Bettini ben appostato in area. II « nonno » tirò con, violenza ma l’attento Magnanini riusciva a parare se pure a non trattenere. Oldani era pronto (secondo un suo antico vezzo di seguire l'azione e portarsi sempre sul portiere) a riprendere di testa e segnare. Crollava ogni speranza di questo dignitosissimo Parma condannato alla retrocessione ma pur vivo e deciso a salvare una bandiera intessuta di orgoglio. Crollava ogni speranza, ma la volontà rimaneva intatta, tanto che attendeva - e cercava - costantemente l'occasione per sorprendere l'Alessandria in contropiede. Ed infatti, dopo che i nostri uomini, stimolati da quella prima rete insistevano in altri tentativi con Cardillo ed Oldani, il Parma creava la più grande occasione da brivido della partita, nella quale sfiorava ancora la possibilità di un clamoroso pareggio. Mancavano poco più di cinque minuti al termine quando Ferrarini batteva un calcio d'angolo, prendeva Versolatto che sparava un grande tiro parato miracolosamente da un grande Nobili! In quel momento la partita esaurì decisamente ogni sussulto di reazione del Parma. Venne il goal di Soncini (fuori gioco? se anche fosse compensa il rigore non concesso) e poi la zampata di Bettini che segnava ancora in chiusura di partita. Il finale della gara compensò abbondantemente la delusione dei tifosi. NOTE LIETE Non sono mancate naturalmente le deficienze di gioco e di rendimento che il primo tempo mise in mostra crudamente; ma di queste non vogliamo parlare. Preferiamo invece richiamare la attenzione sul bravo Stucchi al suo esordio nella nostra squadra in sostituzione dell’infortunato Migliavacca. Un debutto sicuramente positivo per un giocatore che ha mostrato di avere le idee molto chiare oltre che il tocco di palla ben preciso e morbido. Merita d'essere seguito con attenzione perché potrà diventare un grosso giocatore se saprà mantenere unite volontà e modestia. Diremo ancora che Cardillo, nuovo anche lui per questo finale di campionato (dopo il buon rientro a Brescia) è stato apprezzato nel secondo tempo mentre nel primo ha stentato a trovare ritmo ed affiatamento. Per gli altri le note sono positive (anche se Poppi ci piace di più ormai col numero 4). (Il Piccolo, 19 maggio 1965 – Barbagrigia) RISULTATI: Lecco – Napoli 3-0 Livorno – Venezia 1-0 Monza – Bari 0-0 Padova – Spal 0-1 Potenza – Modena 1-1 Reggiana – Palermo 0-0 Trani – Pro Patria 3-1 Triestina – Brescia 0-3 Verona – Catanzaro 0-0 CLASSIFICA: Brescia p. 44, Napoli, Spal 40, Lecco 39, Padova 38, Modena, Potenza 37, Palermo 35, Catanzaro 33, Reggiana, Venezia, Alessandria, Pro Patria 32, Verona 31, Trani 30, Bari 29, Livorno, Monza 28, Triestina 22, Parma 21. MARCATORI: 19 reti: De Paoli (Brescia), 16 reti: Clerici (Lecco), Bercellino (Potenza), 12 reti: Conti (Modena), 11 reti: Carminati (Padova), Calloni (Reggiana), 10 reti: Cristin (Monza), Muzzio (Spal), Santon (Venezia). Il punto sul campionato La netta sconfitta subita dal Napoli sul campo del Lecco, unita alla vittoria in trasferta della Spal a Padova, costituiscono i motivi centrali della quattordicesima del girone di ritorno, che ha visto inoltre il Brescia capolista tornare alla vittoria sul campo della Triestina. Il Napoli è stato sconfitto nettamente per 3 a 0 e si è visto affiancare adesso in seconda posizione dalla Spal (che si è imposta a Padova per 1 a 0), mentre il Lecco incalza con un sol punto di distacco. Fra le squadre che si potrebbero inserire ancora nella lotta per la promozione, da rilevare il pareggio (l a 1) imposto dal Modena sul campo del Potenza. Nella zona bassa della classifica, la Triestina, penultima, è stata battuta come si è detto del Brescia, ed il suo destino è praticamente deciso, come quello del Parma, ultimo in classifica. Massima incertezza invece per quanto riguarda il nome della terza squadra retrocedente, fra Simmenthal Monza, Bari (che ieri hanno pareggiato nel confronto diretto per 1-1) ed il Livorno, vincitore di stretta misura sul Venezia (1-0). (Stampa Sera)